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Autore: Hoi    30/09/2015    1 recensioni
Seduti rigidamente sul divano, uno accanto all’altro i due uomini cercavano una compostezza, che credevano avrebbe reso la situazione meno imbarazzante. Non era così. Quello che avevano appena fatto assieme non poteva essere cancellato da dei convenevoli e una dormita. Comunque ci avrebbero provato...
Un piccolo istante di convivenza tra Avengers.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Seduti rigidamente sul divano, uno accanto all’altro i due uomini cercavano una compostezza, che credevano avrebbe reso la situazione meno imbarazzante. Non era così. Quello che avevano appena fatto assieme non poteva essere cancellato da dei convenevoli e una dormita. Comunque ci avrebbero provato. Fu Steve il primo a rompere il silenzio.
“Bhè…  è stato ehm… Interessante, credo”
Balbettò per qualche altro momento, finché Thor non lo interruppe.
“Era una cosa che dovevamo fare… insomma… per capire i costumi di Midgard… insomma qui lo fanno tutti prima o poi, no?”
Il dio biondo si voltò a guardarlo, Stive non poté non notare come luccicassero quei due occhi azzurri che lo fissavano. Nonostante la poca luce presente nella stanza poteva vedere chiaramente che il compagno si era commosso, anche se tentava di dissimularlo.
“Io… bé… Hai miei tempi non era… insomma non c’erano certe… ma ora pare di sì, quindi…”
Cercò di sorridere debolmente, avrebbe voluto essere confortante, ma in verità nemmeno lui sapeva cosa si dovesse dire in una situazione del genere.
La porta si aprì di scatto, facendo entrare della luce nella sala, quasi contemporaneamente reagirono entrambi, così quando Tony varcò la soglia e accese la luce, entrambi si trovavano a debita distanza dal divano. Appoggiato con un forzato atteggiamento disinvolto al televisore Steve salutò distrattamente l’amico.
“Ehy… Tony! Strano vederti qui… non avevi un…?”
“Party, Cap. Si dice party. E sì. Ci sono stato e c’erano champagne, fiori, ipocriti ben vestiti e tante, tante vecchie conoscenze”
La voce di Stark era acida e infastidita, a prescindere dalla descrizione non doveva essere stata una bella serata. Thor e Stive si lanciarono un fugace sguardo d’intesa, una cosa era certa: l’ultimo che avrebbe dovuto sapere il loro piccolo segreto era proprio Tony. Lo stesso Tony che stava avanzando verso il divano. Thor si mise sulla strada, mettendogli le mani sulle spalle.
“Comprendo il tuo disdegno amico mio, ma sono certo che un bel sonno ristoratore ti farà sentire subito meglio”
Il sorriso di Thor riempì la stanza, ma Tony a malapena lo vide. Con una scrollata si liberò del dio e si lasciò cadere pesantemente sul divano. Era davvero di pessimo umore, non sarebbe riuscito a dormire neanche con un narcotico. Doveva sbollire un po’. Senza pensarci prese il telecomando. Il telecomando, quel maledetto aggeggio di cui Stive si dimenticava sempre. Prima che potesse accendere Cap si frappose tra lui e lo schermo.
“Problemi con la signorina Potts?”
Per un attimo Tony lo guardò dubbioso. Come gli veniva in mente una cosa simile? Solo perché non era a casa loro, ma in una torre piena di omaccioni? Andava tutto egregiamente e la conferma era il tono gentile con cui Pepper gli aveva aperto la portiera invitandolo a “passare una serata fuori” tanto per “rinfrescarsi un po’ le idee su come ci si comporta quando si è in compagnia di una signora”. Ovvio che andava tutto bene, lei non era il tipo da prendersela per una cosuccia da niente come l’averle quasi fatto perdere uno dei clienti più importanti per averlo definito un “manichino imbottito di dollari più interessato alle sottane della sua signore che al bene del pianeta”… Già. Andava tutto alla grande.
“Sai Cap, di solito noi maschietti non parliamo dei nostri sentimenti e ora se non ti spiace…”
In un istante di perfetta sincronia Thor e Stive lanciarono un sonoro “NO!” che fece bloccare Tony per un attimo. Poi l’attimo passò e Tony si rese conto che qualunque cosa lui stesse per fare quei due volevano disperatamente che non venisse scoperta e quindi lui aveva il dovere morale di spiattellarla ai quattro venti. Non poteva dirlo con certezza, ma il televisore e le luci spente sembravano c’entrare. Accese la tv e mentre sullo schermo i titoli di coda ancora scorrevano la soave voce di una ragazza si diffuse nell’aria.
Tony fissò i due per un lunghissimo istante.
“Voi due eravate qui, al buio, da soli, a guardare Titanic?”
Silenzio, rotto solo da My heart will go on. Poi Cap si strinse nella spalle abbozzando una scusa.
“E-era sulla mia lista delle cose da recuperare…”
Thor tossicchiò guardando altrove.
“Jane continuava a parlarne… Disse che è uno di quei film che non puoi non aver visto…”
Silenzio. Anche Celine Dion si era ammutolita. Tony si alzò, aveva un ghigno maligno disegnato sulle labbra. Cap non poté fare a meno di sospirare pesantemente.
“Ci torturerai con questa storia, vero?”
Tony si girò verso di lui piantando gli occhi nei suoi, aveva un’espressione seria e crucciata dipinta sul volto.
“Ti fidi di me Rose?”
Cap chiuse gli occhi, incassando il colpo. Senza aggiungere altro Stark si avviò fuori dalla stanza. In fondo era valsa la pena di farsi sbattere fuori casa.
Thor mise una mano sulla spalla dell’amico per rincuorarlo.
“Almeno sta volta abbiamo capito la citazione”
Sorridendo come sempre Thor se ne andò a dormire. In un certo senso Cap lo invidiava, a Thor scivolava tutto addosso, lui invece proprio non riusciva a vedere il lato positivo di quella situazione e di certo non aiutava sentir Tony in corridoio gridare “Sono il re del mondo”.
 
 

Spero che questo piccolo sclero vi sia piaciuto ^^ Fatemi sappere che ne pensate!!!

  
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