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Autore: Pathetic    26/09/2015    17 recensioni
[Storia interattiva | 17 posti | Iscrizioni chiuse]
E se Voldemort avesse avuto un figlio poco prima di uccidere i Potter?
Silas (Riddle) Winnegar è cresciuto in un orfanotrofio inglese fortemente cattolico, un bambino cupo, solitario e pieno di rancore verso il mondo.
Nessuno è al corrente della sua esistenza e sarà proprio questo a facilitargli la strada verso il potere.
Perché solo una persona piena di amarezza può essere portavoce delle tre leggende.
Araldo di morte, ladro di amore, padrone d'odio. Questo brama, questo è.
Genere: Angst, Dark, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altro personaggio, George Weasley, Harry Potter, Minerva McGranitt, Voldemort
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Vendetta. Miseria. E follia
 le tre leggende senza memoria

 

Aveva l’animo freddo e misero,
il cuore di chi è in grado solo di odiare
e il sorriso che un pazzo ha quando sa di dover morire

 

 

 

Fissò la biglia blu cobalto roteare sulla superficie levigata del tavolo in legno mentre lo percorreva interamente. Non distolse lo sguardo nemmeno per un secondo e non tentò nemmeno d’afferrarla prima che essa si frantumasse sul pavimento della piccola stanzetta che condivideva con Matthew Landston, uno dei tanti bambini dell’orfanotrofio. I frammenti di vetro luccicavano alla luce che filtrava dall’unica finestra che dava sulla città di Wells, aveva le sbarre di ferro lunghe e strette, perciò l’unica immagine del mondo che gli era permessa era divisa dai freddi quadretti ostili che gli negavano la libertà che un bambino di otto anni avrebbe dovuto avere.

Non era mai uscito dall’istituto e non vi era nessun apparecchio elettrico che potesse mostrargli l’Inghilterra o qualunque altro Stato aldilà del mare. Il mare. Non lo aveva mai visto, nessuno sapeva esattamente come fosse fatto là dentro, tranne lui. Silas Winnegar conosceva il rumore impetuoso delle onde che si scagliavano sugli scogli e il calore della sabbia d’estate, sapeva che il mare non era che una distesa immensa d’acqua salata e sapeva che fosse proprio lui a distruggere tutti i suoi castelli.

Silas Winnegar non aveva mai lasciato la sua stanza di notte, ma conosceva il sapore dello zucchero filato che servono ai Luna-park ed era salito sulla grande Ruota Panoramica. Non aveva mai provato un’emozione simile, vedere il mondo da una prospettiva così alta, gli umani che divengono via via più simili a formiche. Non si era mai sentito così potente, non si era mai sentito così bene.

Ma se stai buono buono nel tuo letto, sotto le calde coperte che Suor Hanna ti ha preparato al mattino, non puoi trovarti dall’altra parte della città, giusto? Non puoi giocare con la sabbia al chiaro di luna o fissare per ore il fondo del pozzo abbandonato del paesino poco distante o rallegrarti sull’altalena mentre il vento muove i rami e la notte si fa sempre più oscura e tetra, giusto? Giusto. Nemmeno quando ti svegli al mattino e le dita sono sporche di terra e puoi percepire ancora il sapore dolce del lecca lecca che hai sottratto a quel bambino stupido, vicino agli autoscontri.

Aveva provato a chiedere a Suor Benedetta, la direttrice del Wells’ home for children, ma le sue parole gli rimbombavano in testa fino a far male.

“Dio opera in modi misteriosi” soleva ripetere ad ogni bambino, ma quando si era rivolta a lui quel giorno di Maggio, i suoi occhi erano divenuti freddi e non vi era più quella bontà che donava ad ogni suo allievo. Silas ci era abituato, nessuno gli aveva mai riservato il benché minimo affetto o premura. Era cresciuto da solo, un bambino minuto e rancoroso, la bocca sigillata nel silenzio di una muta promessa. Non aveva paura di niente, il buio lo attirava, era come un mantello da indossare a pennello, gli incubi lo facevano sorridere, passava il suo tempo da solo a contemplare chissà quali pensieri. Dov’era sua madre? Silas non ne aveva idea, l’unica cosa che possedeva di lei era il suo stesso cognome. L’unica cosa che aveva fatto per lui era stato scegliere il primo nome che gli venisse in mente e abbandonarlo in quell’orfanotrofio. Avrebbe dovuto amarla, tutti i bambini amano i loro genitori, ma Silas non sentiva alcun calore nel suo piccolo cuoricino quando pensava a lei. Ma voleva rivederla, voleva rivedere la donna che si era tirata indietro ai suoi doveri di madre e dimostrarle una volta per tutte che si era sbagliata, che aveva commesso un errore che avrebbe pagato amaramente.

Sorrise, le labbra che si piegavano in una curva leggera e infantile. Mosse le dita appena, le iridi di ghiaccio fisse sui frammenti sparsi sul pavimento. Si librarono tutti in aria, ripercorsero la via a ritroso, unendosi a formare un’unica sfera blu cobalto, il colore del mare, il mare che era andato a trovare quella stessa notte. Aprì il palmo della mano, la biglia che roteava verso di lui, l’afferrò saldamente e si mise ritto con le spalle, il sorriso che non si decideva a svanire dal suo volto.

“La magia non esiste.” echeggiò la voce di Suor Benedetta, il tono sprezzante con cui aveva pronunciato quelle parole. Silas guardò aldilà delle strade di Wells, oltre le nuvole di quella città che aveva visto fiorire e riempirsi di turisti. Gettò la sfera con più forza del previsto, il vetro delle finestre che andava in frantumi e precipitava verso il giardino in cui gli altri bambini si rincorrevano.

“La magia non esiste” ripeté mentalmente battendo le ciglia, innocente. Richiamò a sé il vecchio libro dalla copertina consumata che un tempo era appartenuto a suo padre “Vendetta. Miseria. E follia: le tre leggende senza memoria” ; un insieme di pagine ingiallite che narravano storie di morte e omicidi. Silas amava perdersi in quei tradimenti senza perdono, lasciarsi trasportare dai crimini che l’essere imponeva sul cuore. Quelle storie lo attiravano, lo spingevano ad esserne portavoce, a riferire al mondo come la storia avrebbe dovuto essere scritta.

Si sedette sul letto, gli occhi che scorrevano sulla prima facciata. Appena sotto il titolo, scritto con una calligrafia decisa e piena di fierezza un nome,


Tom Riddle

 

 

 

 

Ciao a tutti,
sono Pathetic (non badate al nickname, sto aspettando la modifica) e stanotte ho sognato Harry Potter e ho deciso di scrivere un’interattiva ^-^

Come probabilmente avrete capito Silas (Riddle) Winnegar è il figlio di voi-sapete-chi :) e non è … ehm babbano. Ha un anno in meno di Herry, perciò i personaggi della saga sono vivi e vegeti (o almeno alcuni T^T)

A parte qualche spaccato del suo passato che inserirò nei vari capitoli, la storia si svolge dopo la caduta di Voldemort (quella in cui Fred perse la vita ç_______ç)

Btw mi servono 10 personaggi suddivisi tra buoni e cattivi, tutti i personaggi che non saranno scelti compariranno lo stesso nella storia ^-^ solo non come personaggi principali ù.ù
Non inviatemi personaggi perfetti con poteri stratosferici e robe varie, qui di potente c’è solo Silas ù.ù

5 buoni
Non ha importanza quanti anni abbiano o il loro stato di sangue ^-^ possono appartenere a qualunque casa (anche Serpeverde xD)
Il fatto che siano buoni non nega loro di tradire i propri compagni xD quindi se qualcuno volesse creare un … uhm traditore, andrà più che bene ^-^

5 cattivi
Devono essere tutti purosangue, non ha importanza se siano cattivi per un’infanzia infelice o solamente perché sono crudeli dentro, vanno bene entrambi i casi.
Non ha importanza quanti anni abbiano, ma non hanno frequentato Hoghwarts (e se l’hanno frequentata, si sono fatti espellere -.^)
Anche in questo caso, se qualcuno volesse creare un traditore, andrà più che bene ^-^

Vi chiedo solo di non sparire dopo avermi inviato il vostro personaggio (per favore ç_ç)
Chiunque volesse partecipare recensisca questo prologo, scrivendo il sesso del personaggio e il suo schieramento (buoni o cattivi). Avete una settimana di tempo dalla mia risposta per inviarmi la scheda del personaggio.

E ora la scheda! Vi prego di non compilarla come recensione di questo capitolo, ma di seguire le indicazioni sopra riportare, grazie! ^-^ (i campi in corsivo sono facoltativi)
Vi prego di non scrivermi due righe in croce per quanto riguarda la storia personale del personaggio, mi serve per capire meglio la sua psicologia e il modo in cui agirebbe nelle varie situazioni ^-^
(i punti seguiti dall’asterisco non sono obbligatori per chi vuole dare vita ad un ragazzo cattivo)

 

Allineamento (Buono/Cattivo):
Nome:
Secondo nome:
Soprannome:
Cognome:
Sesso:
Anni:
Luogo di nascita:
Casata*:
Patronus:
Descrizione fisica:
Descrizione caratteriale:
Segni particolari:
Malattie e disturbi dai quali è affetto/a: (qualunque tipo di malattia, allergia, OCD, fobia, ecc…)
Tematiche delicate: (se ha avuto a che fare con la droga, l’autolesionismo, depressione, maltrattamenti, …)
Famiglia e rapporto con essa:
Stato di sangue:
Stato sociale:
Orientamento sessuale:
Storia personale:
Poteri: (dato che Harry può parlare con i Serpenti, ho deciso che potete sbizzarrirvi e donare al vostro OC un qualche raro potere, ma nei limiti della magia … non sono mica degli dei xD)
Propensione ad una materia in particolare*:
Passioni e gusti:
Bacchetta:
Molliccio:

Prestavolto (Obbligatorio):

 

 

Bene, credo d’aver detto tutto ^-^
Ovviamente se mai dovessero capitarmi due personaggi troppo belli, il numero attuale (quota 10) potrebbe aumentare a 11 o 12 ;)

Ora vi saluto, partecipate in molti e … gloria eterna alla famiglia Weasley *-*




 

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