Regali
speciali
Valentine’s
day
A
Vale, perché è un’onnipresente
recensitrice,
perché
fa dei capolavori grafici
perché
è il suo compleanno
perché
sì.
Auguroni!!!
“Full”.
“Diamine
Sakura, ma come
fai?” Tenten sospirò frustrata mentre Ino alzava
gli occhi al cielo e Hinata
abbassava le sue carte.
La
rosa sorrise soddisfatta
raccattando le sue fiches.
“
Ma la vedi? Un marito
strafigo, due figli modello e anche un full! Come fa, come
fa?” domandò la
castana alternativamente a Ino e Hinata.
“Passiamo
a cosa serie” la
liquidò Sakura. “Ino, la torta ai
mirtilli?”
“Eh?”
domandò stranita la
bionda.
“Non
sviare il discorso, la
torta ai mirtilli” ribadì Sakura, decisa.
“Ah, quella” sorrise di striscio la Yamanaka “Beh vedi Sakura, io ci ho provato a farla, davvero…”
“Ma?” domandò la rosa, con fare per
nulla amichevole.
“È
colpa di Shikamaru!”
inveì la bionda.
“Non
sviare il discorso,
Ino…”
“Non
svio un bel nulla!
Haruka dormiva, Shika aveva addirittura sparecchiato mentre io
raccoglievo i
giochi della bambina…in effetti dovevo sospettarlo che
c’era qualcosa dietro…”
rifletté Ino a voce alta.
“Questo
ancora non spiega
perché io non abbia la mia torta”
sottolineò Sakura spazientita.
“Oh,
Sakura, ti devo fare
un disegno?” domandò Ino arrossendo
improvvisamente “Sesso” terminò
lapidaria.
“Lungo, intenso, delizioso sesso. Decisamente meglio della
torta ai mirtilli”
terminò perdendosi in una fantasia.
Tenten
rabbrividì.
“Per
te, forse” puntualizzò
Sakura, ancora insoddisfatta.
Ino
cominciò a ridere:
“Scusa, scusa, scusa” si riebbe subito
“Ma pensare che il grande Sasuke Uchiha,
sulle cui capacità ho fantasticato innumeri anni non sia in
grado di soddisfare
sua moglie è una notizia bomba…”
“Non
ho detto questo! E poi
non è che non voglia” sbuffò Sakura
“Ma non abbiamo tempo! Tra i bambini,
l’ospedale, le missioni…”
“Eh,
no” la fermò Ino
“Questa non regge Sakura. Se ce la fa Shika, pigro
com’è, perché
non dovrebbe Sasuke?”
“Perché
abbiamo due
bambini”
“Hinata
ne ha tre” si
inserì Tenten “Ma lei e
Naruto…”
La
ragazza dai capelli
corvini avvampò: “Tenten!”
“Non
è vero?” domandò
allora la castana.
“Beh,
sì, ma…” si nascose
la Hyuuga.
“Oh
avanti Hyuuga, io lo so
bene di che pasta siete fatti voialtri!” rise la castana,
arrossendo a sua
volta.
“Eh
parli bene tu, con
mister fondo schiena!” strillò Sakura. Ino rise e
Tenten non negò: “Ma avanti
Sakura…domani è San Valentino, che avete in
programma?”
“Niente”
“No,
dai, non ci credo…”
contrattò Ino.
“Niente!”
sbraitò Sakura,
frustrata.
“D’accordo,
la situazione è
grave” decretò Tenten afferrando le mani della
rosa e guardando di concerto le
altre “Domani i bambini li porti a me, va bene?
Così tu e Sasuke uscite un
po’”.
“Non
lo faresti…”
“Perché?
I tuoi figli sono
adorabili…”
“…fuori
casa” completò
Sakura.
“Oh
avanti, lei e Neji sono
jonin. Credi si facciano intimidire da due mocciosi?” le
diede man forte Ino.
D’un
tratto Tenten si
irrigidì. Neji. La notizia doveva ancora arrivare alle sue
orecchie.
“Oh,
salve Sakura, sì Ten è
in cucina” la salutò Neji guardando con occhio
critico gli angioletti che
Sakura aveva ad ogni mano e che gli sorridevano sdentati di sorrisi
troppo
larghi per essere autentici. Sperò solo che se ne andassero
presto.
“Oh
Sakura!” Come mai sei
qui? Si aspettava lo Hyuuga. Invece: “Eccoti qui! Le cose dei
bambini?”.
Ecco,
a questo punto Neji
Hyuuga doveva essersi inventato qualcosa. Tenten non
aveva appena accettato di accudire quelle piccole pesti,
vero? Vero?
“Bene,
ho già preparato la
torta” diceva intanto Tenten. Un’aggravante: reato
premeditato! Lo Hyuuga
cominciava a fumare dalle orecchie.
“Allora
io vado, grazie
ancora Ten!” salutò Sakura sorridendo da orecchio
a orecchio. Neji ricambiò con
un cenno del capo e chiuse cortesemente la porta dietro di
sé.
“Amore puoi venire un momento?”
domandò in tono controllato. Tenten
spuntò ridente dalla porta del soggiorno. “Certo, tesoro, che
c’è?” chiese la ragazza con fare
innocente.
Neji
alzò un sopracciglio,
comunicazione non verbale che la kunoichi aveva imparato a decifrare da
tempo:
guai. Continuò a sorridere sperando di dissipare i dubbi del
marito con la sua
serenità. Dopo poco si trovò a pensare che le sue
speranze erano mal riposte.
Il braccio di Neji non le permise di allontanarsi.
“E
va bene, va bene!” si
discolpò Tenten “Ho detto a Sakura che le avrei
tenuto i bambini. Non ha mai un
attimo per stare con Sasuke ed è sempre impegnata e mi
pareva un bel gesto per
san Valentino…”. Neji scosse il capo celando
l’ombra di un sorriso: “Ten…”
sospirò.
“Sei
arrabbiato?” domandò
lei, timorosa.
“Sono
offeso” ribadì lui.
“Mi
dispiace…ma te l’avrei
detto!” si giustificò la ragazza
“Davvero” mormorò.
“Sono
offeso” riprese Neji
“che tu non abbia pensato che magari anche io avevo dei
piani…” fece
attirandola a sé e baciandole l’orecchio
“Ma oramai hai deciso che dobbiamo
fare i baby sitter…”.
Tenten
non lo disse, ma un
po’ si maledisse.
“Allora,
andiamo al parco?”
domandò Neji ai bambini, sperando di accalappiarli al primo
passante. E
incredibilmente, pochi minuti dopo partirono: Kakashi che cercava di
scappare
dalle grinfie di Tenten e Kaori che scrutava con quei suoi occhini
verdi Neji,
che da parte sua la ignorava.
Non
più tardi di un secondo
dopo, il jonin sentì un peso alla mano. Ecco.
Non
erano nemmeno a metà
del percorso che si sentì tirare indietro con forza
inaspettata per una bambina
di tre anni: “Sono stanca” proclamò
quella, fissandolo con espressione
risoluta.
“Non
siamo ancora arrivati”
constatò Neji.
“Sono
stanca” ripeté Kaori.
Neji
stava per ribattere
che non erano ancora arrivati, quando lo sguardo eloquente di Tenten
glielo
impedì. “Che devo fare, allora?”
borbottò il jonin spazientito.
“Prendila
in braccio”
sussurrò Tenten.
Neji
allora, senza troppa
tenerezza, prese per le spalle Kaori e se la mise in spalla. La bambina
ridacchiò soddisfatta.
“Vedi?
Basta poco” sorrise
Tenten mentre cercava di fare lo stesso con Kakashi. Il quale,
naturalmente, si
guardava bene dal salire in spalla a una donna alla ragguardevole
età di cinque
anni.
“Ed
eccoci qua” sospirò
Tenten dopo aver rischiato di perdere Kakashi tre volte. Neji
approvò mentre
presa per le braccia Kaori, la faceva scendere dolcemente dalle spalle:
“Ecco,
di nuovo a terra” sospirò. La bambina rise
aggrappandosi alle sue gambe.
“C’è
quel teme di Minato!”
esclamò ridendo Kakashi, mentre prendeva a correre in una
direzione
imprecisata. Seguendolo con lo sguardo, Tenten intravide Ino che le
sorrideva
divertita, mentre appesa al braccio teneva la timida Mai, con
l’altro
tratteneva Minato che rideva divertito e al suo fianco Shikamaru, una
mano a
Mina e l’altro braccio dedicato alla sua Haruka, comodamente
spaparanzata sulla
sua spalla.
“Anche
voi qui?” domandò il
jonin col codino all’altro.
“A
quanto pare…” protestò
Neji.
“A
proposito, bella
treccia!” rise Shikamaru. Neji sbuffò contrariato:
“Kaori…” la bambina si
limitò a ridacchiare e a fargli cenno di scendere alla sua
altezza: “Scusa
Neji-san” mormorò piantandogli un bacino sulla
guancia, poi ridacchiando
raggiunse Mina.
“Che
dolce” sussurrò
Tenten.
“Tutta
sua madre” scosse il
capo Ino. “Allora facciamo un gioco?”
domandò poi la bionda a Kaori e Mina
mentre Mai le si arrampicava su per il braccio, intimorita.
“Facciamo le corone
di fiori? Mamma dice sempre che sei così brava!”
la pregò Mina.
“Facciamo
le corone di
fiori con zia Tenten” annuì Ino, domandando
conferma all’amica.
“Facciamo
pure le corone di
fiori…” annuì la castana.
“Hyuuga,
non ci provare
nemmeno, se loro si prendono le femmine a noi restano i
maschi” lo richiamò
Shikamaru.
Neji
si voltò indispettito
indicando i due ragazzini: “Se la cavano piuttosto bene anche
da soli, direi”
sbuffò indicando Kakashi e Minato che si rincorrevano su e
giù dalle altalene.
“Non
è così male sai”
sorrise Shikamaru. “Certo, non tutto va come programmato,
ma…”
“Di
cosa stai parlando?”
domandò Neji indispettito.
“Ino
è incinta” proclamò
Shikamaru. “Solo che sono due. Io miravo a due in tutto, ma
sai com’è…del
resto, nessuno sarà mai come la mia
principessina…” fece carezzando i capelli
dorati di Haruka.
“Vedi
cos’è che mi dà
fastidio, Nara?” chiese Neji. Lo chiamava per cognome, quindi
stavano toccando
un argomento sensibile. “Che ci si rincitrullisce, nel vero
senso della parola”
sospirò.
“Non
è rincitrullimento, è
tenerezza. La vuoi tenere un po’?” fece porgendogli
Haruka.
“Una
bambina che sbava? No
grazie” rispose seccato lo Hyuuga.
“Non
la penserai allo
stesso modo quando avrai figli” sospirò Shikamaru.
“Certo,
certo…”
“Hyuuga”.
Ora era il Nara
che lo chiamava per cognome, il che significava che
l’argomento era serio.
Neji
non rispose, fissando
ostinatamente il terreno.
“Hai
l’opportunità di dare
finalmente la pace alle future generazioni, non sprecare
quest’opportunità.
Tenten muore dalla voglia di avere un figlio, perché ti ama,
e vuole che voi
diventiate qualcosa, insieme. Guarda Haruka” sorrise
“È bella come sua madre e
pigra come me. Per questo andiamo molto d’accordo. Ti rendi
conto? La prima
cosa su cui io e Ino andiamo veramente d’accordo è
lei. La adoriamo, entrambi.”
“E
voi?” domandò Neji,
ancora turbato.
“Noi
siamo cresciuti”
sospirò Shikamaru “E cresceremo ancora”
sorrise “E poi le donne incinta non
pensano ad altro che a fare altri bambini, non so se mi
spiego…” aggiunse con
una punta di malizia nella voce. Neji scosse il capo sogghignando di
nascosto:
“Troppe informazioni, Nara!”.
“Neji-san!”
esclamò Kaori
raggiungendolo di corsa.
“Sì?”
domandò lui.
“Tieni,
è per te!” esclamò
deliziata la bambina porgendogli una corona di fiori “I tuoi
capelli sono così
belli…” mormorò ammirata. Questa volta
fu Shikamaru a ridere mentre Neji si
grattava la nuca, indeciso su come rispondere. In quel momento
arrivarono
Minato e Kakashi, spintonandosi nella corsa, e cominciarono a urlare a
dieci
metri dai jonin: “Kakashi mi fa gli sgambetti!”,
“Minato mi spinge!”.
“Chi
dei due…” cominciò
Shikamaru.
“Minato!”
“Kakashi!”
arrivarono le risposte simultanee dei due bambini.
“Bimbi,
stavo finendo la
domanda” puntualizzò il Nara.
“Scusa,
Shikamaru-san”
risposero quelli in coro.
“Bene”
annuì Shikamaru.
Dicevo: “Chi dei due vuole un gelato?”
domandò con un guizzo trionfante negli
occhi.
“Io!”
“Io!”.
“Vedete
che concordate su
qualcosa?” approvò Neji avviandosi con
l’amico in direzione della baracchina.
“E
così il principe
altezzoso finì con lo sposare la principessa”.
Mina
e Kaori sospirarono
conquistate: “Che bella favola, zia Tenten! Ma non hanno dei
bimbi?”
“Cosa?”
la jonin era stata
spiazzata da due bambine di tre anni.
“Dei
bimbi” ripeté Mina
ragionevole “Come me e Minato e Mai”
terminò facendo una carezza alla più
piccola, che giaceva tra le braccia di Ino.
“Oh,
dei bambini…” sorrise
mestamente Tenten.
“Mina,
Kaori” le richiamò
Ino “Mi sembra proprio che zio Shikamaru e zio Neji stiano
andando a prendere
un gelato per Minato e Kakashi. Li volete raggiungere?”
Con
un coro di “Sì!” le
bambine si dileguarono.
“Ecco,
ora siamo sole,
quasi” puntualizzò Ino facendo una carezza a Mai,
che oramai si era
addormentata. “Vuoi tenerla?” domandò
poi.
“Sei
stanca, tu?” chiese
Tenten, timorosa.
“No,
ma ho un po’ di mal di
schiena” le confidò la bionda. Poi le si
avvicinò circospetta: “Sono incinta!”
esclamò deliziata.
“C-c-che
cosa?” domandò
Tenten, confusa.
“Incinta!
Sai quando…oh, sì
che lo sai, avanti!” rise Ino “E sono due gemelli.
Pensavo che Shikamaru desse
di matto alla notizia, invece è talmente innamorato della
sua principessa che
l’idea di averne altri due per le mani lo eccita”.
Tenten
ammutolì.
“Ten?
C’è qualcosa che non
va?” chiese Ino, preoccupata.
“No,
no, va tutto
meravigliosamente” sospirò Tenten scoppiando a
piangere.
“Ten!”
Ino la abbracciò
stringendola quanto Mai glielo permettesse “Che è
successo, eh? Avete
litigato?” fece poi.
“N-no!”
confessò la castana
tra i singhiozzi “Sono solo contenta per te!”
“E…”
la incitò la bionda.
“E
sono incinta. Anche io”
mormorò Tenten sottovoce.
“Ma
è una notizia
meravigliosa!” urlò Ino attirando
l’attenzione dei presenti e rischiando di
svegliare Mai “E non ti preoccupare per gli ormoni, a me
succede sempre…”
cominciò mentre piangeva anche lei.
“È
che non so come la
prenderà Neji, lui è sempre così
rigido e…”
“Lo
adorerà. Ti adorerà”
fece Ino stringendole la mano.
“Vi
lasciamo sole un minuto
e vi mettete a piangere!” alzò un sopracciglio
Neji raggiungendo la compagna e
carezzandole dolcemente la guancia: “È successo
qualcosa?” domandò poi
preoccupato.
“Niente”
mormorò Tenten
mentre si asciugava il volto con una mano e Kaori si intrufolava in
braccio
allo Hyuuga: “Kaori!” protestò quello.
“Vuoi
un po’ di gelato,
Neji-san?” domandò quella, innocentemente.
“No,
grazie” replicò
schifato lui, mentre la bambina gli piantava un bacio alla fragola
sulla
guancia: “Sei stato così buono,
Neji-san!” squittì cercando la sua carezza come
un gattino. Stranamente, il jonin non si tirò indietro,
sorridendo mentre
carezzava i capelli della bambina che per poco non gli faceva le fusa.
“Non
esageriamo Kaori” la
rimproverò bonariamente.
“E
invece sì” ribatté lei
“sei il più gentile!”
“Ti
ricordo che l’ho
pagato, io, il gelato, Kaori” rimbeccò Shikamaru.
“Sì,
ma me l’ha preso
Neji-san!” puntualizzò la bambina.
“Ah beh, allora…” rise Shikamaru passando Haruka alla madre. "Vieni principessa" sorrise Ino "Ti mancava la mamma, vero? Quel cattivone di papà..."
"L'ha tenuta in braccio per oltre due ore" completò Shikamaru "E adesso ha mal di schiena" puntualizzò.
Lo sguardo di Ino lo fece tacere, così Shikamaru si avvicinò e le piantò un bacio sulla fronte. Dopo anni aveva imparato come trattare sua moglie. "Come va?" le chiese con una tenerezza infinita mentre le sfiorava la guancia.
"Ho mal di schiena ma non mi lamento" sospirò lei. Neji alzò un sopracciglio all'audacia della bionda.
"Siamo
già agli sbalzi d'umore, eh?" sorrise il Nara
"Più del solito, comunque" puntualizzò.
"E saranno doppi" annuì la bionda "Sei spacciato, Nara" rise.
Tenten li guardava intenerita mentre Neji non capiva.
"Ascolta Shika" fece poi Ino cominciando a massaggiare il braccio del marito in un'insolita carezza pubblica "Ti va se ci portiamo a casa Kakashi e Kaori? Sakura ha detto che passava da me più tardi e magari lasciamo festeggiare San Valentino a Neji e Tenten..."
"E noi di festeggiare San Valentino non se ne parla, eh?"
"Non
mi sembra di aver visto un regalo, stamattina"
"Ah
perchè tu..."
"Io te ne ho fatti due, Nara!" puntualizzò Ino con un tono che non ammetteva storie.
"Mendokuse...Buon San Valentino, ragazzi, voi che potete!" fece allora Shikamaru battendo una mano sulla spalla dello Hyuuga "Investi, mi raccomando!" sussurrò poi.
"Ragazzi, andiamo?" fece allora Ino all'allegra carovana. "Ho giusto una torta da finire..."
"Non ti facevo una da grandi numeri, Yamanaka" sorrise Neji vedendola armeggiare con tutti quei bambini.
"Ah, mi ci dovrò abituare: Nara sembra pigro, ma quando ci si mette...".
Il
che
riuscì a far zittire Neji Hyuuga. Ino ne
approfittò per
prendergli la mano e portarsela sul ventre: "Saluta due nuovi studenti
dell'Accademia, Hyuuga" disse ridendo.
Neji si irrigidì e Tenten le rivolse uno sguardo disperato.
"Ma io voglio stare con Neji!" protestò Kaori, poi si rivolse a Mina: "Ho cambiato idea, non voglio più sposare papà, voglio sposare Neji!"
"Va bene, io allora sposo Shikamaru!"
"Va bene. Ma non lo deve sposare Haruka?"
"Io 'poso il nonno" rispose la piccola.
"Allora va bene".
Ino e Tenten si misero a ridere: "Kaori, me lo lasci solo per questa sera?" chiese poi educatamente Tenten.
La bimba sembrò pensarci su un pochino, poi acconsentì: "Solo perché sei tu".
"Sono onorata!" Tenten rise di cuore, lasciando che le lacrime diventassero un ricordo.
"Allora noi andiamo!" esclamò Ino soddisfatta, tirandosi a sedere "Buona serata!"
"Grazie" sussurrò Tenten sentendo le lacrime riaffiorarle agli occhi. Ino le si avvicinò abbracciandola e sfiorandole il volto mentre le mormorava: "Vedrai che sarà bellissimo". A Tenten venne da piangere ancora di più.
"On piaggere zia Tenny" mormorò Haruka facendole una carezza con la sua manina e dandole un bacio sulla guancia.
"Ohi, Ino, i bimbi hanno fame, andiamo?"
"I bimbi?" Ino squadrò il marito inarcando un sopracciglio, dato che Kakashi e Minato correvano liberamente nel parco e le bambine giocavano da sole. "Vabbè, andiamo bambinello!" rise poi affidandogli Mai e prendendo per mano Mina che teneva Kaori.
La mora si discostò per dare una bacio a Neji: "Ciao Neji-san, mi vieni a prendere un'altra volta?"
Neji spostò il peso da una gamba all'altra, ma gli occhi della bambina smossero qualcosa dentro di lui: "Va bene"
"Lo dicevo che sei il migliore! Andiamo?" fece poi rivolta a Mina.
"Io sono pronta da mezz'ora!" protestò l'Uzumaki.
"Ciao!" dissero in coro i bambini, e insieme sparirono oltre l'angolo.
"Accidenti, una bella compagnia, eh? Un bambino fa un caos indiscutibile" sentenziò Neji.
Tenten sentì un groppo salirle alla gola e si sforzò di reprimere le lacrime - dannati ormoni.
"Neji..." tentò, ma sentì come mancarle le forze.
"Andiamo a casa?" domandò lui cingendole le spalle con un braccio.
"Neji senti" fece lei divincolandosi. non era così che si immaginava il suo san Valentino "Se dovessi...se dovessimo...prima o poi...avere un bambino. Ti scoccerebbe così tanto, dannazione?" scoppiò alzando la voce più del voluto.
Il ragazzo la guardò con occhi stupiti: "Ten, che diavolo?"
"Dimmelo! Dillo eh non vuoi avere figli, che ti scoccia, che..."
"Ten" disse lui con tono fermo, prendendola per le spalle "Non ho mai detto questo. è solo che tu devi...avere pazienza con me. Nessuno mi ha mai insegnato ad essere padre, nessuno. Il mio l'ho perso tanto tempo fa che quasi non mi ricordo come sia, aver un padre"
"Credi ad essere l'unico che ha paura? Credi di essere l'unico che non sa come comportarsi? Beh, non si può pianificare tutto, Neji Hyuuga, non si può. Neanche io pensavo che fosse il momento adatto, o il tempo giusto, o...ma è qui" mormorò prendendo la mano del marito e portandosela all'addome. "è qui" ripeté "E abbiamo fatto tutto noi".
Gli occhi di Neji si dilatarono: "Vuoi dire che...?"
Tenten lo fissava smarrita.Annuì debolmente, guardando per terra. Poi, sentì le braccia di Neji cingerle il fianco.
"Grazie" mormorò piano.
"Cosa?" la ragazza era certa di non aver capito bene.
"Non sono pronto" ammise Neji "Ma non lo sarei mai stato" alzò le spalle mentre Tenten gli saltava al collo gridando: "Ti amo, ti amo, ti amo!"
"Solo una cosa, Ten" puntualizzò il marito guardandola negli occhi.
"Sì?" chiese lei al culmine della felicità.
"Se
vuole
sposare Sasuke Uchiha l'ammazzo". La ragazza scoppiò a
ridere
mentre Neji si chinava a baciare lei e, poco dopo, il pancino appena in
vista che conteneva il regalo più inaspettato della loro
vita.
ndWT: Vale, io
ci ho provato. Sai che non mi ritengo brava a
scriver NejiTen, ma sappi che mi sono proprio impegnata per farli il
più carini
e divertenti possibili: perché il mondo ha bisogno di
leggerezza e di canon!