Il sesso con Simon è l'esperienza più incredibile che Kieren abbia mai provato sulla propria pelle, semplicemente perché non è veramente sesso, o meglio, non si limita solo a quello.

Simon ama il corpo di Kieren, lo venera come se si trattasse di una divinità, o di un essere particolarmente bello e prezioso allo stesso tempo; quest'atteggiamento le prime volte lo imbarazzava profondamente, e aveva perfino pensato che fosse solo un modo per 'addolcire la pillola', introdurlo gentilmente al sesso.

Oh, quanto si era sbagliato.

Simon è semplicemente fatto così, dolce fino all'incredibile, attento ad ogni minimo dettaglio, stupito e meravigliato ogni volta che Kieren lo bacia, gli dice di sì, come se non potesse credere alla sua fortuna.

Kieren pensa di essere lui quello fortunato, e si sorprende che, nonostante i problemi e le insicurezze, Simon sia ancora lì con lui, il suo amore e la sua ammirazione più intensi e sicuri di giorno in giorno.

Sembra quasi pazzesco che un ragazzo riesca ad amarlo in modo così totale e spontaneo, quando ancora lui stesso non riesce ad apprezzarsi fino in fondo, ed è in quei momenti di insicurezza che Simon cerca di rassicurarlo coi gesti, più che con le parole.

A volte basta solo un bacio, un tocco di labbra dolce che può lasciare spazio ad un contatto più intimo come no.

Altre volte, invece, si ritrovano in posizioni ben più intriganti, come adesso, con Kieren a gambe aperte, improvvisamente fin troppo consapevole di tutti i suoi mille difetti, e Simon sopra di lui, grosso ma mai imponente, che gli bacia ora le caviglie ora l'interno coscia, dedicandosi a lui con la concentrazione di un artigiano e la passione uguale alla prima volta.

Kieren getta la testa all'indietro, mormorando parole intellegibili e ansimando affannosamente, ma non abbandona mai con la mano il capo di Simon. Ha bisogno di sentirlo con sé, di sapere che c'è, un punto concreto nel suo mare di 'se' e 'ma' e 'forse'.

Kieren vorrebbe dirgli tante cose, in momenti come quello, quando la bocca di Simon fa magie su magie, ma l'atmosfera è sempre troppo speciale, e non se la sente mai di rovinarla.

Quando lo prepara, Simon riscalda sempre il tubetto di vasellina fra le mani prima di stapparlo e inumidire le dita col contenuto; è un gesto piccolo e insignificante, se ne rende conto, ma è solo uno dei mille modi che usa per fargli capire che ci tiene a lui, che lo considera unico e speciale, e che vuole che ogni singolo istante trascorso assieme sia perfetto.

E' in quei momenti, con due dita di Simon dentro di lui, che lo allargano e cercano lentamente la prostata, che Kieren dimentica complessi, la dannatissima sindrome, le difficoltà quotidiane, Amy, tutto. Ci sono solo loro, con Simon che si eccita solo alla vista di Kieren eccitato, e a volte bastano solo quelle due dita e due parole sue per farlo venire.

Simon continua a muovere le sue dita dentro di lui, accompagnando il movimento a lenti, calcolati baci, ora sull'inguine ora sull'interno coscia. Kieren geme intensamente, si agita, cerca di trattenersi - non vuole che Simon pensi che sia facile, o peggio, egoista - ma Simon accoglie l'erezione di Kieren in bocca, muove le dita con maggiore velocità, toccando proprio quel punto, e-- niente, non riesce, non ce la fa, viene dopo pochi colpi in gola all'altro ragazzo, in un orgasmo breve ma incredibilmente intenso.

Sente Simon ingoiare senza esitazione, come se fosse il gesto più naturale e giusto al mondo, e forse per lui lo è davvero, chi lo sa.

Quando alza il capo, Kieren lo attira su di sé e lo stringe forte, le mani sulle spalle, guancia contro guancia, e sussurra: "Sei qui con me. E' tutto vero."

Simon annuisce, gli bacia il collo, e non aggiunge altro.