Era Sabato.
Un caldo Sabato nonostante fosse autunno. Erano le sette e la mia sveglia risuonò nella stanza interrompendo uno dei miei tanti sogni che di lì a poco avrei dimenticato. Allungai la mano verso il comodino dove suonava quella fastidiosa sveglia, premetti il bottoncino di essa che finalmente smise di suonare. Decisi di rimanere ancora un po’ nel letto. Alle sette e un quarto mi alzai e mi dirisi in bagno a farmi una doccia fredda prima di iniziare la giornata. Al lavoro mi aspettava il mio capo che mi avrebbe dato un nuovo lavoro da compiere. Uscì dalla doccia e mi asciugai velocemente, misi un paio di boxer neri della Calvin Klein, dei skinny jeans neri, una maglietta bianca, la mia amata giacca di pelle nera, le vans nere e i gli occhiali da vista. Mi sistemai per bene allo specchio e poi uscì di casa dirigendomi da Starbucks per fare colazione con il mio migliore amico Harry. Harry era il mio unico amico. Era alto, riccio e moro, con due occhi verdi smeraldo e un carattere dolce, più dolce di una tonnellata di sacchetti di caramelle. Un ragazzo davvero bellissimo in confronto a me, un tappo dai capelli neri e gli occhi castano scuro con un carattere di merda.

" Pakistano!" esclamò Harry abbracciandomi in una forte stretta e io ricambiai con un semplice abbraccio. Non sono il tipo che dimostra i proprio sentimenti. "Harry, ciao." dissi io staccandomi da quelle due enormi braccia e quell'enorme corpo del mio migliore amico. Ci sedemmo al tavolo e poi ordinammo io una cheesecake e un Moka Blanc mentre Harry un muffin ai mirtilli e anche lui un Moka blanc. Finimmo per parlare del più e del meno fino a quando non riprese a parlare di quella stupida festa che ci sarebbe stata stasera..
"Fatti figo, stasera ci saranno dei fighi da paura!" Esclamò Harry, abbastanza forte che gli altri lo sentirono e gli lanciarono un'occhiataccia. Sì, io e Harry siamo attratti dai ragazzi. "Io sono sempre figo." Ridacchiai appena scuotendo poi la testa e annuì per quello che disse prima il ragazzo.. Ma poi.. mi domandavo.. Chi cazzo si sarebbe accorto di me? Il ragazzo invisibile? Nessuno.
Finimmo di mangiare e come sempre Harry pagò la colazione per entrambi nonostante le mie proteste. Lo salutai con un abbraccio e mi incamminai poi verso la casa editrice.. Il tempo fortunatamente era dalla mia parte e in poco tempo era ora di tornare a casa. Il capo mi aveva assegnato un'intervista da fare a un noto pugile newyorkese, Liam James Payne.
Verso le otto di sera tornai a casa e presi il mio portatile cercando questo "Famoso" pugile. Appena la pagina di google trovò il ragazzo la mia bocca si aprì quando vide quel bellissimo ragazzo moro, muscoloso, occhi castani e due labbra che a vista d'occhio sembravano due morbidi cuscinetti. all'idea di incontrarlo mi morsi il labbro inferiore.
Dopo aver sbavato un po' su il mio pc lo spensi e iniziai a prepararmi per quella festa da "sballo" come diceva Harry. La festa iniziava alle undici.. potevo fare con calma. Per prima cosa mi feci una doccia calda. Dopo una mezz'ora posi fine al mio bagno rilassante e andai in camera a decidermi cosa mettere. Presi dei jeans strappati neri, una maglietta bianca con sopra una camicia rossa e nera a quadri e le mie converse nere. Prima di mettere quest'ultimi mi sistemai i capelli e poi mi vestii mettendomi poi uno o due spruzzi di "One Million".
Entrai nella mia Mini Cooper nera e guidai verso casa del mio migliore amico.Dovetti aspettarlo mezz'ora di fuori in macchina e quando uscii era magnifico. Indossava una camicia nera trasparente che lasciava intravvedere il petto abbastanza scolpito, degli skinny jeans neri.. altro che skinny, erano strettissimi, molto stretti che mettevano in mostra le sue bellissime gambe. Quando aprii la portiera non potei che non sorridergli ampiamente, un sorriso che lui stesso mi ricambiò mettendo in mostra le sue fossette. Si vedeva che era emozionato, io no.. Non vedevo l'ora di tornare a casa. Riaccesi l'auto e guidai fino al luogo dove si sarebbe tenuta la festa.
Arrivammo davanti a una villetta molto carina dove in giardino si trovavano ragazzi con in mano bottiglie di vodka e altre cazzate. Scesi dalla macchina seguito da Harry e mi feci spazio tra la folla evitando i fischi di "apprezzamento" rivolti a me e Harry fino a quando non inciampai e caddi addosso ad un ragazzo.

#Questa è la mia prima storia, spero vi piaccia! Buona lettura!