03/10/2015
1 recensioni“Non è colpa tua, lo so
Io ti aspetto qui, come una pazza,
come sempre.”
Forse lei era troppo insicura. L’insicurezza la stava uccidendo.
Aveva paura di lui, ma soprattutto delle altre ragazze.
Lei era troppo fragile per sopportare tutto ciò, non sopportava l’idea di vedere un’altra accanto a lui.
Ma soprattutto non riusciva a reggere il fatto che qualcuno potesse amarlo più di lei.
Lei sapeva di amarlo più di chiunque altra, ma aveva comunque questo strano terrore, nessuno la rassicurava mai in questo e ciò generava in lei ancora più paura.
Questa ragazza è cresciuta con pochissima fiducia in se stessa, convinta di non riuscire a combinare nulla di buono nella sua vita, sapere di amarlo come nessuna la rassicurava: era la cosa che faceva meglio, ne era più che convinta.
Forse troppo bisognosa di attenzioni, troppo attenta ai particolari e ai minimi gesti delle persone?
Fatto sta che tutto ciò non era sano per lei, giorno dopo giorno veniva ferita da sciocchezze.
Anche per questo lui era essenziale nella sua vita ma purtroppo, non c’era mai.
Mai.
E tutto ciò negli anni non le ha fatto per niente bene, ha provato ad andare avanti con altri ragazzi ma non era la stessa cosa.
Continuava a ripetersi cosa potesse fare per raggiungere lui.
Sapeva benissimo che era il suo unico punto di ritorno, quel punto da cui non si sarebbe più mossa.
Lei moriva cercando il suo corpo la notte ma non c’era, proprio come la notte seguente e quella ancora.
Faceva fatica ad accettare affetto dalle altre persone perché non era il suo di affetto e allora che senso aveva?
“Vai avanti” le dicevano, a che scopo? Si conosceva troppo bene e sapeva che non ce l’avrebbe mai fatta
“A volte devi cercare di lasciare andare ciò che ami” beh, questo non riusciva a spiegarselo. Non capiva come sarebbe stato possibile, non è giusto pensava lei.
E io un po’ le do ragione.
Ma chissà ora se è con lui o se sta ancora chiusa nella sua cameretta ad aspettare il suono della porta che si apre e la sua voce allegra che segue, i suoi passi nel corridoio e il suo viso che si affaccia nella stanza.
Fatto sta che lo aspetterà sempre, in ogni occasione.
Nessuno riuscirà a cambiarla.
Io ti aspetto qui, come una pazza,
come sempre.”
Forse lei era troppo insicura. L’insicurezza la stava uccidendo.
Aveva paura di lui, ma soprattutto delle altre ragazze.
Lei era troppo fragile per sopportare tutto ciò, non sopportava l’idea di vedere un’altra accanto a lui.
Ma soprattutto non riusciva a reggere il fatto che qualcuno potesse amarlo più di lei.
Lei sapeva di amarlo più di chiunque altra, ma aveva comunque questo strano terrore, nessuno la rassicurava mai in questo e ciò generava in lei ancora più paura.
Questa ragazza è cresciuta con pochissima fiducia in se stessa, convinta di non riuscire a combinare nulla di buono nella sua vita, sapere di amarlo come nessuna la rassicurava: era la cosa che faceva meglio, ne era più che convinta.
Forse troppo bisognosa di attenzioni, troppo attenta ai particolari e ai minimi gesti delle persone?
Fatto sta che tutto ciò non era sano per lei, giorno dopo giorno veniva ferita da sciocchezze.
Anche per questo lui era essenziale nella sua vita ma purtroppo, non c’era mai.
Mai.
E tutto ciò negli anni non le ha fatto per niente bene, ha provato ad andare avanti con altri ragazzi ma non era la stessa cosa.
Continuava a ripetersi cosa potesse fare per raggiungere lui.
Sapeva benissimo che era il suo unico punto di ritorno, quel punto da cui non si sarebbe più mossa.
Lei moriva cercando il suo corpo la notte ma non c’era, proprio come la notte seguente e quella ancora.
Faceva fatica ad accettare affetto dalle altre persone perché non era il suo di affetto e allora che senso aveva?
“Vai avanti” le dicevano, a che scopo? Si conosceva troppo bene e sapeva che non ce l’avrebbe mai fatta
“A volte devi cercare di lasciare andare ciò che ami” beh, questo non riusciva a spiegarselo. Non capiva come sarebbe stato possibile, non è giusto pensava lei.
E io un po’ le do ragione.
Ma chissà ora se è con lui o se sta ancora chiusa nella sua cameretta ad aspettare il suono della porta che si apre e la sua voce allegra che segue, i suoi passi nel corridoio e il suo viso che si affaccia nella stanza.
Fatto sta che lo aspetterà sempre, in ogni occasione.
Nessuno riuscirà a cambiarla.