Quando
quella mattina Danimarca si svegliò e scese in cucina a fare
colazione, non si era minimamente accorto dell'assenza di Norvegia:
come al solito, avevano passato la giornata precedente assieme e il
più piccolo aveva passato la notte nella camera destinata agli
ospiti, nonostante l'insistenza di Den per farlo dormire con sè.
Sul tavolo vi era un biglietto lasciato da Norvegia stesso: / Il mio
dovere di Nazione mi chiama, ti ringrazio per la serata. / Den
sospirò e si avvicinò al frigorifero, dal quale prese del
succo, intenzionato a fare colazione anche con i biscotti tipici suoi;
quando però apri il barattolo, non ne trovò nemmeno
uno... Alzò un sopracciglio: era sicuro di averne lasciati il
giorno prima e appena lo sguardo si posò sul bigliettino,
l'illuminazione bussò al suo cervello. Era stato sicuramente
Norvegia e quello poteva benissimo essere il motivo per cui se ne era
andato senza dirgli nulla. Ci mise solo una frazione di secondo per
prendere in mano il cellulare e chiamare il compagno Nordico.
"Nor! Sei stato tu a prendere i miei biscotti? Confessa!" nella
voce del danese vi era un misto di rabbia e fastidio: sì, era
ben abituato a cose simili da parte del norvegese, ma ogni volta finiva
così.
"Io? No... Li ho comprati..." ovviamente stava palesemente fingendo e se Den non era un perfetto idiota lo avrebbe sicuramente capito.
"Non credere di fare il furbo con me! Ieri sera ce n'era mezzo barattolo e ora, molto stranamente, è tutto vuoto." il danese sospirò pesantemente. "Era troppo imbarazzante svegliarmi e chiedermene?"
"Stai davvero facendo l'acido solo per dei biscotti? O forse anche perché me ne sono andato senza nemmeno salutarti?" eccolo, dritto al punto senza mezzi termini di genere alcuno.
"..." una pausa di imbarazzante silenzio seguì le parole di Nor, che ridacchiò divertito.
"Lo sapevo..."
N.d.A.:
Fan fiction ispirata al prompt: "Nor ruba i biscotti danesi a Den"
Storia partecipante alla challenge: "La sfida dei duecento prompt" con il prompt # 15 - Irritazione.
Numero di parole: 305.