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Autore: Risa_chan    15/02/2009    1 recensioni
Ci sono cose ispiegabili, il tempo è una di queste, a mille facce, a mille modi per coglierti di sorpresa.... tratto dal capitolo 13: Come tutto, si può far del bene e del male. la mia intenzione non era quella di far soldi creando uno scoop, ninete affatto. La Compagia K ha un progetto ambizioso al quale non intende rinuciare.tu sei ciò che permetterà al nostro sogno di realizzarsi. XD SPERO CHE VI PIACCIA **** AGGIORNATA
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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                                              Il Potere del Tempo



 Capitolo 1 -una nuova vita



La stazione di King cross era affollata come sempre, ogni persona presa dal trantran quotidiano. Tra il binario nove e  dici dietro una barriera ben protetta si trovava  il binario nove e tre quarti, il binario da cui partiva  il famoso espresso per Hogwarts. La piattaforma era piena di genitori che accompagnavano i propri figli con i grossi bauli. I tantissimi animali facevano un baccano infernale.

“Mi mancherai.” Disse una ragazza dai capelli rossi.

“Anche tu a me, ma a Natale ci rivedremo!” esclamò il ragazzo.

“Natale è lontano...” riprese imperterrita la giovane. Si tenevano per mano dandosi l’ultimo saluto.

Ginny ed Harry avevano passato una bellissima estate insieme e soprattutto senza Voldemort che dannasse l’anima.

“Tre mesi passano in fretta vedrai! E poi, ci scriveremo!”

“ma non hai un gufo!”

“C’è sempre Leo, no? In ogni caso ho intenzione di comprarne un altro, ne avrò bisogno.”

La perdita di Evdige  era  stato proprio un brutto colpo, come quando aveva saputo che la sua Nimbus era andata distrutta. Per fortuna era riuscito ad ricuperare la Firebolt, non per la scopa in se, più che altro perché era un regalo del suo padrino.

“E’ ora, Ginny!” esclamò la signora Weasley.

Ginny salutò il suo ragazzo e i suoi genitori e salì sul treno.

Guardò un ultima volta Harry che le disse: “Salutami Hagrid!”


 “Ginny!” chiamò una voce sognate.

“Ciao, Luna! Come stai?”

“Bene... sai ho visto un Riccicorno schiattoso!”

“Wow! Dai andiamo a cercarci uno scompartimento!” esclamò ridendo Ginny. Si incamminarono nel corridoi, mentre il treno iniziò a muoversi.

C’era una cosa che assolutamente non sarebbe mai cambiata: Trovare uno scompartimento libero, rimaneva sempre un’impresa titanica.

“Guarda chi c’è Ginevra Weasley!” esclamò una ragazza che si era fermata davanti a lei. Cheryl  Sherman: una smorfiosa piena di se.

“La donna di Harry Potter. Avrei creduto che, visto che sei diventata così importante, non saresti più scesa tra noi comuni mortali.”

“Cosa c’è Cherry ti rode ancora perché Luma non ti ha accettato nel suo club? Direi che sia invidia!”

La ragazza fece per ribattere ma uno scompartimento si aprì:

“Chi abbiamo qui? Cherry - gatta morta alla riscossa – Sherman? Cosa c’è? Anche lo specchio  ti ha abbandonato  essendo stato sottoposto continuamente ad osservare la tua faccia? Sicuramente, ha creato un comitato per la salvaguardia di specchi innocenti maltrattati!”

“Come osi...” non ebbe il coraggio di continuare visto lo sguardo che ricevette, fece marcia in dietro e scappò.

 

Emily non era una ragazza da fare arrabbiare;  con un sorriso si rivolse a Ginny e Luna:

“Ciao! Dai entrate, ci sono due posti liberi!” disse gentilmente facendosi di lato.

“Scusate se mi sono intromessa! E’ più forte di me...appena la vedo non tengo a freno la lingua!”

“Anzi, sei stata forte!” esclamò Ginny mentre Luna annuiva.

Dentro lo scompartimento c’era altre ragazze del settimo anno Grifondoro,  Florance, Jane, Aleen.

“Allora, passate belle vacanze?” chiese Emily mettendosi seduta.

“Oh, bene, tu?” rispose Ginny. Luna si era già immersa nella lettura del cavillo.

“Una noia mortale! I miei sono tutti concentrati nella ricostruzione del Ministero, mia sorella è tutta concentrata sul fidanzamento! Si sposerà tra breve. Me ne sono stata un paio di settimane in Irlanda e basta!” sbuffò Millie.

Ginny rise all’espressione della ragazza che era mollemente abbandonata sul sedile davanti al suo: Emily Atkinson, quasi 18 anni, era alta, e il corpo affusolato e slanciato, un bella terza abbondante , capelli lunghissimi  e scuri con la frangetta da una parte, , due grandi penetranti occhi grigi, labbra rosse e piene. E un caratterino niente male: Sempre la battuta pronta, l’espressione un po’ scura ma allo stesso tempo allega e vitale. Il duello era il suo forte.

Era la ragazza che a Ginny le andava più a genio del suo anno di Grifondoro. In quel momento però notò una cosa che non aveva notato mai, il fatto che lei fosse così famigliare. Rise di questa affermazione, la conosceva da sette anni, era ovvio che le fosse famigliare!

“Allora, cosa hai fatto per il tuo compleanno l’undici scorso?” chiese Emily.

“Abbiamo festeggiato in famiglia...anche se non è che fosse molto allegra, sai mio fratello Fred è morto a maggio per cui aleggiava una certa tristezza. Anche se lui non avrebbe voluto.”

“Mi dispiace molto. So che significa, i miei nonni sono morti nella prima guerra. Capisco il tuo dolore. Poi, conosci Ninfadora Lupin? Lei è morta nella stessa battaglia.”

“Chi Tonks?!” esclamò Ginny.

“Sì! La conoscevi, allora! Odiava il suo nome...comunque era un’amica di mia sorella, avevano frequentato la scuola insieme! Ogni tanto veniva da noi l’estate. E’ stato molto brutto per noi. Jill non la finiva più di piangere. Ho saputo che ha lasciato un bimbo piccolo.”

“Si, Teddy! È adorabile!”

“E’ anche lui un Metamorfomagus?”

“OH sì.  Non sapevo che la conoscevi Tonks.Conoscevi Remus, no?”

“ Certo! era anche un compagno di scuola di mia Zia Sarah. L’ho saputo dopo che ha lasciato la cattedra di Difesa.”

“Davvero?”

“Sì. Mamma ha mantenuto tutte le suo cose e c’era un bellissimo album fotografico dei suoi anni qui. C’era anche lui. Così ho chiesto a mamma.”

Arrivati a destinazione dopo avere visto lo smistamento, dopo una  banchetto degno di nota adarono tutti al letto.

Un anno nuovo era appena cominciato.


Emily faceva tranquillamente colazione al tavolo di Grifondoro quando Ginny arrivò.

“Buon giorno? Arrivata la posta?” chiese prendendo un po’ di succo di zucca.

“Giorno! No, non è arrivata. Manca poco però.” Disse lei guardando l’orologio. Si scosto i capelli che lasciava sciolti e indomabili sulle spalle.

“Certo che hai dei capelli meravigliosi!”

“Grazie! Mi piacciono così!” disse accarezzando i capelli che le arrivavano quasi al sedere.

“La Mcgranitt non approva, vero?”

“Vorrebbe che li legassi...lo faccio raramente.” Disse seria.

Ginny le venne da ridere. In quel preciso momento stormi di gufi arrivarono a portare la posta del mattino.

I  Gufi planarono sulla sala grande e lasciano cadere la posta sul tavolo.

“Tempismo perfetto! La lettera di mamma, con le solite raccomandazioni e una lettera a parte di mia sorella che non vuole lasciarmi in dietro degli sviluppi del suo Matrimonio, vestiti, bomboniere, cibo, disposizione dei posti...” prendendo in mano una busta.

Ginny ridacchiò.

“E per finire La Gazzetta del profeta da parte di papà, senza lettere ma con un biglietto.” Disse prendendo il giornale e indicando il foglietto  in cui c’era scritto:


“ Resisti! Non prendertela con il Gufo!”


Le due ragazze risero di cuore, interrotte solo dall’arrivo della Professoressa con gli orari.

“Wow. Un lunedì mattina superbo.” Esclamò Ginny.

“Poteva andarci peggio. Incantesimi di prima mattina è molto meglio di Trasfigurazione o pozioni...”

“Si hai ragione! Però senza Piton è tutto diverso, no?” chiese Ginny

“Già! Poveraccio. Lo hai visto il nuovo insegnate di Difesa? Non credo che sarà bravo quanto il Professor Lupin.” Disse asciutta Emily.

Prese il giornale e di colpo esclamò:

“Ehi! La Umbridge è stata condannata!”

“Grazie al cielo!” disse Ginny imburrando una fetta di pane.

“Peccato solo per una cosa.”

“Cosa?” chiese stupita la rossa.

“Che il nuovo Ministro ha eliminato i Dissennatori da Azkaban.” Rispose spiccia.

“Millie!” ridacchiò Ginny.

“Beh,  Il “Rospo travestito da donna” si meriterebbe di rimanere chiusa in una stanza con almeno 100 di quei esseri.”

Ginny scoppiò a ridere:  il nomignolo con cui Millie chiamava l’ex-insegnate” era troppo assomigliante alla realtà.

“c’è qualcos’altro d’interessante?”

“Sì. Il tuo ragazzo.”

“Cosa?!”

“stavo scherzando. Altri Mangiamorte sono stati arrestati, altri chi sa dove.” Rispose Millie.

Una nuova vita era iniziata per il Mondo della Magia: un  nuovo governo sotto la guida di Kingsley Shakebolt  si stava pian piano formando. Un mondo devastato da una terribile guerra chiedeva tempo per poter rinascere dopo che Voldemort finalmente aveva “gentilmente” tirato le cuoia e levato le tende, lasciando un mondo sottosopra.


Dopo la colazione le ragazze andarono ai dormitori per prendere i libri e recarsi alle lezioni del mattino.

“Con Harry, tutto ok?” chiese Emily.

“bene direi..”

“ che c’è?”

“E’ che  andrebbe una meraviglia se non mi estromettesse così prepotentemente dalla sua vita!”

Era arrabbiata e frustrata, non voleva rimanere sempre esclusa nelle sue cose, Emily lo capì subito: anche lei qualche volta aveva notato che la sua famiglia le nascondesse qualcosa.

“Non puoi biasimarlo. Non è facile raccontare ciò che ha passato.”

“Ron ed Hermione sanno tutto di lui, però! Dal tra parte loro c’erano! E’ ovvio che sanno” Ginny era veramente amareggiata, e la cosa stupì Emily.

“Gin...”

“Sono la sua ragazza, per la miseria!  Dovrei essere una priorità!”

Emily si fermò davanti alla ragazza e le mise una mano sulla spalla.

“Gin, perché non gli e lo dici a chiare lettere?”

“Fosse facile! Probabilmente dirà che è per proteggermi, o una stronzata del genere! O, è sempre stato così concentrato a salvare il Mondo che non si è mai accorto di ciò che provavo! Probabilmente se fossi stata tu avrebbe già detto tutto. Forse è un problema di Faccia.”

“Gin, non dire sciocchezze! E’ cotto di te! Certo, con il mio stile e la mia classe...Ho deciso! Sarai la mia prima alunna del corso Come-  impapocchiare – fidanzati  sdegnosi – e fargli – svuotare – il sacco. Con i mie consigli portentosi  Miss Ginevra Weasley non ti dirà più un No .”

Ginny sorrise, Emily sapeva come fargli tornare il buono umore.

“Forza! Ci aspetta un grande Lavoro!”


La giornata passò tranquilla, al pomeriggio, inaspettatamente, quando erano in Sale Comune arrivò una lettera di Harry.

“Allora?” chiese Emily.

“Leggi. Non importa.”

“Vedi? Già gli manchi!” esclamò trionfante l’amica.

“Anche a me se è per questo. Ciò non toglie che lui della sua vita non mi racconta mai.”

“Gin, diglielo! Digli che ti ferisce questo suo comportamento! Ok, non farsi intervistare da giornalisti da strapazzo. Tu sei Gin! L’unica inimitabile Gin!”

“Grazie...”


C’è da dire che le due passarono moltissimo tempo insieme. Ginny aveva bisogno di una persona con la testa che sostituisse Hermione. La compagnia di Emily era quello che ci voleva! Anche Luna passava tempo con loro ed Emily la trovava simpaticissima.

“Almeno il suo mondo ha un po’ di colore! Crede in ciò che le va di credere, è esattamente com’è dentro.  E’ davvero forte.”

“Sai, sei una delle poche che la pensa così.”

“Meglio, io non mi mescolo mai alle masse, Gin. Sono un essere superiore!” lo disse con una faccia altezzosa che fece spaccare dalle risate Ginny.

Non erano entrate mai così in confidenza soprattutto al quinto anno, poiché Ginny pensava che la sua famiglia era troppo legata al Ministero. Per cui non l’aveva nemmeno chiesto se si voleva unire al esercito di Silente: con il senno dei poi fu meglio così. Emily li rivelò che i suoi erano delle “spie” per conto di silente, controllavano ciò che accadeva al Ministero, non che facevano propriamente parte dell’ordine ma sostenevano la causa di Silente.

Gli Atkinson era una famiglia importante soprattutto perché  il Signor Atkinson aveva preso il posto di Abraham Bowen  della Confederazione internazionale dei Maghi, che poi era il Nonno di Emily mente sua moglie Margaret aveva scritto parecchi articoli su Trasfigurazione Oggi.

Emily, dunque, non poteva mettersi nei guai, avrebbe creato problemi indesiderati. Ecco perché anche Silente si era raccomandato appassionatamente con lei. Forse.

 




Il 31 Ottobre arrivò in un baleno così anche la prima uscita da Hogsmeade dell’anno.

“Che bello! Si esce da questo castello!” disse Emily scendendo dal  letto.

“Sei impossibile!” le disse Flo.

“Auguri!” esclamarono invece Aleen ed Jane seguite da Ginny.

“Dai scarta i regali.” Esclamò elettrizzata Ali.

Sul suo letto c’erano una montagna di regali.

“Dai apri prima il nostro” esclamò Jane.

Il regalo era un meraviglioso set da Bagno, con pozioni e lozioni per i capelli.

“Grazie!” esclamò Emily.

“I suoi genitori le avevano regalato un meraviglioso orologio, sua sorella un divertentissimo libro, e moltissimi dolciumi di tutti i gusti.

“Bene! Armiamoci e partiamo!”esclamò Flo.

Dopo colazione si recarono al paese, c’era freddo, ma non dava fastidio.

Passarono da Melandia, A Zonco, da  Mondo Mago, e infine andarono al tre manici di scopa per una burrobirra.

“Che calduccio!” disse Jane sedendosi.

“Ci voleva proprio!” esclamò Ginny.

 Ordinarono cinque burrobirre che arrivarono  in un batter d’occhio, nonostante il locale fosse molto affollato.

“Ehi ragazze sapete la novità?” chiese Florance con aria cospiratrice.

“No, ce la siamo persa, probabilmente.” Esclamò Millie senza interesse.

“Millie non vuoi sapere cos’è?!”

“Non vedo l’ora!”

“Vuoi dirla questa novità!” sbottò ad un tratto Aleen.

“Ci sarà un ballo a natale!” esclamò trionfante.

Silenzio. Le amiche la guardavano inespressive.  Flo era una manica delle feste, e adorava essere corteggiata: Non particolarmente bella, aveva capelli castano chiaro, occhi marroni, un viso grazioso però. Qualche pretendete ce lo aveva.

“Chi te lo ha detto?” chiese Jane.

Ecco, Jane era il prototipo della ragazza studiosa, che non disdegnava divertirsi ma sempre con la testa. Ed era molto realista.

“Betty Daniels.”

“Uh... allora è certo.” Esclamò sarcastica Aleen. Era la pazza del gruppo. Simpatica, allegra e adorava far imbestialire Flo.

“che vuoi dire?”

“Oh nulla...”

“ Ehi, non inizierete, vero?” chiese Jane

Si azzittirono.

“ Lo sapremo presto se è vero.” Disse Emily dondolandosi sulle gambe posteriori della sedia.

Ginny la guardò: perché diavolo ora le ricorda qualcuno? Chi?

“Cosa c’è Gin?”

“Oh, niente. E’ che assomigli a qualcuno che conosco.”

“COSA?! Stai forse DICENDO CHE HO UNA SOSIA?!” lo disse con una voce stridula talmente marcata che fu inevitabile scoppiare a ridere.

“Non dire mai più una cosa del genere!”

In quel momento si apri la porta del locale e tutti i clienti si voltarono verso i nuovi  arrivati: Harry Potter, Hermione Grenger e Ron Weasley.

   
 
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