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Autore: DreamEater    26/09/2015    0 recensioni
Questa scritto è stato elaborato sulle note di 'Encore' di Nicolas Jaar. Mi sono lasciato trasportare da quelle note di piano in una notte silenziosa, che mi ha portato a scrivere su tematiche interessanti, forse senza senso. Parlo di lei, dell'evasione, di uno spazio che è stato ostruito da altri pensieri.
Spero capiate, o miei pochi e buoni lettori.
Genere: Introspettivo, Mistero, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alieni






Conosci il suono della sera che scaccia via i pensieri?
Conosci quella persona che nella notte ti porta via sentimenti veri
tra l’armonia di un docile melodia nel nulla dell’apatia,
in cerca di empatia, maledetta melodia, sempre lei
a giocare tra i sentimenti dei tuoi occhi nel mezzodì di una Luna pura,
molte volte arriva e si nasconde, come da bambini, come quando t’avvicini,
mi cerchi i mattini e le notti affini alle nostre onde del sangue d’inverno,
negli occhi un solo movente che cerca di evadere nonostante le catene
della mente tremante nel mentre delle tendenze ferme a pensare
se è vera la sera in cui non ci sei ed abbraccio un’ombra che assomiglia a te
per tenerti in vita nei miei sogni, nelle certezze d’un autunno senza crepe,
ma solo speranze di un momento migliore che oscuri ogni stagione dalle persone
che non c’entrano niente, che vogliono bere, che ti vogliono bene, se ti vogliono,
e mi fanno cadere nel pensare che è vero tralasciare l’amaro pensiero di un finale,
eterno rivale della paura centrale del margine che limita la passione infernale
in un inferno glaciale di insicurezze, carezze, morsi e stranezze, tra i nostri occhi distratti,
capaci di dire tutto eliminando il niente, essere perfetti e soli in mezzo alla gente,
partecipi di una maledizione sanguinaria nei limiti dell’immaginazione umana.
Come alieni.
 


Abbassa la maschera, guardati ferma,
la stagione si ferma, con te l’apparenza.
Annulla la vita, senza te è finita,
ti tocco e ti sento viva tra le mie dita.

Un sogno reale tra i miei occhi
nella foresta ti perdi se mi guardi
nel buio della stanza in silenzio
influenzo chi ci sta intorno ascoltando

ciò che diciamo, ciò che sentiamo
di dire, nel sentire sussuriamo
al nostro mondo e suggeriamo
se è possibile emigrare su un pianeta marziano.

Possibile che stiamo bene da soli?
E’ l’essenza dell’essere alieni.
Quindi andiamo via dagli oceani,
dalla Terra, dalla vita e dai mille problemi.

Credimi se ti dico che sto bene
lo spazio non mi manca tra le stelle vere,
se mi squarcio, il sangue rimane nelle vene,
in questo spazio è giorno durante sere.

Portami via di qua, andiamo altrove,
alieni alla ricerca di un dove,
emancipati dal mondo a mezzogiorno,
rifugiati nella notte di un secondo.

C’è posto ovunque, non mi lamento se sono qui,
mi vedo, ti vedo, comme par magie.
Sicuri di noi, sicuri così,
entriamo nei nostri occhi e perdiamoci lì.

Forse è meglio per noi rimanere distanti
dai problemi degli altri,dalla vita dei terrestri,
dalle cose che non pensi, dalle vite precedenti,
dalla rugiada del mattino e dalle foglie cadenti.
Come Alieni.




-DreamEater
 
   
 
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