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Autore: scorpio 17    19/09/2015    1 recensioni
"Dove sono le tue ali, Angelo?"
Questa è la storia di un angelo, un angelo troppo umano per appartenere al "Regno dei Cieli", di un angelo i cui sogni volavano troppo alto perché le ali potessero stargli dietro, di un angelo senza ali, di un angelo sbagliato, di un angelo caduto.
"E quindi ti chiedo: Dove sono le tue ali, Angelo?"
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Without Wings
Dove sono le tue ali, Angelo?
Le vedo sai, le cicatrici, sono proprio lì, all’altezza delle scapole, esattamente dove dovrebbero essere loro.
E quindi ti chiedo: “Dove sono le tue ali, Angelo?”
Un uccello senza ali non può volare, non può volare e cade, cade giù, cade a terra, ma la Terra brama il Cielo, non i suoi scarti, quindi l’uccello sprofonda, sprofonda e scompare.
Un uccello senza ali non può vivere in un mondo che è Cielo, non può, e muore.
Ma tu vieni da lì, lo sai, lo sai quanto sia brutto il Paradiso, quanto sia ingiusto il Paradiso. Perché gli angeli sono belli, gli angeli sono perfetti; e chi è perfetto non può sbagliare, non può cadere.
E se sbagli, e se cadi, loro ti strappano le ali e ti danno in pasto alla Terra.
Quindi non sbagliare, non cadere: tu non puoi farlo, non puoi, non puoi, semplicemente non puoi.
E se malauguratamente sbagli, se malauguratamente cadi, non piangere, non gridare, non chiedere aiuto perché nessuno scenderà dal suo piedistallo per darti una mano, per salvarti.
Quindi, anche se hai le ginocchia scorticate e le mani che sanguinano, non fiatare: ingoia le lacrime e l’orgoglio e resta in silenzio, poi rialzati e preparati a cadere di nuovo.
Perché succederà: la vita è bastarda e ti pugnala alle spalle, ma non si fa problemi a colpirti davanti perché sa che tu non puoi farle niente se non subire, cadere e rialzarti.
Lo so, sembra stupido rialzarsi sapendo che fra cinque minuti sarai di nuovo a terra, ma se non ti rialzi, non è alla vita che ti arrendi, ma alla morte.
Quindi devi dire che va tutto bene anche quando non è così: menti. Dovrai fingere, e fingere bene.
Quindi ogni volta che qualcuno ti butta giù, rialzati e rispondi: “Grazie, è stato bello”. Non sentirai meno dolore, ma ti farà meno male, ed è questo che conta.
Ora te l’ho detto, ora sai.
E quindi ti chiedo: “Dove sono le tue ali, Angelo?”
«Io non sono un angelo, e le ali non le voglio
  
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