Vuoto dentro

La maggior parte del mio tempo qui la passo osservando il vuoto. I dissennatori che passano, ascoltando la gente che urla…però a volte mi rendo conto del motivo per cui sono qui. Mi rendo conto che …è davvero tutto finito. Senza di te, non ho più niente.. ed è più semplice di quanto sembra, davvero. E’ così semplice. Tu non ci sei più, io non ci sono più. Tutto finito. E mi rendo conto, che è inutile autodistruggermi per una perdita che… diciamocelo, non ha senso. A volte mi rendo conto, che davvero non posso più tornare indietro. Che se mai un giorno uscirò da qui, tu non ci sarai. Sarei solo…e allora tanto vale. Però forse dovrei proteggere Harry… forse c’è ancora qualche speranza…magari con lui potrei rivivere te. Ma no che vado a pensare... ormai non si può più tornare indietro…nemmeno con l’illusione. Si, perché mi sono reso conto che il tempo è davvero passato e che davvero non si può più tornare indietro. Ma allora perché ti sento ancora? Perché ancora mi parli? Perché mi dici che ci rivedremo? Forse sto solo impazzendo… forse sono quei cavolo di dissennatori che mi fanno vedere la tua faccia in ogni dove…però chissà…magari un giorno davvero ti rivedrò! Però non mi faccio illusioni, no. Questo no. Non posso pensare a te, perché tu mi hai lasciato, e io non sono ancora sicuro di riuscire a pensare a te… ma allora perché lo sto facendo? Questo vuol dire che posso farlo? Posso pensarti quando e quanto voglio? Bè qui non ho niente da fare.. quindi magari si… posso pensarti. Massì dai… ripensiamo a quando andavamo a scuola! Ripensiamo a quando ci siamo conosciuti, a quando ci siamo incontrati per la prima volta! A quando siamo diventati amici…per sempre. Ripensiamo a tutte le cose che abbiamo fatto insieme…a quando facevamo impazzire tutti con i nostri scherzi…a quando pensavamo di poter salvare il mondo da qualcosa di troppo grande per noi…ripensiamo al tuo matrimonio, al battesimo di tuo figlio..io che lo tenevo in braccio, io che gli dicevo di non piangere…tu che mi guardavi sorridendo, e scuotendo la testa… noi che scherzavamo, noi che giocavamo, eterni bambini. Se posso pensare a queste cose però, perché non posso farlo senza piangere James? Senza distruggermi? Forse è colpa dei dissennatori… si James, non preoccuparti, non è colpa tua... tu mi hai abbandonato, ma non è colpa tua. Adesso mi sento vuoto dentro…il nulla…ma non è colpa tua. Tu mi hai lasciato solo, ma non è colpa tua… tu…tu mi hai ucciso. Ma non è colpa tua. È colpa loro… dei dissennatori.

 Angolo dell’autrice

Premessa: in questo periodo mi piacciono particolarmente James  Sirius...

Non mi chiedete come mi sia venuta perchè non lo so. Credo che si capisca chi parla...comunque ve lo dico lo stesso. A parlare è Sirius, è ad Azkaban e si rivolge a James. Decidete voi tutto il resto, tipo il tempo, l'ora... quello che volete. Vi dico solo che a me è venuta in due secondi di orologio e l'ho scritta tipo in cinque minuti. Spero che a voi faccia lo stesso effetto che fa a me: tristezza assoluta. Non perchè vi voglio male, sia chiaro. Semplicemente perchè quando scrivo mi piace trasmettere le stesse emozioni che provo io. Bene... grazie mille a tutti coloro che hanno letto e grazie a chi recensirà. Un bacione enorme.

Vale