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Autore: Lady Passion    12/09/2015    1 recensioni
[Accenni GouFubu] Crossover con Black Rock Shooter. [Iscrizioni Oc chiuse] (Beta reader Breathing)
Questa storia parla della vita di Shirou Fubuki e sua sorella Fiona che hanno deciso di iscriversi nella prestigiosa scuola Raimon. Il lupo dei ghiacci, nonostante il suo carattere riservato riesce a fare amicizia con Gouenji Shuuya, che diventerà nel corso della storia il suo migliore amico.
La loro amicizia sembra andare per il verso giusto però durante il secondo anno le cose cambieranno e porteranno quasi alla chiusura del loro rapporto.
Fiona invece incontrerà altre ragazze che diventeranno sue amiche e ognuna di loro affronterà le varie difficoltà della vita adolescenziale.
Poi c’è l’esistenza di una dimensione parallela chiamata Otherworld di cui nessuno al momento conosce la sua esistenza, che cosa succederà quando verrà scoperta e questo cambierà la vita dei protagonisti?
Scopritelo leggendo :)
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Axel/Shuuya, Mark/Mamoru, Nuovo personaggio, Shawn/Shirou, Shuu
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo settimo: Il salvataggio

 
Dopo aver raggiunto un’aula vuota che si trova in una zona abbastanza isolata, Segata guarda attentamente per vedere se qualcuno l’ha seguito e per fortuna non c’è nessuno nei paraggi.
 E’ passato tanto tempo da quando ha scoperto come entrare in contatto con l’altra dimensione, l’unica cosa che ricorda è una voce metallica che lo chiamava. Il ragazzo si siede e dalla tasca dei pantaloni scuri della divisa estrae un piccolo specchietto, ornato dalla plastica color metallo, per poi riflettersi in esso.
“Ti prego, ho bisogno del tuo aiuto.” dice il ragazzo dai capelli bianchi e la carnagione color ambra, rivolgendosi alla sua figura apparsa sulla superficie dell’oggetto.
 Dopo aver espresso la sua richiesta, l’immagine riflessa muta: i ciuffi ora sono striati da una tonalità rossa vivace, i suoi occhi sono arancioni e si illuminano come due soli.
“Dimmi il tuo vero nome.” chiede la figura dall’inconfondibile voce metallica, la stessa di quel giorno. Anche gli occhi di Segata cominciano a brillare come i suoi.
“Skeletron Brave.” risponde. In realtà questo nome non appartiene a lui, ma al suo alter ego che vive nell’altra dimensione. Dopo avergli risposto il ragazzo chiude gli occhi velocemente, cadendo in stato di sonnolenza.

 Red Scarlett Heart riprende le forze e ritorna in piedi sul palco, il pubblico si lamenta gridandole contro. Il ragazzo dai lunghi capelli viola rimane leggermente sorpreso, ma non perde la calma, sa che dalla sua trappola è molto difficile uscire. La ragazza cerca di pressare con forza sui fili in modo che si spezzino, ma essi, cosi sottili, stringono molto sulla pelle e la trapassano, lasciando scorrere un liquido color petrolio dalle sfumature arancioni che macchia la sua pelle color latte. Cerca di non gridare, di sopportare pur di liberarsi, ma il groviglio di quelle corde sottili è cosi resistente che crea tagli ancora più profondi. Ormai la sua fine è vicina.
 Le figure mascherate davanti a lei guardano attente, desiderose del suo ultimo respiro. L’avversario decide di dare il colpo di grazia al suo nemico, troppo indifeso per respingerlo. Eppure, nonostante tutto sembra ormai perduto, qualcuno la salva da quel suo tragico destino. In quel posto tetro si diffonde una luce calda, intensa, che lascia tutti sorpresi. Il pubblico prende in mano le armi per difendersi, ma viene preso alla sprovvista da un’esplosione che lo coglie in pieno facendolo disperdere in diverse direzioni. Il bagliore sparisce e appare un ragazzo dalla carnagione scura dai corti capelli bianchi con delle ciocche laterali striate di rosso. Gli occhi sono color arancio e sembrano illuminarsi, indossa una giacca nera senza maniche con delle linee bianche intorno alla chiusura centrale e un’ apertura sul petto che lo rende scoperto e ai lati di essa ci sono delle costole d’acciaio, pantaloni neri con una serie di tasche sulle gambe, una cintura nera con al centro uno teschio metallico e degli scarponi dalla punta di ferro dello stesso colore. La bocca è coperta da una mascherina nera di tessuto. Il ragazzo evoca attraverso dei fulmini due affilate sciabole per poi saltare in alto e tagliare i fili che tengono prima prigioniera Red Scarlett Heart. La ragazza sembra felice di essere stata salvata, ma per paura di essersi trovata davanti un altro nemico, decide di attaccarlo. Lui gioca d’anticipo e con il braccio gli da colpo netto sulle spalle, facendola svenire.
 Il nuovo arrivato guarda il burattinaio con sfida per poi portare via con sé la ragazza e andare via da quel teatrino, scomparendo.

 Fiona arriva allegramente sul terrazzo per raggiungere le sue amiche.
“Salve ragazze!”
 “Ciao Fiona, sono felice che tu sei arrivata, accomodati pure.” dice felice Marina, la quale però ha un’espressione in viso che rappresenta qualcosa di strano. Anche Rin sembra leggermente tesa, mentre Yume si comporta come solito, distaccata.
“Prima del tuo arrivo stavamo parlando proprio di te.” continua a parlare la castana dai capelli boccolosi, lo sguardo malizioso.
 La rossa si sente a disagio, sa benissimo dove Marina vuole arrivare, visto che l’amore è uno dei suoi argomenti preferiti. Se fosse una materia avrebbe di sicuro il voto più alto di tutti, forse anche di tutto l’istituto.
“Ehm.. di cosa?” chiede Fiona che scarica la tensione sulle dita.
“Ovvio, di te e Segata! Vero, ragazze?” dice lei con naturalezza.
 Yume annuisce silenziosamente, mentre Rin finge totale disinteresse.
“Continua a parlare, che cosa avete detto?” chiede la rossa, abbassando leggermente la testa. Marina si alza e si avvicina a lei appoggiando la mano sulla sua spalla destra.
“Tranquilla, diciamo che siamo curiose di sapere come vanno le cose tra voi due.” le confessa con un tono di voce leggermente basso.
“Siamo semplicemente amici!” risponde Fiona, con le guance leggermente arrossate.
“Ma tu non pensi che sia molto più di amico?” le domanda la castana.
“Non so. So solo che dietro a quel ghigno si nasconde una persona gentile che si prende cura degli altri. Spero che “l’interrogatorio ” sia finito.” risponde lei, seccata.
 Marina annuisce sorridendo, intanto Rin osserva la sua borsa accanto a lei , come se all’interno nascondesse qualcosa di prezioso.
“Bene, adesso posso parlare di me e di Afuro?” chiede la castana agitando i suoi boccoli dalla felicità.
“Ma non puoi raccontarglielo domani?” chiede la ragazza dai capelli arancio corti, stufa dei soliti discorsi.
“E’ nostra amica, è giusto che ne parli adesso.” risponde Marina per poi cominciare a parlare della festa, di quello che ha visto e di cosa ha fatto con Afuro.
“Forse era meglio se rimanevo con Hiroto.” pensa la ragazza dai capelli castani schiariti, cercando di non sbuffare per la noia.

 Intanto, nella classe c’è un’aria apparentemente tranquilla.
“Yume non mi nota e non capisco perché si comporta cosi!” dice il ragazzo dai capelli rossicci, dallo sguardo triste.
“Io non capisco invece perché gli stai sempre addosso, amico, insomma... ti ha sempre detestato.” gli risponde il ragazzo dalla capigliatura verde raccolta in un codino, dallo sguardo leggermente distaccato. Hiroto sta per dire qualcosa, ma guarda gli occhi del suo interlocutore: non l’ha mai visto cosi triste.
“Midorikawa, va tutto bene?” gli domanda il ragazzo dandogli una pacca sulla spalla per consolarlo.
 Lui cerca di non essere triste e dice che sta bene, ma Kiyama capisce che sta mentendo e insiste per fargli confessare cosa lo turba.
“Scommetto che Clarice ne ha combinata una delle sue, non è cosi?” domanda il rosso, riflettendo sulle sue azioni.
“Purtroppo quello che mi ha detto è stato peggio di quello che ha fatto fino adesso. Ha detto che mi detesta.”
 “Ma non te ne ha dette sempre un sacco?”
 “Vorrei tanto che fosse come la pensi tu, ma stavolta è diverso.”
Gli occhi di Midorikawa sono diventati lucidi e pieni di tristezza, ma non piange perché sa che deve essere forte.
 Dopo il suono della campana di fine ricreazione tutti ritornano in classe, compreso Segata che si è risvegliato qualche minuto prima.
 Il tempo passa e le lezioni si concludono. Tutti escono dalla scuola, tranne due persone.
 Segata di solito è sempre l’ultimo della classe ad andarsene, in modo da evitare troppa confusione, ma davanti alla porta un ragazzo lo blocca.
“Hey, dove credi di andare?” gli chiede. Ha i capelli corti, neri e gli occhi dorati, sorride in maniera appena abbozzata.
“Hitoshi…” dice l’altro, stupito.
“Sai, hai fatto un’ ottimo lavoro Segata… o meglio, Skeletron Brave” dice Hitoshi, aggrottando per un momento le sopracciglia scure che sembravano disegnate a causa del colore della pelle molto chiara.
“Quindi sei stato tu a muovere il burattinaio contro Red Scarlett Heart .” dice lui, con uno sguardo leggermente minaccioso.
“Si chiama Master Soul Purple, comunque stai tranquillo lei non mi interessa più, volevo solo fare un esperimento.” risponde lui in modo pacifico.
“Lo sai cosa significa distruggere un alter ego dell’ Otherworld?”
Nelle parole di Segata si può leggere la sua colera, Hitoshi rimane un po’ in silenzio, guardandolo.
“Ammetto di aver sbagliato, perdonami.”
Il ragazzo dalla pelle scura e i capelli bianchi come lo zucchero vede che lui è molto dispiaciuto e decide di perdonarlo, ma questo non significa che abbasserà la guardia su di lui.
“Sai, visto che sei forte… che ne dici di formare una squadra solo io e te?” chiede Hitoshi con curiosità.



Angolo autrice! Ciao a tutti, finalmente sono riuscita ad aggiornare!
A causa dell’inizio della scuola non potrò più continuare la fic al momento :(
Ma non vi preoccupate non cadrà nel dimenticatoio se avrò tempo forse continuerò a scrivere, ma non prometto nulla visto che niente è sicuro.
Ringrazio a tutte le persone che leggono e soprattutto recensiscono e aggiungono alle liste la mia storia, grazie!
Chiedo una sola cosa alle partecipanti: dovete inventarvi il nome del vostro alter ego dell’otherworld, va bene?
Ci vediamo, baci
Passion
   
 
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