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Autore: marthiachan    12/02/2009    2 recensioni
Sequel della mia ff "Natali futuri.." Cosa combinano Hideyuki,Maya, Takeji e Madoka per San Valentino?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter, Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'Eredità'
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Sono stata assente per un po', ma non sono rimasta con le mani in mano.
Nelle ultime settimane ho lavorato a questa ff su San Valentino. Per farlo, ho ripreso l'AU creato per la mia ff “Natali futuri..” e ho deciso di approfondire meglio i personaggi di Maya, Hideyuki, Takeji e Madoka. Ovviamente ogni tanto saranno presenti i loro fantastici genitori.
È il primo sequel che scrivo e spero vi sia gradito. (Sequel.. ehehehe.. Nemmeno fossi Spielberg!)
Aspetto i vostri sempre graditi commenti.

Happy S. Valentine's Day


12 febbraio

Hideyuki

Cammino svogliato per le strade e come sempre mi soffermo di fronte a quella casa. La casa in cui abita lei, la mia amata, la mia Dea. Mi ha chiesto di dimostrarle il mio amore, ma ancora non ne ho trovato il modo e tra due giorni è San Valentino. Sono passati quasi due mesi da Natale e ancora non sono riuscito a capire cosa fare. Eppure ci penso in continuazione! È un pensiero fisso e ogni tanto credo di aver trovato la soluzione, ma poi mi rendo conto che è assurda e la scarto.
Fisso la sua finestra. Lei è in casa, vedo un'ombra muoversi all'interno della stanza. Forse è meglio se me ne vado. Sei lei mi vedesse qui si arrabbierebbe..
Mi allontano lentamente e quasi senza pensarci mi ritrovo di fronte al Cat's Eye. Entro e mi siedo al bancone.
“Ciao Hideyuki.”
“Ciao zio Umi. Takeji è qui?”
“È in magazzino, ma dovrebbe risalire tra poco. Vuoi il solito espresso?” mi chiede dirigendosi alla macchina per il caffè.
“Sì, grazie.”
Rimango a fissare il bancone continuando a pensare a lei.. Devo trovare il modo giusto per farle capire che la amo sinceramente!
“Hey, Hide, dovevamo vederci?” mi interrompe il mio amico tornando dal magazzino con uno scatolone fra le braccia. Lo poggia sul bancone di fronte al padre e mi raggiunge.
“No, a dire il vero, ma avevo bisogno di qualcuno con cui parlare.”
“Capito.. Papà hai bisogno di altro?” chiede Takeji rivolto allo zio Umi.
“No, stai pure con Hide.” replica lui aprendo la scatolone e togliendone fuori delle buste enormi di caffè in chicchi.
Il mio amico mi fa un gesto e ci sediamo al tavolo d'angolo.
“Allora, si tratta ancora di Madoka?”
“Sì.. Ti prego aiutami tu!”
“Io? Ti ricordi con chi stai parlando, vero?” mi chiede lui arrossendo leggermente.
“Sì, ma tu in qualche modo sei riuscito a fare breccia su mia sorella, non è da tutti.”
“Perchè? Maya ti ha detto qualcosa??” mi chiede ansioso.
“No, ma si capisce che da Natale le cose son cambiate. Ti guarda in modo diverso ed è persino meno acida.. Ritengo sia solo merito tuo, quindi puoi e devi aiutarmi!”
“Io non so che dirti.. Hai provato a chiedere consiglio a qualcun'altro?”

Certo che l'ho fatto, ma non ho avuto grandi risultati. Quando ho chiesto consiglio a mio padre, lui mi ha detto che non esiste una regola generica, cambia da persona a persona.
“Tu come hai fatto con la mamma?” gli ho chiesto allora.
“Io? Io sono stato un disastro.. Ci ho messo quasi 10 anni, non sono un buon esempio!”
“Ma poi alla fine ci sei riuscito, come?”
“Ho cambiato radicalmente la mia vita. Ho rinunciato alle altre donne, alle sere nei night club e persino alla mia collezione di giornali e film porno..”
“E questo è stato sufficiente?”
“No, il mio problema era un po' diverso.. Io non sono mai stato bravo ad ammettere i miei sentimenti, quando ci sono riuscito, per tua madre è stata la dimostrazione d'amore più grande.”
Questa spiegazione non mi ha aiutato, allora sono andato a chiedere consiglio a mia madre.
Anche lei inizialmente è stata molto generica.
“Tesoro, non posso dirti io come fare!”
“Ma dammi almeno qualche indizio.. Ti prego!” l'ho implorata.
“Un indizio? Beh, diciamo che dovresti capire cosa conta di più per te..”
“Ma io so già che è lei ciò che conta di più per me!”
“Tu lo sai, ma devi dimostrarlo a lei.” sottolinea con ovvietà. “Devi farle capire che rinunceresti alla cosa più importante che hai, solo per lei.”
Non sono sicuro di aver capito quello che mia madre ha voluto dirmi, ci penso in continuazione, ma mi sembra un terribile rompicapo.
Ero talmente preso dalla disperazione che ho chiesto aiuto persino a mia sorella.
“Perchè chiedi a me?” ha replicato lei con sguardo inquisitorio.
“Faccio un sondaggio.. Andiamo, che ti costa rispondermi?”
“Uff..” ha sbuffato incrociando le braccia indispettita. “Cosa vorresti sapere?”
“Come dovrebbe fare un ragazzo per dimostrarti che ti ama? Quale gesto te ne convincerebbe?”
“Che domanda sciocca.. Comunque, nel mio caso dovrebbe riuscire a battermi.”
“A batterti? In cosa? Nella lotta?”
“In qualsiasi cosa. Nessuno mi batte mai, o perchè non è in grado o perchè mi lascia vincere. Solo chi è in grado e, soprattutto, ha il coraggio di battermi può conquistarmi.” conclude lei tutto d'un fiato.
“Quindi, devo desumere che Takeji ti abbia battuto in qualcosa..” la stuzzico per incrinare la sua freddezza.
“Adesso che cosa c'entra Takeji??” mi urla in faccia con rabbia.
“Dopo Natale sei molto diversa con lui..”
Mia sorella mi ha fulminato con uno sguardo e poi mi ha attaccato con un calcio che ho parato giusto in tempo, ma non ho potuto evitare un colpo alla spalla che mi ha fatto barcollare cadendo a terra. Mi è saltata sopra e lasciato sospeso il suo piede sopra i miei gioielli di famiglia..
“Azzardati di nuovo a parlarmi di Takeji e ti spappolo il tuo mokkori!” mi urla furiosa.
“Va bene, va bene..” ho dovuto acconsentire per lasciarmi andare via.

Finisco il mio caffè mentre Takeji mi guarda ancora interrogativamente.
“Sì, ho chiesto ad altre persone, ma non ho avuto risultati utili.”
“Davvero? Nessun incantesimo? Che peccato..” replica sarcastico.
“Ehi, non sfottermi..”
“Dai, scherzo! Cosa ti aspettavi? Una formula magica?”
“No, però.. Un piccolo aiuto non avrebbe guastato, solo per darmi il via..”
Non risponde, non sa neanche lui più cosa dirmi. Sono quasi due mesi che gli rivolgo le stesse domande e gli stessi dubbi..
Si apre la porta facendo squillare il campanello. Alzo lo sguardo e vedo proprio lei, la mia dolce Madoka, ma non è sola. Con lei c'è un ragazzo che non ricordo di aver mai visto. Si siedono assieme a un tavolo dall'altra parte del locale. In un attimo la mia mente si affolla di immagini di loro due insieme..
Quasi senza rendermene conto mi alzo e mi dirigo verso di loro. Takeji mi raggiunge e mi trattiene per un braccio.
“Che cosa vuoi fare?” mi sussurra preoccupato. “Torna a sederti!”
“Lasciami Takeji, se non vuoi che ti prenda a calci dove non batte il sole!”
Il mio migliore amico mi guarda per un attimo come se cercasse di capire se faccio sul serio, e poi mi lascia andare. Meno male, non è mica facile picchiare uno alto e grosso come lui!
Lentamente mi avvicino a Madoka. Lei finge di non vedermi sino a che non sono proprio di fronte a lei.
“Ciao Hideyuki. Posso presentarti..”
“No, non puoi.” la interrompo. “Ora esci con questo qui?”
“Ehi!” esclama il tizio seduto accanto a lei.
Si alza con aria di sfida, ma mettendogli una mano sulla spalla lo costringo a tornare a sedersi.
“A cuccia..” gli sussurro minaccioso. “Non posso credere che esci con un altro!” continuo rivolto a lei.
“Non sono cose che ti riguardano.” replica lei con sguardo gelido.
“Pensavo che fossimo d'accordo che..”
“Non c'era nessun accordo. Ti ho dato una seconda possibilità, ma sono passati quasi due mesi e tu non l'hai colta. Evidentemente non era così importante per te.”
Come sarebbe non era importante per me? Non penso ad altro!
“Ti sbagli e lo sai bene. Comunque, grazie per avermi aperto gli occhi. Ora vedo come sei realmente, sei solo una persona fredda e senza sentimenti.”
Spalanca gli occhi stupita e offesa, ma non le do il tempo di ribattere ed esco come una furia dal locale.
Non posso crederci. Pensavo mi avrebbe aspettato e invece.. Non le importa nulla di me, sono solo uno come tanti, ampiamente rimpiazzabile con un ragazzino qualsiasi. Cammino senza meta sino a che non mi rendo conto di essere finito di fronte a un night club. Ho bisogno di distrarmi e questo locale fa al caso mio. Ho deciso, entro. Faccio appena un passo quando mi sento trattenere a una spalla. Mi volto e mi trovo di fronte mio padre.
“Cosa fai qui?” chiedo sorpreso.
“La domanda più corretta è cosa fai TU qui?” replica lui.
Non rispondo e abbasso lo sguardo. Non so nemmeno come spiegarlo.
“Pensavo volessi dimostrare qualcosa a una certa ragazza, ma entrando qui dentro non dimostri un bel niente.”
“Sai, papà, forse non c'è più nessuna ragazza a cui dimostrare qualcosa..”
Lui mi guarda in maniera strana e poi mi fa un sorriso comprensivo dandomi una pacca sulla spalla.
“Vieni, torniamo a casa, qui non risolvi nulla comunque.” dice infine.
“Non volevo risolvere nulla qui, volevo solo smettere di pensare..”
“So cosa significa, ma fidati di me, i pensieri non spariscono così facilmente.”
Sospiro. E allora cosa posso fare? Mi sento così male..
“Che ne dici di andare a sfogarci un po' al poligono? A me ha sempre aiutato.” mi propone infine.
“Va bene..” acconsento non avendo la forza di rifiutare.


Maya

Carico la pistola e punto il bersaglio, premo il grilletto e faccio centro. Sospiro. Ormai è la quarta volta che ricarico l'arma e ho fatto sempre centro, ma non serve, non riesco a sentirmi meglio.
Perchè continuo a pensare a lui? Perchè non riesco a levarmi dalla testa i suoi occhi, il suo sorriso, le sue morbide labbra? Un altro centro. Da quando ci siamo baciati, il pensiero delle nostre bocche unite mi sta perseguitanto. Altri due colpi entrambi andati a segno. Dopo natale ho pensato davvero che potesse nascere qualcosa fra noi, e a Capodanno ne ero praticamente sicura. Quando però, sono tornata a scuola e alla solita quotidianità, mille dubbi e domande mi hanno avvolto nuovamente.
Punto nuovamente il bersaglio, un altro centro. Non posso legarmi a lui, nè a nessun'altro. Devo pensare al mio futuro, non posso farmi distrare da cose simili. Eppure, lui è sempre nei miei pensieri. Perchè? Ho paura anche solo a immaginare la risposta. Non mi starò innamorando di lui?? Sparo ancora, ma per la prima volta non colpisco il centro. Accidenti, cosa mi prende? Forse è meglio smettere per oggi, tanto non mi aiuta. Svuoto il caricatore e conservo armi e proiettili. Mi avvicino al bersaglio e strappo via la sagoma bucherellata. Immagino come mi sfotterebbe mio fratello se vedesse che ho mancato il centro!
Salgo in casa e appena entrata in salotto, lo sguardo mi cade sul telefono. Mia madre è lì accanto che passa l'aspirapolvere. Mi avvicino a lei e le sfioro una spalla, lei comprende e spegne l'apparecchio.
“Che c'è tesoro?”
“Ecco.. Mi chiedevo se.. Se qualcuno ha telefonato per me.” chiedo con esitazione.
“No, aspettavi una telefonata?”
“Ehm.. Sì, una mia compagna di scuola doveva chiamarmi..” mento spudoratamente. Perchè lui non mi telefona??
“Ah, davvero? Pensavo aspettassi una telefonata di Takeji..”
“Ma che dici??” domando istericamente punta sul vivo. “Perchè dovrei aspettare una sua telefonata??”
Mia madre mi guarda e si mette a ridere. Nel caso avesse dei dubbi, con la mia reazione le ho appena confermato che ha ragione.
“Ancora fai finta che non ti interessi?” mi chiede divertita.
“Ma.. Mamma cosa..” balbetto non riuscendo a trovare una risposta valida.
“Tra il tuo orgoglio e la sua timidezza non andate avanti di un millimetro. Una situazione che conosco bene..”
Esasperata, mi siedo sconsolata sul divano.
“È così evidente?”
“Che provi qualcosa per lui? Oh, sì che lo è..”
“Io non so cosa fare..” le rivelo con sguardo basso.
“Perchè? Qual è il problema?” chiede sedendosi accanto a me.
“Io non posso legarmi a lui..”
“Ancora questa storia?” mi domanda esasperata. “Pensavo avessi lasciato perdere queste idee!”
“Pensavo di poterlo fare, ma non posso. Sai quali sono i miei obbiettivi futuri, non posso distrarmi con queste cose.”
“Premettendo che continuo a sperare che tu cambi idea sui tuoi “obbiettivi”, non credo che tu abbia molta scelta. È chiaro che ormai i sentimenti che provi per lui sono piuttosto forti, non puoi reprimerli, sarebbe peggio.”
Sbuffo e mi allontano tornando al poligono, ma quando vi arrivo scopro che non è deserto come l'avevo lasciato. Mio padre e mio fratello si stanno esarcitando e mi fermo sull'ingresso a guardarli.
Non sapevo nemmeno che fossero rientrati..
Mio fratello ha una strana faccia. Sembra arrabbiato e il suo sguardo è come spento. Che gli sarà successo?
“Sparare aiuta vero?” gli domanda mio padre. “Concentrarsi sul bersaglio aiuta a non pensare..”
“Insomma..” obbietta lui. “Non del tutto. Ho ancora il viso di Madoka in testa.”
Ancora con questa storia? Possibile che non pensi a nient'altro? Sono quasi due mesi che non fa che parlare di quella biondina e di come fare a dimostrarle che l'ama.. Che noia! Ha chiesto persino consiglio a me.. Deve essere disperato! Anche io ho i miei problemi, ma non importuno gli altri!
Comunque, visto che il poligono è occupato, decido di uscire a fare due passi. Vado a prendere la giacca, informo mia madre ed esco prima che possa chiedermi dove vado.
Ovunque io vada, ci sono addobbi di SanValentino oppure sono esposti fiori, cioccolatini, peluche e quant'altro possa essere regalato per l'occasione. Come se non fosse tutto abbastanza complicato..
Da una parte vorrei non dover più vedere Takeji e non provare nulla per lui, ma dall'altra mi chiedo perchè non mi abbia invitato per San Valentino.. Accidenti a me, ma perchè non riesco a fare chiarezza? Perchè mi sento così confusa?
Sono talmente fuori di testa, che solo ora mi rendo conto che sono finita di fronte al Cat's Eye. I miei piedi mi hanno portato qui senza che io lo volessi. Che cosa devo fare? Devo entrare?
Mi avvicino alla porta d'ingresso e all'interno lo vedo. Sta pulendo il pavimento ed è solo. Sento una fitta allo stomaco al pensiero di quando sono stata fra le sue braccia. Faccio un passo indietro per tornarmene a casa. È meglio che non lo veda, non avrei la forza di stargli lontano..
“Maya?” mi sento chiamare dalla sua voce poco prima di girare l'angolo della strada.
Lentamente mi volto a guardarlo.
“Ciao Takeji.”
“Dove andavi? Non volevi nemmeno salutarmi?”
“No, io.. Ho visto che eri impegnato, non volevo disturbarti..” mi giustifico con la prima scusa che mi viene in mente.
“Tu non mi disturbi mai.” replica lui con un fantastico sorriso mentre si avvicina a me. “Entra, ti offro un cappuccino, o magari una cioccolata, se preferisci.”
“Grazie, ma è meglio che vada a casa..”
Cerco di allontanarmi da lui, ma mi blocca afferrandomi per un braccio.
“Ho l'impressione che tu mi stia evitando.” dice con tono serio e preoccupato.
“Non è così.”
“Allora dimmi tu cosa dovrei pensare.”
Mi manca l'aria, lui è così vicino che riesco a sentire il suo profumo entrarmi nel sangue.
“È solo un periodo un po' stressante per me.” rispondo infine tutto d'un fiato.
Lui mi lascia il braccio e mi sorride. Accidenti, perchè le mie gambe sembrano voler cedere?
“Sono contento che sia solo questo. Temevo di aver fatto o detto qualcosa che ti aveva offesa.”
Non posso evitare di sorridere. È così dolce, si preoccupa sempre per me.
“Devo andare..” gli comunico cercando di non guardare quegli occhi che sembrano di velluto.
“Va bene. Domani perchè non passi? Ti offrirò quel cappuccino.”
“Non lo so, in questo periodo ho molto da studiare.”
“Io ti aspetto comunque. Cerca di farcela.”
Annuisco e mi allontano. Finalmente raggiungo l'angolo della strada e svolto. Appena lo faccio mi appoggio al muro a riprendere fiato. Come può farmi questo effetto la sua vicinanza? I miei battiti sono accellerati e respiro a fatica. Inoltre sento una fitta allo stomaco e al basso ventre.. Mi sento come se solo lui potesse farmi stare meglio.
Quando ci siamo baciati per la prima volta a Natale, è stato perchè eravamo sotto il vischio. Volevo dimostrare a tutti, e soprattutto a me stessa, che non provavo nessun imbarazzo perchè lui non mi interessava. Invece, quel piccolo bacio mi ha completamente stravolto. Quando più tardi è stato lui a baciarmi, al tocco delle sue labbra mi sono lasciata andare, non avendo la forza di ribellarmi.
Quando l'ho rivisto a Capodanno, la scena si è ripetuta, e quella volta non volevo nemmeno ribellarmi. Volevo solo lasciarmi trasportare dalla fantastica sensazione che mi provocava l'unione delle nostre labbra.
Dopo di allora non c'è più stato nulla, per colpa mia. Ho cercato di tenerlo a distanza, perchè ogni volta che lo vedo non riesco a controllarmi. Non ragiono più.. Maledetti ormoni adolescenziali! Comunque non posso evitarlo per sempre, anche perchè, nonostante razionalmente non voglia vederlo, i miei sentimenti e il mio corpo desiderano l'opposto. Senza contare i sogni che continuo a fare.. Il mio inconscio si sta scatenando con delle fantasie erotiche particolarmente vivide. Quando mi sveglio rimango stupita e delusa nel constatare che sono solo sogni..
Scuoto la testa come per cancellare le immagini di noi due insieme che si stanno affollando nella mia testa, e mi decido a tornare a casa.


CONTINUA..

Allora, cosa ve ne pare come inizio?
Per rendere la cosa più interessante, aggiungo anche una domandina:
Secondo voi qual è la coppia che preferisco? Hideyuki e Madoka o Maya e Takeji?
Chissà se l'ho reso abbastanza evidente..
   
 
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