Tratto dal cap.18
-La guardò e, attraverso gli occhi, gli comunicò il dissidio che lo stava tormentando.
Le sfiorò una guancia con il dorso delle dite ossute e affusolate; fece scorrere il pollice destro sulle sue labbra carnose, con lenta delicatezza e brama contenuta.
Il polpastrello si inumidì e si sporcò del colore del rossetto indossato dalla ragazza; i suoi occhi indugiavano su quei due magnifici petali di rosa che premevano contro le sue dita, e che si schiudevano lievemente al passaggio di esse sopra di loro.
Le palpebre della riccia erano serrate; la testa ondeggiava leggermente e la bocca era tutta protesa verso il biondo. Questi passò le dita intorno al suo gomito, e su di esso posò un bacio casto che proveniva da un istinto vorace che seppe modulare; indirizzò gli occhi verso la riccia, la quale aveva appena riaperto i suoi. Si guardarono intensamente, e in quell’attimo fugace i loro cuori sentirono di essere, per la prima volta, completamente affini, di non avere barriere, né ostacoli.