Anime & Manga > Slam Dunk
Ricorda la storia  |       
Autore: Kaguya    27/09/2015    1 recensioni
Salve, questa è una raccolta di flash-fic/drabble/oneshot ispirate alla poesia omonima di Fernando Pessoa. I capitoli riprenderanno i temi proposti dalla poesia in questo ordine:
1. Interruzione / Nuovo cammino
2. Caduta / Passo di danza
3. Paura / Scala
4. Sogno / Ponte
5. Bisogno / Incontro
Pairing: RuHana
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hanamichi Sakuragi, Kaede Rukawa
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Restano Tre Cose
1. Interruzione / Nuovo cammino



Kaede Rukawa vedeva rosso.
Sempre. Ovunque. Da mesi.
Era il primo colore che gli saltava all'occhio, come se avesse sviluppato una particolare predilezione.
E dopotutto era proprio questo il punto. Lui il rosso aveva iniziato ad amarlo.
Non un rosso qualsiasi. Una particolare tonalità: il rosso Sakuragi.
I capelli di quel Do'hao avevano catturato la sua attenzione dal primo momento.
Poi erano seguiti i suoi occhi, a volte nascosti da quelle ciocche dispettose.
E a quelli erano seguite le labbra. Non erano rosse, ma a un certo punto aveva iniziato a sognarle, arrossate di baci e morsi.
Quelle fiamme lo avevano fatto impazzire.
Aveva lottato. Quando si era accorto di cosa stesse smuovendo il compagno di squadra dentro di lui, si era ribellato. Aveva provato a ignorarlo con scarso successo. Erano passati ai pugni innumerevoli volte. Ma nulla. Tirarlo fuori dalla sua testa sembrava un'impresa impossibile.
Alla fine si era arreso.
Ecco perchè era li, sulla porta della palestra, a osservare l'altro che si stava ancora allenando.
Aveva aspettato che gli altri uscissero per avere un po' di tempo da solo con lui.
Si richiuse la porta alle spalle e il cigolio attirò l'attenzione dell'oggetto dei suoi pensieri.

“Kitsune...spii gli allenamenti segreti del Tensai sperando di superarmi???”

Ecco che l'altro partiva a raffica, incrociando le braccia al petto, con la solita aria di sfida.
Ma Kaede non si lasciava certo intimorire.
Quando prendeva una decisione era impossibile smuoverlo. Cosi si era avvicinato, sotto lo sguardo incuriosito e un po' diffidente del rosso.

“Do'hao...parliamo...”

Borbottò, mentre sul viso di Sakuragi si dipingeva un'espressione stupita oltre l'inverosimile. Anche tralasciando i loro rapporti burrascosi, che Kaede Rukawa provasse il desiderio di “parlare” era comunque una notizia di un certo impatto.

“Come scusa???”

Chiese, con una nota isterica, chiedendosi se il rookie non fosse impazzito.
Kaede gli si fermò davanti, infilando le mani nelle tasche per non lasciarle libere di fare sciocchezze.
Fissò l'altro con la migliore delle sue espressioni indifferenti, per non far trapelare quanto fosse in ansia per quello che stava per dire, e aprì bocca.

“Nh, Do'hao io...”

Iniziò, interrompendosi subito al sentire il cigolio della porta che si apriva di nuovo.

“Hana! Ci stiamo gelando il culo qua fuori...muoviti!!”

Urlò una voce, che il moro riconobbe appartenere al fedele braccio destro del rosso.
Si voltò verso l'ingresso, fulminandolo e guadagnandosi un'occhiata altrettanto ostile.
Evidentemente temeva che stessero per venire alle mani come loro solito.

“Ah...Arrivo Yo!”

Rassicurò l'amico, Sakuragi, mentre Rukawa tornava a fissarlo.
Come poteva interromperlo cosi?

“Uhm...Volpe, senti...se parlassimo domani sul tetto in pausa pranzo?”

Propose imbarazzato Hanamichi.
Quell'improvvisa richiesta del moro lo aveva completamente spiazzato. Era troppo confuso per poter sostenere quello sguardo serio e indagatore. Era strano. Non c'era parola che poteva rendere meglio quello che era appena successo. Sentiva il cuore in tumulto ed era teso come una corda di violino.
Rukawa si strinse nelle spalle, annuendo con un leggero grugnito dei suoi, che voleva dire tutto e niente, mentre l'altro abbandonava la palestra.
Dopotutto poteva dirsi soddisfatto...Sakuragi non era scappato, aveva solo rimandato il confronto.
Poteva forse nutrire qualche aspettativa.
L'aveva letto negli occhi dell'altro.
Comunque fossero andate le cose, si stavano incamminando su una strada diversa.
Non sapeva cosa avrebbe trovato alla fine. Però sperava fosse quel sorriso che il rosso gli aveva rivolto un attimo prima di sparire dietro la porta.


------------------------------

Salve! E rieccomi a scrivere di questi due...tipo una droga XD
Questa sarà una raccolta di flash-fic/drabble/one-shot (insomma quello che mi viene) ispirate dalla poesia di Fernando Pessoa “Restano tre cose”. Eccola qui:

Di tutto restano tre cose:
la certezza
che stiamo sempre iniziando,
la certezza
che abbiamo bisogno di continuare,
la certezza
che saremo interrotti prima di finire.
Pertanto, dobbiamo fare:
dell'interruzione,
un nuovo cammino,
della caduta,
un passo di danza,
della paura,
una scala,
del sogno,
un ponte,
del bisogno,
un incontro.

Quelle in grassetto saranno le coppie di argomenti/richiami/situazioni che ritroverete nei capitoli.
Ogni capitolo sarà autoconclusivo...alla fine credo potranno essere letti come momenti diversi della stessa storia, ma non ho in mente un percorso cronologico quindi potrebbe uscirne qualsiasi cosa. Il pairing sarà sempre RuHana, questo è certo.
Grazie come sempre per l'attenzione se siete arrivati fin qui :)
A presto!

Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slam Dunk / Vai alla pagina dell'autore: Kaguya