Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: callistas    13/02/2009    15 recensioni
Ciao ciao ancora a tutte. Spero non alziate gli occhi al cielo per la mia continua, assillante presenza su questo sito. Bene. Vi presento la mia ultima creazione. E' sulla mia coppia preferita, Inuyasha e Kagome. Non mancherà di certo Kikyo a rompere le uova nel paniere (e altro...). Allora, Kagome si ritrova a piedi con il lavoro e va a lavorare da, niente popò di meno, Inuyasha. Scatta la scintilla, ma ci sono degli ostacoli. Riusciranno a superarli? Vi lascio alla lettura e spero, a qualche commentino ino ino o. Besitos, callistas.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Kikyo, Koga, Naraku
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un piccolo inizio... Ciao bedde! Sapete, sono proprio contenta che questo primo capitolo vi sia piaciuto. Volevo fare in modo che Kagome e Inuyasha non fossero sempre quelli timidi e impacciati e allora ho deciso di farli più sicuri di sé stessi. Come avrete ben notato, Kagome non si fa mettere i piedi in testa tanto facilmente, nemmeno da una certa morta vivente di nostra conoscenza. Bella figura che ha fatto davanti ai suoi colleghi, eh? Piccola soddisfazione personale hehehe…ma non perdiamoci assolutamente in chiacchiere.
Siamo ora giunte a questo secondo capitolo in cui ci sarà uno sviluppo. Piccolissimo, ma almeno c’è. Chissà di cosa si tratta…comunque!
Kagome ha conosciuto Inuyasha e, cosa succederà ora dato che Kikyo l’ha obbligata a fermarsi in ufficio? Avrà scatenato una reazione a catena? Forse…
Scusate, ma di più non posso dirvi, altrimenti vi tolgo il gusto della lettura (ma ovviamente lo faccio più per me che per voi … :p).
Ma prima di passare al nuovo capitolo, permettetemi di ringraziare personalmente coloro che hanno recensito, con mia sommissima gioia.

Mikamey: spero che non ti veda nessuno allora…CIAO BEDDA! COME STAI? Mi fa davvero piacere che l’inizio ti sia piaciuto. Per quanto riguarda i pairing ormai dovresti conoscermi. Sono troppo innamorata della coppia Inu-Kag e scambiarli non mi piace proprio. Se un giorno, un malaugurato giorno, tu dovessi leggere una storia che ha un pairing strano, quello sarà il segnale che io non sto bene e che starò scrivendo da una clinica per degenerati mentali. No dai, scherzi a parte. Con le coppie io sono molto rigida, nel senso che Kagome deve stare con Inuyasha, altrimenti che ci sarebbe andata a fare nell’epoca Sengoku se poi doveva tornarsene a casa a bocca asciutta? Sango e Miroku sono fatti per stare insieme: Miroku combina casini e Sango, con immensa pazienza, li sistema. Rin e Sesshomaru. Secondo me questi due sono appositamente stati ideati per finire insieme, un giorno o l’altro. Infatti, se Sesshomaru era tanto immune ai sentimenti umani, perché ha salvato Rin? E anche dopo che l’ha salvata, perché non l’ha abbandonata? Potrei stare qui delle ore a quisquigliare, ma credo che il succo del discorso lo abbiamo capito, no? Ti dicevo…il giorno in cui mi vedrai scrivere qualcosa che sia diverso da una Inu-Kag significa che ho l’umore a terra e che tutto intorno a me deve andare storto.
Bene…dopo questa “piccola” premessa ti lascio alla lettura del cappy, sperando che quello che succederà ti sconfinferi le idee, ma che soprattutto…ti faccia capire da che parte sto.
BESITONES!!!

Monik: AAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!CIAOCIAOCIAO! Come sono contente di vedere il tuo nome tra i commentatori!!!! Sono contenta che ti piaccia il mio stile di scrittura. Di solito prima di pubblicare qualsiasi cosa devo rileggerla come minimo un centinaio di volte e ogni volta devo togliere o aggiungere qualcosa. Uff…comunque! Mi fa anche tanto piacere che anche a te piaccia Julia Roberts…io sono (platonicamente) innamorata di lei. La trovo fantastichissima!
A proposito di ritardi…COM’E’ CHE NON AGGIORNI? Mi stai facendo diventare pazza. Ho visto l’aggiornamento di “Ars Fascinandi”, ma non quello di “Dolci cambiamenti”.
Comunque non ti preoccupare. So cosa significa essere sommersi da compiti, verifiche e affini…è uno stress inimmaginabile, motivo per cui sto da dio adesso che lavoro. Non tornerei a scuola manco se mi pagassero! (oddio…potremmo concordare una cifra e…no vabbè dai…).
Per quanto riguarda l’aggiornamento vediamo come mi gira ma penso che, se i Kami me lo consentiranno, sarà una volta alla settimana. Ti mando un abbracciotto anch’io, evitando nel frattempo la testata nucleare.
BESITONES!

Kagome19: ciaociaociaociaociaociao! Come sono contenta di rivederti! Sono contenta che l’inizio ti sia piaciuto, e spero che possa piacerti anche questo secondo capitolo. Beh, io spero di non deluderti e fammi sapere se magari avresti preferito un approfondimento rispetto ad un altro, ok? Ti aspetto in fondo al capitolo, ciao bedda!

Vale728: allora, vediamo cosa posso dirti per rassicurarti…dunque dunque…Kikyo sarà a dir poco STRONZA in questa storia, quindi ci saranno molte occasioni in cui la tua voglia di ammazzarla schizzerà alle stelle. Kagome la affronterà anche a viso aperto, mettendo bene in chiaro le cose. Kikyo però le farà entrare da un orecchio e uscire dall’altro, fino a quando…ecco, non ti posso dire altro, ma spero di averti incuriosita almeno un pochino. Inuyasha, invece, sarà un po’ meno diretto con la mummia rinsecchita, ma comunque cercherà di farle capire che…scusa, ma non posso dirti nemmeno questo. Allora, io spero di aver stuzzicato la tua curiosità e spero anche di rivederti al prossimo aggiornamento. Ti aspetto in fondo, ok? Besitones, callistas.

Achaori: affermare che Kikyo è una santa, sarebbe blasfemo. Questa ragazza è un po’ troppo contorta per i miei gusti e non è giusto che debba rompere le uova nel paniere agli altri. Ma fatti i ca22i tuoi, no? Vabbè dai…non facciamoci venire l’ulcera per colpa sua.
Sono veramente contenta che il primo capitolo ti sia piaciuto e spero che non sia questo secondo a deluderti. Grazie mille per avermi lasciato un commento! Alla prossima!

Mary_loveloveManga: BEDDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!! Felicissima di rivederti su questi schermi! Sono contenta che questo primo inizio ti sia piaciuto, così come spero ti possa piacere anche il seguito.
So che ci sono due pecche, ma sai come sono fatta: se Inu e Kagome non si mettono insieme vado in paranoia. Però dovranno sudarsi il loro amore, mica posso buttarli uno tra le braccia dell’altro…così! Ci saranno molti ostacoli da superare, molti dei quali si pone proprio Kagome.
Per quanto riguarda Kikyo, troverai una piccola sorpresina in merito. Sappi che però non la farò morire, ma mi impegnerò bene affinchè se ne vada fuori dalle “cocche”.
Non farti problemi per le storie. Quando ti sentirai pronta a pubblicare, mi vedrai sicuramente a commentare. Io ti lascio con questo secondo capitolo. Grazie come al solito per aver commentato e spero che questo secondo capitolo ti stuzzichi come il primo.
Besitones, callistas.


IO E IL MIO CAPO                    UN PICCOLO INIZIO…





=Ma ti pare possibile fare pensieri sconci sul proprio capo?=
“Piacere mio.” – disse Kagome, cercando di apparire sicura di sé. Sembrò funzionare e Inuyasha gradì molto quella sicurezza.
“Come mai qui? Non pranza?” – Kagome alzò un sopracciglio, irritata per non aver pranzato.
“A dir la verità sono stata segregata qui.” – disse Kagome.
“Segregata? Ma chi…oh…la mummia, immagino.” – disse Inuyasha sconsolato.
“Precisamente.” – Inuyasha sembrò pensare a qualche cosa. – “Senta…mi fa compagnia mentre sistemo le mie cose nel mio ufficio?” – Kagome fece una faccia stupita, non se l’era aspettata una richiesta simile.
=Ma certo…poi ti sbatto al muro e ti violento…= fu il pensiero di Kagome.
“Va bene.” – disse solamente. Seguì Inuyasha nel suo ufficio e lo vide dirigersi verso la finestra, tirare le tende e rivelare un arredamento ancora migliore dell’ufficio in cui lavorava Kagome. – “Accidenti!” – esclamò la ragazza guardandosi intorno meravigliata. Inuyasha sorrise nuovamente, impossibilitato a non pensare quanto fosse sexy quella sua nuova impiegata.
“Prego, si sieda…” – disse Inuyasha, attendendo che Kagome si sedesse per aiutarla. La ragazza si avvicinò e con un sorriso lo ringraziò per la sua gentilezza.
“Grazie mille.”
“Prego…” – ma nel togliere le mani dallo schienale, “casualmente”, Inuyasha toccò le spalle di Kagome che ebbe l’impulso di girarsi e baciarlo.
=Sto diventando una porca…devo controllarmi…= pensò Kagome, sempre sorridendo. Inuyasha estrasse dalla sua borsa un computer portatile, all’ultimo grido. Collegò la presa della batteria alla spina e lo accese. Si sedette sulla sua sedia e tirò fuori la camicia dai jeans. Inutile dire che Kagome stava impazzendo. Con gesti sicuri e fluidi della mano, Inuyasha accese i programmi necessari e appena finito, intavolò una chiacchierata con la sua nuova dipendente per conoscerla meglio.
“Allora Kagome…posso chiamarla Kagome, vero?” – chiese Inuyasha guardandola come se di li a poco le sarebbe saltata addosso.
=Puoi fare tutto quello che vuoi…=
“Mi può dare anche del tu.” – disse Kagome, iniziando a flirtare con il suo capo in modo molto sottile, nulla di troppo spinto.
“Grazie. Come si è trovata…scusami…come ti sei trovata qui in questa prima mezza giornata?” – Kagome si appoggiò allo schienale della sedia molto, molto sensualmente, accavallò le gambe e fece oscillare il piede.
“Bene, la ringrazio. Devo farle i complimenti per l’arredamento. Ha un gusto veramente impeccabile.” – disse Kagome, continuando a flirtare. Inuyasha stirò le labbra in un sorriso che mozzò il respiro in gola alla ragazza.
“Grazie, comunque…dammi del tu.” – Kagome sorrise, imbarazzata per quello che aveva appena pensato.
=Se vuoi ti do dell’altro anche…KAGOME BASTA!= pensò la ragazza dentro di sé.
“Mi sembra strano…”
“Cosa?” – chiese Inuyasha.
“Dare del tu al mio principale.” – Inuyasha corrucciò le sopracciglia.
“Non mi piace quando mi chiamano “principale”!”
“Perché no…principale?” – chiese Kagome con un sorriso da sfottò. Inuyasha assottigliò gli occhi, fintamente irritato da quella presa in giro.
“Kagome…” – la ammonì lui, fintamente arrabbiato. In realtà quel gioco lo stuzzicava parecchio.
“Si?…principale?” – Inuyasha schioccò la lingua sul palato e Kagome decise di mollare la presa…per il momento.
“Mi fai compagnia per un caffè?”
“Volentieri grazie…” – con uno scatto fulmineo Inuyasha arrivò alle spalle di Kagome e le spostò la sedia. La ragazza, non abituata a questo tipo di galanteria, sorrise, leggermente imbarazzata.
“Non sono abituata a questo tipo di galanteria…” – disse lei per sdrammatizzare. Inuyasha sorrise.
“Ti ci abituerai…” – disse Inuyasha, lasciandola di stucco e avviandosi verso la porta.
=Ma…ci sta provando sul serio?= si chiese allibita Kagome.

I due si avvicinarono alla macchinetta del caffè e Kagome inserì la sua chiavetta.
“Non se ne parla nemmeno!” – disse Inuyasha, arrabbiato per quello che Kagome voleva fare.
“Beh?” – chiese lei non capendo.
“Offro io!” – disse Inuyasha togliendo la chiavetta dalla feritoia, inserendo la sua. Kagome lo guardò storto, però fece una cosa che lo lasciò di stucco. Sfilò la sua chiavetta e reinserì la propria.
“Sia mai che il mio principale mi offra il caffè!” – disse lei sfottendo. Inuyasha accettò, a patto che però Kagome si servisse per prima.
“Va bene, va bene…basta che non mi licenzi!” – Inuyasha aveva appoggiato il braccio contro la macchinetta, in una posa a dir poco seducente. La camicia infatti gli si era alzata, rivelando una porzione di stomaco niente male.
“Tranquilla…come lo prendi di solito?” – Kagome si girò, rossa in volto.
“C-come?” – Inuyasha si avvicinò un po’ di più a lei. La ragazza non osava fare un passo.
“Come lo prendi di solito?” – Kagome era in panne. Di che stava parlando? – “Kagome? Come lo prendi il caffè?” – chiese Inuyasha, che aveva capito perfettamente che Kagome aveva recepito tutt’altro messaggio.
E la cosa non gli era dispiaciuta per niente.
“Il caffè?” – chiese Kagome come se le avessero appena gettato addosso un secchio d’acqua gelata. – “Ma certo! Il caffè…che altro!” – rise istericamente, un po’ per alleviare la tensione. Vide Inuyasha sghignazzare e si rese conto dell’enorme figuraccia che aveva appena fatto con il suo titolare il primo giorno di lavoro.
=Perfetto…vuoi la guerra Inuyasha NoTaisho? E guerra avrai.=
Kagome si fece seria tutto d’un colpo e piantò i suoi occhi da cerbiatta in quelli d’orati di Inuyasha che smise subito di ridere.
“Lungo.” – disse Kagome che notò l’impercettibile allargamento degli occhi di Inuyasha, segno che anche lui stava iniziando a fraintendere alla grande. – “E con quattro palle.” – ora Inuyasha aveva spalancato gli occhi.
“Q-quattro?” – chiese. Poi Kagome sorrise, “innocentemente.”
“Mi piace dolce…” – Inuyasha si rese conto di aver frainteso alla grande quando vide Kagome ridere di soddisfazione.
=Credo che sarà una cosa molto interessante…= pensò il principale.
Presero i loro caffè e poi si diressero verso la terrazza. Da li si godeva uno spettacolo mozzafiato.
“E’…è bellissimo quassù!” – disse Kagome senza malizia alcuna. Inuyasha la osservò rapito. Quella ragazza era veramente bella!
“Mai come te.” – disse Inuyasha senza tanti peli sulla lingua. Kagome si girò di scatto.
“Prego?”
“Mai come te.” – Kagome si grattò la testa, imbarazzata. – “Che c’è?” – chiese Inuyasha divertito dal rossore diffuso sulle guance di quello splendore.
“E’ che…non ci sono abituata…” – disse Kagome sinceramente.
“Mi sembra impossibile!” – esclamò Inuyasha, stupito. Lei che non è abituata a sentirsi dire che è bellissima? – “Ma forse…non hai nessuno che te le dice queste cose?” – azzardò lui. Kagome lo guardò un attimo e per un attimo soltanto desiderò di non essere fidanzata.
“Oh, no…ce l’avrei, solo che…non me lo dice mai…” – anche se fuori poteva sembrare la persona più serena di questo mondo, Inuyasha dentro stava per scoppiare. Lei era già fidanzata, e oltretutto questo ragazzo non le faceva mai nessun complimento.
“Perdonami, ma…è un’idiota.” – Kagome se ne risentì un po’.
“Ehi!” – disse lei, un po’ arrabbiata.
“E’ un’idiota se non ti dice che sei bella.” – di nuovo Kagome avvampò. Non sapeva se prendersela con Inuyasha per quello che aveva detto di Koga o prendersela con Koga perché non le faceva mai i complimenti. Lasciò perdere la faccenda. Continuarono a parlare di vari argomenti e pian piano arrivarono le tre del pomeriggio. Kagome guardò l’orologio.
“Accidenti! Sono le tre! Devo correre al lavoro altrimenti se faccio tardi il mio principale si arrabbia!” – disse Kagome con il suo sorriso da presa in giro.
“Credo che non si arrabbierebbe mai con te.” – ammise lui, imbarazzandola ancora di più. Kagome gli fece la linguaccia e scese assieme a lui. Alcuni colleghi di Kagome erano già arrivati, tra i quali serpeggiava Kikyo. Quando vide che Kagome stava scendendo con Inuyasha dalla terrazza per poco non le venne un colpo. Ridevano e scherzavano come se fossero amici di vecchia data e poi li vide salutarsi.
“…ok, a dopo, ciao…” – disse Kagome mentre rideva per le avances del suo capo.
“Ciao.” – le disse Inuyasha.
Avances che lei non aveva sdegnato per niente.
Si sedette al suo posto, sotto lo sguardo allibito dei suoi colleghi, ma di Kikyo soprattutto.
“Allora? Che mi fai fare oggi?” – chiese con umore migliore. Kikyo ingoiò pesante e diede a Kagome dell’altro materiale da registrare.
“Registra con lo stesso programma queste ricevute.”
Chissà perché, ma il fatto di rivedere Inuyasha le metteva addosso una strana euforia.
“Ok.” – Kagome si concentrò sul suo lavoro e dopo due ore di numeri e calcolo di percentuali, Kagome potè finalmente andare da Inuyasha. – “Kikyo, io ho finito. Dove devo archiviarle?”
“Dalle a me. Devo portarle a Inuyasha.” – disse Kikyo con soddisfazione, pensando di infastidire la ragazza. Ma Kagome non era il tipo da farsi prendere in giro in quel modo. Consegnò le ricevute con un bellissimo sorriso.
“Certo! Ecco qui!” – Kagome si ridiresse alle macchinette del caffè e si prese un cappuccino, raggiunta poi da Eri e Yumi.
“Ciao Kagome! Allora? Com’è andato il tuo primo giorno di lavoro?”
“Abbastanza bene, grazie.”
“Che ti ha fatto fare la mummia?”
“Registrazione contabile…credo.”
“Scommetto delle cartellette che andavano archiviate nell’armadio dietro di te.” – disse Eri saccente.
“Già…stesso rodaggio?” – chiese Kagome.
“Preciso preciso.” – risposero in coro Yumi ed Eri. Le tre si misero a ridere.
“Adesso devo andare. Ci vediamo dopo, ok?” – chiese Kagome.
“Ok. Ciao!”
Kagome tornò al suo posto e attese il ritorno di Kikyo. Doveva sapere che fare per riempire quelle ultime due ore.
“Allora Kagome…” – disse Kikyo, altezzosa. – “…mi servono le fotocopie di questa documentazione.” – Kikyo mollò in mano a Kagome un plico di millecinquecento pagine, da fotocopiare inderogabilmente entro la mattina successiva.
“Come vuoi…” – disse Kagome, prendendo il fascicolo e dirigendosi verso la fotocopiatrice, situata in uno stanzino a sé stante con tanto di impianto di raffreddamento. Nonostante il condizionatore funzionasse ad una temperatura abbastanza bassa per evitare il surriscaldamento della macchina, dentro quello stanzino c’era un tepore che stupì non poco Kagome. Quel calore sulla pelle, la invitò a togliersi il copri spalle.
Pessimo errore…
Era da mezz’ora che stava li e aveva fotocopiato cinquecento pagine, l’esatta quantità di una risma di carta. Le girò dall’altra parte per fare il fronte retro e schiacciò il tasto verde. Si appoggiò ad una parete in attesa, finchè non sentì una scarica di piacere attraversarle la spina dorsale. Si girò di scatto, andando ad incrociare gli occhi ambrati del suo principale.
“Principale buonasera!” – disse lei, maledicendosi per aver tolto il copri spalle.
“Ciao…” – disse lui con voce roca. Le passò il dorso della mano lungo la schiena e lei non potè impedirsi di rabbrividire.
“Inuyasha…” – lo chiamò lei in un sussurro. La voce non ne voleva sapere di uscire.
“Si?” – Kagome sentiva sempre di più la presenza di Inuyasha alle sue spalle. Doveva fermarlo. Credette di morire quando sentì che le sue mani, le sue calde mani, le stavano spostando i capelli da un lato e posarle un bacio sul collo. Si armò di tutta la buona volontà che Madre Natura le aveva concesso e si girò verso di lui.
“Sono fidanzata.” – ma Inuyasha non intendeva demordere.
“Tranquilla…non sono geloso.” – a Kagome scappò una risatina isterica.
“Tu no…ma il mio ragazzo si!” – puntualizzò la ragazza. Inuyasha sembrò rinunciare. Ma successivamente, imprigionò il corpo di Kagome tra il suo e la parete. La ragazza era pronta a sentire le labbra di Inuyasha sulle sue.
“Aspetterò…” – disse lui, lasciandola in piena confusione. Poi se ne andò.
La fotocopiatrice sembrava impiegarci una vita.
“Ma ti muovi?” – chiese Kagome alla macchina. Fortunatamente dopo cinque estenuanti minuti la macchina aveva finito la prima trance di copie. Inserì la seconda sperando ardentemente che si muovesse. Tanto per ingannare il tempo, prese il fascicolo che aveva appena fotocopiato e iniziò a leggerlo. Nonostante non capisse niente di leggi o codici, trovò molto interessante l’argomento che stava trattando. In pratica, era una causa intentata contro la Hakudoshi’s Company per avvelenamento. La Hakudoshi produceva materiale idrico che durante la lavorazione dava origine a materiale di scarto che, se non arginato in speciali contenitori stagni, filtrava nel terreno, inquinando le falde acquifere. Kagome prese una sedia, tastando nel vuoto perché non intendeva schiodarsi un secondo dalla lettura del fascicolo, si sedette e continuò a leggere.
Il plico diceva che la HC (Hakudoshi’s Company) aveva si delle vasche di raccoglimento per il materiale di scarto, ma purtroppo non erano stagne. In questo modo il marciume delle scorie filtrava nel terreno, inquinando così le falde acquifere. Non molto distante da quell’industria, c’era un piccolo paese, popolato più che altro da allevatori e coltivatori che assistevano impotenti alla morte delle loro colture e animali. Inutile dire che se la cosa non veniva risolta al più presto, quelle povere persone rischiavano veramente di finire in rovina, nonché di morire. Kagome si alzò, depositò il fascicolo sulla sedia e andò alla fotocopiatrice. Ripeté la stessa procedura di prima per il fronte retro e aspettò che anche quella risma finisse. Si risedette e proseguì nella lettura. Quel fascicolo era molto ben dettagliato, ma secondo lei mancava qualcosa. Per esempio…chi aveva iniziato ad intentare la causa? È stata una famiglia di quel paese o è stato qualcuno che osservava la HC da qualche tempo? Quante persone sono morte da quando la HC ha fatto la sua comparsa? Quali sono i sintomi che hanno colpito gli animali?
=Magari le trovo scritte sui plichi che sto fotocopiando adesso…= pensò giustamente Kagome. In quel momento la fotocopiatrice finì anche la seconda trance e Kagome poté finalmente inserire l’ultima. Sistemò il plico che aveva appena letto e si dedicò al secondo. Parlava più che altro del sistema di contenimento della HC, specificava la sua struttura interna con le misure precauzionali che, secondo lo studio di Inuyasha, non erano state messe in atto più che altro per risparmiare. Parlava inoltre di come, sempre secondo lo studio di Inuyasha, la HC assumesse e licenziasse dipendenti dalla mattina alla sera, facendo risultare questo comportamento assai sospetto. Ma la spiegazione non c’era. Kagome era totalmente immersa nella lettura, molti termini non li conosceva, ma riusciva a capire a grandi linee che questa HC doveva essere fermata. Concluse la lettura anche di quel fascicolo e andò alla fotocopiatrice per vedere se aveva finito. Prese la carta dal cassetto e la girò, attendendo pazientemente che finisse quel lavoro. Controllò l’ora: le sette e quindici minuti. Tra un quarto d’ora lo studio avrebbe chiuso. Si rimise il copri spalle e questo gesto le fece ritornare alla mente il bacio infuocato di Inuyasha. Se chiudeva gli occhi poteva sentirlo ancora. Concluse l’ultimo quarto d’ora e finalmente potè tornare al suo posto a prendere le sue cose, ma prima doveva rilegare il fascicolo fotocopiato. Non si era accorta che Inuyasha era fermo davanti a lei che la guardava, o meglio, guardava la scollatura del suo top.
“Certo che il bianco ti dona, eh?” – disse Inuyasha. Per lo spavento Kagome saltò indietro e cadde sulla sedia, facendo ridere il suo principale. Respirava affannosamente per cercare di darsi un contegno, ma la vicinanza di Inuyasha e il suo sorriso bellissimo non l’aiutavano di certo.
“M-ma, ma, ma…principale!” – disse Kagome, usando l’unica parola che faceva zittire Inuyasha. Infatti, smise di ridere. – “Adesso so come farti stare zitto.” – disse Kagome sorridendo.
“Hai finito?”
“Si. Ho rilegato il fascicolo e adesso me ne vado a casa.”
“Ok. Ci vediamo domani, allora?”
“Se non sono licenziata…” – disse Kagome. Inuyasha sorrise e attese che Kagome uscisse per chiudere la porta e inserire l’allarme. Kagome andò verso la sua Audi e Inuyasha verso il suo Porche Cayenne Turbo. Kagome lo guardò allibita. Una macchina così le costava anche sognarla. Chissà quanto costava?…
Ognuno poi prese la propria strada…
…non vedendo l’ora di vedersi il giorno dopo.




“Sono tornata!”
“Ciao amore! Com’è andata?”
“Bene, dai…ho già litigato con una mia collega.” – disse Kagome fintamente compiaciuta. Koga guardò Kagome con aria afflitta.
“Cominci di già?”
“Mai passato per l’anticamera del cervello che abbia iniziato lei?” – Koga fece una sospettosa.
“E che avrebbe fatto?”
“Tanto per farti capire che tipo è, tutti in ufficio la chiamano la “mummia”, perché è bianca cadaverica e non ha amicizie.”
“Ah…”
“Mi ha fatto cominciare con l’inserire dei dati a computer e alle una avevo già finito, senza contare che mi ha obbligata a non mangiare per finire quelle registrazioni.” – disse Kagome ancora furiosa per non aver pranzato.
“Ma dai?!” – disse Koga divertito.
“Seee, ridi ridi…poi quando avevo finito ha voluto controllare perché pensava che avessi saltato qualcosa…” – mentre Kagome raccontava a Koga la sua giornata si spostavano da una parte all’altra della casa perché Kagome si potesse cambiare d’abito. – “…quando ha visto che non mancava niente ci è rimasta malissimo. Pensava che per schiacciare un tasto ci avrei messo due anni.” – Koga l’abbracciò e la baciò.
“Il mio piccolo tesoro…” – usando un tono come si fa con i bambini per farli stare zitti. Kagome rise e andò in cucina a preparare la cena. Fortunatamente Koga aveva già messo su l’acqua e dosato la pasta. Cenarono di fronte alla tv, facendo zapping. Verso le undici andarono a letto e Kagome si addormentò subito.
Koga, invece, era intento a pensare…




















Koga che pensa? È un miracolo…
Dunque dunque…piaciuto?
Spero che non ci siano state troppe ripetizioni, se si…sapete cosa fare, vero? Allora, io spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Visto come Inuyasha ci provava con Kagome? E la scena della fotocopiatrice? Caruccia, no? Poi, poi, poi…cosa posso chiedervi…chissà a cosa deve pensare Koga. Qualcuno di voi me lo saprebbe dire?
Chissà cosa succederà il giorno successivo…sicuramente non ve lo vengo a raccontare perché lo dovrete leggere da sole.
Grazie a tutte coloro che hanno recensito. Vi amo alla follia!
Superbesitos!
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: callistas