Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: DoctoRose91    28/09/2015    0 recensioni
Terza long che segue “Ricordati di Me” e “Ricordati di Lei”.
Trama: Gold si trova da solo in un territorio ostile con mille dubbi ed incertezze, e solo una persona potrebbe aiutarlo, ma quella persona ora è a Storybrooke a contorcersi dal dolore di non poterlo mai più rivedere, ma forse per loro c’è ancora speranza! E mentre Belle cercherà di portare avanti la gravidanza facendosi forza, Gold a Neverland incontrerà una persona che gli sarà enormemente d’aiuto, ma quella stessa persona, senza volerlo, lo condurrà alla confusione facendolo poi commettere un atto atroce che avrebbe potuto distruggere tutto quello che si era costruito. E quel momento, quel ricordo forse sarebbe stato la sua condanna.
Dal cap 3: -Belle non l’indossa mai questo bracciale, lo ritiene troppo prezioso!-
-Infatti hai ragione! Ma forse tu vorresti vedermelo addosso!-
-Ma prima non ce l’avevi! Perché adesso sì?-
-Che cosa vuoi che ti risponda? Sono frutto della tua immaginazione ed ogni volta cambi!-
-Non sono solo gli abiti che cambiano, ma anche tu! Sto iniziando a dubitare della mia immaginazione, credo che ci sia dell’altro!-
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
- Questa storia fa parte della serie 'Ricordati...'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic" />


Capitolo 1: Regalo di Compleanno
 
Si guardava allo specchio mentre indossava il suo vecchio capotto di coccodrillo nero. Sembrava essere ritornato indietro di moltissimi anni. Ricordava ancora la prima volta che la sua adorata Belle fece un commento sulla sua giacca: “Ma non la trovate pesante e fastidiosa da portare addosso?” . Quella semplicità e quella dolcezza già gli mancavano. L’aveva da poco ritrovata e già l’aveva persa e questa volta sarebbe stato per sempre.
Questa volta non aveva lasciato solo lei, ma anche una nuova vita che cresceva in lei, e nuovamente non avrebbe potuto fare da padre. Forse era la condanna della sua famiglia, nessuno era riuscito a fare il padre: suo padre aveva fallito con lui, lui lo stesso con Bae e nuovamente con la piccola Rose, e Neal non ha avuto il tempo materiale di rifarsi con il piccolo Henry. Ormai era morto e contro la morte non si può nulla. Ma presto l’avrebbe raggiunto, a breve avrebbe varcato la soglia della morte e avrebbe incontrato la sua vecchia amica che da sempre era riuscito a scampare. Ma ora basta scappare, era giunto il tempo di farla finita, anche se dietro di sé questa volta lasciava molte persone a cui voleva bene, doveva sacrificarsi proprio per loro. Si diede un’ultima guardata allo specchio prima di lasciare la cabina della nave. Prese il suo bastone e lentamente salì le scale che lo conducevano sul ponte. Questa volta doveva affrontare un nemico molto potente e molto forte…doveva affrontare Peter Pan.
 
Vide Emma chiacchierare con la sua famiglia e Hook con Regina davanti al timone della nave. Già solcavano le acque di Neverland, a breve avrebbero raggiunto le sue sponde. Respirare nuovamente quell’aria gli procurava una fitta al cuore, vecchi e tristi ricordi custodiva quel luogo. 
 
-Qui la magia regna sovrana miss Swan! E per quel poco che la conosco lei non è capace ad affrontare tale pericolo. Lei ha bisogno di prove concrete, ma questa volta è diverso!-
 
-Ho sconfitto un drago posso farcela!-
 
-Ne dubito!-
 
Lasciò roteare il bastone scomparendo dalla loro presenza.
 
……
 
Fioccava. L’intera vallata era bianco latte. Ogni albero e ogni cespuglio erano coperti di neve. Anche le cime della montagne sembravano più innevate del solito. Ormai era nuovamente giunto l’inverno, anche a casa sua era sempre rigido e gelido. E nonostante ciò era contenta. A breve sarebbe arrivato il suo compleanno e non vedeva l’ora di festeggiarlo insieme a Rumple. Era il suo primo compleanno con lui, o per meglio dire era il primo compleanno che trascorreva con lui come una coppia. Infatti già aveva vissuto il suo primo compleanno in quel castello, ma era stato normale, ricco di faccende domestiche. Quella volta Rumple non c’era stato neanche. Era stato fuori per un importante impegno e quindi lo passò da sola in quelle fredde e sconosciute mura. Ma nonostante ciò aveva un lieto ricordo del suo primo compleanno passato lì…
 
Primo compleanno di Belle al castello oscuro
 
 
Rumple era stato fuori tutta la giornata e si era ritirato in tarda sera. Quella fu una delle giornate più rigide che lei avesse mai vissuto. Non si erano neanche visti, aveva passato da sola il suo compleanno. Era un momento importante e lei l’aveva passato così tra una faccenda e l’altra. Non aveva avuto gli auguri da nessuno, ormai viveva da sola, isolata dal resto del mondo e lo stesso Rumple non gliela aveva fatti. Ma del resto come poteva sapere che era il suo compleanno. Eppure quel compleanno fu indimenticabile. In camera sua, prima di rintanarsi nel suo letto, sulla sua scrivania aveva trovato una rosa blu con le punte dei petali di un blu intenso. Non c’era nulla vicino, c’era solo quel fiore disteso sulla tavola. Era bellissimo. Non sapeva dell’esistenza di tale fiore, ne aveva visti molti in vita sua e ne aveva letti di altri, ma non conosceva questa particolare specie. Lo portò al naso chiudendo gli occhi. Percepì freschezza e purezza. Era un trionfo di sensazioni meravigliose e indescrivibili. Delicatamente lo posò sulla scrivania sorridendo come una ragazzina, sicuramente era stata opera di Rumple, ed era stato di una gentilezza inaudita.
 
Fine ricordo
 
 
Chissà questa volta cosa aveva in mente di regalarle, era tutta eccitata e curiosa di cosa avrebbe preparato. Non vedeva l’ora che arrivasse il suo compleanno, ma doveva aspettare poco, doveva aspettare solo 24 ore.
 
……
 
Rientrare in quella casa fu una tristezza. Senza di lui tutto era cambiato, ogni cosa gli raccontava di lui, di lei, di loro. Ogni stanza le riportava alla mente tanti ricordi tristi, ma soprattutto belli e gioiosi. Rumple se ne era andato e questa volta sarebbe stato per sempre. Ora non aveva più uno scopo per cui vivere, era riuscita a proteggere la città, ed il suo compito si era concluso. Ormai la sua presenza e il suo aiuto erano marginali. Tutti ce la potevano fare benissimo da soli, lei non era indispensabile, non lo era mai stata e non lo era neanche per Rumple. Ecco perché l’aveva lasciata lì, sapeva che lei non sarebbe stata d’aiuto. Sconforto e angoscia l’invasero il cuore. Si sedette sulla poltrona del soggiorno lasciandosi cadere nel baratro della solitudine e del dolore. Una piccola lacrima le solcò il viso, nonostante avesse pianto così tanto ancora aveva lacrime da versare. Eppure quello doveva essere un giorno felice…era il suo compleanno. 
 
…..
 
Il fatidico giorno era giunto. Era una bellissima giornata, l’aria era fresca, tutto era innevato e i raggi del sole rischiaravano l’intera vallata. Il giardino del retro era bellissimo, ogni fiore e ogni pianta erano splendidi. Quella mattina Rumple non c’era, infatti si era svegliata da sola nel loro letto. Non aveva neanche lasciato nulla, ne un bigliettino e neanche una rosa come fece l’ultima volta.
E se non era stato lui? E se quel pensiero l’aveva interpretato male? Forse non sapeva che oggi era il suo compleanno. Lo cercò per tutto il castello, ma di lui nessuna traccia. Malinconia e tristezza l’invasero il cuore. Era proprio iniziata male quella giornata. Eppure lei non chiedeva poi molto, voleva solo trascorrere del tempo con lui, ma forse non le era concesso. Lui era un uomo impegnato, non poteva di certo spostare i suoi affari per il suo compleanno. Si fece forza e decise di iniziare la giornata considerandola come tutte le altre, e così si recò in giardino con il suo solito libro, il cestino e la copertina scozzese. Preferì annegare il dispiacere nella lettura, almeno così il tempo sarebbe passato più in fretta.
 
…….
 
Rimettere piede in quell’isola fu molto faticoso. Era un luogo tetro, meschino e di perdizione. L’immaginazione poteva fare brutti scherzi e se non si era abituati si poteva cadere facilmente nella trappola. Lui lo sapeva bene, l’aveva vissuto in prima persona. Quel luogo per lui era stato la sua rovina ed ora nuovamente si ripresentava nella sua vita distruggendo l’unica cosa che gli ricordasse il suo amato Baelfire… Henry.  Ad ogni passo ricadeva nel buio e profondo baratro di cattiveria ed oscurità, quell’oscurità che solo Belle era riuscita a rischiarare con il suo amore e con il suo affetto. Ma questa volta aveva bisogno del mostro, doveva essere spietato e deciso se voleva ottenere dei risultati, non poteva essere di certo il dolce Rumple che Belle aveva trasformato. Doveva ritornare il Dark One di sempre, quello che ancora non era stato contaminato dalla dolcezza infinita di Belle, e se possibile doveva essere ancora più oscuro di quanto non lo fosse mai stato.
 
……
 
Una folata di vento annunciò la materializzazione di Rumple. Belle chiuse il libro osservando quella nube viola scomparire davanti ai suoi occhi. Vide Rumple sorriderle dolcemente. Era raggiante e felice. Non l’aveva mai visto in quello stato.
 
-Buongiorno amore mio!- si avvicinò a lei inginocchiandosi.
 
-Buongiorno!- salutò  posando il volume nel cestino al suo fianco.
 
Le prese le mani continuando a sorriderle e l’aiutò ad alzarsi.
 
-Scusami!- disse poi guardandola fissa negli occhi.
 
Belle si stranì. Cosa volevano intendere quelle scuse?
 
-Questa mattina me ne sono andato come un ladro senza lasciarti nulla! Mi dispiace tanto!- completò le sue scuse.
 
Belle sorrise. Quindi era vero, ci aveva visto giusto, Rumple non sapeva del suo compleanno.
 
-Voglio farmi perdonare!-
 
La strinse a sé baciandole dolcemente l’incavo del collo. Belle si strinse a lui godendosi quella piccola coccola.
 
-Beh vedo che stai iniziando bene!- ironizzò sorridendo come una ragazzina.
 
-E non hai idea di cosa abbia in mente!- spiegò aumentando la presa su di lei.
 
Belle si discostò cercando di incrociare i loro sguardi. Era curiosa di sapere cosa avesse architettato lui. Mosse la testa invitandolo a parlare.
 
-Ti fidi di me?- chiese il folletto sorridendole dolcemente.
 
Belle annuì.
 
-Sempre!- aggiunse poi sorridendogli.
 
 Sorrise contento della sua risposta.
 
-Chiudi gli occhi e non aprirli per nessun motivo al mondo!- le disse stringendola a sé.
 
Belle lo fissò intensamente poi chiuse delicatamente gli occhi incuriosita più che mai.
 
Rumple sorrise di gioia. Era bellissima baciata dai raggi del sole. La strinse di più a sé avvolgendo i loro corpi in una nube.
 
Belle sentì solo un forte vento e un senso di vuoto assoluto. Sentì nuovamente la terra sotto i piedi e un leggero venticello fresco sfiorarle il viso. Sicuramente Rumple aveva usato la materializzazione e forse li aveva portati da un’altra parte.
 
-Aprili!- disse poi dolcemente.
 
Belle lentamente aprì gli occhi incuriosita di cosa avesse architettato il suo folletto.
 
Davanti a sé vide ciò che non si sarebbe mai aspettata. Sgomento e meraviglia le impedirono di parlare. Non poteva credere ai suoi occhi eppure era così. Rumple sorrideva contento della sorpresa. Dall’atteggiamento della ragazza si capiva che aveva fatto centro.
Lo guardò negli occhi sbigottita, ancora aveva la mano sopra la bocca, ed aveva gli occhi lucidi dalla forte emozione. Era la cosa più bella che Belle avesse mai visto.
 
……
 
Sfiorò il suo ventre accarezzandolo dolcemente. Ormai erano rimaste da sole.
 
Quella mattina dopo aver protetto la città aveva trovato la forza di chiedere all’unica persona che poteva risponderle il motivo per cui il bacio avuto con Gold al negozio non aveva funzionato. Ricordava perfettamente che quando era Lacey era completamente attratta da Gold esattamente come lo era stata la prima volta, perché dunque quando si erano baciati lei non aveva ripreso la memoria?
E quello che scoprì dalla fata turchina fu una cosa che non si sarebbe mai immaginata, ma era anche quella più logica…
 
Incontro con la fata turchina al convento di Storybrooke
dopo aver protetto la città.

 
-Belle come mai qui…qualcosa non va?-
 
Belle aveva raggiunto il convento delle suore dopo aver salvato la città da una nuova minaccia che Rumple le aveva annunciato. Non sapeva fino a quanto credergli, ma lo doveva fare, doveva proteggere quella città da un eventuale attacco. Non si sarebbe mai perdonata di non aver dato ascolto al suo Rumple.
 
Sorrise alla donna avvicinandosi lentamente, voleva conoscere il motivo per cui non aveva recuperato la memoria, ma allo stesso tempo temeva di non riuscire a sopportare la verità dopo tutto quello che stava passando.
 
La fata le si avvicinò preoccupata, pensava che qualcosa non fosse andata bene durante l’incantesimo che Belle aveva gettato nelle miniere e che una nuova minaccia era arrivata in città. Ma leggendo meglio il volto indeciso e affranto della ragazza aveva subito capito che la città non c’entrava nulla, ma era una questione privata di cui Belle voleva parlare con lei, e lei sarebbe stata ben lieta di aiutarla.
 
-Mi scuso per il disturbo!-iniziò la ragazza continuando a mantenere un dolce sorriso cercando di mascherare quell’evidente agitazione.
 
-Nessun disturbo Belle, vieni sediamoci nel chiostro!-
 
L’invitò la donna indicando una panchina di pietra nel giardino del convento. Belle la seguì ed appena si sedette prese il coraggio formulandole quella domanda.
 
-Volevo sapere il perché grazie alla sua pozione ho riacquistato i miei ricordi e non con il bacio del mio vero amore come accadde la prima volta!-
 
C’era riuscita a farle quella domanda, ora doveva essere più forte di prima, doveva sopportare la risposta.
 
La donna le sorrise e guardò il ventre della ragazza.
 
-Per lei!- disse indicandole la pancia.
 
Belle si stranì e guardò il ventre, lo toccò tremando leggermente. Ritornò a guardare la donna seduta affianco a lei chiedendole con lo sguardo di aiutarla a capire.
 
-Belle quando ho realizzato la pozione Brontolo mi aveva chiesto una seconda dose per te. In un primo momento non capii come mai tu ne avessi bisogno visto che ero convinta che un bacio del Dark One ti avrebbe risvegliato! Ma poi ho riflettuto, anche se tu ti saresti baciata con il tuo vero amore, non avresti riavuto la memoria per “causa” sua!- affermò poggiando una mano su quella che Belle aveva sul ventre.
 
-Perché mia figlia doveva essere l’ostacolo?- chiese incuriosita, non capiva cosa c’entrasse la figlia in quella situazione.
 
-Ma no Belle…tua figlia non era l’ostacolo ed il bacio ha funzionato, ma aveva bisogno d’aiuto!- rise dolcemente allontanando la mano dal ventre della ragazza.
 
Belle mosse la testa non capendo cosa volesse intendere la fata.
 
-Belle tu sei stata baciata dal tuo vero amore…ma tua figlia no! Non dimenticare che eravate in due ad aver attraversato quel confine ed entrambe avete perso la memoria!- iniziò ad essere più precisa.
 
-Come…come può essere che lei ha perso la memoria, non è ancora nata come ha potuto costruirsi dei ricordi?- continuò a chiedere.
 
 
-Belle ogni bambino dal momento che inizia a crescere nella pancia della madre inizia a realizzare e a costruirsi dei ricordi…ricordi che poi subito verranno assimilati nella parte del cervello a cui noi una volta cresciuti non potremmo più accedere! Beh la tua piccolina aveva perso quei piccoli ricordi che si era costruita! Ed aveva bisogno di ricordare chi fosse!- spiegò la donna.
 
Belle in quel momento spalancò la bocca, ora era tutto molto più chiaro, ed anche logico, ma ancora non le tornava una cosa.
 
-Allora come mai il bacio di Rumple non ci ha ridato i ricordi? Perché avevamo bisogno della pozione che ci avete dato? Il vero amore non dovrebbe spezzare ogni sortilegio?-chiese spiegazioni.
 
La donna le sorrise dolcemente accavallando le gambe.
 
-Belle il bacio del vero amore può spezzare qualsiasi sortilegio…può aiutare chiunque è in difficoltà. Il Dark One avrebbe aiutato sua figlia se l’avesse baciata proprio come aveva fatto Emma con Henry all’ospedale…ma dimentichi mia cara che il bacio del vero amore può aiutare solo una persona…ed in questo caso eravate in due!- disse.
 
Belle solo in quel momento aveva capito totalmente la situazione, ora era tutto più chiaro e preciso.
 
-Quindi la mia pozione non è servita per te….tu se non fossi stata incinta avresti riacquistato la memoria, e forse qualcosa è accaduto quando lui ti ha baciata, ma eri frenata perché la tua mente era anche collegata alla creatura che porti in grembo!-continuò la donna.
 
Belle si alzò portandosi una mano alla bocca, il bacio del vero amore non aveva fallito, era solo che erano in due e Rumple non poteva salvare entrambe.
 
-La mia pozione è servita per la tua Rose! L’ha aiutata a ricordarsi di te…di voi!*-
 
Belle si voltò verso la donna che in quel momento si era alzata anche lei e si era avvicinata. Spalancò gli occhi quando aveva sentito il nome di sua figlia pronunciato dalla fata. Solo in quel momento si era accorta che la donna parlava al femminile quando si rivolgeva alla sua bambina. Ma lei non aveva detto a nessuno della scoperta fatta e del nome che aveva scelto insieme a Rumple di dare alla bambina. Come poteva saperlo lei?
 
-Come fa a sapere che è una bambina ed a conoscere il suo nome?-chiese d’impulso.
 
La donna intrecciò le mani davanti alla gonna sorridendole dolcemente.
 
-So molto su di lei Belle, molto più di te e del Dark O…Rumple!-
 
Belle spalancò gli occhi scioccata, voleva chiederle che cosa, voleva sapere chi fosse sua figlia.
 
-Devo andare…ho un convento da gestire e con tutto quello che è accaduto in città serve la mano di tutti! Tu riposa mia cara…hai già fatto tanto!- le disse accarezzandole la spalla.
 
Belle capì che non era il momento adatto per farle quelle domande, e forse non ce ne sarebbe mai stato uno. Il futuro è incerto e di certo lei non voleva conoscerlo, avrebbe vissuto tutto come sarebbe venuto, avrebbe affrontato il destino come sempre aveva fatto…con coraggio.
 
Fine ricordo
 
 
-Hey piccola, sono contenta che tu abbia ricordato me…e soprattutto di noi! Oh Roslyn…mia piccola Rose siamo rimaste da sole, Rumple ci ha lasciate per aiutare suo nipote Henry, ma non preoccuparti vedrai che insieme ce la faremo! Ti prometto che ti darò tutto l’amore di cui hai bisogno e farò in modo che non ti manchi nulla! Non ti preoccupare angelo mio, mamma è forte e ce la farà anche questa volta, solo che questa volta sarà più difficile delle altre!-
 
Si fece forza, non poteva arrendersi. Portava in grembo il frutto del loro amore e doveva essere forte soprattutto per lei, per quel piccolo batuffolo che custodiva nel suo ventre. Era l’unica cosa che gli ricordasse Rumple e doveva proteggerla a qualunque costo.  Quella era la loro figlia, la cosa più importante. L’aveva desiderata con tutte le sue forze e il cielo gli aveva fatto questo incredibile dono. Nel suo grembo portava il frutto del suo vero amore e solo questo bastava per ritornare ad essere la donna forte che era sempre stata. Doveva farlo per lei e soprattutto per la piccola Rose.
 
……
 
-E’…è bellissimo Rumple!- commentò lei abbracciandolo.
 
Lui sorrise di gioia, era felice di vederla in quello stato. Era la cosa più bella che potesse mai vedere.
 
Si distaccarono, Belle continuava ad osservare intorno a sé sbigottita e meravigliata. Lui da dietro la prese per i fianchi e delicatamente appoggiò il mento sulla sua spalla destra.
 
-Buon compleanno amore mio!- gli disse teneramente.
 
Belle spalancò gli occhi, non poteva credere alle sue orecchie. Rumple sapeva del suo compleanno. Voltò la testa lentamente squadrandolo allibita ed estasiata.
 
-Spero che ti piaccia il mio regalo!- aggiunse poi sorridendole teneramente.
 
-E’ stupendo. Tu sei stupendo! Amore mio grazie! Ma come facevi a sapere del mio compleanno? Credevo che l’anno scorso fosse stato solo un episodio, che quella rosa era capitata per coincidenza nella mia stanza! Ed invece…ed invece. Scusami, ma l’agitazione mi sta giocando brutti scherzi!-
 
Non le capitava di essere senza parole, di solito si vantava di toglierle a Rumple, ma lei aveva sempre da parlare e invece quella volta fu annebbiata dalla gioia.
 
 -Non hai da scusarti amore mio di nulla!- sorrise stringendola di più sui fianchi.
 
-Quindi…quindi è qui che hai preso quel particolare esemplare di rosa blu!- ipotizzò lei.
 
-Sì! Sai questo è un posto molto particolare. Qui nascono rose di un blu simile al colore del cielo di notte, non esistono altre con la stessa tonalità di colore…sono uniche. Ma la sai la cosa più strabiliante?- chiese osservando il panorama.
 
Lei negò incuriosita dal suo discorso.
 
-Questo luogo produce questi fiori solo per ben 24 ore!- continuò  meravigliato da tanto splendore.
 
-Quindi la sera muoiono e la mattina rinascono!- cercò di capirci lei.
 
-No tesoro è questo il bello! Questi fiori…tutto questo posto si manifesta solo in un determinato giorno dell’anno… il giorno del tuo compleanno!- fu esplicito lui.
 
Belle spalancò gli occhi. Come poteva essere che tutta quella meraviglia scomparisse per poi riapparire nuovamente l’anno successivo.
 
-Ma…ma come è possibile?- chiese avvicinandosi ad un cespuglio di rose.
 
-L’ho fatto io!- rispose netto lui avvicinandosi al cespuglio.
 
Belle si voltò di scatto incrociando il suo sguardo. Lui sorrise imbarazzato.
 
-Ho creato io questo posto e ho voluto piantare queste rose uniche. Questo luogo appare solo nel giorno del tuo compleanno perché sei solo tu la persona che desidero osservi questa meraviglia. È il mio regalo per te per l’eternità! Ogni anno per il resto della tua vita questo angolo di paradiso comparirà per rallegrarti e ricordarti di me!-
 
Belle si gettò nelle sue braccia piangendo dalla forte emozione. Era la cosa più bella che lei potesse ricevere. Rumple era la persona più dolce che potesse mai conoscere, era inevitabile che di lui e solo di lui, lei si poteva innamorare.
 
-I love you Rumple!-
 
Tra lacrime e singhiozzi la giovane fanciulla confessò i suoi profondi sentimenti.
 
Sorrise di gioia. Era un privilegio vederla felice e se poi era lui a scatenare tale sentimento ne diventava lusingato.
 
-I love you Belle! I love…you!-
 
……
 
Aveva da poco finito di parlare, o per meglio dire di discutere, con Felix, il braccio destro di Peter. Ormai aveva dichiarato guerra e sarebbe stata solo una questione di tempo, l’imminente incontro che lui stava ritardando da anni sarebbe giunto portandosi con sé la sua vita.
 
Era seduto su di un masso in mezzo alla natura con in mano un oggetto che da anni, anzi secoli, non vedeva più: il suo piccolo pupazzo di paglia. Quel piccolo giocattolo gli suscitò tristi e amari ricordi di una vita passata senza amore e senza suo padre.
Lo portò alla bocca piangendo come un ragazzino, non aveva mai pianto in quel modo, forse era quel bambino nascosto ben saldo in sé ad essere uscito fuori e con egli tutta la sua triste infanzia. In quel preciso momento aveva bisogno di Belle, aveva bisogno di conforto ed amore, un amore che solo Belle era capace di infondergli.
 
…..
 
Erano seduti in quella vallata immersi nella neve e circondati da meravigliose rose blu. Stranamente lì non faceva freddo, anzi il clima era perfetto simile ad una bella giornata di sole. Rumple magicamente aveva fatto apparire un cestino ricco di meravigliose pietanze. Era veramente una giornata strepitosa e bellissima.
 
Le prese una rosa piccola e gliela posò tra i capelli proprio sopra l’orecchio destro. Era bellissima, raggiante, sembrava proprio un delicato fiore.
 
Prese un chicco d’uva bianca imboccandolo dolcemente. Sembravano immersi in un idilliaco paradiso arcadico.
 
-Posso sapere come mai hai scelto questo tipo di rosa?- interruppe quel momento di sonoro silenzio d’amore.
 
-L’ho scelto perché mi ricordano te!- rispose semplicemente  sorridendole.
 
-Me?- domandò incuriosita.
 
-Sono blu perché richiamano i tuoi splendidi occhi oceano in cui io ho desiderato annegare dal primo istante che li ho visti!-
 
Delicatamente le sfiorò la guancia con un dito percependo la sua morbida pelle sotto di esso.
 
Una piccola lacrima le solcò il viso. Essere paragonata ad un fiore, e non ad un fiore qualsiasi, ma ad una rosa era il complimento più bello che lei potesse mai ricevere.
 
Si avvicinò lentamente al suo viso fissandosi dritti negli occhi, un dito distanziava le loro bocche. Lo baciò poco sotto il labbro mostrandogli il suo smisurato affetto. Rumple la prese per i fianchi e lentamente la stese sull’erba distendendosi su di lei.
 
-Sei bellissima amore mio!- confessò accarezzandole i suoi morbidi capelli castani immersi nella neve.
 
Lo strinse a sé aumentando la presa su di lui. L’agitazione e l’estasi iniziavano ad invadere i loro corpi. Tra loro c’era chimica, desiderio e passione elementi che messi insieme non potevano non sfociare in un disperato desiderio d’amore profondo.
 
Alzò la testa avvicinandosi all’incavo del suo collo, iniziò a baciarlo con delirante passione mordendo delicatamente la pelle sotto i suoi denti. Avvolse le gambe sulle sue chiudendolo in un amoroso abbraccio. Le mani di lei vagavano sul suo corpo in cerca della sua carne desiderosa di stringerla nei suoi palmi. Non desiderava altro che trascorrere un meraviglioso momento insieme al suo Rumple.
 
Le slacciò lentamente il suo abito scoprendo la meravigliosa pelle bianca che si confondeva con la neve sotto di lei. Era uno spettacolo della natura che sempre si stupiva di ammirare. Prese a baciarle il suo corpo popolandolo di feroci baci delicati ricchi di passione.
 
Percepire la sua bocca vagare sul suo corpo era di uno splendore inimmaginabile.
 
Lo accolse in lei con amore e affetto. Era meraviglioso essere un unico corpo e percepire le medesime sensazioni.
Appoggiò la fronte su quella di lei, intrecciarono le  mani e specchiandosi  negli occhi inaugurarono quella giornata d’amore e di passione.
 
……
 
Si fece una doccia, la Turchina aveva ragione, aveva bisogno di rilassarsi, ma soprattutto aveva bisogno di scrollarsi di dosso ogni residuo di Lacey, come se una doccia potesse bastare ad eliminare quella odiosa Lacey dalla sua mente. Gettò i panni nella pattumiera e con il solvente per le unghie eliminò ogni traccia di quell’orribile smalto. Ritornò a portare i capelli sciolti e fluenti sulle spalle, proprio come piaceva a Rumple, ed indossò un suo vecchio abito marrone custodito nell’armadio di Gold. Per fortuna tutte le sue cose erano in quella villa, mentre nell’altra casa c’erano soltanto le nuove cianfrusaglie di Lacey che avrebbe poi eliminato più avanti. Passò davanti al suo comodino sedendosi sul letto. Strinse il cuscino di Rumple tra le mani chiudendo gli occhi. Questa volta sarebbe stata davvero difficile. Lo lasciò subito dopo rivolgendosi al suo comodino. Lentamente aprì il primo cassetto immergendo la mano dentro di esso. Una lacrima premeva per uscire fuori, ma decise di essere forte anche se gli eventi erano stati catastrofici. Tirò la mano sorridendo teneramente alimentato da dolci ricordi passati. Portò la mano sulle sue gambe e l’aprì lentamente con il palmo rivolto verso l’alto. Le mostrò proprio quello che lei aveva bisogno in quel momento… un petalo di rosa blu con venature di un blu più intenso su cui sopra c’era scritto Belle.
Emise un sorriso dettato dalla disperazione e dall’angoscia. Quel piccolo e delicato petalo custodiva un profondo e meraviglioso ricordo del loro passato.
 
-Quanto desidererei stare con te in quello stupendo paradiso idilliaco! Ed anche se non ci sono, sono sicura che quel giardino è nuovamente comparso! Grazie amore mio per il meraviglioso regalo di compleanno che ogni anno nasce con l’unico scopo di rallegrarmi! Fa attenzione amore mio e ti scongiuro ritorna di nuovo da me…da noi! Ricordati sempre di noi, io e tua figlia abbiamo bisogno di te!-
 
…….
 
Erano distesi in quel meraviglioso spettacolo della natura creato appositamente per loro. Belle si stringeva al suo Rumple accoccolandosi sul suo torace. Osservavano estasiati quel luogo beandosi della loro presenza. Belle recuperò quella rosa che nella foga della passione era sfuggita dai suoi capelli, ne prelevò un petalo, il più bello, osservandolo teneramente.
 
Con un gesto della mano Rumple illuminò per un brevissimo istante il petalo di un bagliore dorato.
 
-Così potrai conservarlo per il resto della tua vita!- disse poi spiegandole il suo gesto.
 
Belle lo fissò sorridendogli. Nel petalo apparve una piccola parola: Belle.
 
-E’…è stupendo! Quindi significa che anche alla rosa di un anno fa tu l’hai congelata!- collegò lei.
 
-Sì! Volevo che l’avessi. Quella giornata ero stato via tutto il giorno per creare questo posto è per questo che non ci stetti al tuo primo compleanno al castello! Perdonami, ma purtroppo potevo solo farlo quel giorno se volevo questo risultato!-
 
-Perché non mi hai portato all’ora? - chiese incuriosita.
 
-Perché fui un vigliacco. Non volevo rischiare! Decisi pertanto di non mostrartelo, ma pensai comunque di portarti una rosa da questo giardino nella speranza che tu lo accettassi! -  si spiegò lui.
 
-Oh Rumple…il mio dolce e vulnerabile Rumple! E’ anche per questo che ti amo!- l’abbracciò forte al suo petto sorridendo felicemente.
 
La strinse a sé sorridendo.
 
-Grazie per questo splendido compleanno!- alzò la testa incrociando i loro sguardi.
 
-Di nulla amore mio! Per me è solo un piacere vederti felice!-
 
Si strinsero sorridendo gioiosi di quella giornata da favola.
 
…….
 
Vagò per l’isola cercando di schiarirsi le idee. Non poteva mostrarsi vulnerabile agli occhi di Peter. Anche se non ci metteva piede da secoli, ricordava benissimo ogni posto.
Tra vari alberi e piante un cespuglio catturò la sua attenzione. Gli occhi si spalancarono meravigliati di cosa avevano davanti. Lì c’era un cespuglio ricco di rose blu con sfumature più intense del medesimo colore. Si avvicinò di corsa per osservarle meglio.  Si inginocchiò davanti ad esso sfiorando i petali dei fiori con dolcezza.
 
Peter Pan sapeva bene i suoi punti deboli. Prima aveva iniziato con la sua infanzia  ed ora con un passato più recente. Questi lontani ricordi gli procurarono una fitta al cuore. Cosa si doveva aspettare per il futuro.
 
-Perdonami per non essere lì con te! Dovremmo stare nel nostro paradiso idilliaco ed invece siamo nuovamente separati e questa volta è colpa mia! Buon compleanno angelo mio! Buon compleanno mia dolce e cara Belle!-

 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice :D
 
Salve a tutti…spero che vi faccia piacere vedermi nuovamente qui ;)
 
*Ebbene sì qui si è svelato l’ultima sfaccettatura del titolo della precedente long, ovvero Rose doveva ricordarsi di Belle, quindi quel Ricordati di Lei non era solo rivolto a Belle nel ricordare sua figlia, ma anche alla figlia che doveva ricordare la madre. Ma non solo qui è svelato anche il titolo di questa long, la figlia ora si è ricordata dei suoi genitori. Ricordati di Noi però non è solo rivolto alla piccola Rose nel ricordare i suoi genitori, ma anche a Gold. Ora che si trova in un’isola sperduta ricca di mistero e facile alla perdizione, Gold ha bisogno di non perdere la testa e pensare e ricordare la sua famiglia, è l’unica cosa che può fare per non perdersi completamente. Il titolo questa volta non è rivolto a Belle, o a Rose (anche se a lei è legato un minuscolo significato) bensì a Gold. E non sapete quanto lui ne avrà bisogno di ricordare ;)
 
 
Sono molto emozionata di iniziare questa nuova long, come già vi dissi questa è quella che preferisco per quello che ancora voi dovrete scoprire. In questa long vi è un intreccio di sfaccettature di personaggi incredibile. Ci ho dedicato veramente tutta me stessa per cercare di intrecciare benissimo tutta la mia serie, qui vedrete comparire molte cose che avete incontrato nel corso delle precedenti long. Mi sembra veramente di parlare di una vita fa quando ricordo la prima volta che postai il primo capitolo di Ricordati di Me. Non avete idea di quanto mi emozioni e mi entusiasma scrivere e portare avanti questa storia. Scrivere della Rumbelle è sempre un enorme piacere per me, se poi riguarda questa storia maggiormente ;) Ma adesso finiamola con questi sentimentalismi, non è la fine della long bensì l’inizio :D
 
Allora passiamo al capitolo, che dire…qui non solo abbiamo scoperto l’ultimo significato del titolo della precedente long, bensì anche di questa long, ma vedrete che man mano il significato si rafforzerà ;) Come vi accennai abbiamo scoperto una gran bella cosa, il motivo per cui Belle non si era ricordata chi fosse dopo il bacio condiviso con Gold al negozio (cap 10 di Ricordati di Lei). Il “problema” era la figlia, ovviamente il bacio avrebbe funzionato se Belle era solo lei, invece c’era anche un’altra persona con loro, un piccolo batuffolo rosa che cresce lentamente nel ventre di Belle. La soluzione è stata data proprio da colei che poi ha realizzato la pozione per aiutare non Belle, ma Rose. Come avrete capito Belle effettivamente era ritornata in lei grazie al bacio di Gold, ma ancora rimaneva Lacey visto che la vera Belle era ed è legata alla figlia, quindi la pozione non è servita a Belle per ricordare chi fosse, bensì alla figlia e così facendo anche il blocco dei ricordi di Belle si è liberato completamente ritornando la dolce, sensibile e forte Belle insieme alla sua piccola Rose.
 
Beh cari che dire la nostra amata Rumbelle è di nuovo, e per l’ennesima volta, separata. In questo momento mi starete odiando visto che ho mantenuto la caratteristica della S3, ben forse non mi odierete per molto, ne sono sicura. Il prossimo capitolo che ho voluto postare insieme a questo per entrare nel vivo della storia e farvi partecipe di come verrà condotta questa prima parte di S3 nella mia long presenterà l’ingresso di un personaggio che stravolgerà completamente la storia e vedrete quanto sarà fondamentale per le vicende che colpiranno Belle e soprattutto Gold ;)
 
Non vi do nessuna anticipazione anche perché vi basta cliccare la cap 2 :D però vi voglio anticipare un paio di cose prima che raggiungente il cap successivo.

1:Prima di tutto il cap 2 avrà due parentesi, ma una di queste sarà diversa, ovvero avremo una del presente ed un’altra del…. . E’ una sorpresa che scoprirete subito ;)


2: Poi… vi ricordate quando Gold regalò a Belle un bracciale di diamanti e zaffiri come dono per il loro anniversario? Beh vi dissi che questo bracciale sarebbe stato fondamentale più avanti…ebbene nel cap 2 comparirà e ci accompagnerà per molti capitoli e già nel prossimo capitolo scoprirete a cosa servirà e soprattutto al grande potere che ad esso è legato! ;)


3: Il prossimo cap introdurrà un personaggio che anche lui ci accompagnerà moltissimo nei prossimi capitoli e sarà fondamentale per Gold! ;)
 
Prima di lasciarvi alla lettura del capitolo successivo, volevo precisare una piccola cosa su un oggetto che è comparso in questo capitolo…ovvero il regalo di compleanno che Belle ha ricevuto quella volta nel giardino che Rumple ha realizzato per lei. Come avrete notato la copertina presenta in primo piano un petalo blu…beh questo petalo è proprio quello che Belle ha preso da quella particolare rosa quella volta nel giardino con Rumple e che ancora adesso l’ha conservata. Beh cari questo petalo salverà la vita di qualcuno…ma per ora non vi dico di chi! Sarà una dolcissima ed emozionante sorpresa che incontrerete tra qualche capitolo…quindi non dimenticatevi di questo regalo di compleanno ;)
 
Ora vi lascio ad una buona lettura…noi ci vediamo nell’angolo dell’autrice del prossimo capitolo! ;)
 
Grazie a tutti coloro che continuano a seguire con molto affetto la mia storia! <3 

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: DoctoRose91