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Autore: Xesibjo    20/09/2015    1 recensioni
Morganne non sa ancora che tra gli umani lei è una creatura differente, considerata malata da alcuni e che a breve la sua transizione avrà inizio. Tutta la sua cittadina sta per avventarsi contro di lei, lei che dev'essere salvata perchè regina di un regno ormai sottomesso alla ferrea dittatura di Evahnil. In un mondo in cui demoni, angeli e creature fantastiche vivono nascosti dagli sguardi umani, un angelo maledetto che desidera ardentemente riconquistare la Grazia divina viene spedito sulla Terra per salvare Morganne, non sapendo però che le sue intenzioni cambieranno radicalmente a causa di una tra le più potenti magie: l'amore.
Genere: Dark, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Jared aprì gli occhi, svegliandosi di soprassalto. Vi erano degli strani rumori: fucili, pietre gettate con

violenza su qualcosa, il crepitio
del fuoco, urla straziate come quelle dei dannati dell’inferno. Cercò di

aprire le ali per controllare che nessuno fosse ferito ma, ricordò che gli erano state tagliate. Si alzò dal

letto troppo in fretta, barcollando fino alle sbarre d’argento che ormai erano la sua nuova dimora.

Nulla sembrava essere cambiato: tutti gli angeli festeggiavano, come ogni giorno di essere tali, suonando,

cantando e danzando. Tutti gli angeli che però non erano come lui: senza ali e maledetti dallo stesso

Creatore. Non appena cominciò ad accarezzare quelle sbarre così dannatamente perfette anche per il

Paradiso, tutti gli altri fermarono i loro festeggiamenti e puntarono i loro sguardi sbarrati verso di lui.

Solitamente lo salutavano brevemente con un seccato cenno del capo, ma questa volta no: i loro occhi

trasudavano stupore, terrore e… quasi reverenza. Poi tutti si inchinarono: una figura incorporea e

splendente stava fluttuando in mezzo a loro dirigendosi proprio verso la prigione di Jared. Era il Creatore.

Canti religiosi cominciarono ad essere intonati per accogliere Dio. Canti che Jared non cantò.

‘’Figlio mio’’ disse il Padre con voce cantilenante e autoritaria insieme.

‘’Oggi ti verrà concesso di uscire da questa prigione, in quanto ho una proposta per te.’’

Il giovane angelo (o meglio, ex angelo) spalancò gli occhi cercando invano gli occhi di quella figura

indistinta e brillante. Allora s’inchinò. La gabbia si aprì silenziosamente e Jared seguì il proprio Padre verso

quello che un tempo era il suo templio. Non appena furono soli, il Padre parlò nuovamente:

‘’Jared, figlio mio, non hai idea di quanto mi addolori tenerti chiuso lì dentro come una belva feroce, ma

non posso più fidarmi di te dopo ciò che hai fatto.’’ ‘’Ma Padre io…’’

‘’Silenzio!’’ lo interruppe il Creatore.

‘’Voglio ridarti il Paradiso, le ali e la Grazia.’’

Non appena udì quelle parole, Jared non riuscì più a trattenersi: per tutto quel tempo aveva fatto finta che

non gl’importasse nulla di essere un angelo dannato, maledetto, ma non era così. Non ricordava neppure

lui quanto tempo era passato dall’ultima volta che aveva danzato con i Fratelli per il proprio Padre, e

pianse. Il suo corpo venne scosso da tremiti incontrollabili e le sue lacrime diventarono sangue: dentro il

suo cuore ancora viveva la speranza di poter vedere di nuovo suo Padre, di poter pregare e festeggiare.

‘’Guarda’’ disse Dio, e gli porse un piatto d’argento all’interno del quale si vedeva la distruzione umana, il

terrore e… una giovane. Una giovane dai capelli scuri e dagli occhi gialli che, come poco prima aveva fatto

Lui, piangeva sangue. Aveva la bocca spalancata in un grido di guerra e delle zanne bianchissime le

scendevano fino alla mascella. Una vampira. Tutti gli umani intorno a lei provavano ad ucciderla, chi con i

fucili, chi con le pietre e chi col fuoco. C’era anche un gruppo di persone con paletti di legno ed aglio, ma

tutte le creature magiche, angeli compresi sapevano che era solo una vecchia leggenda.

‘’Devi salvarla’’ disse Dio. ‘’Lei non è malvagia, ed è preziosa. Dev’essere riportata al suo popolo.’’

‘’Ma Padre, i vampiri non sono creature demoniache?’’ chiese Jared.

‘’Oh no, ma anche se lo fossero non credo che tu avresti qualche problema a salvare quella giovane.’’

Dopo una breve pausa, Dio disse:

‘’Ti spedirò nel passato, dove al momento della sua transizione tu dovrai aiutarla. Se riuscirai in questa

impresa, ti ridarò tutto ciò che perdesti offendendomi. Altrimenti ti spedirò sotto Terra, da Lucifero. Hai un

anno di tempo per prendere una decisione.’’

Detto questo, si alzò e mentre era voltato di spalle verso Jared sussurrò ‘’Non deludermi, figlio mio.’’
  
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