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Autore: Morena Sparrow Rogers    30/09/2015    1 recensioni
{Peggy/Steve}
Peggy era una donna forte,coraggiosa. Una di quelle per cui qualsiasi uomo farebbe la fila per settimane,se non per anni.
Quella ragazza così solare però non c'è più.
Per cosa? Beh,la perdita dell'unico uomo che abbia mai amato e che mai amerà.
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Peggy Carter, Steve Rogers
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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I'll Always Miss You, My Love




« - Perché sorridi anche quando sei triste?
- Hai mai visto il sole spegnersi solo perché pioveva? »

[- Tumblr.]




Quella mattina pioveva. Ironico: sembrava che anche il sole fosse in lutto per la perdita di Steve Rogers.
Un nome, una garanzia. Una fonte di speranza per l'America e per il mondo intero.
"Steve... Steve...", singhiozzò Peggy, continuando inutilmente a sperare di poter sentire ancora quella voce da quel maledetto microfono.
Ma nulla. C'era solo il silenzio, il baratro. Il vuoto. Un vuoto le che pesava sullo stomaco più di ogni altra cosa, poiché la cosa più bella che aveva le era stata tolta - troppo presto. -, da un momento all'altro, offuscando tutti i suoi progetti e i suoi sogni con lui.
Steve se n'era andato.
"Peggy, devi fartene una ragione... Steve è morto. Ed alla morte non c'è rimedio.", tentava di placare il suo pianto Chester Phillips, seduto accanto a lei, sul suo letto. "Lui non vorrebbe vederti in questo stato. Lo sai."
"Lui non è morto!", sbottò Peggy Carter. La donna chiuse gli occhi, si calmò e riprese fiato. "Me lo sento. Lui è vivo... dobbiamo andare a cercarlo."
"No, Peggy. Illuderti non ti sarà di alcun conforto: è morto. Mi si stringe il cuore a vederti così, ma lui non tornerà. Mai più. E, per quanto dispiaccia anche a me, dobbiamo farcene una ragione, non credi?"
Peggy alzò il volto dal cuscino, la cui federa - dapprima candida come la neve - era ora macchiata dal nero sbiadito del trucco del sergente.
Alzò la spalla, appoggiandola al muro, e da sotto il suo cuscino estrasse la foto di Steven - lo Steven Rogers gracile e minuto, lo Steven Rogers prima del passato, prima di divenire il grande Captain America. Quando era soltanto un ragazzo umile e coraggioso.
Chester le porse un fazzoletto e lei asciugò le lacrime dagli occhi arrossati e gonfi di pianto.
Peggy gli chiese allora di essere lasciata sola per un po' di tempo, e lui, anche se con malavoglia, accettò - ma aveva sempre il timore che la ragazza avrebbe potuto commettere qualche pazzia.
Appena richiuse la porta della stanza, lei si inginocchiò lentamente a terra, rivolgendosi al cielo come in una tacita preghiera. "Steve, amore mio, se riesci a sentirmi, io ti prometto che... che continuerò a vivere. Per te. Avevamo un appuntamento vero? Te lo ricordi? Sì, lo ricordi, ne sono certa. So che sarai tanto geloso da lassù, ma, per te, io... io... cercherò di andare avanti. Magari troverò persino un uomo che amerò tanto quanto la mia vita, ed avrò dei figli. Ma non ti dimenticherò mai, mai, mia gioia. Te lo prometto, Steve."
L'agente Carter uscì fuori dalla stanza con un sorriso debole ma radioso.
Perché qualunque cosa lei facesse aveva la certezza che Steve fosse con lei - nel suo cuore.
Però, Steve Rogers non era affatto morto.
Tutti avevano la grande convinzione che di Captain America sarebbe rimasta solo una leggenda, la solita storia avventurosa da raccontare ai bambini alla notte, per farli addormentare. Ma nessuno sapeva ancora che la leggenda non era affatto morta.
Dovettero passare ben settant'anni. Peggy era ormai diventata moglie, madre e nonna, e per tutti quegli anni era stata sicura che il suo Steve la proteggesse ancora dal cielo.
Nel 2012 degli esploratori ritrovarono il relitto di un aereo al largo del Polo Nord, ed entrandovi scoprirono che, coperto da una lastra di ghiaccio, c'era uno scudo dai colori della Bandiera Americana - rosso, bianco e blu e con una argentata stella al centro.
Rogers era rimasto in ibernazione per più di mezzo secolo.
Quando aprì i suoi due occhi azzurri come zaffiri e girò la testa da destra a sinistra, era in un ospedale, steso su un letto, ed un'infermiera dai capelli castano scuro entrò nella sua camera come se stesse per chiamare Peggy Carter.
Era tutto un inganno per alleviare il risveglio di Captain America, ma non funzionò come previsto: scoperto il sotterfugio, infatti, Rogers corse per New York, risperimentando quella potenza nelle gambe che non sentiva da anni. Si trovò in poco tempo al centro della Grande Mela, circondato da una folla di passanti, fotografi e videocamere che trasmettevano l'evento in tutto il mondo.
"Capitano"
Un uomo dalla carnagione scura e vestito di nero lo raggiunse sbucando dalla folla curiosa. Nick Fury.
"Siete stato addormentato per più di settant'anni.", gli spiegò.
E dietro ad uno dei tanti schermi c'era proprio lei: la signora Peggy Carter.
"Steve!..."
Una lacrima le rigò il volto rugoso - una lacrima di gioia, in confronto a quella versata per lui quando l'aereo era precipitato tra i ghiacci.
"Nonna, perché piangi?", le chiese uno dei suoi nipotini. Lei sorrise piano.
"Bambini, vedete quell'uomo alla televisione? Ecco, molto tempo fa, c'erano due ragazzi che si amavano tanto e..."
E Peggy raccontò per tutta la giornata, fino a tarda sera, la sua storia - la loro storia. Quando poi si alzò dal divanetto del suo soggiorno e si specchiò nel vetro della finestra più grande della sua casa, non vedeva più la bellissima Peggy di un tempo, ma una donna anziana, piena di rughe e allo stremo delle forze.
Come mai avrebbe potuto ancora amarla, il suo Capitano?
Ed in una fredda giornata d'autunno si rese conto che al passato non c'era rimedio. Forse era stato il destino, a separarli.
Strinse i pugni con tutta la sua forza e sorrise daventi a quel che ancora le rimaneva da vivere.
Pensare a come fra loro due ci fosse stato solo un veloce, tenero bacio.
Quel bacio aveva rappresentato un sacro vincolo fra i due che valeva più del matrimonio stesso: alla fine si sarebbero ritrovati e lei lo sapeva. Forse era stato per questo, che aveva avuto ancora il coraggio di vivere.
E ci era riuscita, ci era riuscita eccome.









Eccomi di nuovo dopo circa due mesi di assenza, eheh (': Sono tornata con questa one shot su una delle mie OTP preferite e su uno dei miei tanti fandom - sarebbe Captain America - DEHEHEH.
Volevo riassumere un po' i sentimenti di Peggy dopo la "morte" di Steve.
Spero vi sia piaciuta, anche se contiene molti spoiler ^^
Se volete fatemi sapere cosa ne pensate!
Vi mando un bacione,
Morena Sparrow Rogers.
   
 
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