Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: KintanaChloe    14/09/2015    2 recensioni
Ho immaginato, grazie ad un manip creato con photoshop, un possibile incontro tra Andromeda Black Tonks e Narcissa Black Malfoy dopo la seconda guerra magica. Non riesco a pensare che, con il bisogno di "Famiglia" di Narcissa, ella non sia passata per rivedere la sorella almeno una volta.
Questo è ciò che ho creato.
PS: non desidero continuare la fanfiction, ma ci tengo comunque ad avere le vostre opinioni!
"L’unica parte della sua famiglia che le restava, insieme all’adorabile peste all’ingresso, era quella donna bionda e altezzosa al suo fianco."
Genere: Angst, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Andromeda Tonks, Narcissa Malfoy, Teddy Lupin | Coppie: Lucius/Narcissa, Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Spazio dell'autrice ;;
Questa non è nata come una fanfiction, è nata come qualcosa atta semplicemente a far soffrire la gente tra le più atroci agonie dell'angst. Sedetevi, prendete in mano il vostro thè earl grey e godetevi Narcissa e Andromeda al loro meglio, e ricordatevi sempre che i Black hanno avuto cinque eredi: Andromeda ha voltato le spalle alla famiglia per amore di un uomo, Sirius per amore degli amici, Narcissa per amore del figlio e Regulus per amore dei più deboli. Solo Bellatrix è rimasta, convinta della sua follia, fino alla fine.

 
***

« Nonna Meda, c’è una signora alla porta! »

Il bambino con i capelli azzurro cielo correva per la casa, pieno di energia. Saltava da una stanza all’altra per cercare “Nonna Meda”, la donna che l’aveva da sempre curato. L’unico affetto che aveva al mondo, insieme al suo padrino. Trascinò la nonna verso la porta con fare esigente, ma quando incontrò di nuovo lo sguardo di quella “signora alla porta”, si ritrasse verso le gonne di Andromeda Tonks.
Le due donne erano raggelate, una di fronte all’altra, e per qualche istante eterno non sembrò ebbero nulla da dirsi. Nulla, finchè Andromeda non prese la parola.

« Narcissa… »
« V-Vedo che sei impegnata. Tornerò un’altra volta. »
« No! Narcissa ti prego! »


La donna, bruna e decisa, spostò le mani del piccolo Theodore fino a lasciarlo immobile all’ingresso.

« Teddy, lascia andare la nonna, devo parlare con questa signora. »

Era vero, doveva parlarle. Aveva atteso anni per parlarle, molti più anni di quanti avesse potuto ammettere. Andromeda Tonks seguì sua sorella Narcissa lungo il cortile che circondava casa Tonks, e la raggiunse in poco tempo. I tacchi, sempre alti ed azzardati per la bionda, non aiutavano il passaggio sull’erba appena tagliata.

« Narcissa, sei qui. Non andare via così presto. »

Narcissa Malfoy si voltò verso la sorella con uno sguardo vuoto, pieno di malinconia. Non sapeva nemmeno perché si fosse addentrata in quella casa, non sapeva nemmeno perché aveva tentato di riallacciare i rapporti con quella donna. Non aveva idea di cosa avrebbe fatto se l’avesse riaccolta nella sua vita.

« Lui… Lui le somiglia. Somiglia a… Ninfadora. »

Narcissa Black pronunciò per la prima volta il nome della nipote, solo per ricordarne le fattezze nel figlio orfano. Andromeda serrò le labbra per trattenere l’enorme nodo alla gola che ancora le causava la perdita della figlia, per poi affiancare Narcissa. Senza guardarla negli occhi, la informò.

« Si chiama Ted-Theodore. Come il nonno.
Theodore Lupin. »

Andromeda Black pronunciò il nome del nato babbano che le aveva separate in gioventù, ricordando gli altri morti della sua vita. Era rimasta sola, con il nipote da accudire, senza una figlia, un genero o un marito. L’unica parte della sua famiglia che le restava, insieme all’adorabile peste all’ingresso, era quella donna bionda e altezzosa al suo fianco.
Narcissa Black sorrise, contro ogni aspettativa.

« Non l’hai chiamato Cygnus. Nostro padre si starà rivoltando nella tomba. »
« Mh, non lo so, sai? Forse non avrebbe amato che il suo regale nome fosse passato ad un Metamorfomago mezzosangue e per giunta metà lupo mannaro. »
« Sembra un bambino interessante. »


Entrambe risero, e poi fu ancora silenzio. La domanda inespressa tra le due aleggiò nell’aria finchè Andromeda non la rese reale.

«Dovresti conoscerlo. Alla fine, sei sua zia. »
« Andromeda, non puoi chiedermelo. Lo sai chi è il suo padrino. »
« Si, lo so. Nemmeno io sono una grande fan di Harry Potter. Entrambe sappiamo che il punto non è questo. Il punto è la famiglia.. »


Andromeda usò l’esatta parola che sapeva avrebbe scosso Narcissa nel profondo. Tra Bellatrix, caotica e folle, e lei, ribelle e determinata, Narcissa era da sempre stata la figlia ligia al dovere, quella pronta a difendere a spada tratta la famiglia. Il valore che da sempre era stato al primo posto, per lei.

« Io l’ho… L’ho salvato. »

Narcissa Black iniziò a spiegare, togliendosi un enorme peso dal petto.

« Io ho salvato Harry Potter. Quando eravamo nella radura e il Signore Oscuro l’aveva ucciso… Beh, ha mandato me a verificarne la morte. Ma chissà come, solo Serpeverde all’inferno mi spiegherà mai il perché, quel ragazzo era vivo. Poteva dirmi dov’era Draco e lo ha fatto. Avrebbe potuto mentire, ma è stato onesto. L’ho salvato solo per sapere dove fosse mio figlio… E dopo venti minuti Bellatrix era… Era… »

Ma la donna si interruppe, crollando in lacrime sulla spalla della sorella. Andromeda accarezzò lentamente i lunghi fili d’oro che creavano la chioma di Narcissa, per poi parlarle con sincerità.

« Ciò che è fatto è fatto. Credi che io mi sarei comportata diversamente? Avrei consegnato Harry Potter vivo, senza la pelle e le mani a Voldemort se ciò avesse contribuito a salvare la mia Dora. Ma non mi è stata concessa una scelta. A te si, e ciò che hai scelto è questo, la famiglia che ti è rimasta è questa. »

Narcissa si ricompose, indietreggiando di un passo.

« Non posso aiutarvi. Lucius non sa nemmeno che io sia qui… »
« Lucius non è NOI. Non pensare a Lucius. Pensa a me, a te, e a quel bellissimo bambino orfano alla porta. Questa è la tua famiglia, il tuo sangue. Siamo noi e Draco, siamo ciò che ti è rimasto. Pensa prima alla famiglia, Narcissa. »


Narcissa annuì, le sue resistenze crollate, ripetendo quasi senza sentirsi.

«Prima la famiglia, Andromeda. »
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: KintanaChloe