«Perché sei qui?»
«Perché sono una cretina»
«Fare la vittima non mi scalderà il cuore, mi irriti»
«Non voglio scaldare il cuore a nessuno»
«Ti ha lasciata, vero? È per questo che sei qui, no?» e lei abbassa ancora lo sguardo, presa dalla vergogna, perché lui ha già capito qualcosa, perché detto così, ad alta voce, suona tutto così ridicolo ed insulso.
Perché è lì? Perché ha avuto tutto questo coraggio? Perché farsi viva dopo due anni?
Lei scuote la testa «L’ho lasciato io» confessa, ma non sembra fare la differenza, perché Niall è in un vortice di rabbia repressa.
«Poco cambia, tanto non sei nuova nel lasciare le persone, no? Ti viene facile, tanto quando respirare. Tanto a te non frega un cazzo se una persona va di matto per le tue decisioni del cazzo»
«Non dovevo venire qui» dice secca lei, alzandosi in piedi, presa dalla vergogna più assoluta, cercando di scappare di nuovo. Ma lui è più veloce di lei, tanto che le prende il polso, stringendolo forte, facendole male, bloccandola e costringendola ad affrontare il suo sguardo.
«Troppo tardi, Vanessa. Ora sei qui, e mi devi delle spiegazioni»