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Autore: Capricornina    04/03/2005    0 recensioni
lo shohoku va in ritiro in un villaggio turistico sul mare, ma che succederà se il tensai e la kitsune verranno messi in stanza insieme e se sul più bello sopraggiungesse anche il porcospino?E se qualcun altro avesse gli stessi problemi di Hana e Ru?
Genere: Comico, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Akira Sendoh, Hanamichi Sakuragi, Hisashi Mitsui, Kaede Rukawa, Ryota Miyagi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP2 (arrival) L’hotel che avrebbe dovuto ospitarli per una settimana intera era a dir poco incantevole: Una grande hall spaziosa e piena di sofà rivestiti elegantemente di rosso, il bancone della reception interamente in legno, e poi delle scalette che conducevano al bar, anche questo davvero invitante e molto assortito. Alla destra del bar si intravedeva attraverso le ampie porte a vetri la piscina contornata da ombrelloni, sdraio e qualche albero. Tutta la squadra ne rimase estasiata, persino il glaciale volpino si lasciò sfuggire un’espressione di stupore, per poi ovviamente ricomporsi subito. Solo uno sembrava disorientato, incredulo e quasi allucinato: Hanamichi Sakuragi, naturalmente! Dopo una breve perlustrazione visiva della zona, si decise a parlare: “Ma Gorilla….dove sarebbero le camere? Nel sotterraneo?” A quelle parole una giovane ragazza della reception si lasciò sfuggire una risatina, rispondendo allo spaesatissimo rossino. “Le vostre stanze sono in dei bungalow a forma di cupola, sono molto carini però forse poco spaziosi….li trovate dopo la piscina, in fondo a destra.” “DEI BUNGALOW A FORMA DI CUPOLAA??!” esplose tutta la squadra in preda all’estasi. “Ma è fantastico, grande Akagi!!” esultò Mitsui dando una pacca sulla possente spalla del Gorillone, mentre Miyagi saltellava tenendo per le mani la sua Aya e una scintilla compariva di riflesso sugli occhiali di Kogure. Rukawa,inutile specificarlo, rimase impassibile, mentre a Hanamichi qualcosa non quadrava. Dei bungalow? Il Gorillone che prende dei bungalow??....strano…. “Bè, sapete….costavano di meno,e allora…..” fu la timida rivelazione di Akagi che divenne viola. “Ah,ecco! Mi pareva….” Concluse Hanamichi, andando a stuzzicare il can che dorme, e rimediandosi un bernoccolo in testa. “Vedi di fare meno il rompiscatole e mi raccomando voi due…. Vi avverto che se troverò qualcosa di rotto in stanza vostra sarò io a rompere voi, questa volta! E poi vi rimando a casa, chiaro?!!FICCATEVELO BENE IN TESTA: N-O-N V-O-G-L-I-O S-E-C-C-A-T-U-R-E.” Hanamichi abbassò lo sguardo fumando d’indignazione e di istinto omicida represso, mentre Rukawa si limitava ad annuire con espressione annoiata. “E tu, Rukawa…ti affido la chiave, vedi di tenerla sempre con te se ci tieni a rientrare.” “grrrr….!Gorillone ma che cos’hai contro di me, si può sapere?!!” “Niente, sono solo obbiettivo. E adesso filate in camera a sistemare i bagagli, march!” I due obbedirono e uscirono costeggiando la piscina, grande, pulita e accogliente…. Hanamichi la fissava interessato pensando tra sé e sé di farci un salto il prima possibile. Aveva sentito dire che dovevano esserci numerosi campetti per svariate attività sportive, e mise in conto anche quello. Lui e il kitsune si inoltrarono nella stradina immersa dal verde che conduceva alle cupolette: in un praticello verde contornato da alberi rigogliosi sorgevano quelle splendide costruzioni, davvero carine a vedersi. Rukawa infilò al volo la chiave nella serratura, girò e spalancò la porta, posando il bagaglio ai piedi del letto che aveva deciso essere suo. Hanamichi contemplò meravigliato l’interno della cupola, notando le pareti tondeggianti e le piccole, graziose finestrelle che illuminavano rispettivamente i due letti. Fece per entrare ma…SBONK! “Ahio!!!!Dannazione, com’è basso questo soffitto del cavolo! Ora ho capito perché le ha pagate di meno….” Si disse tra sé e sé, massaggiandosi la testa e trascinandosi dietro la valigia. Appena fu dentro notò una spiacevolissima cosa: i due letti erano troppo appiccicati per i suoi gusti, ma non si poteva fare nulla per allontanarli data la sfericità dell’edificio. Tra l’altro i pochi mobili che c’erano, impedivano qualunque possibile tentativo di allontanamento. “Cavolo!! Devo pure dormire a distanza ravvicinata con te, stupida volpe! Come se non fosse già abbastanza scomodo così!” “Hn, do’aho, se vuoi puoi sempre accomodarti fuori.” “Checcosa???! Baka-kitsune, se c’è qualcuno che deve andare fuori quello sei tu, nel tuo ambiente naturale!” “Tsk, che diavolo strilli do’aho! Non vedi che rimbomba tutto?!” “E chissenefrega!!! Tanto il gorillone non può sentirci perché ho chiuso la porta!” A quelle parole Rukawa parve un po’ scosso, forse stava per considerare seriamente l’idea di essere rinchiuso in un così piccolo spazio col do’aho petulante e strepitante … Ad Hanamichi non sfuggì il breve ma evidente cambiamento del compagno, e pensando di aver fatto centro, decise di continuare malignamente sull’argomento. Avanzò di qualche passo nella sua direzione con sguardo assassino, sfregandosi le mani aggiunse: “Heheheh, stupidissima volpe…se volessi ucciderti nessuno se ne accorgerebbe!” Ma il gelido Rukawa non si scompose e rispose con aria sufficiente: “Tsè, sempre che tu riesca anche solo a sfiorarmi, idiota.” “Ma come osi? Il mitico Tensai eccelle in tutte le arti e in tutte le discipline…anche nell’omicidio!! Ne vuoi una dimostrazione??!” E così dicendo tentò di acciuffare il volpino che però schivava i colpi e si divincolava in stile uomo ragno rasentando le strette pareti. In effetti era molto difficile per lui sfuggire a Sakuragi in un luogo di dimensioni così ridotte, ma di certo non si sarebbe lasciato acciuffare senza opporre la minima resistenza. Purtroppo per lui, però, le cose andarono di male in peggio quando incespicò sulla valigia del rossino, finendo a terra. Hanamichi senza perdere tempo gli saltò addosso pronto a colpirlo ma diede un’ulteriore craniata al soffitto ricadendo accanto al compagno in malo modo. Dopo qualche mugugno e lamento, si voltarono a guardarsi e Hanamichi ebbe una brillante idea: “Ehi volpaccia, questo non è certo il luogo ideale per sfidarsi. Perché invece non facciamo una gara di nuoto?” “Hm? Ma sei impazzito do’aho?” “E non chiamarmi così, stupido ghiacciolo!! Si hai capito bene: una gara di nuoto in mare aperto. Vediamo chi arriva prima agli scogli. Hai paura, per caso?” “Paura io..?E di chi?...comunque ci sto.” “Bene allora non perdiamo tempo, mettiti il costume e raggiungimi in spiaggia.” -Naturalmente io, il mitico tensai, il costume ce l’ho già sotto,hehehe!-
  
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