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Autore: Lilith Hedwig    20/09/2015    2 recensioni
362 parole per fare lo schizzo di un amore veloce, tenero, sbarazzino.
-Perché io?
-Gli eroi son tutti giovani e belli.
-Io non lo sono.
-Giovane e bello?
-Un eroe.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Now that the world isn't ending
It's love that I'm sending to you
It isn't the love of a hero
And that's why I fear it won't do1



 
-Perché io?
-Gli eroi son tutti giovani e belli2.
-Io non lo sono.
-Giovane e bello?
-Un eroe.
 Non le piacevano gli eroi. A meno che non fossero eroi tragici, nel qual caso sarebbero stati un po' troppo complicati da amare, tutto considerato.
Le piacevano gli amori un po' piccoli, un po' inutili, un po' condannati.
Le andava bene così.
Di piangere dopo un mese soltanto, le andava bene, di dire addio troppo presto o troppo tardi, o di non dirlo affatto. Questo con un eroe non puoi farlo. Non c'è tempo per una carezza, un bacio sulla fronte o sulle palpebre, come faceva sempre lui, se sei un eroe. Se sei un eroe devi fare azioni eroiche. Devi pensare e comportarti da eroe.
 Non le piacevano i giovani. A meno che non fossero giovani svegli, nel qual caso si sarebbe perso il gusto, tutto considerato.
Le piacevano gli amori un po' strani, quelli che la gente non guardava bene. Le piaceva che lui sapesse le cose, le piaceva farsele spiegare e sorprenderlo con le sue idee -aveva quel maledetto difetto che hanno sempre i più vecchi, quello di considerare i giovani degli stupidi. Dal basso dei suoi vent'anni gli aveva insegnato cose per cui ancora lui le regalava sorrisi.
 Non le piacevano i belli. A meno che non fossero affascinanti, il che non implicava necessariamente una bellezza, tutto considerato.
Le piacevano gli occhiali, gli occhi svegli, le stempiature e le troppe rughe e il maglioncino buffo da personcina per bene.
Le piaceva quando le ragazzine lo guardavano e le piaceva che lui non se ne accorgesse, perché bello, effettivamente, non era. Amava quel suo modo di camminare e quel suo dondolarsi sulle punte come un ragazzino, e quel suo sguardo pungente che no, bello non era, ma per lei lo era da morire.
 Le piaceva tutto questo, le piacevano le sue battutine cattive, le piaceva non prendersela e rispondergli a tono, le piaceva il sesso con lui e le piaceva l’amore, le piaceva il caffè, le piaceva la sua voce -o meglio le era piaciuta, perché le piacevano gli amori condannati, tutto considerato.
Sorrise del suo sorriso storto -quello se l'era tenuto.



Hero; Nickleback
La Locomotiva; Francesco Guccini


Spazio dell'autrice


*soffia via la polvere*
Ciao a tutti. L'altro giorno stavo guardando la data della mia ultima pubblicazione e risale a circa dieci mesi fa -la cosa mi ha messo addosso un'enorme tristezza e desiderio di pubblicare.
Purtroppo però questa non è una storia nuova, in quanto scritta per una vecchia Drabble Night con alcune amiche di cui neanche ricordo la data. In realtà, come avrete notato se siete arrivati fin qui, non è neanche una storia vera e propria, scusate ^^''
Spero in ogni caso che, qualsiasi cosa sia, l'abbiate apprezzata; ovviamente una recensione fa sempre piacere se avete voglia di lasciarla, e come sempre sono ben accette le critiche costruttive.
Grazie mille anche solo per avere aperto... speriamo che non passi altrettanto tempo prima della prossima volta.
Un bacio;
Lil
   
 
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