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Autore: Luxanne A Blackheart    21/09/2015    3 recensioni
“Narcissa, guardami.”
“Non posso sposarmi, Lucius. Io…semplicemente non posso! Non lo amo. Non l’ho neanche mai visto!”- urlò la Serpeverde, colpendolo con forza sul petto.
“Lo so, cazzo, lo so! Ma nessun Purosangue si sposa per amore, lo sai meglio di me. La purezza del sangue è tutto per noi, anche se questo vuol dire sposare persone che non amiamo…”- sussurrò, prendendole il viso fra le mani. Argento fuso e nero si incontrarono realmente per la prima volta dopo giorni, quando i loro occhi crearono un contatto.-“Ma, ti giuro sul mio orgoglio da Malfoy, che non lascerò che quel vecchio rincoglionito metta le mani su di te. Mai. Troveremo una soluzione, insieme.”
“I-Insieme?”- balbettò la bionda, persa nei suoi occhi. Non aveva mai visto persona più bella. Sentiva il cuore batterle nelle orecchie, prepotentemente. –“E perché mai dovresti aiutarmi?”
“Perché nessuno sarà mai come te, Narcissa Black.”- Lucius abbassò il viso, unendo le labbra con quelle della ragazza. (…)
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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“ Amami quando lo merito meno, perché sarà
Quando ne avrò più bisogno.”
(Caio Valerio Catullo).
 
Il loro settimo ed ultimo anno ad Hogwarts, passò relativamente, molto velocemente. Come quasi tutti gli anni precedenti.
Erano diventati adulti e ne avevano passate molte, sia buone che cattive.
Dover dire addio alla scuola di Magia e Stregoneria,  per Narcissa equivaleva a salutare per sempre casa sua. La sua amata scuola era l’unico posto in cui poteva essere sé stessa, dove poteva sentirsi libera e non avere freni.
L’unico posto dove poteva far vedere che lei, Narcissa Black, valeva qualcosa. L’unico posto in cui poteva dimostrare che non tutti i Purosangue sono altezzosi, razzisti e soprattutto scansafatiche.
E si era fatta valere la giovane Serpeverde. Aveva dimostrato a tutti quanti di che pasta fosse fatta, superando i suoi M.A.G.O. a pieni voti, così come Lucius, ricevendo dai loro genitori una cospicua somma di denaro nella loro camera della Gringott.
Quello era l’ultimo giorno di scuola, ma il primo di una nuova vita. Una vita insieme al suo Lucius.
Ed era strano come la vita cambiasse le cose a suo piacimento: il giorno prima era una giovane normale e ambiziosa Purosangue che cerca gradualmente di separarsi dai propri genitori, e quello dopo una giovane Purosangue innamorata di un altro Purosangue con il quale cerca di scappare, per crearsi una vita migliore.
Innamorarsi di Lucius non era mai stato nei suoi piani e neanche portare un bambino che le cresceva in grembo ad una così giovane età.
Suo figlio…Suo e di Lucius Malfoy.
O, almeno, non pensava di averlo così presto.
Narcissa era incinta di poche settimane, troppo poche perché la sua pancia si notasse in modo allarmante, ma abbastanza per non voler porre fine alla sua vita.
Poteva abortire e far finta che niente di tutto quello fosse mai successo, considerato che Lucius non ne era ancora a conoscenza. Ma a cosa sarebbe servito? La sua coscienza sarebbe stata macchiata dall’omicidio di una piccola creatura che non aveva colpe e il senso di colpa per aver compiuto una cosa così orribile l’avrebbe divorata dall’interno.
No, questa idea non l’aveva mai presa seriamente in considerazione, neanche se questo voleva dire perdere Lucius per sempre.
Non erano ancora pronti, troppo giovani per fare da genitori, ma lo sarebbero diventati. Nessuno è mai pronto fin quando le difficoltà non si presentano.
E se Lucius sarebbe venuto meno ai suoi doveri, be’, poteva anche dirle addio. Non si sarebbe certamente fatta trattare male da nessuno, nemmeno dal padre di suo figlio.
Non aveva bisogno di nessuno.
Aveva chiesto a Severus, uno dei pochi amici del suo ragazzo, dove potesse trovarlo; così adesso stava girando tutto il castello per andare da lui e vuotare il sacco.
Il biondo Serpeverde doveva sapere la verità, e se Merlino voleva, avrebbero trovato una soluzione insieme.
Narcissa si fermò ad una delle finestre, guardando distrattamente fuori da essa. Una mano poggiata sull’addome, la quale accarezzava dolcemente e con cura il ventre ancora piatto.
“Ti darò tutto quello che avrò, piccolo mio, tutto.”- mormorò assorta fra i suoi pensieri.
Decise di darsi una mossa, percorrendo velocemente le scale che portavano al dormitorio Serpeverde, svoltando verso sinistra, dove si trovava quello maschile.
Lucius, grazie alla forte influenza di suo padre, era riuscito a procurarsi una camera singola. Probabilmente l’avrebbe trovato lì, considerato che il Quidditch era terminato e a scuola non c’era una vasta scelta di persone che volessero stare spontaneamente con lui.
Avrebbe mai smesso di sentirsi così ogni volta che i suoi occhi di ghiaccio la guardavano?
Il biondo era seduto sul suo letto a baldacchino verde-argento con indosso solamente un paio di pantaloni neri. I muscoli dell’addome scolpiti e abbronzati.
Era aumentato molto di stazza in quegli ultimi mesi. E aveva perduto quell’aspetto da ragazzino, sostituendolo con uno da vero uomo.
Deglutì, cercando di riportare il flusso dei suoi pensieri sulla notizia importante che aveva da dargli e smettendo di farsi influenzare dal suo aspetto.
Lucius ghignò, notando il suo disagio e andandole incontro, le afferrò una mano, tirandola verso il suo petto forte.
“Non ti vedo da due giorni, Black. Che fine hai fatto?”- le chiese lui, baciandola con dolcezza sulle labbra. Narcissa chiuse gli occhi, inclinando leggermente il capo quando la lingua di Lucius incontrò la sua.
“Mi serviva del tempo per pensare…”- ammise la bionda, torturandosi il labbro inferiore, nervosa. Come poteva dirgli una cosa di simile portata su due piedi?
“Quando lo fai, non porta mai a niente di buono. Dimmi tutto quello che vuoi, sai che ti sarò affianco qualunque cosa tu dica.”- Lucius le sorrise incoraggiante, prendendola per mano e facendola sedere sul letto.
Narcissa si stava torturando le mani, decidendo come iniziare e soprattutto quali parole usare.
Era nervosa e aveva paura.
“Io…Lucius…sono incinta…”- balbettò con voce tremante.
Teneva lo sguardo basso per paura di guardare la reazione del suo ragazzo. Tutto il coraggio che aveva imparato a tirar fuori nei momenti di bisogno era completamente evaporato nel nulla. E il silenzio tombale che era improvvisamente calato nella stanza, non sapeva come interpretarlo.
Narcissa alzò lo sguardo verso il ragazzo dalle bionda sopracciglia aggrottate e una strana espressione tra il disorientato e il confuso.
“B-Bene…”- Lucius si schiarì la voce, leccandosi le labbra.-“Suppongo che sia inutile darci la colpa adesso…Posso sapere di quanti giorni?”
“Tre settimane.”
“Per tutte le mutande di Merlino!”- esclamò Lucius, sorpreso.  Narcissa avrebbe riso per la sua espressione stupefatta e la esclamazione che di certo non tirava fuori tutti i giorni, ma non le sembrava il caso.-“E tu hai aspettato così tanto per dirmelo, Narcissa?”
“Credevo che non avresti capito..”- cercò di giustificarsi la bionda, abbassando lo sguardo, colpevole.
“Dannazione, Black! Dovresti sapere cosa provo per te e che non ti lascerei neanche se diventassi un orribile troll!”
Narcissa sorrise, dandosi dell’imbecille per aver creduto che Lucius fosse come tutti gli altri e che l’avrebbe lasciata da sola, baciando il biondo su una guancia.
“Hai ragione, scusami…Ma adesso questo bambino complicherà le cose, come faremo?”
“Semplice. Ci sposeremo. Tu diventerai una Malfoy e allora nessuno potrà vietarci nulla.”
“S-Sposarci, Lucius?! Ma siamo troppo giovani!”
“E allora?! Preferiresti sposarti con Lestrange?”
“No, certo che no! Come ti saltano in mente certe conclusioni?”- esclamò Narcissa, disgustata dal solo pensiero.
“Pensaci Black! Avremmo finalmente la possibilità di essere una coppia vera e di crescere il nostro bambino nel nostro paese, di crescerlo al fianco della sua famiglia e io potrei continuare a seguire il mio Signore!”- una strana luce di eccitazione brillava nei suoi occhi.
Non l’aveva mai visto così felice prima di quel momento.
“Il tuo Signore?”- domandò confusa, Narcissa.
“Lord Voldemort, Cissy. Potrei finalmente darci il futuro che ci meritiamo.”
“Voldemort, Lucius?”- sbraitò la bionda, estremamente disgustata.-“E’ un Mago Oscuro ricercato dal Ministero, per di più! Li leggi i giornali, Malfoy?! Hai visto quanta gente è morta e morirà a causa sua?!”
“Perché? Cosa c’è di male nel combattere nei propri ideali? Quei schifosi Mezzosangue e Babbani se lo saranno meritati!”
“Sai o no che ti potrebbero arrestare e sbattere in una sudicia cella fredda ad Azkaban se scoprissero che tu sei…un Mangiamorte?”- pronunciò quel nome a bassa voce.
Non avrebbe mai immaginato che proprio lui si sarebbe unito a quella banda di mostri. E’ proprio vero quel che dicono, l’amore rende ciechi.
Avrebbe preferito crescere suo figlio da sola che in un ambiente simile.
Non lo avrebbe mai permesso. Mai.
“Non ho ancora ricevuto il Marchio, quindi non lo sono ancora, Narcissa.”- sussurrò, contrariato.-“Gli ideali del Signore Oscuro sono giusti. Dovremmo liberarci di quella feccia una volta per tutte.”
“Lucius Malfoy, non puoi realmente aver detto una cosa simile. Sono persone, maghi! Proprio come noi due.”
“Il loro sangue è sporco, infettato da quello dei Babbani, Black, lo sai che sono inferiori a noi.”
“Così come la tua mente, Malfoy!”
“Cos’hai appena detto, Narcissa Black?”
“Devi scegliere, Lucius Malfoy. O scegli una vita con me e tuo figlio, o una in cui segui i tuoi maledetti ideali sulla purezza del sangue, nel quale non ci sarà posto né per me, né per tuo figlio.”- gli occhi le si erano riempiti di lacrime amare. Lacrime di dolore. Lei aveva rinunciato a tutto per lui, a tutto quello in cui credeva. Si aspettava che anche lui facesse una cosa del genere.-“ Non me ne starò a casa mentre tu uccidi gente per ordini di un pazzo psicopatico, sperando che il Ministero non ti uccida prima, però.”
Narcissa scosse il capo, correndo verso la porta.
Perché tutte a lei?
“Aspetta!”- urlò Lucius, correndole dietro e inchiodandola ad una porta. –“Va bene, perdonami. Scusami, sono stato uno stupido. Scelgo te, scelgo il bambino, scelgo il nostro futuro. Non mi lasciare, siete tutto quello che ho.”
Narcissa singhiozzò ancora più forte, abbracciando il ragazzo.
“Promettimi che lo farai. Promettimi che starai sempre al mio fianco e non ti immischierai con faccende del genere.”
“Lo prometto. E tu promettimi che mi resterai accanto per sempre.”
“Oh, Lucius, sai che lo farò.”- sorrise la ragazza, asciugandosi una lacrima e stringendolo ancora più stretto fra le sue braccia.
Ma, purtroppo, uno dei due non avrebbe rispettato la sua promessa; e, come si suole dire, il resto è storia.
Spazio autrice!
Salve a tutte voi,
spero che il capitolo vi sia piaciuto e che questa piccola short story vi abbia altrettanto allietato. A me è piaciuta molto scriverla, come ho già detto prima, è un piccolo spin-off sulla Dramione che sto scrivendo, essendoci alcuni parallelismi.
E niente, vi invito a votare e lasciare un piccolo commento, facendomi sapere cosa ne avete pensato.
Un bacio,
Luxanne xx
   
 
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