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Autore: AlessandraMalfoy    10/02/2009    3 recensioni
Accade tutto mentre Edward, Jasper, Alice e Emmett sono a caccia.
In quella notte cade una stella cadente, Yvaine. Emmett la trova e, da lì, comincia la loro avventura di amicizia e amore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Questa è la mia prima storia concentrata su Twilight.

 All’inizio volevo fare un paring Carlisle/nuovo personaggio, però poi ci ho ripensato e ho deciso di fare Emmett/nuovo personaggio.

 Spero che questa storia vada bene.

 Non sono tanto brava nel fare delle storie su Twilight, quindi chiederò a Dry (il mio furetto bianco che adesso si trova vicino a me), di incrociare le zampe.

 Ditemi cosa ne pensate e se debba cambiare qualcosa.

 Buona lettura,

 

Alexandra


A special love

 

{Incontro}

 

 [ Emmett pov ]

 
Sono nella mia camera a riflettere sugli eventi terminati qualche settimana fa.

 Ormai la battaglia contro i Volturi è terminata nel miglior modo possibile, tranne che per la mia Rose, ormai non c’è più.

Durante la caccia ai neonati lei si è divisa da noi ed è andata a cercarne per conto suo.

Ed è allora che è stata assalita da quei mostri.

 Non me lo perdonerò mai.

 Ormai non vivo più. Senza i suoi sorrisi, le sue coccole, io non ci sono più.

 Toc toc

  Avanti – dico alzandomi a sedere sul letto.

  -Ciao fratellino. – mi dice Alice entrando dalla porta.

 - Ciao. – le rispondo – che cosa c’è?

 -Vedi, io, Edward e Jasper abbiamo organizzato una battuta di caccia all’ultimo momento, vuoi venire con noi?

 - No, non c’è la faccio. – le rispondo ributandomi sul letto.

 - Andiamo Em, è da quando Rosalie non c’è più che non esci più di casa. Esme è super preoccupata per te, così come noi tutti. Ti prego, facci questo favore. Dov’è finito il nostro Emmett?

 Rifletto qualche secondo su quello che mi ha appena finito di dire Alice.

E’ vero, questo non sono io.

 Penso che se Rose fosse ancora viva non le piacerebbe che io fossi mezzo “morto”.

 - D’accordo Alice – le rispondo sbuffando – come vuoi.

 La mia adorata sorellina mi sorride, mi afferra per mano e mi porta di sotto, dove vedo tutta la mia famiglia al completo, sorridendo nel vedermi scendere.

 Soprattutto Esme, che mi abbraccia molto forte.

 Se fosse ancora un’umana, penso che piangerebbe dalla felicità.

 - Oooh … ecco qui il nostro prigioniero – mi dice Edward dandomi una pacca sulla schiena.

 - Basta ragazzi, lasciatelo stare poverino. Si è appena ripreso, aspettate un po’ prima di prenderlo in giro come al vostro solito.

  -Carlisle ha ragione figli miei. - concordò Esme con suo marito.

- Va bene, va bene – ci interrompe Alice – lasciate le smancerie che io ho un po’ di fame.

 

 Siamo a cacciare fuori da circa due ore.

 Abbiamo deciso di andare molto lontano, nella foresta di MoodLood, soprattutto perché lì c’erano moltissimi animali selvatici … soprattutto tantissimi orsi, era da qualche settimana che non ne assaggiavo uno.

 - Hei Emmett – mi chiama Jasper avvicinandosi con Alice e Edward – ti sei sfamato abbastanza?

 - Certo amico, è da qualche settimana che non ho mangiato così bene.-

 - Hei ragazzi! – esclama Alice – guardate la su … - finisce indicando il cielo.

 Alzammo tutti il volto.

 - Che bello, una stella cadente! – dice Jasper.

 “ E’ bellissima. – pensai – Quanto vorrei … “

 - Ragazzi … - ci chiama Edward con voce tremante – voi non pensate che si avvicini troppo a noi?

 - E’ vero! – esclamai.

 

 Neanche a dirlo, dopo circa dieci minuti si è formato un enorme cratere nel mezzo della foresta.

 - Chi è il coraggioso che vorrà entrare la dentro? – chiede Alice guardandoci.

 - Scommetto che tu hai già visto chi ci andrà! – risponde Jasper abbracciando la sua adorata mogliettina.

 Alice gira la testa verso di lui e gli sorride dicendogli – Certo amore … - poi girandosi verso il suo fratellone continua – vero Emmett?

 Quest’ultimo la guarda stupito, poi incrociando le braccia e con tono arrabbiato le risponde: - Perché ci devo andare io?

 - Perché l’ho visto.

 - Non è giusto.

 - Rassegnati Em, lo sai che in un modo o l’altro te lo farebbe pagare – mi dice Edward.

 Respiro profondamente, questo, fin da quando ero uomo, mi aiutava a tranquillizzarmi di fronte ad una difficoltà.

 Scendo nel cratere, restando meravigliato.

 Mi sarei aspettato di vedere un enorme sasso grigio.

 Invece vedo una ragazza. E’ bellissima. Indossa un lucente vestito argentato e lungo. Ha dei lunghi capelli rossi fatti a boccoli, che scendono delicatamente sulle spalle.

 Mi avvicino di più e la osservo meglio.

 Ha il volto pallido e vicino al naso, ricoperto di piccole lentiggini.

 Proprio in questo momento apre gli occhi e mi specchio nelle sue irridi verde smeraldo.

 E’ stupenda.

 Mi guarda in modo spaventoso e alzandosi a sedere comincia ad arretrare.

 - Ferma, non ti voglio fare del male. – le dico avvicinandomi a lei.

 Si ferma e si alza in piedi.

 E’ alta, sarà sui 170 cm.

 - Io mi chiamo Emmett – continuai – tu come ti chiami?

 Prima di rispondermi si morde il labbro. Forse starà pensando se potrebbe fidarsi di me. Ma dopo qualche minuto la vedo aprire la bocca rosea e mi risponde:

 - Piacere, io mi chiamo Yvaine.

 Ha una voce melodiosa.

 La vedo avvicinarsi di più a me e mi stringe la mano.

 -Emmett! … Tutto bene laggiù? – chiede Edward, saltando nel cratere con Jasper e Alice.

 Appena Yvaine li vede, si nasconde dietro di me.

 - Non avere paura – le dico guardandola in volto – non ti vogliono fare del male. Loro sono i miei fratelli … Edward, Alice e Jasper.

 La vedo esitare, ma poi facendo un respiro grande si mette di fianco a me.

 - Piacere, io mi chiamo Yvaine.-

 - Sei una stella? – chiede Alice.

 - Sì. – risponde Yvaine tremando.

 La prendo per mano. Non so cosa mi abbia spinto a fare una cosa del genere, però adesso la vedo più tranquilla.

 - Come hai fatto ad arrivare fin qui? – chiede Edward.

 - Non lo so. – risponde lei scuotendo la testa – ero la su a pensare ai fatti miei, quando sono caduta.

 - Sarebbe meglio andare da Carlisle. Lui forse sarebbe cosa fare. –dice Jasper.

 - Chi è Carlisle?

 - Lui è nostro padre. E’ un dottore ed è anche molto intelligente. - Le rispono sorridendo. – non ti farà del male. Devi fidarti di me.

 Lei mi fa un segno d’assenso. La prendo in braccio e tutti i quattro ci dirigiamo verso casa.

 

 

 

 
Note dell’autore:
Buonasera a tutti!

Come avevo promesso ecco una storia su Twilight.

 

Non so quando l’aggiornerò, perché come già detto sono molto pigra nello scrivere al computer.

Ditemi se vi è piaciuta e se devo cambiare qualcosa.

P.S. Grazie a NeverThink per avermi spostato la storia. Come ho già detto anche nelle altre fiction, non posso più aggiungere altre storie perché il computer non funziona e non so neanche il perché.

Baci

AlessandraMalfoy

 

 

 

 

 

  
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