SMOOTH AND SOFT

Dean era nel bagno di un altro squallido motel. Gli angoli del soffitto erano incrostati di muffa e i sanitari avevano delle strane macchie. La doccia era piccola e i pannelli di plastica erano instabili; un colpetto e sarebbero ceduti lasciando l’acqua libera di scorrere per tutta la stanza. Finì di sciacquarsi i capelli e chiuse l’acqua, anche se questa continuava a gocciolare dalla testa della doccia. Sospirò frustrato ed aprì piano il pannello di plastica per uscire, prese un asciugamano e se lo cinse in vita. Perfino quel pezzo di stoffa faceva ribrezzo. Scosse la testa ed andò verso lo specchio, ci passò una mano sopra per togliere la condensa ma l’immagine rimaneva comunque non molto chiara. Prese un altro asciugamano e ce lo passò sopra rendendo così il riflesso più nitido. La stanza faceva schifo ma c’era da dire che lo specchio non era male, forse era l’unica cosa decente insieme ai materassi che vibravano. Si guardò allo specchio e pensò che fosse giunto il momento di radersi. A Castiel non piaceva molto la sensazione della barba quando si baciavano. Fece  una smorfia e prese le cose che gli servivano da una piccola borsetta nera, riportò lo sguardo allo specchio e per poco non fece un infarto a ritrovarsi l’angioletto dietro di sé.

“Ciao Dean.” Salutò monocorde il moro appoggiando le mani sui suoi fianchi.

“Cas.” Rispose il biondo iniziando a radersi. “Come mai qui?”

“Stavo ascoltando i tuoi pensieri. Devi raderti.” Affermò ovvio accarezzandogli la schiena scoperta e ancora umida. Dean mugolò qualcosa mentre si passava il rasoio sulla guancia gonfia d’aria e non diede molto peso alle mani del compagno. Cas avvicinò il viso alla sua spalla e ci lasciò un bacio sopra prima di appoggiarcisi con il mento.

“Dopo dobbiamo fare la prova, altrimenti devi rifare tutto.” Bisbigliò l’angelo al suo orecchio. Dean sciacquò il rasoio sotto l’acqua e fece un mezzo sorriso.

“Già. La grande prova.” Rise e si girò a guardarlo. “Mi spieghi perché insisti con questa prova?”

Castiel gli lanciò un’occhiataccia e corrucciò le labbra. “Perché il sedere del mio tramite è liscio e morbido e così devono esserlo anche le tue guance.” Rispose serio senza distogliere lo sguardo dal suo.
Dean cercò di trattenere una risata ma quella frase detta con quell’espressione era qualcosa di esilarante. Scoppio a ridere in tempo record e si tenne lo stomaco. Non riusciva a fermarsi, la compostezza di Cas nel dire certe cose era davvero troppo a volte.
Alla fine riuscì a calmarsi e si asciugò una lacrima all’angolo dell’occhio prima di girarsi e riprendere a radersi scuotendo leggermente la testa.

“Non mi piace quando ridi per le cose che dico.” Affermò leggermente irritato il moro iniziando a slacciarsi la cintura. Dean si ripulì dalla schiuma e mise via il tutto per poi girarsi nuovamente verso di lui e sorridere.

“Lo sai che non lo faccio per cattiveria, è che a volte non riesco a resistere.” Disse cercando di rimanere serio. “Sei divertente quando dici cose senza senso con una faccia seria.” Lo aiutò ad abbassarsi i pantaloni e i boxer e gli palpò il sedere con una mano, mentre con l’altra si tastava le guance per sentire se fossero morbide uguali.  “Mhh... credo di essermi superato oggi.” Bisbigliò contento. Cas fece lo stesso e saggiò la morbidezza e la liscezza della pelle dell’altro confrontandola con quella del proprio sedere.

“Sì, mi piace.” Sorrise felice e lo baciò piano. “Hai fatto un buon lavoro Dean.” Si rivestì e sparì come se nulla fosse. Il biondo sbuffò frustrato ma con un piccolo sorriso sulle labbra; scosse la testa e rise. Quell’angioletto dal culo piumato l’avrebbe fatto impazzire.


Note autrice: spero vi sia piaciuta e vi abbia fatto sorridere un po', è la prima nonsense che scrivo, quindi non so quanto possa essere in quelle corde. Fatemi sapere che ne pensate con una recensione e alla prossima.
Si ringrazia LoveAlwaysAndForever per il disagio da cui è uscito il prompt.

LuciferWings