Anime & Manga > Kuroshitsuji/Black Butler
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Autore: Solounaltrarosarossa    21/09/2015    3 recensioni
A chiunque trovi conforto nel leggere storie che parlano di altra gente, perché pensa di essere arrivato ad un punto morto con la propria.
[...] Tutti consideravano strabiliante il fatto che Sebastian si fosse innamorato di Ciel ma davano per scontato il contrario, come se per quel bambino fosse stato facile innamorarsi di quel demone: neanche lui l'aveva voluto. [...]
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ciel Phantomhive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutti consideravano strabiliante il fatto che Sebastian si fosse innamorato di Ciel ma davano per scontato il contrario, come se per quel bambino fosse stato facile innamorarsi di quel demone: neanche lui l'aveva voluto. Sebastian doveva essere solo un modo per salvarsi e Ciel doveva essere un re senza pietà per le proprie pedine. Eppure come mai si era innamorato di una di queste? Per Ciel non era mai stato facile provare dei sentimenti. Provarli poi per chi avrebbe dovuto odiare di piu era qualcosa che non accettava facilmente, e piu si sforzava e piu lo amava, come se il suo cuore fosse anche esso contro di lui; come se avesse stretto anche lui un silenzioso patto con quel demone, persino piu forte del loro contratto, che neanche quando il cuore gli si sarebbe fermato avrebbe smesso di esistere; come se l'amore fosse stato piu forte della natura stessa. Il problema era che probabilmente quel sentimento così difficile da capire lo era, e probabilmente era per questo che si era innamorato: per un patto fatto da uno sguardo, da un battito mancato che ne era valso più di un milione. Ciel detestava tutto di Sebastian: i suoi capelli neri come la notte e perennemente spettinati; le sue false espressioni di sorpresa, come se ci fosse qualcosa che potesse realmente sorprenderlo; la sua obbedienza, come se lo facesse perchè era davvero devoto a lui e non perché volesse magiare la sua anima. Beh, di certo Ciel sperava in questo ma non riusciva a crederci. Il ragazzino si riprometteva sempre di non guardare più i suoi occhi, rossi come il sangue, ma ci ricadeva sempre, per abitudine o per bisogno. Ogni tanto li guardava troppo al lungo, se ne accorgeva, doveva essere ancora colpa del suo cuore. Ogni battito che perdeva a causa del rosso degli occhi di Sebastian sembrava rafforzare quel malefico contratto tra il suo cuore e il demone. Si chiese perchè non potesse provare quelle cose per la sua fidanzata, o anche innamorarsi di qualcun altro, ma non di lui. Era un conte, era potente. Avrebbe potuto avere tutto, ma lui non lo desiderava. Il suo unico desiderio era quel maggiordomo e nient'altro, anche se ora come ora avrebbe soltanto voluto non amarlo tanto. Eppure si chiese se avesse mai potuto rinunciarci, se avesse mai potuto rinunciare a quei capelli, quelle espressioni e quegli occhi. Avrebbe potuto rinunciare a colui il quale tanto amava ma che avrebbe tanto voluto detestare? Sarebbe mai riuscito a detestarlo davvero? Dopo tutti questi pensieri si riaddormentò in fretta pensando che, la mattina seguente, la prima cosa che avrebbe visto una volta sveglio sarebbe stato il suo fedele maggiordomo dagli occhi rossi.
   
 
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