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Autore: Gemad    20/09/2015    0 recensioni
"La luce dei raggi solari attraversa pigramente la finestra della camera di un giovane addormentato. Quando si fosse svegliato, da lì a poco, avrebbe realizzato che quel giorno era una data speciale, quella della partenza per Hogwarts."
Provate a pensare ai figli di Harry Potter e dei suoi amici, anzi, ai figli dei loro figli. Ci siete? Bene, ora aggiungete un pericolo incombente, un pericolo che per Harry e i suoi amici è impossibile affrontare. L'unica soluzione possibile per loro è comunicare con i pronipoti, sempre che riescano a trovare un modo per mettersi in contatto con loro.
Genere: Avventura, Azione, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 25 

     
La camera era leggermente illuminata dal sole che era sorto da diverse ore. Cinque letti a baldacchino con le tende tirate ospitavano cinque giovani ragazzi che non avevano, per il momento, alcuna voglia di alzarsi. Tutti tranne uno; il ragazzo aprì gli occhi color verde smeraldo e fissava immobile il soffitto del suo letto a baldacchino per poi passare alle tende rosse che impedivano ai raggi solari di poterle attraversare.
Jackson levò le tende e scorse dalla finestra quel sole mattutino invernale. Sapeva che giorno era, sapeva che il momento era arrivato: il campionato era pronto a dare il fischio d’inizio. Non vedeva l’ora che la partita fosse terminata ancora prima di aver toccato il pavimento della camera che condivideva con i suoi compagni amici. Quest’ultimi stavano ancora sonnecchiando, sperando di poter restare ancora sdraiati in quel morbido materasso che ogni mattina diventava così maledettamente comodo.
Guardò la sveglia di Gary, che ormai era diventata la sveglia di James, Eddie, Jonathan e Jackson stesso: mancavano ancora dieci minuti all’arrivo della sua insopportabile e fastidiosa melodia. Jackson si preparò: indossò il maglione dei Grifondoro e mise dentro il suo borsone la divisa con sopra di esso il meraviglioso e perfetto numero sette. Il professor Paciock gli aveva confessato che era molto curioso di poterlo vedere all’opera e di poter fare una comparazione con suo nonno. –Harry era decisamente uno dei migliori giocatori di Quidditch che abbia mai visto nella mia vita- diceva lui –Il modo, la grazia, la leggerezza e la destrezza con cui volavano, rendevano ogni sua volata emozionante, insieme ad un pizzico di pazzia, che in tuo nonno non mancava mai-.
Tutto ciò sarebbe dovuto essere di conforto per Jackson, invece non aveva fatto altro che alterare la pressione che sentiva sulle spalle. Lo avevano avvisato del fatto che lo stadio di Quidditch sarebbe stato stracolmo e che tutta la scuola avrebbe visto la prima partita della stagione: nessuno voleva perdersi l’esordio di Jackson Potter e dei Grifondoro.
Si stava guardando negli occhi tramite lo specchio posto sopra il comodino e tentava di sistemare quella cresta che si sarebbe certamente disfatta durante la gara, ma doveva cercare di rendersi presentabile in Sala Grande e nel momento in cui si sarebbero diretti allo stadio. Le previsioni del tempo erano eccellenti, con qualche innocua nuvola che affiancava il sole dominatore, perciò non avrebbe dovuto temere che un fulmine o un lampo lo possa colpire in testa, facendolo precipitare. La sveglia di Gary suonò, facendo sobbalzare il giovane Potter, così come il resto dei ragazzi.
Gary la spense immediatamente e rapidamente si alzò dal letto sgranchendosi le gambe e fu stupito del fatto che Jackson fosse già in piedi e pronto a scendere in Sala Grande.
–Sì lo so- disse il ragazzo –Ho un po’ d’ansia-.
–Magari hai fame- suggerì l’amico.
–Spero-.
Ad uno ad uno, con Jonathan ultimo, il resto della cricca scese dal comodo materasso, per sentire il duro e freddo pavimento della stanza. –Ieri notte si stava meglio in stanza!- disse Eddie indossando frettolosamente i vestiti caldi.
–E’ colpa del termosifone- disse Jonathan indicando un oggetto di ferro posto al centro della camera –Non capisco perché lo spegniate prima di andare sotto coperta se poi la mattina non fatte altro che lamentarvi per il freddo-.
Tutti e cinque erano pronti e, dunque, scesero in Sala Comune; incontrarono, lungo le scale, anche Amir, Michael e Danny, ovvero il resto della squadra, così che poterono scendere al piano di sotto tutti insieme, dove trovarono una marea di Grifondoro che gli avevano fatto immediatamente spazio formando una sorta di stradina. Loro passarono e tutti davano ad ogni giocatore una pacca sulla e sulla spalla, cercando di incoraggiarli, cercando quasi di trasferire l’animo, la passione e loro stesse energie così che potessero sfruttarle al meglio sul campo da gioco. La colazione fu più tranquilla del solito, con i soliti Serpeverde che provarono ad intimorirli con fischi e gestacci prontamente placati dai professori.
–E’ ora di andare!- disse James.
–Ma io ho ancora fame!- protestò Jonathan.
–Mangerai dopo!- disse Jackson ridendo da quanto ingordo e mangione fosse il suo amico.
Prima di alzarsi dalla sedia, Andrew gli si avvicinò mollandogli un bacio sulla guancia ed augurandogli buona fortuna. –Proverò a farmi valere- disse Jackson ringraziandola dell’augurio. Arrivarono sulla soglia della gigantesca porta dorata e stavolta fu Kaendra a presentarsi davanti a lui e mollandogli un bacio a stampo sulle labbra che infiammò gli animi di tutta la Sala.
–Farò il tifo per te Jackson!- gli disse.
–Non ne avevo dubbi!-.
Arrivarono allo stadio e si cambiarono nel freddo e gelato spogliatoio. Un silenzio quasi tombale dominava la grande stanza dove non volava nemmeno una mosca. –Non ho nulla da dirvi ragazzi- disse James –Quello che volevo dirvi, ve l’ho già detto ieri notte, perciò in bocca al lupo e crepi il lupo!-. I minuti passarono con un silenzio inesorabile e tutta la squadra poté sentire gli spalti riempirsi fino a quando qualcuno bussò alla loro porta: era l’arbitro di gara, il professor Jordan, insegnante di volo. –Siete pronti ragazzi?- chiese lui.
Senza rispondere verbalmente, tutti si alzarono con le scope sulle spalle e si diressero verso il tunnel che li avrebbe condotti verso il campo da gioco, non appena i cancelli si sarebbero aperti. Il cuore di Jackson batteva forte, il sangue scorreva velocemente e, dunque, tutto era pronto. Le porte si aprirono e tutti entrarono, anzi, volarono in alto, alla stessa altezza degli anelli; Jackson fu il terzo ad uscire dopo James ed Amir mentre l’ultimo a spiccare il volo fu Jonathan. Anche i Corvonero erano entrati in scena e stavano effettuando, così come i Grifondoro, alcuni giri di campo per riscaldarsi e prendere confidenza col clima e con la scopa. Jackson si godeva dall’alto la vista dello stadio stracolmo di studenti: insomma, rispetto agli spalti, vedere tutto dal campo era una cosa totalmente differente. In contemporanea, si poteva udire la sonora voce, amplificata dal microfono, di Marcus Wespurt, studente appartenente alla Casata dei Tassorosso.
Buongiorno signore e signori amanti del Quidditch, siamo qui riuniti per assistere alla prima partita stagionale tra i Grifondoro ed i Corvonero. Diamo velocemente e formazioni: i Grifondoro sono guidati dal loro capitano James Felton che giocherà nel ruolo di Battitore assieme al compagno Danny Hart. A guidare l’attacco ci sarà il solito tridente: Jonathan Weasley, Amir Thomas ed Eddie Nadarevic. Mentre sarà Michael Watson a difendere i tre anelli, invece, per il ruolo di Cercatore, esordisce la “faccia d’angelo” Jackson Potter!-. Un urlo rumoroso con tanto di tamburi si levò dagli spalti dei Grifondoro.
–Mentre i Corvonero saranno guidati dal loro nuovo capitano, Radja Nainngolan, che giocherà assieme a Justin Corner e Morag McDougal nel ruolo di Cacciatore. Herbert Fleet sarà anche quest’anno il portiere della squadra Blu-Argentata, mentre Gregory Hossas ed Adrian Midgen, faranno i Battitori. A competere con Jackson Potter per poter catturare e guadagnare un extra di centocinquanta punti, nel ruolo di Cercatore, ci sarà Stewart Peakes-.

Tutti i giocatori si riunirono al centro del campo, pronti a darsi battaglia non appena il professor Jordan avrebbe liberato la pluffa. –Ecco che i bolidi vengono liberati assieme al boccino d’oro- disse echeggiante nello stadio la voce del cronista di Tassorosso. Jackson aveva già perso di vista la pallina dorata per quanto piccola e rapida fosse. Jordan lanciò la pluffa in aria e la partita incominciò.
–Partiti! Una nuova stagione di Quidditch ha inizio!-.
Jackson fece quello che Jonathan gli consigliò: non guardare la partita e cerca il boccino! Aveva già girato il campo diverse, avvicinandosi il più possibile alle varie Torri del campo, cercando di scorgere una piccola pallina alata, ma niente. “Sta calmo, la partita è appena iniziata” si disse Jackson mentre ascoltava contemporaneamente il match grazie alla telecronaca di Marcus.
–I Grifondoro attaccano con Weasley che prova a farsi spazio tra McDougal e Corner riuscendo a superarli con una serpentina rapida, ma non riesce a superare Radja che ruba la pluffa con destrezza e rapidità!-. Jackson continuava ad andare su e giù per lo stadio, cercando di tenere d’occhio l’altro Cercatore che potrebbe trovare il boccino prima di lui.
–Attenzione all’attacco dei Corvonero. Radja tiene la pluffa tra le mani e riesce a superare senza alcuna difficoltà Thomas. Siamo già a metà campo e Radja effettua un grandioso passaggio di cinquanta metri riuscendo a far filtrare la pluffa nella difesa dei Grifondoro! Corner è davanti a Watson, tutto solo, uno contro uno!-. Jackson girò la faccia e vide che la pluffa superò l’anello più basso.
–Gol! Corvonero conquista dieci punti grazie a Justin Corner ma il passaggio del neo-capitano Radja Nainngolan è pura classe-. I tifosi dei Corvonero incominciarono già ad impazzire di gioia ed i tamburi risuonavano fortemente nello stadio assieme alle urla degli studenti. “Ora basta! Devo trovare quel maledetto boccino!” pensò Jackson che decise di impegnarsi maggiormente.
–Il gioco è ripreso con i Grifondoro che sembrano molto scossi dal gol appena subito. Ecco Eddie Nadarevic che tenta di superare la lungo la fascia sinistra la difesa dei Corvonero; effettua un passaggio verso Jonathan Weasley ma un ottimo Bolide di Hossas riesce a deviare la pluffa nella zona di Nainngolan che ha spazio! Riesce a far correre la sua scopa più velocemente di quella degli avversari e ha campo libero; se ne va completamente solo ed indisturbato verso gli anelli difesi da Watson. Quest’ultimo lo aspetta, ma Radja tenta un tiro dalla lunga distanza che pare, però, finirà fuori dagli anelli-. Il giovane Potter, situato nei pressi degli anelli di Michael, stava per tirare un sospiro di sollievo visto che il tiro era del tutto sballato ma, invece, vide il Battitore Adrian Midgen dirigersi verso la pluffa a tutta velocità.
–Attenzione! Midgen vola rapido verso la pluffa che arriva velocemente nella sua zone, ovvero al limite dell’area di rigore… Gol! Midgen ha praticamente colpito la pluffa con la sua mazza mandandola alle spalle dell’anello centrale! Corvonero si porta in vantaggio di altri dieci punti per un totale di venti a zero!-.

–Ma cosa combinate?!- urlò furioso James –Insomma, questa non è una partita d’allenamento! Non ci siamo allenati duramente per fare una figuraccia da polli davanti a tutta la scuola! Tirate fuori i coglioni!-.
Si sentirono una serie di fischi e di risate provenienti dagli spalti dei Serpeverde ma era evidente che il capitano avesse ragione: dovevano fare qualcosa per evitare una catastrofe.
Pare che James Felton abbia cercato di caricare a dovere i suoi giocatori che appaiono disorientati ed impauriti dai Corvonero che giocano con classe e destrezza innata. I Grifondoro fanno riprendere il gioco e Jonathan cerca di avanzare riuscendo a schivare anche un bolide minaccioso lanciato da Hossas. Il numero dieci riesce a penetrare nella metà campo avversario.
Effettua un uno-due con Nadarevic grazie al quale superano Radja che non s’impegna più di tanto nella fase difensiva. Jonathan riesce a saltare di prepotenza Corner, mollandogli una spallata dura ma regolare. Davanti a sé ha solo McDougal posto davanti all’area di rigore. Weasley allarga per Nadarevic nella fascia destra che attira a sé lo stesso McDougal che lascia completamente isolato il suo portiere. Nadarevic vede che Weasley ha attaccato lo spazio vuoto e lo serve con un passaggio ben calibrato!-
Jackson interruppe per un momento la sua perlustrazione e vide che Jonathan stava per ricevere un passaggio che lo avrebbe messo da solo davanti a Caldwell. –Weasley è solo! La pluffa sta per arrivargli! Caldwell esce cercando di anticipare il passaggio ma è in ritardo! Weasley colpisce di testa-, la pluffa era ben indirizzata verso l’anello più basso e andava lenta ed inesorabile verso il gol.
Attenzione…- Jackson poté vedere il pubblico che si alzò in piedi. –Caldwell si lancia dalla scopa!-.
“Questo è pazzo!” pensò sconvolto Jackson vedendo la figura del portiere in aria, senza scopa in sella, a cinquanta metri dal suolo.
La devia! E poi si aggrappa come una scimmia all’anello! Che parata! Che parata!-. I Corvonero esultarono come se fosse un gol ma tutto lo stadio incominciò ad applaudire il grande gesto atletico del portiere.
Radja ha raggiunto Caldwell riportandolo a terra verso la sua scopa che ora inforca per poi schizzare nuovamente in aria tra gli applausi del pubblico ed il gioco può riprendere-. Il giovane Potter si svegliò di colpo, notando che era rimasto fermo sopra il campo per diversi minuti: troppo sorpreso dalla parata. Si riprese e tornò ad ispezionare il campo.
Attenzione perché tutti i Grifondoro sono rimasti nei pressi dell’area di rigore dei Corvonero e tentano di ritornare velocemente mentre Corner e McDougal sono già avanti. Radja ha la pluffa in mano e presumo che cercherà di avanzare prima di servire i compagni, invece è fermo!-. Tutti si chiedevano cosa stesse facendo e perché non volesse proseguire.
Ecco i Cacciatori che alzano il pressing cercando di rubare la pluffa al capitano dei Corvonero-. Erano tutti saliti nella metà-campo avversaria ma Radja non poteva passarla a nessuno siccome i suoi compagni erano dall’altra parte. Poi, improvvisamente, quando stava per essere accerchiato, flesse il braccio destro all’indietro con la pluffa ben salda in mano per poi lanciarla in avanti.
La pluffa viaggia! La pluffa continua a viaggiare! Nessuno la ferma e arriva esattamente nelle mani di McDougal che è da solo davanti all’anello più basso che è totalmente scoperto e gli basta appoggiarla per far sì che i Corvonero segnino il terzo gol della gara che padroneggiano senza alcuna difficoltà!-. Tutti rimasero completamente estasiati da questa azione ma, soprattutto, rimasero sconvolti della velocità e della distanza del passaggio di Radja: aveva effettuato un passaggio che si aggirava intorno ai 160 metri.
Erano passati solo venti minuti ed i Corvonero conducevano per centoventi a zero. James sembrava rassegnato e non voleva crederci. Non riusciva più a mandare un Bolide nella giusta direzione, non riusciva più a dare indicazioni precise. –Jackson sei la nostra ultima speranza!- gli disse Jonathan durante la pausa del 130esimo punto dei Corvonero –Se non trovi il boccino prima che superino i centocinquanta punti, abbiamo perso!-.
Vista la facilità e la semplicità con cui i Corvonero andavano in gol, non mancava molto tempo. Jackson stava incominciando a perdere la pazienza siccome aveva guardato centimetro per centimetro l’intero stadio senza trovare quella pallina tanto importante per lui e per la squadra. Sembrava impossibile, ma eccola lì: un luccichio dorato e splendente al sole che si muoveva rapido nell’aria. Jackson si buttò verso il boccino d’oro, attirando l’attenzione del pubblico.
Potter ha visto il boccino ed ora che anche MacMillan se n’è accorto, un nuovo duello ha inizio mentre i Radja segna il suo quarto gol della partita siglando il punto numero 140!-. Il vento e l’aria stavano penetrando dentro la testa di Jackson per quanto veloce stesse andando. Era più veloce del suo avversario ma il Corvonero cercava di stuzzicarlo con qualche spallata di troppo. “Non riesco a levarmelo di dosso!” si disse Jackson mentre sorvolava la Torre dei Grifondoro per poi scendere in picchiata. Vedeva i pali di Michael sulla sua sinistra e vedeva che i Corvonero stavano nuovamente attaccando. Vide che ormai MacMillan era rimasto dietro e poteva prendere indisturbato il boccino.
Attenzione Corner tira verso l’anello posto a media altezza e sembra che anche stavolta Watson non riuscirà a prenderlo!-. “Devo prenderlo prima che la pluffa entri o non vinceremo!” pensava nervosamente il giovane Grifondoro. Sentì la superficie fredda e metallica di una piccola pallina per poi sentire la pluffa sbattergli sul volto. –Potter ha preso il boccino!-.
–Ma è fallo! Non può farlo!- urlò Radja andando a protestare con Jordan.
–Ma cosa stai dicendo?- protestò James –Ha preso il boccino ed ha posto fine alla partita, punto!-. Tutti gli occhi erano puntati sull’arbitro Jordan.
–Rigore per i Corvonero!- urlò lui.
–Cosa?!- urlò Jonathan che volò minaccioso verso l’arbitro assieme ad Eddie.
–La partita è finita! È finita!- tentarono di protestare i Grifondoro che, contemporaneamente, cercavano di calmare Jonathan e di tenerlo lontano dalle orecchie di Jordan per evitare una possibile squalifica a vita. –Un Cercatore non può toccare la pluffa perciò è rigore!-. Tutti i tifosi di Grifondoro protestavano contro l’arbitro per quella decisione che appariva stupida e senza senso.
Con un colpo di scena, Radja si prepara a battere un rigore decisivo che potrebbe consegnare il pareggio ad entrambe le squadre, nonostante la partita dovrebbe già essere terminata visto che Potter ha catturato il boccino!-. Il Corvonero era pronto e se avrebbe segnato la partita sarebbe finita 150 a 150. –Radja è fermo davanti a Watson che cercherà di fare un miracolo-. Il braccio andò all’indietro dopo il fischio dell’arbitro e fece partire la pluffa.
Gol! Gol! Gol! Corvonero e Grifondoro terminano la partita con un punteggio neutro che affida ad entrambe le squadre un solo punto in classifica, in attesa della partita tra i Serpeverde ed i Tassorosso! A mio parere, Corvonero meritava la vittoria ma un lampo improvviso di Potter ha fatto sì che i Grifondoro potessero andare avanti di dieci punti. Mentre invece, l’intervento dell’arbitro Jordan è stato decisamente inusuale ed inverosimile. Lo stadio si svuota e anche io devo tornare al Castello dunque buon pranzo a tutti, alla prossima!-.



Angolo dell'autore: Volevo scusarmi con tutti coloro che hanno seguito la storia e che non sono riusciti a vedere il capitolo successivo. Il punto è che il sottoscritto ha dovuto passare un intero mese a studiare a causa degli esami di riparazione di fine Agosto-inizio Settembre che mi avrebbero mandato in quinta. scusatemi davvero e spero che continuiate a seguire la mia storia. 
Scusate ancora e a presto!
   
 
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