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Autore: Dandelion And Burdock    22/09/2015    1 recensioni
Togli il trucco, piangi un po’ sopra i rottami delle tue speranze magari, mettiti a letto e sognati infilata in una vita migliore invece che nel prossimo abitino provocante.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alex Turner
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scivola ancheggiando tra la gente, Nina, corpo minuto dai contorni indefiniti dentro un vestito minimo. Sorride con malizia uno sguardo dopo l’altro, i capelli neri sciolti sulle spalle, balla con un drink finito a metà nella mano sinistra e un bracciale dorato che scintilla attorno al suo polso sottile.
Una troia che fa la troia, ecco cosa sto guardando. Una ragazza che sta facendo il suo lavoro, e che evidentemente lo sa fare bene. Cos’ho io da biasimarla? Diamo via il culo entrambi, se proprio c’è da essere sinceri.
Ho bisogno di una sigaretta, dico. Nessuno risponde. Agguanto il cappotto ed esco dal locale con lo sguardo basso, una tastata veloce per scoprire che le Camel e l’accendino sono nella tasca di destra.
Non so nemmeno perché sono qui: Arielle mi ci ha trascinato senza tante cerimonie con la scusa che devo sballarmi, ora che sono a Los Angeles. La verità è che era lei, a doversi sballare.
Queste sigarette finiscono sempre troppo in fretta; ne accendo un’altra mentre penso che Los Angeles in realtà a me fa schifo, e che al momento vorrei essere a casa, quella vera, a Sheffield.
La vedo uscire dal locale correndo pericolante sui tacchi alti, Nina, un’espressione strana dipinta sul volto grazioso; la segue un tipo particolarmente fuori di sé che le urla di rientrare, stupida puttana. Non so chi dei due abbia tirato su più cocaina, lui o io?, ma mi sento in colpa per Nina, forse involontariamente e senza alcun motivo preciso, così mi infilo tra lei e lui. Non serve a molto.
Un secondo dopo mi sento crollare a terra, la faccia contro l’asfalto bagnato, e mentre il naso comincia a sanguinare per colpa del pugno gratuito che mi sono preso lei svolta l’angolo, sempre correndo. Corri, Nina, corri fino a casa. Scivola nella doccia e lava via lo schifo che ti porti dietro, poi guardati allo specchio e chiediti perché sei finita a dar via il culo. Togli il trucco, piangi un po’ sopra i rottami delle tue speranze magari, mettiti a letto e sognati infilata in una vita migliore invece che nel prossimo abitino provocante.
Spero che quel tizio non ti prenda mai, Nina, perché io non ho fatto in tempo a salvarti e anche se sono fatto mi dispiace, Nina, mi dispiace tanto.
Sogna un po’ anche per me, Nina.






Volevo scusarmi con voi pochi se ciò che avete appena letto è una merda, anche perchè sta impropriamente trasformandosi in un testo di canzone. é un po' delirante e scritta con uno stile che credo radicalmente diverso dal solito, tanto che nemmeno ai miei occhi risulta appartenere alla mia mente malata. Ho voluto abbandonarmi all'intuizione, per una volta, e lasciare che le parole uscissero da sole; non c'è nemmeno la mia tanto amata Kat a proteggermi. Usare (forse impropriamente) il Point Of View di Alex è stato nuovo e strano, spero di non averlo reso troppo irreale. La flashfic è (credo?) ispirata ad una frase di qualcuno (scusami, non mi ricordo, se stai leggendo e ti va di scrivermi sarò felice di nominarti), "una troia che fa la troia" appunto. E niente, siate clementi,
Kat
   
 
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