Quando il ragazzo si svegliò, si ritrovò su un giaciglio scomodo, in un posto buio e maleodorante.
Di fianco a lui il fratello. Si consideravano fratelli da sempre. I loro padri si conoscevano bene e avevano sempre vissuto nella stessa dimora.
Ma qualche ora prima il loro equilibrio era stato rotto da qualcosa, o meglio, qualcuno.
I loro padri erano stati portati via e loro erano stati colti alla sprovvista. Avevano combattuto, ma i nemici erano troppi e loro solo due.
Lui era Natsu, Natsu Dragneel, figlio del drago del fuoco Igneel, e suo fratello era Gajil Redfox, figlio del possente drago del ferro Metalikana.
Vivevano in un mondo dove gli unici a possedere la magia erano i figli dei draghi.
Ma qualche anno prima, la vita nel regno di Fiore era stata interrotta bruscamente. La pace era evaporata come una goccia d’acqua al sole e il Dittatore aveva preso piede in quel luogo magnifico.
Aveva loschi piani, lui, ma nessuno aveva ancora scoperto nulla.
 Quando era andato alla dimora dei due fratelli, Natsu e Gajil non se l’aspettavano.
Non sapevano come avessero fatto a catturare i due draghi, ma dovevano salvarli, anche a costo di morire in quella guerra senza fine.
Sapevano che c’era un gruppo di resistenza: le gilde, la più forte era Fairy Tail. Si diceva che il master fosse l’ultimo mago al mondo e che fosse potentissimo. Un rumore lo ridestò dai suoi pensieri.
La porta cigolò, scoprendo un viso angelico.
Una ragazza bionda aveva fatto capolino nella sua stanza.
“Vedo che ti sei svegliato” non c’era gioia nella sua voce, né rabbia, era fredda e distaccata, quella era stata solo una constatazione, nulla di più, nulla di meno.
“Chi sei?” chiese sul chi va là.
“Domanda sbagliata. Chi sei tu. Vi abbiamo trovati svenuti nel deserto, cosa ci facevate lì? Siete per caso spie?” chiese, con sospetto.
“Sono Natsu e lui è Gajil. Siamo figli di due draghi. Il Dittatore li ha catturati. Noi dobbiamo salvarli.” Disse, con lo sguardo puntato in quei freddi occhi.
Più li guardava, più si accorgeva che in fondo a quella freddezza distaccata, c’era rabbia, c’era tristezza, malinconia.
Quegli occhi esprimevano solo la volontà di morire in pace. Quella ragazza non voleva altro.
“Ora rispondi alla mia domanda. Chi sei tu.” continuò.
La ragazza rimase spiazzata. Nessuno le si era mi rivolto con quel tono. Nessuno aveva mai osato tanto.
Estrasse il pugnale e glielo puntò alla gola.
“Ascolta, ragazzino”
“Non penso di essere più piccolo di te” neanche una nota di paura nella voce.
“Silenzio” sibilò.
“Dammi bene ascolto. Qua dentro siete gli ultimi arrivati, quindi vedete di non esagerare troppo. Qui le mammolette e i coraggiosi fanno una brutta fine. La guerra non è questione di coraggio. Se vuoi sopravvivere, metti da parte l’orgoglio e fuggi. Vedi di impararlo bene.” Continuò, avvicinando il viso al suo.
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La ragazza svegliò Gajil con un calcio e li guidò poi al centro del rifugio.
“Ah, e io sono Lucy.” Disse d’un tratto la bionda.
Arrivati al centro, la piazza, come la chiamavano tutti, i due ragazzi notarono un sacco di gente.
C’era un bar,dove una ragazza dai lunghi capelli bianchi serviva da bere a tutti, una specie di negozio e una biblioteca.
Li portò poi nell’ufficio del master, un ometto basso, con i capelli e i baffi grigi.
“Master, i due nuovi arrivi” annunciò Lucy, lasciando gli altri due fuori.
“OOh, falli entrare.”
Lucy li spinse dentro e uscì.
“Buongiorno ragazzi. Io sono il Master, Makarov. Benvenuti a Fairy Tail. Dopo vi farò accompagnare per fare il marchio. So già tutto su di voi, quindi non scomodatevi a parlare. Qua dentro non siete gli unici figli di drago a cui hanno portato via i genitori, la maggior parte della gente, qui, è figlia di un drago. Tranne Lucy e Levy. I loro genitori erano umani e hanno fatto una fine ben più terribile. Sono le più forti. A capo della prima e della seconda divisione delle nostre truppe. Ci sono poi Gray, Erza, Mirajane e Laxus a capo delle altre. Avrete modo di conoscerli più tardi. Questa è la nostra base sotterranea e tra poco vi verranno date le vostre stanze, potete farci quello che volete.” Spiegò l’uomo.
“Mi scusi…ma come ci avete trovato?” chiese Gajil.
“Le mie bambine più fidate, al ritorno da una missione, vi hanno trovati in fin di vita nel deserto. Avete dormito tre giorni, ma non perdiamoci in chiacchiere, avrete fame, andate pure!” furono congedati.
Si recarono al bar. Andarono al bancone e ordinarono qualcosa da mangiare.
“Bene, così voi siete quelli nuovi. Come vi chiamate?” chiese la barista, con un sorriso tanto bello da far cadere ai suoi piedi chiunque.
“Io sono Natsu”
“E io sono Gajil”
“Piacere, Mirajane. Allora, qual è la vostra magia?”
“Io sono un mago del fuoco”
“E io del ferro”
“Uuuuuh, bello! Vi dico un po’ chi sono gli altri. Allora, quello che vedete laggiù è Gray Fullbaster, è un mago del ghiaccio, lei invece è Wendy, maga del vento, lei è Juvia Lockster, la ragazza di Gray, maga dell’acqua, Poi c’è Erza, maga del requip e Laxus, mago del fulmine e io sono una maga del satan soul.” Fece l’elenco, Mirajane.
 “Sono tutti Dragon slayer?” chiese il corvino.
“Si, siamo tutti Dragon slayer.”
“Quanti diamine di draghi ha preso quel bastardo…” ringhiò Natsu.
Intanto, da qualche parte nel regno di Fiore, si levò un ruggito potentissimo e disperato.
“Aiuto…” implorava quel ruggito.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Salve a tutti miei prodi! Nuova long.
Mi è venuta in mente di notte, come tutte le mie storie, del resto.
Mi piaceva un sacco come idea.
Spero vi piaccia e che almeno questa storia sia più recensita.
Vi mando un bacio enorme, kounchan.