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Autore: Happy_17    13/09/2015    3 recensioni
Natsu torna e Lucy gli spiegherà il valore che ha per lei la loro promessa.
Scusate il solito problema della struttura del testo. Un grosso bacio.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo che quando Natsu partì lasciandomi quella lettera mi sentii persa, svuotata di ogni sentimento. Il mondo aveva cominciato a sembrarti triste, il mio letto, la mia casa sembravano diventati troppo grandi per una persona sola. Perché ero questo: una persona sola. Quando anche Fairy Tail fu sciolta la mia tristezza non fece altro che aumentare. Adesso sono una giornalista del Sorcer. Alla fine ho fatto della scrittura il mio mestiere, anche se, ad essere sincera non esiterei un solo istante a lasciare tutto per tornare a Fairy Tail. Se solo esistesse ancora. Quante volte mi sono detta che darei tutti i giorni che mi restano per riviverne anche solo uno di quelli felici in cui la mia famiglia era ancora con me. Ma non si può fare. Lui, loro, mi avevano lasciata indietro. Avevano tutti una nuova vita adesso. Chè anche se eravamo lontani,  io non avevo smesso di tenerli d'occhio, in qualche modo. Come tutte le mattine mi ero preparata e stavo andando a lavoro. Le giornate oramai sembravano tutte uguali. Mentre passeggiavo pensavo a Natsu. Mi chiedevo cosa stesse facendo, se stesse bene. Era l'unico di cui non avevo notizie. Quando arrivai allo stadio, salutai il mio capo e mi sederti accanto a lui per commentare i Grandi Giochi magici. Un altro ricordo. Un altro dolore. Poi d'un tratto, nel bel mezzo dello scontro, una voce di leva dall'arena.
"E così sono questi le nuove gilde?! Siete davvero scarsi!"
Quella voce. La sua voce. Mi alzai dal mio posto e corsi fuori. Fu allora che lo vidi. I capelli rosa, più lunghi di come li ricordavo, le braccia più muscolose, ma pur sempre le sue, e quel sorriso che aveva la capacità di sciogliere il ghiaccio. Proprio come le sue fiamme.
"Natsu!" Urlai con quanto fiato avevo in gola. Lo vidi alzare lo sguardo e rivolgermi un enorme sorriso. Cominciai a correre, sentivo le gambe cedere per l'emozione e per un attimo mi chiesi se non fosse solo un miraggio. Un'invenzione della mia mente. Quando lo raggiunsi al centro dell'arena, però, lui era ancora lì. 
"Natsuu!" 
"Lucy!" Mi avvicinai ancora di più, finché non mi trovai stretta tra le sue braccia. Mi sentivo di nuovo a casa mia. Dopo il primo momento in cui ero stata vinta dall'emozione mi separai da lui e gli diedi un sonoro schiaffo. Tanto forte da fargli voltare la testa. 
"Brutto stupido! Maledetto idiota! Come hai potuto farmi questo?!" Cominciai a piangere. Ero felice e arrabbiata allo stesso tempo. " Mi hai lasciata indietro, da sola. Mi hai lasciata senza di te. Come hai potuto farmi questo?! " continuai. Lui era evidentemente senza parole. Forse non se lo aspettava, magari pensava che sarebbe stato accolto con un sorriso e un abbraccio. Ma come poteva anche solo pensarlo?! 
"Lucy, mi dispiace. Ma io dovevo farlo. Dovevo diventare più forte, l'ho fatto per.. per Igneel. Si, per lui!" 
A sentir nominare Igneel, la determinazione con cui lo stavo sgridando stava scemando. Sapevo quanto aveva sofferto. Lo avevo provato anch'io. Lui però mi era stato vicino. Lui era riuscito a consolarmi in un certo modo, io non ci ero riuscita, invece. Se lo avessi fatto, forse non sarebbe mai partito. Crollai in ginocchio sotto il peso della consapevolezza che tutto ciò che era successo era solo colpa mia. 
"Perdonami Natsu."
"Cosa? Ma che dici così all'improvviso?"
" Non ci sono riuscita. Non sono riuscita a starti accanto mentre soffrivi per la perdita di Igneel. La verità è che avrei voluto farlo. Avrei voluto aiutarti, se non altro per ripagarti di tutte le volte che lo hai fatto tu, ma non ce l'ho fatta! Sono abituata a stare nei panni di quella che perde, sapevo come ti sentivi e proprio per questo io non sono riuscita a dire niente. Non potevo ridarmi indietro tuo padre, neanche con la magia più potente del mondo. Ma credimi, speravo irrazionalmente che quel dolore, potesse andarsene subito, altrimenti me lo sarei preso io. Me lo sarei preso volentieri io quel dolore pur di rivederti sorridere, io potevo reggere, ci ero già passata, infondo. Tu mi hai promesso di proteggere il futuro. Ma io non sono riuscita a salvare il tuo. Perdonami, Natsu." Continuai a singhiozzare. "Io, mi sono allenata tantissimo durante tutto quest'anno. Anche se non posso competere con il tuo livello, io volevo comunque raggiungere un tale potere da poterti salvare, per poter mantenere quella promessa. Da quando la me del futuro è morta, mi ci sono aggrappata con tutte le mie forze. Lo faccio tutt'ora, perché, stupidamente, spero di poter proteggere anche te. Darei la mia vita pur di darti un futuro. Lo farei."
Lo sentii inginocchiarsi davanti a me. Mi sollevò il mento con le dita e posò la sua fronte sulla mia. 
"Stupida. Preferirei non averlo un futuro piuttosto che immaginarne uno in cui non ci sei. Per tutto l'anno, non ho fatto altro che pensare a te. Quando mi allenava ed ero sfinito, pensavo di lasciare perdere tutto e tornare, ma poi mi appariva l'immagine della te del futuro morta davanti a me, e le lacrime che hai versato quando hai perso Acquarios. Non potevo arrendermi. Avevo fatto una promessa e l'avrei mantenuta. Mi dispiace averti fatto sentire da sola. Ma adesso sono più forte. Adesso posso proteggerti."
Le lacrime scendevano ancora più velocemente. Non sembravano volersi fermare. 
"Mi sei mancata Lucy" Un bacio. Una separazione, poi un altro bacio. Due labbra che si incontrano non emettono il minimo suono, ma all'interno di due cuori può avere effetti devastanti. 
"Anche tu mi sei mancato, Natsu." Un sorriso, ancora lacrime. Lacrime di una gioia immensa. Fairy Tail non c'era più.  Ma Natsu era lì. Niente poteva andare male. "Andiamo a casa, insieme." Ci alzammo e mano nella mano ci incamminammo verso il mio appartamento. Di quello che era successo alla gilda gli avrei parlato dopo. Adesso la cosa importante era saperlo a casa. Con me. Come sempre. Lo avrei protetto e avrei costruito un futuro con lui perché era questo che avevo sempre voluto e quell'anno di vuoto mi aveva aiutato a capirlo ancora meglio. Amavo Natsu. Non c'era altro uomo che immaginassi al mio fianco per il resto della vita e non lo avrei lasciato andare mai più. Non senza di me.
   
 
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