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Autore: Kaho    14/02/2009    5 recensioni
50 frasi Sfida di LJ con Hipatya.
#11 – Earth (terra)
La terra trema sotto i pugni di Sakura, come Naruto trema quando lei gli accarezza la guancia.
[NaruSaku Version]
Buon San Valentino a tutti! <3
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
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Disclaimer: I personaggi sono di Kishimoto. ù_ù

 

SPOILER!

In un paio di frasi ci sono spoiler abbastanza pesanti degli ultimi capitoli del manga. Per chi volesse evitarli, sono la frase #39 e #07. Avvisati. ù_ù

 

 

 

 

 

 

If you lost your wish, can I help you find it?

 

 

 [set delta]

 

#01 – Air (aria)

 

Naruto si fermò in mezzo alla strada, incredulo. Nell’aria piovevano petali di ciliegio e una bambina dai capelli rosa – che doveva avere sì o no la sua età – gli sorrideva di nascosto, proprio a lui, muovendo timidamente la mano.

 

#02 – Apples (mele)

 

A dodici anni non avrebbe mai pensato di pelare mele davanti ad un letto di ospedale, il cuore stretto in una morsa angosciosa, per quello stupido, testardo, scavezzacollo di Naruto.

 

#03 – Beginning (inizio)

 

Qualcuno la chiamò “fronte spaziosa” ridendo e la bambina del ciliegio abbassò la testa, nascondendo sotto la frangia le lacrime, esattamente come lui. Il giorno dopo tormentò l’Hokage, venuto a fargli visita, per sapere il suo nome.

 

#04 – Bugs (scarafaggi)

 

Prese uno scarafaggio e lo schiacciò tra le dita. «Insetti

Sakura tremò e strinse il pugno, preparandosi a colpire il demone – la paura di tutti e di Naruto stesso, ma non la sua – che aveva preso il corpo di Naruto.

 

#05 – Coffee (caffè)

 

A Sakura faceva piacere che Naruto avesse tentato di rimanere sveglio fino al suo rientro a casa, ma gli vietò comunque il caffè: con la caffeina in corpo non la lasciava dormire e lei aveva bisogno di riposo, diamine!

 

#06 – Dark (scuro)

 

Entrambi odiavano i colori scuri ed evitavano di indossarli, sapendo quanto i loro occhi adombrati risultassero ancora più malinconici.

 

#07 – Despair (disperazione)

 

Il tetto le era crollato sopra la testa all’improvviso, ma era riuscita ad alzare il braccio in tempo. Quando uscì dalle rovine, di Konoha non erano rimasti che gli scheletri delle case e una frana di macerie.

Naruto guarda la nostra casa, la nostra casa!, pensò e gli occhi verdi si dilatarono, disperarti. Gridò.

 

#08 – Doors (porte)

 

Nella mente di Naruto c’era la gabbia di Kyuubi e tante altre porte; in tutte aleggiava odore di sapone e disinfettante, con grande disappunto della kitsune.

 

#09 – Drink (bere/bibita)

 

«Posso offrirti da bere?» La frase più banale che celava la sua richiesta di stare con lei ancora un po’, quella notte. Il rossore sulle guance di Sakura gli diede sollievo.

 

#10 – Duty (dovere)

 

Non gli piacevano i doveri perché erano imposizioni e non nascevano dal cuore. Per questo, una sera d’estate, dopo un «Ti amo» urlato al vento tiepido, con gli occhi di Sakura puntati addosso e le dita che tremavano per l’emozione, le disse che lei non aveva il dovere di ricambiarlo ma il diritto di rifiutarlo, usarlo o fargli male come preferiva, perché a lui non piaceva imporsi alle persone. Era abituato ad essere stato di peso troppe volte, non voleva certo esserlo per lei.

 

#11 – Earth (terra)

 

La terra trema sotto i pugni di Sakura, come Naruto trema quando lei gli accarezza la guancia.

 

#12 – End (fine)

 

Si poteva porre fine al desiderio di Naruto di ritagliarsi un proprio spazio nel cuore della sua amata Sakura-chan? La risposta, lo sapeva benissimo anche Sakura, che aveva lasciato una piccola fessura da qualche parte per lui, era no.

 

#13 – Fall (caduta)

 

Quando lo disse a Ino, questa le comunicò con la solita tagliente sincerità che innamorarsi di Naruto Uzumaki era stata una ‘caduta di stile’.

 

#14 – Fire (fuoco)

 

Il fuoco non si trovava né sotto la pelle, né negli occhi, né nel chakra, né nel respiro di Naruto. Era nelle sue parole, che bruciavano le sue insicurezze e le angosce, lasciando ceneri che si depositavano da qualche nel suo animo e venivano portate vie dal vento fresco delle sue labbra sulle guance.

 

#15 – Flexible (flessibile)

 

Sakura era flessibile, ma non si manipolava a piacere; le dava molto fastidio che le persone tentassero di estorcerle piaceri con l’ipocrisia. Per questo, anche quando era imbarazzante, preferiva la genuinità di Naruto, che domandava ciò di cui aveva bisogno e, in caso di risposta negativa, le faceva venire il mal di testa a furia di continuare ad insistere.

 

#16 – Flying (volare)

 

Lasciarsi toccare da lui era come gettarsi nel vuoto; lo stomaco si chiudeva dolorosamente ma poi, invece di cadere con violenza a terra, Sakura apriva gli occhi dolcemente e aveva la sensazione di volare, il vento della felicità così forte in faccia da farle venire gli occhi lucidi.

 

#17 – Food (cibo)

 

Ricordava quanto da ragazzina le desse fastidio l’incontrollata fame di Naruto, che disturbava le sue diete stuzzicandole l’appetito con l’odore del ramen.

 

#18 – Foot (piede)

 

L’amore di Naruto è per lei un po’ come indossare una scarpa più grande: il piede balla, urta le pareti, sta scomodo.

 

#19 – Grave (tomba)

 

Seppellirono le incomprensioni passate con vanghe ricolme di baci e carezze.

 

#20 – Green (verde)

 

Terra (verde) e cielo (azzurro).

L’esame Chuunin le aveva insegnato qualcosa che avrebbe ricordato sempre e che, solo ora realizzava, era una bizzarra coincidenza.

 

#21 – Head (testa)

 

Finalmente erano tornati tutti e tre a Konoha, anche se ormai era un cumulo di macerie. Eppure, nell’aria, Sakura sentiva che c’era la nebbia viscosa e soffocante degli addii.

Chi partirà questa volta? Sasuke o Naruto?

Appoggiò il bicchiere di sakè sul tavolo. Naruto la fissava stranito, Sasuke era da qualche parte fuori a racimolare le informazioni per la missione. «Testa o croce?» gli domandò, tirando fuori una moneta.

Naruto le strappò lo scellino dalle dita e la nascose nella tasca dei pantaloni, con lo sguardo duro.

 

#22 – Hollow (vuoto)

 

Nell’appartamento di Naruto c’erano soltanto segni di solitudine.

Entrando, capì quanto lui avesse dovuto sentirsi vuoto e si sentì imbarazzata ad ammettere che le piaceva l’idea di avere riempito un po’ la sua vita.

 

#23 – Honor (onore)

 

Non fu una questione di onore né di orgoglio sposare Naruto non appena aveva saputo di aspettare un figlio da lui. Semplicemente avevano sentito entrambi che era il momento giusto di pensare un po’ anche al presente, e non solo al passato.

 

#24 – Hope (speranza)

 

Naruto deglutì rumorosamente. «Ho qualche speranza di sopravvivere?»

Sakura lo guardò stupita e mollò il guanto in lattice, che schioccò contro la pelle del polso.

«Cretino, hai solo una spina nel palmo, mica ti devo amputare la mano!»

 

#25 – Light (luce, leggero)

 

Naruto era luce; brillante e perfino accecante alle volte, e le dava fastidio per la maggior parte del tempo.

Però c’erano anche attimi in cui era luce soffusa e leggera, il tocco timido di un raggio di sole che conosce bene la distanza tra cielo e terra.

 

#26 – Lost (perso)

 

Naruto ricorda ancora il primo appuntamento con Sakura, il suo portafogli perso chissà dove, l’odore orribile delle cucine del ristorante e le croste sulle pentole, ma soprattutto ricorda l’espressione esterrefatta  e ridicola di Sakura prima del pugno potentissimo che gli spaccò lo zigomo. Se non altro, ride a distanza di tempo, ci aveva guadagnato un’espressione deliziosamente carina e il tocco delle sue mani mentre lo curava con il chakra, un po’ scocciata.

 

#27 – Metal (metallo)

 

Sakura gli strappò il coprifronte e lo lasciò cadere a terra. Il rumore del metallo non coprì lo schiocco dei loro baci.

 

#28 – New (nuovo)

 

Sakura aveva scoperto seguendolo quel tetto in periferia, dove Naruto andava a rifugiarsi.

 

#29 – Old (vecchio)

 

Il tetto sopra la casa del maestro Iruka, dove poteva osservare Konoha al tramonto, desiderando che qualcuno lo trovasse, prima o poi.

 

#30 – Peace (pace)

 

Combattevano una guerra contro il passato entrambi; ed un sorriso nei momenti di debolezza era l’unico istante di pace che si concedevano.

 

#31 – Poison (veleno)

 

Naruto.

Fu un pensiero che la colse alla sprovvista in piena notte, scivolando in lei come un amante imperioso, come veleno che dapprima assopisce e poi ti intossica in un attimo.

 

#32 – Pretty (carino)

 

Sakura prese in mano un rospo, e gli accarezzò il capo, sorridendo. «Sei molto carino.»

Naruto divenne tremendamente geloso di Gamatatsu.

 

#33 – Rain (pioggia)

 

Un pomeriggio, di nascosto, Naruto aveva portato Sakura proprio dove aveva combattuto Sasuke, sotto richiesta della ragazza.

Sakura era scesa per la scoscesa parete di roccia e, senza passare il confine, si era avvicinata all’acqua e aveva alzato gli occhi al cielo. Poi si era girata e Naruto aveva pensato che era bella sotto la pioggia creata dalla cascata a pochi metri, con i capelli appiccicati sulla fronte e le labbra umide.

Si sentì turbato dal sentimento che nacque in lui di stringerla fino a soffocarla; turbamento che si accentuò quando lei gli prese timidamente una mano e la stritolò.

 

#34 – Regret (rimorso)

 

Aveva scoperto la sua straordinarietà quando l’aveva già ferito troppe volte per poterselo perdonare.

 

#35 – Roses (rose)

 

Naruto non aveva mai pensato di regalarle delle rose perché Sakura non era né elegante, né spinosa, né bellissima. E lui l’amava per questo, anche se non era sicuro che lei l’avrebbe perdonato se, un giorno, gli fosse scappato questo pensiero ad alta voce.

 

#36 – Secret (segreto)

 

C’era un lato di Sakura che non era mai stato segreto, ma che nessuno, a parte Naruto, aveva mai scoperto come una delle sue caratteristiche più amabili: la goffaggine.

 

#37 – Snakes (serpenti)

 

L’aveva morsa proprio come un serpente, con le iridi strette e rosse e il chakra avvelenato che si mescolava al suo.

 

#38 – Snow (neve)

 

Avrebbe voluto sdraiarsi sulla neve abbracciata a Naruto, per assaporare il torpore del freddo e il formicolio che dava un corpo caldo incastrato con uno gelato.

 

#39 – Solid (solido)

 

Toccò le guance lisce e le palpebre livide, nere, simili ad un rospo. Lo sentì solido sotto il tocco e le venne da piangere per il sollievo: l’aveva chiamato e lui era arrivato, ancora una volta.

 

#40 – Spring (primavera)

 

Quando Naruto la baciò timidamente sulle labbra, Sakura sentì il proprio cuore battere un po’ più forte; era la sera in cui rifiorì la sua primavera.

 

#41 – Stable (stabile)

 

L’affetto che provava per Naruto – di qualsiasi cosa si trattasse – era abbastanza stabile da permetterle di concedergli alcuni privilegi, come accarezzarle i capelli o riaccompagnarla a casa; ma Sakura era ancora insicura, frenata dal fantasma sbiadito dell’amore della sua infanzia che le dava tormento, facendola sentire quasi in colpa.

 

#42 – Strange (strano)

 

Straiati sull’erba bagnata di rugiada, guardavano il cielo stellato in silenzio.

«Sai cosa è strano, Sakura-chan? Stasera ci sono innumerevoli stelle e tutte brillano con energia, eppure, nonostante tutto, non riescono a far altro che bucare l’oscurità solo in minima parte.»

Sakura tremò e si portò una mano sopra gli occhi stanchi. «Che sciocchezze.»

Naruto voltò il capo per guardarla e sorrise. «Secondo me vogliono solo farsi notare un po’.»

Lei riportò il braccio sul fianco, sfiorando la mano calda di Naruto con le nocche. «Ho sempre pensato che le stelle fossero belle.»

 

#43 – Summer (estate)

 

Naruto aveva strani parametri di paragone per i gusti di Sakura, anzi, per i gusti di qualsiasi donna. Gli unici complimenti che aveva ricevuto erano un «carina» tirato fuori a forza, similitudini con il ramen e barocche frasi che probabilmente gli aveva suggerito Jiraya-san e che erano un insulto all’arte del flirt.

Sakura si arrabbiava molto per questo. Peccato che la sua ira evaporasse velocemente quando tirava fuori dal nulla, in momenti imprevedibili, frasi come: «Sai d’estate» che la facevano sciogliere come burro al sole.

 

#44 – Taboo

 

Ho paura che quando tornerà Sasuke io sia di troppo per te, Sakura-chan.

 

#45 – Ugly (brutto)

 

Naruto era cresciuto ed era diventato, come dire?, guardabile. Insomma, quando si allenavano insieme non riusciva a non lasciare qualche occhiata ai capelli biondi spettinati, al torace tonico sudato e alle sopracciglia inarcate per la concentrazione. Aveva passato così tanto tempo in ospedale solo a studiare che i suoi occhi avevano bisogno di qualche esemplare di uomo decente da guardare, per gli ormoni, ecco, per quelle questioni veramente stupide. Non lo trovava bello, semplicemente guardabile. Sì, era così.

«Sono brutto secondo te, Sakura-chan?»

Spalancò gli occhi, presa in contropiede, e balbettò qualcosa arrossendo vistosamente davanti ad un Naruto confuso e innocente – ma soprattutto a torso nudo – e se ne andò correndo per scacciare l’imbarazzo.

 

#46 – War (guerra)

 

Tutto cominciò da quando Naruto le aveva tolto il fiocco regalatole da Ino-chan da bambini. In realtà era stato uno stratagemma per poter parlare, finalmente, con la bambina del ciliegio. Solo che Sakura l’aveva presa per una dichiarazione di guerra e da allora, purtroppo, non aveva fatto altro che ignorarlo.

 

#47 – Water (acqua)

 

Sakura affondò la testa nella vasca da bagno, affogando il pensiero di Naruto steso sul letto d’ospedale che le prometteva di riportare Sasuke-kun a casa.

 

#48 – Welcome (benvenuto)

 

Era ben accolto nel corpo di Sakura più di quanto era stato ben accolto da lei quella sera, con uno sbuffo e un commento acido.

 

#49 – Winter (inverno)

 

I venti freddi dell’inverno erano sempre un’ottima scusa per metterle un braccio attorno alle spalle e tirarla a sé, più vicina.

 

#50 – Wood (legno)

 

Yamato non si stupì molto quando un pomeriggio Sakura lo raggiunse, decisa e testarda, e gli chiese di insegnarle la tecnica del Legno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per l’occasione di San Valentino, io e Hipatya ci siamo decise a pubblicare questa piccola sfida: 50 frasi io NaruSaku, lei SasuSaku, presi dalla community di LJ (http://1sentenceorder.livejournal.com/1531.html).

Che dire? Mi precipito a leggere le sue frasi perché sono curiosa di vedere cosa si è inventata, e consiglio anche a voi di farlo perché, conoscendola, avrà fatto un piccolo capolavoro. *_*

Delle mie personalmente, mi ritengo soddisfatta. <3

Buon S. Valentino a tutti gli innamorati, e a chi lo sarà. Anche se oggi ho scoperto che in realtà sarebbero altri due santi secondo il calendario. Quisquiglie. XD

 

Bye,

Kaho

 

  
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