Videogiochi > Metal Gear Solid
Ricorda la storia  |      
Autore: nothingdrum    17/09/2015    2 recensioni
SPOILER MGSV
La ricerca della verità su Quiet da parte di Big Boss.
Genere: Guerra, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kazuhira Miller/Master Miller, Naked Snake/Big Boss, Revolver Ocelot
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Le ricordava Lei, nei suoi gesti. Anche Lei quando erano in addestramento raramente parlava, o preferiva addirittura stare zitta.

Proprio come Quiet. Era come se, da qualche parte, il destino ricordasse a Big Boss tutti gli anni passati al suo fianco. Lei era il fantasma, il fantasma che da sempre lo perseguitava, la tomba che non si sarebbe mai stancato di visitare,come un oscuro ma obbligatorio rituale. Quiet era l'ennesimo scherzo voluto dal Fato, quando la guardava era come se ci fosse The Boss accanto a lui, di nuovo, come se non fosse passato un giorno.

Ed è per questo che quando Quiet se ne andò, Snake si sentì di nuovo tradito, come era accaduto venti anni prima. La storia si ripete, come in un circolo vizioso, un tremendo ciclo fatto di fiducia e tradimenti, e quel tremendo parassita gli aveva appena portato via quella che poteva essere finalmente quell'amore che aveva segretamente cercato per tutta la vita. Quello che aveva provato con The Boss, quello che aveva creduto di provare per EVA. Lo scoprire la verità sul suo passato, la sua vera identità, non fece altro che peggiorare la sua situazione già instabile. Chi era veramente? Era Big Boss quello che aveva amato, perduto, ritrovato e perso oppure era qualcun'altro? Un uomo con le memorie e il viso di un altro uomo cos'è veramente? Il rumore dell'elicottero si fermò, Pequod era atterrato nella zona dell'Iraq meridionale dove si diceva operasse un cecchino donna, la quale si offriva al miglior offerente per fuggire verso il nord. A nulla erano servite le osservazioni di Miller, il quale aveva subito detto che l'unico scopo di Quiet infine era di liberare il ceppo inglese dei parassiti, Snake era arrivato lì solo per sapere se la ragazza lo avesse abbandonato non per un bene superiore, il quale avrebbe comportato sicuramente la sua morte, ma per scopi molto meno nobili e più...umani.

Snake attraversò diversi villaggi prima di scoprire dove Quiet in realtà si fosse nascosta, in cima ad una montagna, da sola, proprio come l'aveva trovata per la prima volta in quelle rovine. L'elicottero non sarebbe riuscito a portarlo fino alla sua destinazione, così Big Boss dovette contare solamente sul proprio fisico. Una scalata di due giorni per giungere in un luogo che la cecchina probabilmente aveva raggiunto in dieci minuti, solamente per trovare una caverna incagliata nella roccia, completamente vuota, se non per una branda dove probabilmente Quiet riposava.

Snake non fece neanche in tempo a chinarsi prima di vedere il mirino laser puntato in mezzo agli occhi dall'entrata di quella nicchia.

“Sai che non dovresti essere qui.”

“E' la prima volta che parli con me direttamente, pensavo sarebbe stato qualcosa di più carino.”

Il Boss vide un lieve sorriso accennarsi sul viso di Quiet, come l'aveva visto già mille volte prima di andare in missione. Sorriso che scomparve in un millisecondo.

“Vattene Snake, non farti più vedere.”

“Pensi davvero che potrei andarmene ora, adesso che so che mi hai mentito per così tanto tempo?” Big Boss la guardò serio, come non faceva spesso con le persone che incontrava.

“Non potevo più restare alla Mother Base, Snake. Il messaggio che ti ho lasciato... Era l'ultimo lascito per te, quello in cui ti facevo veramente capire i miei sentimenti. Non ti è bastato?” Nel frattempo Quiet poggiò il suo fucile contro una parete della caverna, sedendosi sul pavimento.

“No. Non mi è bastato dal primo secondo da quando te ne sei andata, verso quella che credevo sarebbe stata la tua morte. Non mi è bastato neanche quando ho scoperto che eri viva, e che non te ne eri andata per un bene superiore, ma semplicmente per non vedermi. Dove sono finiti i parassiti?”

“Code Walker ha sempre mentito a riguardo. Lui sapeva leggermi la mente, e aveva capito cosa c'era in ballo, quella vendetta trasformata in amore, ed è stato lui a dirmi di andarmene.”

Snake guardò in terra, chiuse gli occhi e li strinse. Non gli importava del Navajo e dei segreti che gli aveva nascosto, non gli importava più neanche che Quiet se ne fosse andata. Dell'ultima frase della ragazza, aveva assimilato solo la parte che un soldato come lui non dovrebbe mai conoscere.

“Amore?”

“...Si. Come se tu non lo sapessi.”

“Era necessaria una conferma, non credi?”

Un silenzio calò sulla caverna. Entrambi non avevano il coraggio di cercare gli occhi dell'altro, e Big Boss cercava solamente di non pensare alle tentazioni che in quel momento lo attanagliavano. Non ci furono rumori quando la ragazza si avvicinò alla sua bocca, baciandolo come aveva aspettato di fare per mesi. Snake si spogliò di tutta l'attrezzatura che aveva portato con sé sulla montagna, e lo stesso fece con i pochi abiti che coprivano la ragazza. Quella vetta non sembrò più fredda per un po', mentre i due soldati finalmente davano prova di quei sentimenti repressi per un anno intero passato fianco a fianco. Passarono la notte abbracciati davanti ad un fuoco di fortuna, senza neanche un fiato, come Quiet aveva sempre preferito.

 

Il Boss si svegliò solo, come già era successo dieci anni prima, il fuoco spento,tutti gli effetti di Quiet scomparsi, tutti tranne uno stivale. Snake lo alzò e sotto ci trovò un biglietto.

“Ti aspetto a casa, Jack.”

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Metal Gear Solid / Vai alla pagina dell'autore: nothingdrum