13/02/2009
1 recensioniFandom: Katekyo Hitman Reborn
Personaggio/Coppia: Tsunayoshi Sawada. In questo capitolo, menzione di Haru->Tsuna e Tsuna/Kyoko.
Prompt: 45. Serenità ; 35. Giorno; 01. Amore; 29. Sempre; 05. Lettere @ 50drabble
Rating: PG
Numero del capitolo: 1
Avvertimenti: SPOILER! per la serie Millefiore.
Note: Ed ecco il primo capitolo. La fic, in generale, deve trattare gli ultimi giorni di vita di Tsuna. All'inizio mi ero imposta che non ci sarebbe mai dovuto essere il PV di Tsuna, ma poi ho lentemente cambiato idea. Ce ne sarà SEMPRE uno, ad inizio capitolo, che però è un pensiero successivo a quello che succede nel capitolo. Una specie di introduzione.
Ciò che non è cambiato è la struttura: farò esattamente 10 capitoli, da 5 drabble l'uno.
Questo è il primo, una specie di introduzione, con Haru e Tsuna.
Link alla tabella: Tabella
Tsuna - Serenità (200)
Tanto
tempo fa, poco dopo la morte del Nono, quando era stato eletto
ufficialmente Decimo dei Vongola, non era così.
Tutti cercavano di alleggerire il suo compito, di aiutarlo in ogni modo.
Tutti erano sempre all’interno del quartier generale, a ridere, a scherzare.
Ora, invece, erano sempre tutti fuori in missione, a rischiare la vita, mentre lui rimaneva là da solo.
‘Al sicuro’ , sosteneva Gokudera. ‘ Completamente inutile ‘ lo correggeva lui.
Perché dovevano per forza combattere quella guerra?
Perché non si poteva semplicemente vivere serenamente, gli uni con gli altri, aiutandosi a vicenda?
La risposta era semplice, e Reborn un giorno gliela aveva sbattuta davanti in modo molto brusco quando, esasperato, gli era sfuggito.
Quella era la Mafia.
Cose come la pace, la serenità e la gentilezza non erano ammesse.
O, almeno – aveva aggiunto, curvando le labbra in uno dei suoi enigmatici sorrisi – non al di fuori della propria famiglia.
La Famiglia.
Reborn glielo aveva detto, che era quella la cosa più importante, la prima a cui doveva sempre pensare.
Per lei doveva lottare, per lei doveva sopportare, e per lei – se fosse stato necessario – sarebbe dovuto morire.
Fece un altro sospiro.
In ogni caso, ormai mancava poco…
Haru – Amore (110)
Haru – Lettere (210)
Tutti cercavano di alleggerire il suo compito, di aiutarlo in ogni modo.
Tutti erano sempre all’interno del quartier generale, a ridere, a scherzare.
Ora, invece, erano sempre tutti fuori in missione, a rischiare la vita, mentre lui rimaneva là da solo.
‘Al sicuro’ , sosteneva Gokudera. ‘ Completamente inutile ‘ lo correggeva lui.
Perché dovevano per forza combattere quella guerra?
Perché non si poteva semplicemente vivere serenamente, gli uni con gli altri, aiutandosi a vicenda?
La risposta era semplice, e Reborn un giorno gliela aveva sbattuta davanti in modo molto brusco quando, esasperato, gli era sfuggito.
Quella era la Mafia.
Cose come la pace, la serenità e la gentilezza non erano ammesse.
O, almeno – aveva aggiunto, curvando le labbra in uno dei suoi enigmatici sorrisi – non al di fuori della propria famiglia.
La Famiglia.
Reborn glielo aveva detto, che era quella la cosa più importante, la prima a cui doveva sempre pensare.
Per lei doveva lottare, per lei doveva sopportare, e per lei – se fosse stato necessario – sarebbe dovuto morire.
Fece un altro sospiro.
In ogni caso, ormai mancava poco…
Haru
– Giorno (100)
«Manca
davvero poco, non è vero?»
Gli fece un sorriso, appoggiandogli una tazza di the sul tavolo.
« Kyoko-chan è davvero agitata! Ogni giorno chiama me ed Hana, ha dubbi davvero su ogni cosa, dagli accessori dell’abito ai fiori per la cerimonia… »
« Grazie per l’aiuto che le stai dando, Haru. » le rispose lui, gentile, con quel sorriso che molti anni prima l’aveva fatto innamorare, ed ancora adesso a sentirselo rivolgere il cuore cominciava a batterle forte.
Doki Doki.
« Non è niente, Tsuna-san! Sarà un giorno speciale, e devo impegnarmi in modo che tutto sia perfetto. »
Gli fece un sorriso, appoggiandogli una tazza di the sul tavolo.
« Kyoko-chan è davvero agitata! Ogni giorno chiama me ed Hana, ha dubbi davvero su ogni cosa, dagli accessori dell’abito ai fiori per la cerimonia… »
« Grazie per l’aiuto che le stai dando, Haru. » le rispose lui, gentile, con quel sorriso che molti anni prima l’aveva fatto innamorare, ed ancora adesso a sentirselo rivolgere il cuore cominciava a batterle forte.
Doki Doki.
« Non è niente, Tsuna-san! Sarà un giorno speciale, e devo impegnarmi in modo che tutto sia perfetto. »
Haru – Amore (110)
A
questo punto, sorrise al ragazzo, arrossendo leggermente.
Non aveva detto la verità. O meglio, non del tutto.
C’era una ragione per la quale stava facendo tutto quello per Kyoko-chan – o meglio, un’altra ragione.
E quella ragione era Tsuna.
Non sapeva abbastanza della mafia per capire bene cosa stesse succedendo, ma era ovvio che per il ragazzo fosse un brutto momento. Fare in modo che il suo matrimonio con Kyoko-chan fosse perfetto era una delle poche cose che poteva fare per renderlo felice.
Perché, lei amava ancora Tsuna dal più profondo del suo cuore.
Ma se a renderlo felice era Kyoko-chan, allora per il suo bene doveva mettersi da parte.
Non aveva detto la verità. O meglio, non del tutto.
C’era una ragione per la quale stava facendo tutto quello per Kyoko-chan – o meglio, un’altra ragione.
E quella ragione era Tsuna.
Non sapeva abbastanza della mafia per capire bene cosa stesse succedendo, ma era ovvio che per il ragazzo fosse un brutto momento. Fare in modo che il suo matrimonio con Kyoko-chan fosse perfetto era una delle poche cose che poteva fare per renderlo felice.
Perché, lei amava ancora Tsuna dal più profondo del suo cuore.
Ma se a renderlo felice era Kyoko-chan, allora per il suo bene doveva mettersi da parte.
Tsuna
– Sempre (100)
In
quel momento, guardò il sorriso della ragazza.
Cara, vecchia e dolce Haru. Era sempre stata una ragazza allegra, un po’ strana, ma pur sempre energica.
E non era cambiata, nemmeno dopo dieci anni.
Si era naturalmente fatta più donna: il viso aveva perso le fattezze infantili, ed anche le sue forme si erano accentuate. Ma dentro era pur sempre la stessa.
Sarebbe stata un ottima moglie anche lei, e lo sapeva benissimo. Però, per quanto il suo entusiasmo potesse donare energia, nulla avrebbe potuto fargli dimenticare il dolce sorriso di Kyoko-chan. La amava, e sarebbe stato così per sempre.
Cara, vecchia e dolce Haru. Era sempre stata una ragazza allegra, un po’ strana, ma pur sempre energica.
E non era cambiata, nemmeno dopo dieci anni.
Si era naturalmente fatta più donna: il viso aveva perso le fattezze infantili, ed anche le sue forme si erano accentuate. Ma dentro era pur sempre la stessa.
Sarebbe stata un ottima moglie anche lei, e lo sapeva benissimo. Però, per quanto il suo entusiasmo potesse donare energia, nulla avrebbe potuto fargli dimenticare il dolce sorriso di Kyoko-chan. La amava, e sarebbe stato così per sempre.
Haru – Lettere (210)
«
Tsuna-san… ne sei sicuro? » gli chiese
all’improvviso.
Non aveva idea del perché gli facesse quella domanda.
Si era arresa, dopo aver continuato per anni a vedersi sbattere davanti a lettere cubitali ‘Tsuna-san ama Kyoko-chan’ e ‘Kyoko-chan è la tua migliore amica e devi aiutarla.’ .
Però era convinta che oggi ci fosse qualcosa di terribilmente strano in Tsuna.
Ed in quel momento sentì la mano calda del giovane stringere la sua, e guardarla negli occhi, e le sembrò di morire.
« Haru… c’è una cosa che devo chiederti. »
Con la poca forza che aveva in corpo, cercando di sostenere lo sguardo serio – finalmente, da uomo adulto – del suo adorato Tsuna, e rispose « Qualsiasi cosa, Tsuna-san! »
Lui cominciò a torturarsi il labbro inferiore, preso da un indecisione incomprensibile alla ragazza, che, nonostante tutto, sperava che le dicesse che l’amava.
« Se mi succedesse qualcosa… ti prenderai cura di Kyoko-chan? Le starai vicino? »
Non aveva mai visto uno sguardo più serio sul suo volto. Per un attimo smise di respirare, pensando semplicemente a quanto le aveva appena detto.
« Tsuna-san… »
Cosa sarebbe dovuto succedergli? Cosa?
« Ah. » mormorò « No, non è niente. Vai pure, Haru. E grazie ancora per l’aiuto. »
Non sono del tutto convinta, in realtà. Stavo già cominciando a scrivere un nuovo inizio, che però non era più molto 'prologo' . Però credo che lo userò comunque, come drabble iniziale del capitolo 4 o 5.
In ogni caso, Haru sta cominciando a diventarmi simpatica.
E sono convinta che, se Tsuna le dicesse che a lui piaceGokudera
Kyoko, lo aiuterebbe a conquistarla. All'inizio non ne sarebbe
contenta, ma alla fine lo aiuterebbe.
Non aveva idea del perché gli facesse quella domanda.
Si era arresa, dopo aver continuato per anni a vedersi sbattere davanti a lettere cubitali ‘Tsuna-san ama Kyoko-chan’ e ‘Kyoko-chan è la tua migliore amica e devi aiutarla.’ .
Però era convinta che oggi ci fosse qualcosa di terribilmente strano in Tsuna.
Ed in quel momento sentì la mano calda del giovane stringere la sua, e guardarla negli occhi, e le sembrò di morire.
« Haru… c’è una cosa che devo chiederti. »
Con la poca forza che aveva in corpo, cercando di sostenere lo sguardo serio – finalmente, da uomo adulto – del suo adorato Tsuna, e rispose « Qualsiasi cosa, Tsuna-san! »
Lui cominciò a torturarsi il labbro inferiore, preso da un indecisione incomprensibile alla ragazza, che, nonostante tutto, sperava che le dicesse che l’amava.
« Se mi succedesse qualcosa… ti prenderai cura di Kyoko-chan? Le starai vicino? »
Non aveva mai visto uno sguardo più serio sul suo volto. Per un attimo smise di respirare, pensando semplicemente a quanto le aveva appena detto.
« Tsuna-san… »
Cosa sarebbe dovuto succedergli? Cosa?
« Ah. » mormorò « No, non è niente. Vai pure, Haru. E grazie ancora per l’aiuto. »
Non sono del tutto convinta, in realtà. Stavo già cominciando a scrivere un nuovo inizio, che però non era più molto 'prologo' . Però credo che lo userò comunque, come drabble iniziale del capitolo 4 o 5.
In ogni caso, Haru sta cominciando a diventarmi simpatica.
E sono convinta che, se Tsuna le dicesse che a lui piace