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Autore: Undead    01/10/2015    1 recensioni
Partendo dai sogni che la psicologa mi ha detto di analizzare sono partiti flussi di pensieri che ho contenuto in queste righe.
Probabilmente è tutto un casino... come me.
Stare sospesi tra cuore e ragione aspettando che il primo prevalga per una volta.
Storia che fa parte della serie "La storia di Alex"
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Gender Bender
- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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È parecchio che non aggiorno e sinceramente non ho nemmeno ora quell’ispirazione che mi spinge a scrivere. Di cose da dire ce ne sarebbero ma mi sembra di non trovare il modo per dirle. Tuttavia mi stanno facendo “pressione” perché io aggiorni… Liz e Norah (che vi presenterò) vorrebbero che dicessi quanto sono fantastiche o rischio minacce pollose ahahah.
 
Sono nella mia camera con il cervello che vaga nei pensieri più disparati, posso passare dall’avere in testa una canzone, al pensare che devo riprendere ad andare in palestra e poi riflettere sui sogni…
Sì perché dovrei fare dei sogni da portare alla psicologa ma, ancora, in questa settimana non ne ho fatti, che mi ricordi almeno, quindi ripenso a quelli delle settimane precedenti; in fondo dovevo trovare un significato simbolico e non quello evidente che per me aveva, ovvero che non ho il minimo senso dell’orientamento ma sono testardo e se decido che mi va di andare dritto lo faccio anche se mi dicono che in realtà devo curvare, per poi perderci o allungare puntualmente la strada.
Voi però ovviamente non sapete i miei sogni, beh in pratica ero in macchina con Liz e ci trovavamo in una stradina con uno strapiombo alla fine, dovevo tornare indietro ma l’auto non rispondeva ai comandi e così siamo precipitati ma anche se ho visto che la macchina toccava il suolo, noi eravamo sospesi a mezz’aria dentro la vettura.
Parlandone con la psicologa ha detto di ragionare su come l’avevo scritto, soprattutto concentrarmi in modo “astratto” su determinate frasi, ha lasciato intendere che per lei si riferiva al percorso di transizione ma sono sicuro che si sbagli e dopo un po’ di tempo credo di essere arrivato ad un’interpretazione forse esatta.
Praticamente io penso che si riferisca alla continua lotta interna che ho tra cuore e ragione, il cuore mi spingerebbe a buttarmi e affrontare le paure, mentre la ragione mi spinge per tornare indietro e non rischiare nulla mantenendo stabili le cose senza il rischio di rovinarle, ma come mi accorgo il cuore sta prendendo sempre più piega e in piccoli momenti riesce a prendere il sopravvento, procurandomi poi mille pare (ma dettagli) e il fatto di stare sospesi è questo “pareggio” tra le due parti, cosa che non vedo in modo negativo perché in fondo, essendo molto riflessivo, penso che la ragione sia molto importante anche se si deve imparare a dare spazio al cuore per vivere.
Beh si ecco queste sono le mie riflessioni sul sogno rimasto in bilico durante l’ultima seduta, perché l’altro era molto più semplice, anche se non sono totalmente d’accordo con l’interpretazione della psicologa. Il succo comunque era che nel mio inconscio sono pronto per avere una relazione e, da quello che è emerso, non manca molto ad avere quelle prime esperienze che solitamente si fanno in adolescenza… ecco su quest’ultimo punto ho i miei dubbi e direi che sono anche ben fondati. Liz forse sa a cosa mi riferisco e potrà confermavelo.
 
Ma basta parlare di sogni… O meglio parliamo di sogni ad occhi aperti.
Penso che come qualsiasi ragazzo FTM il sogno più grande sia quello di vedersi nel proprio corpo, riuscire finalmente a riconoscersi. Per me questo è ancora molto lontano, ma ho finalmente comprato un binder e… mi sento più sicuro di me.
Cioè ora posso mettere anche maglie della mia taglia senza preoccuparmi che il seno si veda o si senta, nel senso c’è ma non sembra e quindi forse potrò rendere felice Norah (e non solo) perché potrei riuscire ad avere un maggior contatto fisico con le persone e quindi un abbraccio ogni tanto non dovrebbe fare poi così male.
Perché ho detto rendere felice Norah? Beh perché lei tutte le volte che ci vediamo vorrebbe affetto e quindi un abbraccio, lei è una mia amica che non conosco da tanto ma in questo periodo ho visto più casa sua che casa mia e sa cose che mie amiche di vecchia data non sanno… Anche se non sono stato propriamente io a dirle ma comunque le sa.
Cos’altro dire di lei… Beh ha una casa infestata e prima di andare via solitamente l’accompagno in camera dove accende la luce e poi boh… Come tutti i miei amici ha le sue stranezze.
 
Ormai le lezioni sono iniziate, quasi per tutti, e il tempo per vederci è diminuito ma so che troveremo il tempo per organizzare uscite superando gli impegni, gli orari diversi e la distanza.
Distanza che porterà Gaia a studiare via, ma non voglio parlare di questo ora. Lei adesso è ancora qui e domenica abbiamo passato una bella “giornata” noi quattro insieme (io, Gaia, Liz e Norah) anche se la parte migliore è arrivata per messaggio, sentirmi dire che sono dolce e che la mia parte dolce è bella e quindi non me ne devo vergognare mi ha fatto bene credo. Poi le ho detto che le voglio bene ed era la prima volta che glielo dicevo usando quelle parole, altre volte era forse sottointeso, e anche se sapevo che anche lei me ne voleva vederlo scritto mi ha fatto piacere e mi ha tipo dato la certezza che mi volesse bene.
Continuando sulla lunghezza d’onda di cose sdolcinate Liz mi ha fatto leggere una cosa che ha scritto e mi ha dato la conferma che non potevo avere una migliore amica migliore di lei.
 
 
Non so esattamente cosa possa essere questo testo, è un insieme di alcuni pensieri che mi frullano in testa e ai quali devo dare un ordine, un senso. Mi sembrano che tutti vadano per conto loro ma allo stesso tempo sono tutti collegati. Devo mettere dei paletti e fare chiarezza. Ricollegandomi al sogno la ragione vuole avere il sopravvento ma so che, almeno questa volta, deve prevalere il cuore.
Vorrei tipo azzerare il cervello, fare un reset oppure un upgrade in modo che le emozioni possano manovrare insieme la console. 
   
 
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