Ti renderai conto della bellezza della tua vicina di casa, del profumo delle piante che tua mamma tiene in giardino, di quanto sia buono il gelato alla vaniglia.

Rivolgerai uno sguardo allo specchio e ti riconoscerai come il risultato di tutta la tua vita. 

Ti guarderai attorno per capire dove sei, con chi sei, e chi sei. 

Ti sentirai così bene che non penserai al passato. Ti sentirai giusto, non come prima. Giusto nel momento giusto, nel posto giusto, nella vita giusta. Con i denti dritti, i capelli di quel colore che ti piace tanto, i jeans strappati che ti stanno perfettamente addosso.

Tutte le persone ti ricorderanno, tu ne ricorderai un po' meno.

Non penserai a quelle come me, non penserai a me. A quelle che ti hanno donato tanto, nel loro piccolo. 

Non penserai che forse nei momenti in cui eri solo, io avrei voluto essere li con te. A guardarti dormire, sospirare nel sonno, girarti nel letto. Che avrei voluto accompagnarti alle partite di calcio, o ai match di tennis. Che avrei voluto scompigliarti i capelli proprio quando stavi per uscire di casa, avrei voluto aggiustarti la cravatta quando dovevi andare ad una cena importante, sorriderti dalla porta mentre ti allontani per fare una delle tue lunghe assenze. A quel punto avrei saputo che ci sarebbe stato un tuo ritorno. Non come questa assenza continua, che stanca, che azzera. 

Avrei preferito mille e mille volte ancora vederti partire, per poi tornare, che non vederti affatto.

Perché sei per me come quella canzone che continui ad ascoltare, ma che non ti stanca mai. 

Ed il mio amore è una canzone senza testo, una melodia senza note, un testo senza parole. A questo amore manca sempre qualcosa, quel qualcosa che lo fa funzionare. 

Ti guarderai allo specchio e dovrai amarti solo perché io non ho potuto farlo da vicino.

Perché se avessi mille vite, continuerei a dedicartele una per una, ogni singolo giorno della mia vita, per sempre.