Piangere non
serve a niente, lo sai.
Soprattutto se la colpa
è solo tua.
Tu mi avevi
detto che mi avresti
aiutata.
Mi hai
mentito!
Ah!
Non è
la prima volta che lo faccio, bambina.
Volevo solo metterti alla
prova.
So di essere
forte, non ho bisogno
di dimostrartelo.
Non lo sei,
invece.
Sei una delusione,
un continuo
fallimento.
La colpa
è solo tua!
Mi hai di
nuovo sedotta con le tue
false promesse...
Non provarci, ma petite!
La colpa
è solo ed unicamente tua, te l’ho già
detto. Sei tu quella debole.
Io ho provato ad
esortarti, ma tu hai ceduto.
Davvero credevi
di poter resistere?
Non dimostrerai mai nulla a te
stessa!
Non devo
dimostrare niente!
A
no?
Sai che non puoi
nascondermi i tuoi pensieri. Io
so la verità!
Vuoi conoscerla?
Vuoi che te la sbatta in faccia
una volta per tutte? Ebbene, la verità è che ti
senti una fallita, sai di esserlo.
Sei consapevole
del fatto che non raggiungerai mai
un obiettivo, nemmeno il più
banale.
Vorresti
riacquistare il controllo, ma non ci
riuscirai. Invece di riprovare e riprovare, preferisci arrenderti.
Sei
indolente!
È
vero.
Mi
dispiace.
Guardati.
Fai
pena.
Non sei nemmeno
capace di difenderti da te
stessa!
Dispiacerti non
ti aiuterà.
Continuerai a
fallire, lo sai.
Perché
mi cerchi? Perché mi chiami, mi stuzzichi?
Sai meglio di me
che il mio aiuto è
completamente inutile. Tu non sei
all’altezza
di ciò che desideri!
Invidi gli
altri, i loro successi e addirittura il loro modo d’essere.
Senti la rabbia
trafiggerti il fegato ogni volta
che riescono dove tu fallisci, ogni volta che mi danno retta, mentre tu
fai
orecchie da mercante.
È
inutile che scorri le foto di quelle
ragazze o che t’arrabbi del loro
Controllo. A te basta un nonnulla e – TAC!
– sei lì a piangere, a deprimerti, a pensare
“tanto cederò...”, senza avere nemmeno
la forza di dirti “devo riprovarci” o
“devo resistere”.
Come posso
aiutarti se sei TU quella che non
ascolta, che non vuole fare nulla?
A-ah!
Quanto ti brucia
sentirtelo dire, eh? Non vuoi fare
nulla.
Sai che
è vero, lo dimostri ogni fottuto giorno!
Davvero, piccola stupida
donnetta, cosa
pretendi da me?
Non lo so.
Pensavo che
questa volta mi avresti
aiutato.
Mi ero
illusa che non avresti fatto
la stronza...
Io ti ho
aiutata, ma tu mi hai ignorato!
Hai preferito
cedere, hai preferito la via più
semplice, nonostante sia quella che ti faccia sentire sporca come in
passato.
Adesso, per
favore, pagane le conseguenze e stai
zitta.
Questa volta, mi querida, affonda da sola.
Note:
Mi sembra
doveroso dare
qualche spiegazione, ora.
Questa raccolta raccoglie
– perdonate il gioco di parole – tutti quei
discorsi e quei pensieri che da
quasi 12 anni a questa parte mi picchiano dentro la testa.
Non
m’importa del destino
di questo lavoro: l’ho iniziato solo perché ho
bisogno di scrivere ciò che mi
passa per la testa e di tenere tutto insieme. Mettere a nudo questi
pensieri mi
aiuta, perché significa ammettere tante verità
che non ho il coraggio di
confidare a nessuno.
In
fondo, in questo luogo
fittizio sono solo una
qualunque.