Un mazzo di rose in mano, e un lungo cammino davanti, fino al cimitero, fino a quella tomba. Lucy non c'era più. Aveva rischiato tutto per salvarlo da se stesso, dal demone che suo fratello Zeref aveva immesso dentro di lui. Lei gli aveva ridato la normalità, il suo corpo, la sua mente. 
** Flashback **
"Perché lo hai fatto Lucy? Perché? Non posso sopportarlo,  ho già perso troppo."
"Vivere sapendoti un mostro, sarebbe stato peggio. Preferisco morire piuttosto che guardare verso di te e vedere il demone che non sei. Tu sei un drago, e anche se chiunque penserebbe che non c'è alcuna differenza, io so che c'è. I draghi non sono demoni, Natsu. Me lo hai insegnato proprio tu. Tuo padre ha dato la vita per salvarti. Vederti soccombere all'oscurità che c'è dentro il tuo cuore sarebbe stata un'offesa alla sua memoria e so che se non saresti riuscito a sopravvivere a questo dolore. Oramai ti conosco."
Pianse lacrime amare. Si sentiva responsabile della condizione della sua nakama. A conti fatti, l'aveva uccisa lui. E non avrebbe potuto vivere con questo peso. Lei però parve leggergli nel pensiero e per questo gli disse: "So a che cosa stai pensando.  Ma tu ce la farai. Vivrai perché non farlo sarebbe un'offesa alla mia memoria. Sono felice, Natsu. Ho dato la vita per la persona che amo. Non esiste niente a questo mondo che avrebbe potuto rendermi più felice. Saperti salvo è come trovarsi già tra le stelle. Non preoccuparti per me. Io continuerò a vegliare su di te."
Natsu capì che non avrebbe potuto far nulla per salvarla così decise di dirle quello che provava per lei. 
"Dovrei esserci io al tuo posto. Ti chiedo perdono, Lucy. Perdonami. Ho perso un anno del nostro prezioso tempo per diventare più forte, ma alla fine sono soltanto un debole, e nemmeno tutto l'allenamento del mondo potrà cambiare questa mia condizione. Non sono un drago Lucy. Sono uno stupido che sperava di poter raggiungere la più bella stella del cielo. Di poterla amare, di poter costruire un futuro con lei. Te lo avevo promesso. Averti conosciuto, essermi innamorato di te sono cose che mi hanno reso felice. L'amore che ho provato e provo tutt'ora per te mi ha fatto sentire umano, e per una bestia come me, il solo fatto di sapere che mi ami, rappresenta il privilegio più grande."
Lucy commossa gli disse: "Mi hai donato la luce nel mio oceano di tenebre e solitudine. " 
"E tu mi hai donato la pace in una vita di guerre."
"Se siamo fortunati, nella prossima vita ci rivedremo."
"Ti giuro, amore mio, che se ci sarà una vita dopo di questa, ti troverò un'altra volta e ti amerò anche in quella."
Lucy sorrise ed esalò l'ultimo respiro.
** fine flashback **
Giunto davanti alla tomba Natsu posò le rose e si inginocchiò. Era già passato un anno. Incredibile. Incredibile come non avesse mai smesso di mancargli, incredibile come dopo di lei, lui non avesse voluto nessun'altra.
"Un anno, eh? Sembra ieri. Invece sono passati 12 mesi. Mi sarebbe piaciuto vederti oggi. Chissà se la tua voce sarebbe cambiata, o se sarebbe rimasta sempre la stessa. Chissà se avresti tagliato i capelli, o avresti continuato a tenerli lunghi, anche se ti infastidivano quando ti andavano davanti agli occhi e minacciavi di chiamare Cancer e farteli tagliare come i miei. Magari adesso staremmo parlando di tutti quei romanzi che hai pubblicato, o di quelli che hai cestinato. Parleremmo del nostro presente e di quel passato in cui eravamo così belli e così sciocchi. In dodici mesi ha piovuto tanto, lo sai? Ha nevicato tanto era fredda e vuota la gilda senza di te. Hanno messo una tua fotografia "alla stella più splendente di tutte." Hanno scritto così. Hanno ragione. Non avrebbero potuto scegliere dedica più azzeccata. Eri davvero la stella più luminosa di tutte. Mi piacerebbe tanto vederti adesso, anche solo per un istante, per poterti dire che dodici mesi sono stati lunghi, la tua mancanza è stata asfissiante e lo è ancora. Però ti direi anche che ho imparato a cercarti e trovarti nelle piccole cose, in alcuni semplici oggetti, o in luoghi che abbiamo visto insieme. E non me ne andrei senza dirti che anche se 12 mesi sono tanti io ti amo come il primo giorno. Forse di più. Ricordo ancora i giorni in cui inconsciamente dormivi sul mio petto. Sai? La mia sciarpa ha ancora il tuo odore. Spero lo conservi ancora per tanto tempo, in modo che non si spenga mai il mio ricordo di te. L'unica cosa che ho imparato in questa vita di combattimenti perenni è che l'unico modo per andare avanti e continuare la lotta è credere fermamente di poterlo fare pur sapendo che non puoi. Io manterrò la mia promessa. Vivrò su questa terra anche per te. Guardami, Lucy. Sii orgogliosa di me." 
In quel momento un luminoso raggio di sole illuminò la tomba di Lucy e una folata di vento scompigliò i capelli rosa del nostro Dragon Slayer. In quel momento lui sentì la presenza di Lucy dietro di lui. Come se qualcuno gli avesse messo una mano sulla spalla. Sapeva che non se anche si fosse girato non avrebbe visto nessuno, così alzò gli occhi al cielo e disse semplicemente: "Grazie dei nostri ricordi, grazie di tutto." Rivolse di nuovo lo sguardo alla tomba ma lo distolse quasi subito. Preferiva immaginare che Lucy fosse libera da qualche parte piuttosto che pensarla sotto terra prigioniera. Rialzò lo sguardo verso l'accecante luce del sole e sorrise. "Buongiorno amore."