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Autore: Butterfly3    08/02/2009    1 recensioni
Tutto comincia qualche giorno prima del PROM dei ragazzi della Costance. Ci si avvicina alla resa dei conti, il ghiaccio comincia a sciogliersi e la verità è sempre più vicina. Tutto quello che è accaduto dopo la 2x15.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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1. La fine di un' era. We're not the same, As we used to be

We're not the same,
As we used to be
The seasons have changed
And so have we
And there was little we could say
And even less that we could do
To stop the ice from getting thinner
Under me and you

Gocce come lacrime morivano contro il vetro. Dietro di esso, la notte. Un intersecarsi di luci che abbracciavano la città. La città.
E lei, lontana. Tutto era perduto, da tempo. Forse non era nemmeno realmente cominciato.

Prese in mano un bicchiere colmo fino all'orlo. Ecco dove cercare un rifugio, un anestetico che cancellasse quella solitudine, i ricordi di quel giorno in cui per l'ultima volta la vide sorridere e poi la voce di suo padre. Ecco la voce di suo padre che affondava come una lama nel cuore. Eccola la voce della verità che gli ricordava chi era e come era, il nulla. Neanche da sepolto avrebbe smesso di torturarlo. Forse se lo meritava. Forse.

La porta si spalancò, la luce di quel sorriso lo fece sentire protetto, forse finalmente a casa.
"Sei venuta a supplicarmi di passare la notte con me S? Lo sai che per te son pronto sempre a sacrificarmi".
Lei lo guardò sorpresa, non riusciva ad abituarsi alla sua ironia.
"Chuck!Magari un'altra volta", continuò, "Sono arrivati i nostri biglietti per il...".
Lui la placò con decisione "Non ho tempo per..."
Lei si oppose "Non hai mai tempo per nulla, alcool e prostitute ti hanno dato lezioni di vita, giusto?".
 Il tono di Serena lo fece sentire infinitamente solo, neanche lei lo capiva, non riusciva a darle nessuna risposta.

Il nulla. Lei si avvicinò silenziosamente e sfoggiando un quasi sorriso gli propose "Vieni con me?".
 Lui rise "Son finiti i tempi della beneficienza a Brooklyn? O sei veramente cosi disperata S? E' veramente la fine di un'era."
Per una volta lei non lo rimproverò. Il silenzio calò improvviso fra i due. Impercettibili i loro pensieri volavano per la stanza mentre il temporale stava timidamente suonando per le strade di NY.

Chuck abbassò gli occhi e disse "Non mi perdonerà mai, vero?",
Lei rispose di istinto "Non vuole neppure sentir pronunciare il tuo nome".
Quante volte lei lo aveva perdonato, anche senza dirglielo o senza farglielo capire. Ora, Serena non sapeva se proteggere l'amica o quel fratello che il destino le aveva messo accanto quasi per dispetto, forse per farle un dono. Mai dare giudizi a NY, mai.
Lui sospirò. "Ci sarò, se sei cosi disperata da non avere un accompagnatore per il ballo, lo farò io. Serena e Chuck insieme al ballo del Prom, è proprio la fine di un'era".
"O l'inizio di un'altra Chuck" disse lei uscendo dalla stanza. 

And nothing was left for you and me...

Blair sorrise nervosa, appoggiò le posate e con una scusa cercò di allontanarsi da tavola.

Non ricordava come fossero noiose le cene a casa Archibalds, quanto fosse poco degna di qualsiasi giudizio sua madre. Non era cambiato nulla, il tempo era tornato indietro come se non fosse accaduto nulla. Chuck Bass non era mai esistito.

Si avviò verso il terrazzo per annusare l'odore della città sconvolta da un temporale di quasi estate.
Nate la raggiunse e si appoggiò pensieroso alla balaustra. NY ai loro piedi.
"Ho parlato con Chuck, dovevo farlo" disse per scansare un inutile silenzio
"Non mi interessa" disse con uno sguardo freddo lei.
Nate cercò di scovare i suoi pensieri, quell'angolo di Blair Waldorf che lei teneva gelosamente per sè.
"Mi ha detto che non gli appartieni però.."
Blair continuò a guardare nel vuoto. "Non avevo dubbi". Un anno prima lui le aveva detto che lei non sarebbe mai appartenuta a Nate. Ed invece il destino aveva capovolto tutto. Di nuovo. La saua vita era ritornata quella di sempre, perfetta.

Nate la svegliò dai suoi pensieri "Sappiamo tutti e tre che è una bugia...".
Blair si girò verso di lui "Credi che io voglia lui? Lo credi veramente Nate?
"Credo che non sia giusto cercare un rifugio per fuggire dalla verità"
"E quale sarebbe la verità?" aggiunse Blair con voce tremante.
"La verità è ferma ad un anno e mezzo fa B, non è cambiato nulla".

La prese fra le braccia dandole un bacio sulla fronte. Era serena, nonostante tutto. In quel momento era serena. Non era mai stato amore, lo sapevano entrambi, ma quella amicizia sarebbe stato uno dei più bei ricordi di quegli anni.
Blair rise "La regina non può andare al ballo senza un accompagnatore. Non credere di liberarti di me. Tutto deve essere perfetto!Sei già andato a prendere il tuo vestito?" .
Nate la strinse forte, non sarebbe mai cambiata. E questo, nell'oceano delle insicurezze, gli dava forza.
  
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