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Autore: Saphyria    14/09/2015    1 recensioni
Aerys e Lucas sono due gemelli figli del re umano in una terra dove la magia non esiste più da tempo. In fuga, si perdono di vista e le loro strade saranno divise per molto tempo. In contemporanea si narra la vicenda di Cayrin la Bianca, colei che ha sconfitto Hagar il Dio Oscuro e l'Oscurità stessa nella Grande Guerra. Ma l'Oscurità sta tornando e Cayrin non c'è più, chi salverà Eligorn adesso?
*STORIA COMPLETAMENTE RISCRITTA*
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


 
1 mese dopo…



Il confine tra bene e male è sottile.
Questo Aerys lo sapeva bene mentre rubava una mela al mercato.

Gironzolava per le strade sudicie di Telthor, l’ultima città del regno degli umani.
Si era allontanata molto dal castello e ormai da molto tempo aveva lasciato alle spalle la Grande Pianura, sede del palazzo del re, e ormai si trovava a vivere quotidianamente tra i crimini di una città periferica dimenticandosi degli agi che possedeva a palazzo.

Se ci si sedeva sul tetto di una di quelle case piatte fatte di pietra per ammirare il tramonto si poteva scorgere la Grande Foresta di Jihal, regno del popolo degli elfi bianchi, e a sinistra la Regione dei Laghi dove risiedevano le ninfe e le fate.

Aerys era lì da tempo, aveva deciso che non sarebbe scappata per un po’; aveva finito la sacca di denaro che aveva rubato in qualche città prima ed era incerta sull’andarsene dal regno senza  prima sapere notizie di suo fratello e di sua madre. Inoltre aveva paura di cosa l’avrebbe potuta attendere siccome non conosceva nessun’altra lingua e non era mai uscita dal regno.

Comunque, ormai, si era abituata a vivere nell’ombra, il volto nascosto dal cappuccio del mantello sdrucito, la sua identità nascosta al pubblico; d’altronde chi non avrebbe potuto riconoscere la principessa? Con quei suoi capelli bianchi come la neve e gli occhi gialli da gatto, per cui doveva tenere la testa continuamente abbassata, non passava di certo inosservata. Sua madre le aveva detto che assomigliava insolitamente a sua nonna. 
Lucas invece presentava i classici tratti presenti comuni nel regno: capelli castani,occhi scuri e lineamenti marcati, oltre ad un fisico robusto, affinato dalla tecnica militare. 
La magia inoltre aveva conferito ad Aerys caratteristiche e interessi diversi da quelli del gemello.
Cosicché, mentre lei studiava di nascosto la magia dai libri presi dalla Biblioteca Proibita del castello, che aveva scoperto un pomeriggio, Lucas si buttava su libri di strategia militare, non senza un certo compiacimento del padre, che non vedeva l’ora che suo figlio fosse abbastanza grande da farlo diventare generale del suo esercito e dare inizio alle sue mire di potere ed espansionismo.

La piccola maga adesso, costretta a celare il volto e la lunga chioma nel cappuccio, ormai sporca e che un tempo era stata motivo di orgoglio, recitava la parte di una di quei poveri orfanelli, molto presenti nelle strade di Telthor, che cercavano di sopravvivere rubacchiando qua e là. Ecco chi era diventata; o almeno, quello che gli altri credevano lei fosse.

La notte tornava nella sua tana appena fuori dalla città:  un’angusta grotta quasi del tutto nascosta dalla vegetazione, ma grande abbastanza per un giaciglio e abbastanza vicina a un piccolo ruscello.
Era come se si sentisse a casa in quel posto, poiché lo vedeva come suo, un rifugio di cui solo lei era a conoscenza. Le ricordava quello che provava a palazzo nel giardino dietro i dormitori della servitù: lo stesso senso di quiete di quando si sedeva sotto il porticato a leggere i libri di magia, mentre tutto intorno a lei la natura fioriva quando per allenarsi pronunciava gli incantesimi o quando Lucas la raggiungeva in cerca di nuove scappatelle nella capitale.
Ripensando a lui le tornava in mente il momento in cui si erano separati, braccati come animali in fuga. Sperava ancora di rincontrarlo e ogni volta che vedeva un fattore somigliante in qualche persona le si accendeva una fiammella di speranza negli occhi, che subito evaporava quando si accorgeva che il naso era troppo aquilino o che la fronte era troppo alta o che aveva una voce diversa. 
Alcune sere piangeva per la solitudine e la paura di non vederlo mai più, ma si faceva forza e riprendeva ad allenarsi cosicché un giorno sarebbe riuscita a proteggerlo.

Tutto procedeva come al solito, nelle ore in cui non bighellonava in giro per la città, si allenava e dopo un po’ i risultati si fecero vedere, ma era ancora un po’ goffa ed inesperta, per questo riusciva a coltivare solo alcune piante e non sempre restavano in vita per dare frutti…

La notte, prima di addormentarsi, ripensava ai suoi affetti, e quella sera le venne in mente il ricordo di sua madre che le narrava di quando ancora la magia era presente in tutta Eligorn, un mondo in cui tutti potevano compiere piccoli incantesimi per facilitarsi la vita o per rendere felici semplicemente gli altri. 
Le vicende che però le interessavano maggiormente erano quelle legate ai maghi degli Elementi, talmente potenti da compiere imprese memorabili, poiché la Natura offriva loro tutto ciò che serviva, trattandoli come vecchi amici.
Purtroppo al momento lei sapeva solo comunicare con la Terra, ma sua madre le aveva detto che con fatica e dedizione sarebbe riuscita un giorno a parlare e invocare tutti gli Elementi, poiché lei possedeva lo stesso potere di sua nonna, la grande maga della Luce, Cayrin la Bianca.








 





N.D.A:

Saaalve a tutti!
Eccomi qui con un altro capitolo!
La storia ha inizio!
Credo di averci messo un pochino più del previsto a scriverlo, poichè è il capitolo iniziale, quello che dovrebbe incuriosire il lettore e, siccome poi è la mia prima storia, volevo essere sicura che riuscisse bene. Ovviamente ci sono alcuni dubbi sulla riuscita dell'intento, ma mi ritengo abbastanza soddisfatta del risultato.
Ad alcuni potrà sembrare che tutte le caratteristiche migliori si incentrino sulla protagonista e che forse proprio per questo spicchi un po' troppo, ma ci tenevo a darle un aspetto fuori dal comune, che non presentasse propriamente tratti tipici di noi umani. Insomma siamo in un fantasy!
Per il momento la storia non prevede discorsi diretti e quindi lo stile della narrazione sarà pressochè sempre questo.
Diciamo anche che essendo il mio primo scritto qui pubblicato mi sento un po' insicura e vorrei esortarvi a dirmi chiaramente se qualcosa non quadra nell'insieme.
Volevo inoltre aggiungere che siccome è ricominciata la scuola, non so precisamente quando riuscirò a pubblicare i capitoli, credo che comunque non vi farò attendere, poichè mi sentirei in colpa :)
Grazie a tutti quelli che recensiscono (o recensiranno) e ai lettori che semplicemente dedicano tempo a leggere questo frutto della mia pazzia ^^
Alla prossima!!

_Tiger_
  
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