Probabilmente anche tu hai presente la sensazione di cui ti sto per parlare, o forse no. Forse è una cosa solo mia, che la mia mente etichetta come normale o "da tutti"  per nascondere il fatto che io sia matto o diverso dal resto del mondo. Il che non sarebbe un male, anzi, ho sempre cercato di non uniformarmi, non seguendo le mode e cazzate del genere. É una di quelle cose che in alcuni periodi te ne vergogni e in altri ne vai quasi fiero. Ma ora sto uscendo dal mio "binario". Solo mia o anche di tutti gli altri cercherò di raccontarla nel modo più dettagliato possibile onde evitare incomprensioni da parte di chi non avesse mai provato ciò o almeno qualcosa di simile.
La polvere è la sensazione che provi quando fai qualcosa di nuovo, o meglio, qualcosa che non hai mai fatto o potuto fare con una persona. Nasce da una concatenazione di eventi straordinari che colpiscono e stupiscono il nostro punto debole. Il mio punto debole è "l'amore", o meglio, la seduzione. Devo assolutamente fare esempi. Toccare i fianchi a una ragazza ha diverse sfumature: erotiche, affettive, entrambe, o a puro scopo di divertimento (da non interpretare male). L'uomo, va detto, è comunque un animale, dotato del pesiero e della parola, ma pur sempre un animale. i suoi istinti lo spingono a cercare il calore delle persone. Sfiorarsi la mano, scherzare, "intendersi" in continuazione, scoprire di avere gusti molto simili o addirittura uguali, battersi il cinque, gesto che se fatto in un certo modo non è da sottovalutare, avere le gambe attaccate quando si è seduti, abbracciarsi, toccarsi  per "sbaglio", fare la lotta, scambiarsi sguardi che dicono tutto, baciarsi... l'Essere umano non vuole davvero l'amore, vuole ciò, quello che io chiamo polvere. Per continuare ad amare una persona ci deve essere la polvere, che non dipende assolutamente dall'aspetto fisico e morale. Se questa sensazione sparisce se ne va insieme ad essa tutto il resto.
Ci tengo a citare una frase che rappresenta quasi perfettamente ciò che voglio dire.
L'amore: un sentimento inventato. Ciò che conta è il gioco della situazione, il rituale di piacere a qualcuno. Gesualdo Bufalino