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Autore: Leili1988    21/09/2015    1 recensioni
A volte il destino sa essere davvero paradossale: ci porta a fare giri immensi, a tribolare, ci plasma per poi condurci inaspettatamente su quell’unico sentiero che avevamo escluso a priori e che mai avremmo pensato di percorrere.
Regina non ne era ancora consapevole, ma si trovava proprio su quel sentiero. Si era allenata per anni, aveva creato gli incantesimi più malvagi e compiuto le azioni più spregevoli per poter finalmente vendicarsi dell’odiata Biancaneve e ottenere il suo tanto agognato lieto fine.
Ma ora qualcosa era cambiato e, sebbene Regina non se ne rendesse ancora pienamente conto, la chiave della sua felicità era più vicina di quanto pensasse.
Attenzione: spoiler! Il racconto rappresenta il seguito dell'ultima puntata della quarta stagione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco anche il primo capitolo! ;)
Buona lettura

Leili


Capitolo 1

 
Regina prese in mano il pugnale appartenuto al Signore Oscuro e lo fissò contrariata, quasi con rabbia. Tra tutti gli abitanti di Storybrook, quello era di certo l’ultimo nome che avrebbe voluto vedere inciso su quell’arma infernale.
Emma Swan aveva cambiato tutto. Dall’essere sua nemica, si era poi intrufolata a poco a poco nel cuore di Regina, cancellandone coriandolo dopo coriandolo l’oscurità. Era stata l’unica a darle fiducia e a cogliere la sua vera indole. Le era rimasta accanto e l’aveva difesa anche quando chiunque altro l’avrebbe volentieri fatta fuori. Per non parlare del fatto che era fortemente  determinata a garantirle il suo lieto fine e, proprio per questo, aveva sacrificato la sua essenza più profonda.
«Accidenti Swan, sei la solita testarda!» - biascicò Regina come se l’altra potesse sentirla.
«Ti ha salvata, dovresti ringraziarla!» - la rimproverò Mary Margaret.
«Beh, non avrebbe dovuto compiere un atto tanto avventato!» - replicò stizzita il sindaco.
In realtà, nonostante l’asprezza delle sue parole, Regina celava ben altro. Si sentiva terribilmente in colpa e non poteva sopportare l’idea che Emma si fosse appena sacrificata per difendere una felicità, la sua, che in realtà era evaporata nell’aria per l’ennesima volta già da diverso tempo.
«Beh magari l’ha fatto perché ti considera un’amica... ma forse non sei persona da meritare un gesto tanto nobile e disinteressato!» - sentenziò alterata Mary Margaret.
«Oh ma certo! Io non merito niente, non è vero? Sei sempre lì pronta a giudicare tutto e tutti, senza neppure domandarti se sotto ciò che appare c’è dell’altro!»
«Signore, per favore, non mi sembra il momento adatto per litigare!» - le interruppe Hook indignato - «Emma è in pericolo!»
Regina fece un respiro profondo.
«Senti Mary Margaret, mi dispiace ok? Non è che non abbia apprezzato il gesto di Emma... è solo che avrei preferito essere io al suo posto... avremmo potuto trovare un altro modo!»
«Lo so, Regina, perdonami! È che sono davvero disperata... non so davvero che fare!»
«Semplice! Dobbiamo salvare Emma!»
«Già, ma come? Non sappiamo neppure dove sia finita!» domandò David.
«Merlino!» propose allora Mary Margaret «Dobbiamo assolutamente trovarlo!»
«Merlino? È ancora vivo?» domandò confusa Regina.
«Sì, l’apprendista ci ha detto che lui sa come aiutarci!»
«Fantastico!»
«Deduco che siate in buoni rapporti...»
«Oh certamente! Come possono esserlo il diavolo e l’acqua santa...»
«Qualsiasi cosa sia successa tra voi, dobbiamo comunque fare un tentativo!» disse David.
«Beh allora c’è un solo modo per tentare di rintracciarlo: aprire un portale e giungere fino a Camelot.»
«E tu saresti in grado di aprirne uno?» domandò scettico Hook.
«Ma certo, pirata! Ho solo bisogno di un po’ di tempo per fare qualche ricerca!»
«Bene! Allora mettiamoci al lavoro! Io e Mary Margaret consulteremo le fatine, Hook tu vai a chiedere aiuto a Belle: magari nei suoi libri c’è qualche informazione utile.» propose David.
«Forse sarebbe il caso che prima andassimo tutti insieme da Henry... Non prenderà bene la notizia!» - osservò Regina preoccupata.
«Sì, Regina ha ragione! Henry ha bisogno del sostegno di tutti noi in questo momento.» - concordò apprensiva Mary Margaret.
«E il coccodrillo?» - domandò Hook con disprezzo.
«Oh, ci occuperemo anche di lui, non preoccuparti!» - sibilò Regina con odio a denti stretti.
«In ogni caso, per il momento è in coma. Non può nuocere a nessuno.»
 
*          *          *
«Oh, eccovi finalmente! Si può sapere che fine avevate fatto? Vi cerco già da un po’!» - disse Henry lievemente seccato - «Hey, un momento... cosa sono quelle facce? E mamma Emma dov’è?»
«Henry, ascolta... c’è stato qualche problemino col cappello prima...» - prese parola David.
«Cappello? Quale cappello?»
«Quello di Merlino...» - incalzò Mary Margaret - «L’apprendista ha provato ad assorbire la malvagità del Signore Oscuro al suo interno, ma il cappello non è stato in grado di contenerla. Ne è scaturito un vortice che ha attaccato prima l’apprendista stesso e poi Regina...»
«Appena tua madre mi ha visto avvolta in quel turbinio malefico, è corsa ad aiutarmi attirando l’oscurità su di sé e ne è stata risucchiata...» - continuò Regina.
«Risucchiata? E dove?» - domandò Henry preoccupato.
«Non lo sappiamo, purtroppo!» - rispose Hook sconfortato.
«Beh, possiamo usare un incantesimo di localizzazione, giusto mà?»
«Non credo sia così semplice, Henry!» - disse Regina dolcemente.
«La penna dello scrittore... la userò per farci arrivare dalla mamma!»
«Henry, lo sai che non funziona così!» lo ammonì David «Non preoccuparti però! Ci stiamo già lavorando!»
«Posso almeno aiutarvi?»
«Non questa sera, giovanotto!» - disse Hook scompigliandogli affettuosamente i capelli.
«C’è dell’altro...» - Regina porse il pugnale appartenuto al Signore Oscuro al figlio - «Mi dispiace, Henry, è tutta colpa mia! Ma farò di tutto per riportare Emma qui con noi, te lo prometto!»
«No, non è colpa tua! La mamma ha fatto solo ciò che era giusto: proteggere una persona a cui tiene... E io ho fiducia in lei e in te... in tutti voi! Insomma noi ci ritroviamo sempre, giusto nonno?»
«Certo!»
Nell’udire quelle parole, Regina, già destabilizzata dalla situazione, sentì il cuore sciogliersi ancora di più all’interno del petto. Abbracciò forte suo figlio, mentre una lenta e ben celata lacrima le scorreva silenziosa lungo la guancia.
   
 
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