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Autore: UnnieShawol    21/09/2015    5 recensioni
Samuel e Jaewon, dei 1PUNCH, sono i protagonisti di questa storiella senza pretese, ovviamente slash ;)
[dal testo]
Era qualche settimana che provava una strana sensazione ogni volta che vedeva il suo migliore amico, e lui la classificava come ammirazione o affetto. Però c’era qualcosa che non andava. Dubitava che fosse solo questo, ma cercava di non pensarci troppo.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sua lingua scivolava sensuale sul collo del più piccolo, che aveva ormai  capito le intenzioni del suo hyung. Le labbra si soffermavano in certi punti e mordevano, succhiavano e leccavano quella pelle ambrata, morbida e calda. Portò poi la sua bocca su quella del minore, e senza chiedere vi infilò la lingua, iniziando una danza conosciuta solo a loro due. Il più piccolo, che mai aveva provato sensazioni simili, tremava dall’emozione.
 
Jaewon si svegliò improvvisamente, sentendosi stranamente bagnato ai livelli bassi.
Dopo aver acceso la luce constatò il problema: un altro di quelli che vengono comunemente chiamati “sogni bagnati”.
Si insultò mentalmente per aver pensato per l’ennesima volta a Samuel, poi andò in bagno, si cambiò e, rendendosi conto che non mancavano che una decina di minuti al suono della sua sveglia, decise di prepararsi per andare a scuola.
 
 
Samuel era un ragazzetto di 13 anni, uno dei migliori amici di Jaewon. Aveva conosciuto il  sedicenne a scuola, due anni prima, e pian piano aveva coltivato un’amicizia sempre più forte. Anche se il più grande era stato promosso ed era quindi entrato al liceo, questo non aveva ostacolato in alcun modo il loro rapporto.
Ogni mattina Jaewon passava a casa di Samuel per accompagnarlo a scuola, abitudine a cui nessuno dei due teneva a rinunciare.
Quella mattina non era diversa dal solito, per cui alle 7.30 erano già in cammino, entrambi persi nei propri pensieri.
 
La giornata dei ragazzi nelle rispettive scuole passò tranquillamente, anche se il minore era leggermente agitato.
Era qualche settimana che provava una strana sensazione ogni volta che vedeva il suo migliore amico, e lui la classificava come ammirazione o affetto. Però c’era qualcosa che non andava. Dubitava che fosse solo questo, ma cercava di non pensarci troppo.
Adesso però era troppo. Quella mattina più delle altre si era sentito improvvisamente felice, grazie ad un solo sorriso di Jaewon.
Decise allora cosa sarebbe stato meglio fare: avrebbe chiesto al suo hyung, lui gli avrebbe sicuramente spiegato tutto, ne era sicuro.
 
Così, Samuel si ritrovò a domandarsi se sarebbe stato capace di esprimersi mentre si incamminava verso il parco, dove avrebbe dovuto incontrare il suo migliore amico.
Arrivò alle 15 esatte, e trovò subito un Jaewon pronto ad accoglierlo tra le sue braccia come forma di saluto.
Dopo circa un quarto d’ora di chiacchiere, il minore si fece coraggio e pose la sua domanda all’amico. In contro ad ogni sua previsione, riuscì a parlare senza bloccarsi, osservando con espressione confusa il volto di Jaewon, che annuiva invitandolo a continuare.
«Hai mai provato questa sensazione con altri hyung?» Fu la prima domanda del maggiore.
«No… Con nessun’altro. Cosa significa?»
 
Jaewon, che non era ancora del tutto sicuro dei sentimenti di Samuel, pensò il più in fretta possibile ad un modo per confermarli, fino a quando…
«Samuel, io ti piaccio?»
«Non lo so, hyung»
«Sai come potremmo scoprirlo?» Alla sua domanda seguì un “No” del tredicenne. «Con un bacio. Se baciandoti ti senti bene, io ti piaccio. Se invece ti senti a disagio non ti piaccio. È semplice, no? Sei disposto a tentare?»
Samuel rifletté per qualche istante, poi annuì.
Quello che successe dopo fu estremamente naturale e dolce. Jaewon mosse il capo fino a far incontrare le sue labbra con quelle dell’altro, sulle quali si appoggiò e si mosse per qualche secondo, prima di staccarsi e guardare teneramente il minore negli occhi.
 
«Allora?» Jaewon fu il primo a spezzare il silenzio creatosi tra i due.
Samuel, molto imbarazzato e con le guance arrossate, disse esitante: «Hyung… Credo che tu mi piaccia.»
«Anche tu mi piaci, piccolino» disse il maggiore prima di azzerare la distanza tra i due per un veloce bacio a fior di labbra.
 
Trascorsero il restante tempo al parco sdraiati sull’erba ad ascoltare musica, coccolandosi e parlando, come se non fosse successo niente.
Una volta arrivati nelle proprie case, entrambi rifletterono su quello che era successo, ma nessuno dei due si pentì.
Prima di andare a dormire, Samuel controllò il suo cellulare. C’era un messaggio di Jaewon, di qualche minuto prima.
“Quello che è successo oggi è solo l’inizio, vedrai che giorno dopo giorno sarà sempre più bello! Ora dormi piccolo mio, ti amo♥”







Angoletto dell'autrice
Questa storiella è nata sotto minaccia della mia migliore amica.
Già, sei una persona cattiva piccola mia
E l'avete letta perché ad una certa ragazza a cui voglio un mondo di bene ho promesso di pubblicarla [Oppa, ecco qui<3]
Comunque, non ho nient'altro da dire, quindi mi farebbe piacere ricevere dei pareri, ovviamente anche negativi ^.^

Annyeoooong~
 
   
 
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