R5ers, Rossers, Lauratics, la maggior parte di queste persone ha una parola fissa nella sua mente: Raura.
Migliaia, ma che dico migliaia, milioni di ragazze sperano in una storia d'amore tra me e Ross.
Se devo dire la verità questo non potrà mai succedere per vari motivi se non sul set quando interpretiamo i nostri personaggi, però i produttori della serie pensano che sarebbe un'ottima idea per fare pubblicità.
All'inizio non eravamo d'accordo poi abbiamo pensato che ci dispiace deludere i nostri fan quindi da un po' stiamo a questo gioco, fingiamo di amarci e poi neghiamo tutto.
Per adesso ci stanno credendo ma l'idea di mentire a persone che mi amano e sostengono da tanto mi fa sentire tremendamente in colpa specialmente quando vedo sui social network fanpage o foto su Raura.
L'unica cosa che mi consola è ripensare a un momento che ho passato con Ross quasi cinque anni fa, poco dopo l'inizio della serie.
Per molti ricordare una situazione del genere può mettere solo di cattivo umore infatti ogni volta mi torna in mente quanto mi sia sentita male quel giorno e trovo difficile non piangere.
Poi però mi ricordo che se non ci fosse stata quella giornata probabilmente ora non esisterebbero i nostri fan, Austin&Ally e nemmeno la bellissima amicizia che c'è tra me e Ross, anzi, forse io e lui non ci parleremmo neanche.
Era l'estate del 2010 e da qualche mese stavamo girando la prima stagione della serie.
All'epoca non ci conoscevamo da molto però io e Ross ci detestavamo già, non facevamo che litigate per delle sciocchezze spesso arrivando ad alzare le mani, non potevamo parlarci senza finire per insultarci e fuori dal set eravamo "coglione" e "zoccoletta".
Sono sicura che anche lui pensasse tutti i giorni: "Ma come farò a sopravvivere fino alla fine della serie con questa qui?!"
Pensavo di odiarlo invece eravamo solo partiti con il piede sbagliato e non l'avrei mai capito se davvero non me ne fosse importato di lui.
All'inizio lo trovavo antipatico perché mi sembrava il solito asociale che preferisce starsene da solo con la chitarra ma non capivo perché si comportasse così finché non mi accorsi di alcuni suoi comportamenti piuttosto insoliti ad esempio era luglio e c'erano 40° all'ombra ma Ross si ostinava a mettersi solo felpe con le maniche lunghe.
Non ricordo una sola volta in cui l'abbia visto con qualcosa di più leggero se non in spiaggia dove portava sempre braccialetti o polsini.
Tutti se ne sarebbero accorti ma io ero troppo stupida e immatura per capirlo da sola.
Non riuscivo a trovare una spiegazione sul perché una persona potesse vestirsi così, so che non erano affari miei ma la mia mente non era proprio capace di concepire qualcosa di sensato.
La mia eccessiva curiosità spesso ha provocato danni ma in questo caso un lato positivo c'è stato.
Così un giorno aspettai che entrasse nel mio camerino per chiedermi il caricabatterie del cellulare, come tutti i giorni, per chiedergli:
"Ross, non hai caldo vestito così?"
"Assolutamente no, sto benissimo! Sono solo molto freddoloso"
Non mi convinceva per niente la sua versione dei fatti, lo sentivo spesso lamentarsi per il troppo caldo e questa storia non reggeva minimamente.
"Ma qui si muore, non puoi davvero avere freddo e poi ti lamenti che sudi anche con l'aria condizionata. Come la mettiamo?"
"I-io d-devo andare. Ciao"
"Tu mi nascondi qualcosa"
"N-no!"
"Ross non sai dire le bugie, ti conosco"
"Scusa ma non ti puoi fare gli affari tuoi, Marano?"
Aveva ragione, ma io volevo sapere ogni cosa.
Non mi stavo nemmeno sforzando di pensare a come potesse sentirsi in quel momento perché non sapevo cosa stesse succedendo.
Volevo solo che confessasse ma non c'era maniera.
"Ross mi fai caldo solo a guardarti! Ti rendi conto che ci sono 38°?"
"E tu ti rendi conto che, come sempre, stiamo litigando per una cazzata?"
Solo sentendo la sua ultima parola mi accorsi che non ci stavamo insultando come ogni volta, lui evidentemente non era dell'umore e io non avevo motivo di prenderli in giro se non ribatteva.
"Ok ma ti sciogli se stai vestito così, almeno tirati su le maniche"
Quello che vidi sul suo polso mi lasciò sconvolta, aveva una ventina di tagli rossi sulla pelle e avevo capito subito come li poteva aver fatti.
Nella mia mente stavo cercando di scegliere la parte di me da ascoltare, quella buona e premurosa che si preoccupa per gli altri o quella cattiva che non sopportava il biondino davanti al quale mi trovavo.
Che avrei dovuto fare? Lasciare che si sfogasse per farlo sentire meglio o andarmene fregandomene del suo dolore?
Non riuscivo a immaginare cosa sarebbe potuto succedere se l'avessi abbandonato ma non avevo mai parlato con una persona che soffre di autolesionismo però infondo c'è una prima volta a tutto, no?
"Ross, questi cosa sono?"
"Niente, sono solo caduto"
"Pensi che me la beva? Dimmi la verità e non tirare fuori la storia del gatto perché non sono stupida"
"Laura, non voglio parlarne"
"Dai, immagino come ti senta, puoi dirmi tutto"
"Non è vero, non sai come sto e non posso dirti un bel niente perché non ti importa di me e per l'ultima volta: sto benissimo!"
Si capiva che stava mentendo infatti aveva gli occhi pieni di lacrime.
Mi piangeva il cuore a vederlo così, è un ragazzo dolce e non meriterebbe mai di soffrire talmente tanto da arrivare a farsi del male da solo.
"Ross, io e te non andiamo d'accordo, lo so, però non mi sembra giusto che una persona debba sopportare questo. Adesso vuoi spiegarmi perché ti tagli?"
"Avevo 13 anni e a scuola mi prendevano, mi dicevano di tagliarmi le vene e che facevo schifo così li ho ascoltati perché avevano ragione"
"Sei perfetto così non devi dare retta a quelli però sto male perché sento che in parte è anche colpa mia se sei autolesionista"
Questo pensiero mi tortura ancora oggi, non potrei accettare di aver portato una persona ad infliggersi dolore sul proprio corpo.
"No, Laura, tu non c'entri nulla, tutte le parole che mi dici non hanno effetto su di me, sei fatta così e ti accetto"
Non so il perché ma queste parole mi suonavano estremamente false.
"Ho il dubbio se crederti o meno però so che tu riuscirai a trovare la forza di smettere una volta per tutte"
"No, pensa che doveva essere solo un taglio invece ora ho già tentato il suicidio tre volte"
Mi sentivo in colpa, perché lo insultavo mentre lui stava male, perché non mi ero accorta che soffriva e soprattutto perché continuavo ad offenderlo quando quello che stava passando era anche troppo.
"Dai, Ross la vita è bella non farti questo e smettila di piangere perché così non risolvi nulla"
"È facile dirlo ma non ne posso più di questa situazione voglio uccidermi e basta tanto non mancherò a nessuno anzi lo vorrebbero tutti"
"Tutti chi? Quelli che ti danno fastidio a scuola?"
"Sì"
"Ross non morire per chi non merita di vivere"
Non so come mi sia venuta questa frase, non sono tipa da citazioni Tumblr però ho detto questo.
"Comunque puoi dirmelo se c'entro qualcosa con questa storia"
"Laura, ancora, non mi hai mai fatto niente, mi taglio già da due anni"
"Ma io ti tratto male da quando ci conosciamo e sono una merda per questo motivo"
"Ormai ho capito, tu ti comporti così perché è il tuo carattere, vai benissimo così, non devi cambiare per gli altri"
"Neanche tu devi farlo, ok?"
"Ok, grazie Laura, nessuno mi aveva mai capito così, non doveva sapere nessuno il mio segreto però parlarne con qualcuno mi ha fatto sentire meglio. Ti voglio bene"
"Anch'io, non immagini quanto"
Quello è stato il nostro primo vero abbraccio, non uno di quelli che dura due secondi ma di quelli sinceri.
"Ti rendi conto che ci stiamo abbracciando, vero, Ross?"
"Sì, quindi...amici?"
"Per sempre"
Se qualcuno avesse visto questa scena capirebbe che tra di noi c'è solo un'amicizia meravigliosa resa tale dai momenti che passiamo insieme come la scorsa settimana.
Eravamo andati a prendere un gelato al parco e c'è stata questa conversazione:
"Ross, hai visto quanti Tweet ci sono di persone che ci vogliono insieme?"
"Sì, ci tengono proprio alla loro ship mi dispiace che un giorno dovranno scoprire la verità"
"Scusa posso chiederti una cosa?"
"Certo"
"C'è la possibilità che, eventualmente capissimo di provare qualcosa l'uno per l'altra, noi ci mettiamo insieme, intendo, per davvero?"
"Laura, io voglio che tu stia con qualcuno che ti meriti sul serio e io non sono quella persona"
"Ross, tu ti meriti tutto. Sono io che forse non sono giusta per te e potrei farti soffrire"
"In ogni caso io ti vorrò bene per sempre, sei la migliore amica che possa desiderare"
"Anch'io ti voglio bene"
Sia chiaro che non voglio mettermi con lui solo perché lui può avere di meglio.
Lui un giorno troverà una ragazza più bella, intelligente e simpatica di me e con un ragazzo così sarà quasi sicuramente gelosa e io potrei non vederlo più come ora.
Vorrei trovare il modo di dirgli tutto ciò che provo, sperando che ricambi e che accetti di mettersi con me.
Per ora mi devo accontentare di avere la sua amicizia, il suo sorriso e i sogni su di lui la notte.

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Spazio autrice swag 😎🔝 (?)
Ehi pippols!!
Spero vi sia piaciuta questa one-shot Raura.
Lo so che non vi sareste immaginati una cosa semi depressa soprattutto se quello depresso è Ross ma io amo i ragazzi sensibili sono dolcissimi *_*
All'inizio è stato difficile mettere d'accordo questi due ma poi si sono divertiti vero?
L:"Bleah! Scherzi? Mettermi insieme a questo sgorbio?! Che problemi hai?"
R:"io sono qui e ti sento"
Tosi, via e non picchiatevi.
Scusate in realtà si vogliono taaaanto bene.
R&L:"non è vero!"
Zitti!
Bye pippols!
_firework26 😘