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Autore: ElyJez    03/10/2015    0 recensioni
«Posso farti una domanda?»
Sbuffai scocciata , per poi dire:
«Dipende da quello che mi deve chiedere»
«Perché fai tutto questo ? Intendo essere una cacciatrice , combattere costantemente , perché?»
Feci spallucce rispondendo controvoglia:
«Qualcuno deve schierarsi contro il male , perché non dovrei essere io?»
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Li trascinammo nella vecchia stanza delle torture , ideata da me , modestamente , che si trovava allo stesso piano del laboratorio , con la differenza che si poteva arrivare solamente passando dentro il mio armadio .
Non appena il primo aprì gli occhi , poggiai le mani sui fianchi e parlai:
<< Per fortuna che ti sei svegliato , stavo iniziando a spazientirmi >>
<< Chi diavolo sei tu ? >>
Urlò spaesato , guardandosi intorno e rendendosi conto di trovarsi legato come un salame su una sedia elettrica , a quel punto sorrisi passandomi la lingua sopra ai denti per poi avvicinarmi al suo orecchio e mormorare solo due semplici parole che lo fecero tremare di paura : la cacciatrice .
Nei suoi occhi vidi il puro terrore. A quanto pare , Andrè non mentiva sul fatto che mi ero fatta una bella fama tra la gente.
<< Allora , vogliamo semplificare le cose parlando di tua spontanea volontà , oppure preferisci subire atroci sofferenze che non puoi neanche immaginare ? >>
Mormorai dolcemente appoggiandomi al bancone con tutti gli arnesi utilizzati nelle pratiche delle torture , in modo tale che vedendo ciò , il tappo , non mi facesse perdere tempo, anche se , volevo divertirmi un po’ con lui , e con tutti quei giochi .
<< Non mi fai paura >>
Mormorò tremante il vampiro e io feci un sorriso sghembo , simile a quelli di Andrè , con la differenza che era carico di pura malvagità .
<< Ah no ? >>
Presi il coltello con una lama lunga trenta centimetri per poi andare vicino a lui e senza pensarci due volte , tagliargli la mano . Un urlo scoppiò in tutta la stanza seguito da molto sangue scuro quanto le infinità degli abissi.
Improvvisamente alle mie spalle sentii un tonfo . Mi girai per poi vedere quella femminuccia di Andrè a terra. Come previsto non aveva retto a quella vista.
A quel punto ,mi avvicinai al vampiro tirandogli i capelli e facendogli reclinare la testa all’indietro , mentre osservavo una smorfia sofferente dipingersi sul suo viso.
<< Allora, che ne dici di cominciare a parlare ? >>
Affermò a denti stretti .A quanto pareva la pratica sarebbe durata per molto tempo , almeno quello necessario per farlo parlare, o morire .
<< Sai qual è la cosa bella di voi vampiri ? Siete duri a morire, e beh , qui ci potremmo divertire per giorni >>
Mi passai nuovamente la lingua sopra i denti con fare sensuale , anche se in quella situazione non c’era proprio niente di lontanamente sexy .
Questa volta presi le forbici , e afferrai l’altra mano .
<< Che ne dici , dai parlacene , che non mi va di farti la manicure >>
Mi lanciò un’occhiata ostinata , mentre nello stesso istante , sentii dei lamenti provenire dall’altra sedia elettrica . Si era svegliato anche l’altro .
<< Visto che non vuoi collaborare, non mi lasci altra scelta >>
Invece che amputargli le dita , gli infilzai il petto con le forbici d’argento . Notai solo una smorfia sul suo viso e poi , puff , solo un mucchietto di polvere .
<< Polvere eravate e polvere ritornerete >>
Mormorò Victor , dopo che aveva allontanato Andrè dalla stanza . A quel punto , non gli dissi che quella polvere , ormai mi stava iniziando a dar fastidio , specialmente perché era l’unica cosa che vedevo da tutta la vita .
<< Allora , piccolo tocca a te , che fai , parli subito o vuoi seguire l’esempio del tuo amico ? >>
Mi guardò in cagnesco , per poi esclamare a voce alta .
<< È da tempo che sono pronto a morire >>                  
Sorrisi , per poi avvicinarmi a lui e passandogli la mano tra quel mucchio di capelli biondo spento , sussurrai:
<< Fidati , ci sono cose peggiori della morte >>
La cosa più bella che avvertii in quel momento fu la paura … questo qui , mi stava semplificando di molto le cose , sentivo che avrebbe ceduto presto . Deglutì .
<< Che vuoi sapere ? >>
<< Bravo bimbo , vedo che inizi a capire . Per prima cosa dimmi perché il vostro caro e dolce paparino è così tanto interessato a questa spada >>
<< Excalibur apparteneva alla Dama del Lago, Nimue. Si dice che prima di morire Merlino abbia trasmesso i suoi poteri nella spada e chiunque la possegga potrà entrarne in possesso >>
 << Conosco la spada di cui stai parlando … >>
Affermò Victor avvicinandosi per la prima volta , per poi continuare:
<< … è andata perduta molto tempo fa >>
<< Questo è quello che tutti pensano , ma in realtà , era stata custodita dall’ordine dei cavalieri dell’oceano fino a qualche anno fa. Prima che il suo ultimo affiliato morisse, la spada venne nascosta in un luogo segreto e svariati indizi furono disseminati in tutto il mondo. Nessuno sa dove si trovi il primo indizio anche se noi qualche idea ce la stiamo facendo >>
A quel punto intervenni.
<< Come fate a sapere tutto questo ? >>
Ridacchiò . Per poi dire …
<< Abbiamo il nostro informatore >>
<< Ah si , e chi sarebbe ? >>
Rise nuovamente per poi affermare convinto con un sorriso malvagio :
<< Scoprilo da solo , puttana ! >>              
Non lo lasciai continuare oltre , e lo infilzai con le forbici che ancora stringevo in mano . Ci mise una frazione di secondi prima di morire , infondo , gli avevo dato quello che lui desiderava di più , la morte .
<< Abbiamo una bella gatta da pelare , Ely >>
<< Lo so Vic >>
Mormorai poggiando le forbici sul bancone per poi annusarmi i capelli . Storsi il naso , puzzavano di polvere di vampiro .
<< Uhm , credo che andrò , prima a farmi una doccia , e poi a dormire >>
Commentai stiracchiandomi . Il mio collega mi lanciò una breve occhiata per poi dire:
<< Hai ragione , abbiamo tutti bisogno di riposo , domani mattina dobbiamo iniziare le ricerche per scoprirne di più su tutta questa faccenda >>
Sbadigliai annuendo , anche se non capivo cosa intendesse con abbiamo tutti bisogno di riposo , visto che lui e Andrè non avevano fatto un bel niente , anzi , il secondo era anche svenuto , quindi l’unica che poteva definirsi stanca lì , ero io .
  
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