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Autore: war    18/09/2015    2 recensioni
A volte possedere una grande bellezza non equivale ad essere anche fortunati.
E lo scoprirà a sue spese il bellissimo svedese, ultimo segno dello zodiaco.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pisces Aphrodite
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Warning : ODIO il 12^! Sono giorni che se ne sta lì, in un angolo della mia mente, e  poi nei momenti meno opportuni salta fuori!
Per adesso è solo una shottina comica, ma forse prima o poi svilupperò quest'idea in modo più serio in una long... Solo per tacitare la smodata voglia di protagonismo di Aphro, ecco!  




In quel luogo, non esisteva un dove, non esisteva un quando e il tempo era privo di significato.
Tuttavia l’oscuro potere divino che si manifestò quel giorno, richiamò i cosmi dei gemelli infernali a quello che si poteva considerare il presente.




Oro e Argento, ovvero Hypnos e Tanathos si guardarono un lungo momento mentre migliaia di immagini scorrevano nelle loro menti, come un film muto e caotico, assemblato da un regista con gravi turbe psicologiche.
Hypnos sospirò mentre le spalle gli si incurvavano naturalmente.
- E’ lei? – chiese anche se sapeva già la risposta.
- Raddrizza quella schiena che ti viene la scogliosi…- lo riprese Tanathos per poi fare una faccia da funerale e ammettere – Si, è lei
- Perché non chiediamo a Pandora di pensarci?-
- Forse perché l’abbiamo fatta secca? –
- Oh… - rispose Tanathos che forse fra i due non era quello che brillava in astuzia
Poi parve illuminarsi per l’ottima intuizione avuta
-Quel Seiya è ancora sospeso tra la vita e la morte, vero? –
-Diciamo che la Spada di Hades ha fatto il suo dovere… - ammise Hypnos poi impallidì e si affetto a dire – Scordatelo! No, mai! Vuoi per caso finire squartato e cotto come una porchetta a fuoco lento? –
-Certo che no… Ma se LA distraiamo con un amante, uno a caso… -
Hypnos pensò di rifugiarsi da qualche parte dentro i sogni di cui era signore a padrone ma poi in cuor suo non se la sentì di fare una simile carognata al gemello.
-Tan, io ti voglio bene e lo sai… Ma per l’amor del Cielo come ti vengono queste idee?! Cosa ti sei calato durante la tua prigionia? Cambia anfetamine, che queste ti stanno distruggendo del tutto il cervello! –
-Ehi, Hy, non essere offensivo adesso! Magri le piace… Lo sai che lei  ha il gusto dell’orrido!-
Il gemello dorato emise un tremulo sospiro
-Si, ma sfortunatamente il discorso si ribalta quando si tratta di uomini… Riflettici! Il nostro signore Hades è tutto meno che brutto e anche le sue svariate reincarnazioni erano tutte sopra la media in fatto di bellezza… Per non parlare poi del suo amante… Adone ti suggerisce nulla? –
-Allora siamo fottuti. – sospiro il gemello d’argento.
Dopo un lungo e meditativo silenzio Hypnos disse
-Forse no… Senti qui, quella scema della Kido ha una cotta per il Saint di Pegaso…-
-Posso vomitare? Che immagini oscene mi stanno passando per la testa… -
-Ma che ti frega! Contenta lei! Che poi se gli viene una coccola al risveglio sai quanta fatica risparmiata per noi! Ma a quello a cui io pensavo era una specie di scambio. Le ridiamo il ronzino e lei ci lascia Aphrodite dei Pesci. A lei  piacerà di sicuro! –
-Ma a lui per niente… Quello non mi pare così ammaliato dalle donne… - sospirò Tanathos
-E a noi che ci frega? Sarà un problema del pesciolino! Che poi… Onestamente dove ci vedi della femminilità in lei ?
Il gemello d’argento ci riflettè a lungo.
-Quella volta… No… Al matrimonio… No… Quando… No… Forse… No… Magari… No, proprio no… Di, Hy, ma tu hai visto se fa pipì seduta? –
Il gemello dorato alzo gli occhi al cielo e sospirò di nuovo.
-No e non ci tengo a venire smaciullato da quella specie di sciagura naturale, quindi andiamo a chiedere udienza ad Athena e speriamo non ci dica di no!





Athena, no meglio la Kido, ascoltò la richiesta dei due emissari degli Inferi.
A ben vederli, adesso, le parvero solo due sfigati.
Ad ogni modo le stavano offendo il suo Seiya… In cambio di Aphrodite, che in effetti non l’aveva protetta granchè, e l’aveva spesso e volentieri tradita… E poi era ingiustamente bello quindi per lei non c’erano problemi ad approvare.
Con un leggero rimorso di coscienza, ma proprio minimo, diede il suo beneplacito.
Lo scambio sarebbe avvenuto praticamente subito, quindi cercò di sistemarsi i capelli e di lanciare uno sguardo alla sua immagine usando l’emblema di Nike, tirato a lucido, come specchietto.
Per un momento si chiese come fosse la reincarnazione di Persefone in quell’epoca.
Un muro bianco, poi…

Oh… Oh-oh…

Bhe, se le si toglievano un po’ di tatuaggi, le si ripuliva il viso da quel trucco volgare, e le si levava la ferraglia varia che portava come gingilli e piercing, lei,   Persefone, poteva anche essere una bella ragazza…







Ritornò alla vita dentro un sepolcro di pietra spoglio e schifosamente polveroso.
Il suo naso sensibilissimo pizzicò e gli partì lo starnuto.
Sperò di non essersi smoccolato addosso, per la Dea, che ribrezzo il solo pensiero!
Con grande sforzo riuscì a spostare il coperchio e a mettersi seduto.
Se era uno scherzo non era per niente divertente!
Desolazione, polvere, sporcizia... E orrore degli orrori, fiori secchi, praticamente ovunque!

Il Mausoleo di Hades.
Ma nell'Al di la non conoscevano l'igiene e le scope?!

Il suo sguardo acquamarina venne attirato da qualcosa che gli scivolò in grembo non appena cercò di uscire dal sarcofago.
Maledetti pidocchi, con tutti i soldi che il Santuario e la Fondazione Grado avevano! proprio con lui dovevano fare economia?!
Una missiva della sua Dea.
Mai che si potesse dormire il sonno dei giusti, anche se lui tanto giusto non è che lo fosse sempre stato…
Chissà quale rogna li si stava per appiccicare addosso come un francobollo…
Ma doveva levarsi da lì alla svelta, prima che qualcosa di organico nascesse in quel sudiciume.
C'era dell'Amuchina da qualche parte? La resistenza ai veleni del suo corpo era una cosa, il party di virus & batteri un'altra!
Stando ben attento a toccare il minimo indispensabile, e solo con le unghie, la missiva iniziò a leggere con gli occhi che saettavano da una parola all'altra.

Il Saint dei Pesci, privo della sua cloth dorata, chiuse la missiva, scritta su antica pergamena e vergata con la scrittura arrotondata e lineare di Saori Kido, mentre le sue mani tremavano violentemente.
 
- MALEDETTA!!!! MALEDETTA STRONZA DAI CAPELLI LILLA!!! CHE TU POSSA RESTARE CALVA E PIENA DI ACNE!!!! – l’urlo di Aphrodite riecheggiò nell’Elisio mentre Tanathos e Hypnos sussultavano e si guardavano ansiosi.
Il Dodicesimo aveva ricevuto le istruzioni della sua Dea e non ne pareva motlo entusiasta...

Poi Hypos ricordò… - Ehy Tan, ma hai tolto quella foto dal Mausoleo? –
- No, perché, non dovevi farlo tu? – chiese innocente occhi d’argento.
- Muovi quel culo, prima che il pesciolino la veda e decida per il suicidio! Glielo dobbiamo consegnare ancora vivo! –
E le due divinità si scapicollarno per raggiungere Aphrodite, che non potevano certo permettersi di perdere prematuramente...
Dopotutto erano le loro quasi divine terga a rischiare grosso, se la Signora degli Inferi vedeva lo sfacelo in cui era finito il suo dominio dopo che si era assentata per quella vacanza nei Caraibi che il suo patto con l'Inferno prevedeva come suo sacrosanto diritto...
E chissà quanto male avrebbe preso il sigillo imposto al suo divino consorte (l' unico ad osare tenerle testa nei momenti no)...  
Non c'era da tergiversare!
LEI  doveva assolutamente trovare il suo amante  che le calmasse i nervi....
  
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