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Autore: A_Lily    13/09/2015    1 recensioni
La nuova generazione, costretta dai genitori, si cimenta in una vacanza completamente alla Babbana.
Non tutti i ragazzi apprezzeranno l'idea, e per sfuggirvi creeranno regolo tutte loro.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley | Coppie: James Sirius/Dominique, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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                                          KING'S CROSS.

 

"King's Cross Station. Il treno diretto a Brighton è in partenza sul binario nove "
"Gare de Kings Cross. Le train pour Brighton quitte la plate-forme neuf "

L'annuncio venne ripetuto due volte da una donna, la cui voce distorta e resa irritante dall'altoparlante tentava di sovrastare l'aria confusionaria della stazione.
King's Cross quel giorno non brulicava unicamente dei soliti pendolari; c'era chi rientrava dai college, chi arrivava per visitare Londra e i suoi antichi monumenti e chi come noi partiva all'avventura verso posti più caldi e zone balneari.
La "migrazione" era obbligatoria per chi, almeno nel periodo estivo, aspirava a godersi qualche raggio di sole, che il clima nuvoloso di Londra non avrebbe permesso di intravedere.

<< E' il nostro. E' meglio sbrigarsi >> grida a squarciagola Rose, strattonandomi per un braccio.
<< Aspetta voglio esserne sicuro >> risponde Louis, controllando per l'ennesima volta i biglietto.

Dopo aver ricevuto il “via libera” da Louis, afferriamo i pesanti bagagli e iniziamo a correre come forsennati, tra le orde di turisti Italiani appena arrivati. Forse troppo a nostro agio, ma quando cresci in una città caotica come Londra la confusione e il movimento sono il tuo stato di quiete.
Mentre zigzagavamo tra i passanti, i miei pensieri erano rivolti a tutt'altro.

Pregavo che i miei grossi bagagli, preparati appena quella mattina, non decidessero di cedere proprio in quel momento, mostrando, così, a tutti il loro caotico contenuto.

 

Come un miraggio, riesco ad intravedere tra le schiere frettolose di pendolari in giacca e cravatta, l'enorme insegna blu, che con caratteri ben visibili, indica il binario nove.

Il mio sguardo si sofferma per una manciata di secondi, sull'enorme numero agganciato alla grande colonna di mattoni rossicci. Con un riflesso incondizionato accarezzo, con le mie dita sottili, la ruvida struttura. Non ero mai riuscita a toccarla!

I miei pensieri però vengono interrotti dalla mia adorata, quanto incontentabile cugina.

<< Ti prego Dominique dimmi che questo non è il nostro treno >> mi supplica Rose, lasciando cadere le valige sulla piattaforma per coprirsi gli occhi in modo teatrale.
<< Vorrei, ma è quello che ho trovato. E poi hai delle aspettative troppo alte sai >> le dico.

<< Prenditela con un lucidissimo treno color scarlatto. Se le mie aspettative sono troppo alte è solo colpa sua. >> replica lei.

 

<< Dai non è poi cosi tanto male >> si intromette Louis, sperando di portare al termine quella strana conversazione. Gli si legge in faccia, che lo fa solo sbrigarsi, in modo da potersi appisolare al più presto, su una delle comode poltrone del treno.
<< Non è poi tanto male ? >> la voce di Rose sale di qualche ottava << Se,quando parte, non esplode come il calderone di Hugo, nell'ora di Pozioni, possiamo ritenerci fortunati >>.
Sorridendo, osserviamo meglio il treno e ci convinciamo che Rose poi non ha tutti i torti.
La vernice, una volta di un blu intenso (credo) , è crepata in molti punti, e della fiammeggiante scritta "Brighton Express" non sono rimaste che poche lettere di colore non identificato.

Rose ha ragione è tremendo, ma questo non lo saprà mai! Una Rose gongolante è molto peggio di una Rose che si lamenta. Fidatevi.
 

Saliamo in silenzio e dopo aver trovato un vagone libero e trafficato un po' per la collocazione dei bagagli, prendiamo posto su scomodissimi sedili, rivestiti con stoffa ruvida e di fantasia damascata di dubbio gusto. Guardo Louis e riesco quasi a vedere i suoi sogni sul pisolino tanto agognato andare in frantumi.

Le pareti, i finestrini opachi e il pavimento polveroso, mi fanno pensare che oltre ad essere vecchio e malridotto questo treno è pieno di acari. Pessima notizia per una persona germofobica come me.

<< Non so voi , ma questo posto mi ricorda casa di Zia Murriel >> tento di smorzare la tensione, ma soprattutto provo ad evitare un attacco di panico. Non posso pensare, che in questo momento milioni di acari si stiano arrampicando sulla mia camicetta rossa.
Rose annuisce vigorosamente, mentre Louis mi ignora senza troppi complimenti. Non mi perdonerà mai la pessima scelta del mezzo di trasporto. Lascio che mi tenga il muso, anche perché l'unica vittima qui sono io!

Non riuscendo a mantenere attivo il discorso, nella mia mentre si fanno largo immagini di microscopiche bestiole dai denti aguzzi, pronte ad annidarsi tra i miei lunghi capelli biondi.

Non resisto! Affido la mia vita ai miei riflessi da ex Cacciatrice di Serpeverde, e con un gran balzo, mi catapulto fuori dal nostro scompartimento, farfugliando parole a caso a Rose. Non mi preoccupo molto della sua reazione, perché so che lei, in ogni caso, ha già capito.
Il treno scorre traballante, e dai vetri, opachi riesco a scorgere le campagne che lasciano il posto a delle case, dapprima rustiche e rade poi pian piano sempre più numerose e moderne.

Alla fine dopo una passeggiata per calmare i nervi, decido che la soluzione migliore per evitare altre crisi, sia quella di restare fuori dallo scompartimento a leggere un po'.

Ispeziono la parete opposta alla porta dello scompartimento e arrivo alla conclusione, che la mia vita non entrerà in pericolo se mi ci appoggio un po'. Sospirando estraggo dalla borsa di cuoio che porto sempre con me, un vecchio libro malandato.

 

Saranno passati circa venti minuti da quando ho iniziato a leggere Romeo e Giulietta.

Non che io legga spesso classici Babbani eh! Questo libro mi è stato regalato da zia Hermione, poco prima della partenza. Ricordo la mia faccia perplessa alla visione di questo inaspettato regalo, e ricordo, anche meglio, le sue parole in merito: “Ti sarà molto utile in vacanza Domi”.

In un primo momento ho pensato che ci avesse nascosto qualche manufatto magico, visto la decisione dei nostri genitori, di non poter usare la magia al mare.

Mi sarebbe bastato anche qualche sputo di Metropolvere, ma niente!

Dopo una ricerca andata a vuoto, mi sono convinta che mi stesse suggerendo l'ipotesi del suicidio.

Non che sia una cattiva idea, visto che sarò costretta a dividere la casa, il bagno, e forse anche la camera, con una mandria di Ippogrifi imbizzarriti, anche nota come i miei cugini.

 

"Ti prendo in parola. Chiamami solo amore.
E avrò un nuovo battesimo non mi chiamo più Romeo."


C'e qualcosa in questo passo, che mi colpisce, ma non riesco a capire cosa. Cambiare nome sarebbe figo. Magari cambiare identità. Fingersi una Babbana. L'idea inizia a solleticami.

 

Mi risveglio dai miei pensieri quando sento Rose affaccendarsi con i bagagli, infatti poco dopo mi urla che siamo quasi arrivati.

Insieme svegliamo Louis, che nonostante tutto è riuscito a dormire per un'oretta.
Una manciata di minuti dopo il risveglio di Louis, una voce metallica distorta dall'altoparlante si fa largo per il vagone << " Brighton Station , grazie per aver viaggiato con Brighton Express" >>

Scendiamo dal treno tutti trafilati e subito Louis, mi ricorda di avvertire i nostri genitori, cosi velocemente afferrò il cellulare, regalatomi da mia madre per questo esperimento sociale spacciato per vacanza e compongo un sms:
 

 

Dom: “ Maman siamo arrivati vivi e vegeti.

Il tuo petit Louis sta bene.

Il viaggio è stato piacevole, almeno finché

una banda di acari inferociti mi ha attaccato.

Assicurati che zia Hermione sappia che Rose sta

très bien.

Ti chiamo da casa.

Un bacio grande,

i tuoi amati vacanzieri.”

 

 






Spazio Serotonina:


Salve a tutti! Questa è la rivisitazione di una storia già pubblicata da me in precedenza ( che nessuno conoscerà).
Purtroppo ho eliminato la storia, perchè non ho scritto niente per più di un anno e non mi andava di lasciarla infelicemente incompleta.
Ma l'idea originale mi piaceva cosi tanto cosi ho deciso di riscriverla, aggiungendo mille altre idee!
So che questo primo capitolo non dice molto, era giusto per introdurre l'ambientazione e alcuni personaggi, tra i quali la protagonista! La mia amata Dominique. Adoro lei e adoro anche James Sirius.
Vabbè mi sono dilungata tantissimo, spero che questo primo capitolo vi piaccia e ci vediamo al prossimo ahahahah

 

 

 

 

 

 

  
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