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Autore: B_Regal    03/10/2015    2 recensioni
[Raccolta di One Shot indipendenti]
Dall'ultimo capitolo:
Ormai è quasi certa che sia un effetto di quel posto, non poter essere sereni.
Non che la sensazione le sia nuova, ma gli eventi di quella giornata sono stati duri persino per una come lei e ora ne sente il peso tutto insieme, come un grosso macigno sul petto che le mozza il respiro.
E’ lì fuori già da un po’ quando avverte una presenza dietro di lei e per un momento si irrigidisce, ma poi una mano calda le sfiora la guancia e quel tocco lo riconoscerebbe ovunque.
E non sa bene come succede, ma un istante dopo sta singhiozzando contro il suo petto.

SPOILER 5x12!
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Henry Mills, Regina Mills, Robin Hood, Roland
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Ho trovato questa OneShot su Tumblr - precisamente qui: http://gray-autumn-sky.tumblr.com/post/130241436426/one-day-at-a-time - e mi ha colpito perchè, se i sentimeti di Regina vengono spesso analizzati e approfonditi - quelli di Robin tendono a essere per lo più ignorati, messi in secondo piano.
L'autrice di questa storia invece si è soffermata proprio su di lui e mi piace il modo in cui l'ha fatto, perchè giudicarlo è stato facile - e nessuno vuole negare che ha commesso degli sbagli - ma abbiamo dimenticato che anche lui è stato una vittima, in questa storia.
Leggete la versione originale se potete, in ogni caso ho voluto tradurla perchè mi sembra giusto che la sua visione delle cose - secondo me molto coerente - venga diffusa il più possibile.

One day at a time 
  By gray-autmn-sky



Regina si ferma sull’ uscio della porta, sorridendo malinconicamente mentre osserva la scena tra Henry e Robin. Non riesce a sentire cosa si dicono, ma ha una buona visuale e può notare il modo in cui Robin sta guardando suo figlio. I suoi occhi sono dolci e il suo sorriso sincero, mentre raggiunge Henry e gli circonda le spalle. Sente il respiro fermarsi nella gola quando Henry si protende verso Robin e lo abbraccia, e lui ricambia.

Restano così per un momento troppo breve prima che Henry si tiri indietro e scivoli via dal bordo del letto. Lei si nasconde nell’ombra, per lasciar loro quel momento da soli.

Non ci sono state molte opportunità per Robin ed Henry di conoscersi l’un l’altro, di creare un rapporto – tra maledizioni e perdite di memoria, l’inganno di Zelena e ora questa nuova missione per trovare Merlino, hanno avuto poco tempo per stare assieme, per essere una famiglia, solo una famiglia. Ma in qualche modo è successo lo stesso, e lei è grata per questo.

Aspetta fino a quando Henry non scompare in fondo al corridoio prima di apparire, avanzando nella loro camera da letto nel castello di Artù. All’inizio Robin non la nota e ha uno sguardo spento negli occhi – preoccupato e forse anche sofferente. Il pavimento scricchiola e lui si gira, sorridendo mentre lei entra nel suo campo visivo.
“Per che cos’era quello?” Gli chiede, sedendosi sul bordo del letto accanto a lui, appoggiando la mano sulla sua coscia “Sembrava.. piuttosto intenso!”

Un sorriso incrina le labbra di Robin “Ci stavi spiando?”

“No!” Ridacchia. Rotea gli occhi e allora sorride maliziosamente “Ok, si!”

Lui ride “Saresti semplicemente potuta entrare!”

“Non volevo interrompervi!” Strofina la mano sulla gamba di lui “Mi piace che stiate legando così!”

A queste parole Robin sorride “E’ un bravo ragazzo!”

“Si, lo è.” Concorda Regina.

Robin prende un respiro e per una frazione di secondo quello sguardo preoccupato, quasi desolato, ritorna. “Lui.. voleva scusarsi.” Inizia “Per aver aiutato Hook a far scappare Zelena.” Regina inclina la testa, in qualche modo sorpresa “Ha detto che non stava pensando ad altro che ad aiutare Emma. E’ stato solo quando lei è scappata che ha pensato alle.. altre conseguenze.”

“Visione a tunnel, un'altra meravigliosa caratteristica che ha ereditato da me.” Fa una smorfia “Mi dispiace. Sai, hai tutto il diritto di essere arrabbiato per quello che ha fatto.”

“Ma non lo sono.” Risponde Robin con un sospiro. Intanto lei osserva come le dita di lui si allacciano alle sue “Henry è solo un tredicenne con una vena impulsiva, indipendente e un po’ avventata, e un debole per l’eroismo.” Sorride “Vuoi sapere cos’altro ha detto?”

“Voglio saperlo?”

“Mi ha detto che, anche se pensava che Zelena fosse pericolosa e avrebbe provato a fare qualcosa di brutto, lui sapeva che tu saresti stata in grado di fermarla.”

Lei sentì un piccolo sorriso incurvarle gli angoli della bocca “Ha detto così?”

“Si!” Le rispose, mentre si portava il suo palmo alle labbra “Lui crede in te con tutto il cuore. Proprio come ci credo io.”

C’è un'altra lunga pausa e ancora una volta, in quel silenzio, quello sguardo riempie i suoi occhi. Regina lo osserva mentre si lascia andare sui cuscini e sospira pesantemente. Si chiede cosa sta pensando, cosa sta provando, cosa sta vivendo.

“Robin..” Dice dolcemente mentre si avvicina a lui, facendo scorrere le dita contro la sua guancia “Hey.. che cos’hai?”

I suoi occhi si aprono e di nuovo lo sguardo preoccupato scompare. Si rilassa sotto il suo tocco, sporgendosi un po’ verso di lei. Regina odia non poter sistemare tutto ciò – non poter cancellare il suo dolore. Ma la rincuora sapere di poterlo almeno lenire e rendergli le cose un po’ più semplici.

L’uomo scuote la testa, ma lei gli fa girare il viso, costringendolo a guardarla “Lascia che ti aiuti, lasciami starti accanto!”

“Tu mi stai già accanto.”

Regina sorride dolcemente, esitando per un momento, una parte di lei si chiede se lui la terrà fuori da questa parte della sua vita. Non vuole parlarne. Lei si rende conto che è probabilmente una questione di giorni, che sta ancora cercando di venire a patti con ciò che è successo, che la renderà partecipe quando sarà pronto. Ma vuole che lui sappia che lei c’è, per lui. Prende un respiro profondo e prova a cambiare l’impostazione del discorso “Quando siamo andati a fare quella passeggiata.. credevo che la nostra serata avrebbe preso una piega diversa.”

“Tipo?” Ridacchia, anche se c’è ancora un po’ di sofferenza nei suoi occhi “Intendi che non immaginavi che saremmo stati risucchiati in un altro mondo, in cerca di un potente mago?”

“Non proprio!” Inizia con un leggero sorriso “Mi immaginavo che saremmo tornati da Granny’s, avremmo preso i ragazzi e saremmo andati a casa. Magari avremmo mangiato gelato e non ci sarebbero stati cattivi da sconfiggere o maledizioni da spezzare, solo noi quattro, insieme.” Fa una pausa, passandogli una mano tra i capelli “E Zelena sarebbe stata in prigione, dove non avrebbe potuto farti di nuovo del male.”

E’ solo un attimo e, alla menzione del nome di Zelena, quello sguardo ritorna. E le spezza il cuore.

“Per favore, non tenermi fuori..” Sussurra di nuovo “Non devi avere a che fare con tutto questo da solo.”

Lui esita un momento e poi annuisce. Può vederlo alle prese con i suoi pensieri, mentre volta il viso nella sua mano e le bacia il palmo “Continuo a pensare a come.. A come sono stato assieme a lei e..  e non avevo idea che..” I suoi occhi incontrano quelli di lei “Non ho mai sentito tutta questa rabbia e tutto questo disgusto che sento ogni volta che la guardo o che sento la sua voce.. e questo mi fa sentire.. questa rabbia.. mi rende..”

La sua voce trema e distoglie lo guardo. Regina vede la sua mascella irrigidirsi, e le si stringe il cuore. Forse tutto questo è stato un errore “Va tutto bene, non devi..”

 Robin la guarda “Mi fa sentire piccolo..”

“Che cosa?”

“Vederla, ascoltarla mentre si fa beffe di me.. Mi fa sentire piccolo e impotente, e..” Lascia andare un sospiro pesante e Regina sente il suo stesso respiro mancare “Ho paura che non amerò il bambino che porta in grembo!”

“Robin.” Lo interrompe Regina “Sei un padre meraviglioso!”

 “Per Roland…”

“E per Henry” Aggiunge lei con un sorriso “Lui non ha mai avuto una figura paterna nella sua vita, e avere te accanto significa tanto per lui.” Fa una pausa “Questo bambino è fortunato ad averti!”

“Forse.”

“Robin, sei premuroso e generoso, e sei un padre naturale. Essere padre non è qualcosa che fai, è qualcosa che sei. E tu lo sei. Saresti rimasto a New York per questo bambino!”

“Perché mi sentivo obbligato, non perché sentivo amore!” Ammette tranquillamente, abbassando lo sguardo mentre inspira profondamente “E se ogni volta che lo guarderò, vedrò sua madre? Se ogni volta che lo guarderò, proverò la rabbia e il disgusto che provo quando vedo sua madre?”

Regina deglutisce “Hai visto me. Non mi hai mai vista come la Regina Cattiva. Non hai mai visto cattiveria in me, tu riesci sempre a vedere il buono.”
“E’ diverso.”

“Davvero?” Chiede, abbassando la testa per cercare di continuare a mantenere il suo sguardo “Io non credo. Credo che tu non ti stia dando abbastanza credito.” Robin aggrotta la fronte “Abbiamo tutto il tempo per risolverlo, per capire come dobbiamo gestire tutto questo. Zelena potrebbe aver controllato una piccola parte del nostro passato, ma non controllerà il nostro futuro”. Delicatamente, lei sorride e lo guarda, sicura che quello che ha appena detto non siano solo parole di conforto e pensieri positivi. Lo conosce e conosce il suo cuore, e sa che al di là di tutto il loro amore è vero e può attraversare qualsiasi cosa “Dobbiamo solo prendere le cose un pò alla volta.”

Lui si alza così da ritrovarsi faccia a faccia con lei, e nonostante l’argomento doloroso della loro conversazione, le sorride “E’ qualcosa che possiamo superare, insieme.” Prende un respiro intenso e chiude gli occhi per un momento, lasciando sfiorare le loro fronti, come se stesse cercando di attingere dalla sua forza, dalla sua sicurezza.

Si stacca da lei e nei suoi occhi c’è una calma che prima non c’era “Sai..” inizia, mantenendo un tono di voce morbido “In qualche modo, sono grato che Zelena sia scappata.”

Le sue sopracciglia si aggrottano “Ah si?”

Robin annuisce, sposandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio “Perché adesso so che non potrà mai mettersi tra noi due.” Fa una pausa “Regina, mi sentivo così uno stupido prima – Ho vissuto con lei per mesi, ogni notte ho dormito accanto a lei, e mi sono lasciato ingannare.”

“Tu non sapevi..”

“E’ proprio questo, non sapevo.” Sorride, gentilmente “Ma non potrà farlo di nuovo.”

“No, con quel bracciale non può.”

“Non intendo questo” Le dice, scuotendo la testa mentre continua a sorridere “Vedi, quando è venuta a casa dei Charming, non è venuta con le sue sembianze.” Regina sussulta, ricordandosi in quel momento della collana che Zelena aveva usato per aprire il portale “E’ venuta con le tue.”

“Si è trasformata di nuovo?”

“Si!” Conferma Robin.

Regina sente la mascella irrigidirsi, odia l’idea che Zelena possa usarla per ferire le persone che ama, ma lo lascia continuare perché c’è sollievo nei suoi occhi, un sollievo che non aveva visto dalla notte in cui Zelena era tornata a Storybrooke nel corpo di Marian e aveva messo sotto sopra le loro vite.

“Ma vedi, sono felice che l’abbia fatto perché ora so che non può prendermi in giro di nuovo, che non potrà allontanarci come ha fatto una volta, e questo è talmente rassicurante..”

“Come fai a esserne certo?” Gli chiede Regina, che non desidera niente di più che le sue parole siano vere.

“L’ho baciata – L’ho baciata pensando che fossi tu e..” Sorride, scrollando le spalle “E appena le mie labbra hanno sfiorato le sue, lo sapevo. Poteva avere il tuo aspetto, la tua voce, ma non era come te.” Regina sente il suo respiro fermarsi e non può fare a meno di sorridere “Era così ovvio che non fossi tu.”

“Come?” Sente il suo cuore gonfiarsi e le guance arrossarsi un po’ “Come facevi a saperlo?”

“Era facile.” Le dice, un sorriso sulle labbra “So come un’ anima gemella ti fa sentire, e non era così.” Questa volta lei arrossisce, incapace di nasconderlo. Il suo sguardo si abbassa e la sua testa cede in avanti. A volte l’amore che lui le dimostra ancora la coglie alla sprovvista. Sente la punta delle sue dita sollevarle il mento e gli occhi si spostano verso l'alto per incontrare i suoi. "E questo non cancella il dolore del passato, ma mi fa andare avanti molto più facilmente, perché ora so che non importa quanto ci provi, non sarà mai in grado di separarci, non di nuovo."

C'è una lunga pausa, mentre lei incamera e fa i conti con quelle parole. C'era stato un tempo in cui credeva che nessuno l'avrebbe amata, soprattutto non nel modo in cui lui la ama, così a pieno, con tutta l’ anima. E anche quando sapeva che lui l’amasse, quando ancora non erano stati in grado di dirsele quelle parole, non aveva mai creduto che avrebbe scelto lei. E c'era stato un tempo ancora più lungo in cui non credeva di essere capace di amore. Eppure, di volta in volta, lui le aveva dimostrato che si sbagliava e le aveva fatto credere non solo in loro, ma in se stessa.

Fa scivolare la mano sulla guancia, accarezzando la sua pelle ispida, "Ti amo. Lo sai questo, vero?”

Il suo sorriso è istantaneo, e la sua risposta arriva velocemente e con faciltà “Lo so, Regina. Lo so da tanto tempo.” Si protende verso di lei e preme le labbra sulla sua fronte. La sua mano scivola alla base del collo e lei esala un respiro che non aveva nemmeno realizzato di star trattenendo. “E, Regina.” I loro occhi si incontrano e il cuore di lei ricomincia a battere naturalmente “Ti amo anche io- E sono tanto, tanto fortunato ad avere il tuo amore e il tuo supporto, ad averti al mio fianco- Perché per quanto possa essere difficile accettare quello che è successo in questi mesi, avere te, avere il tuo amore, rende molto più semplice guardare avanti invece che indietro.”

Regina sente una lacrima calda scivolarle sul viso – c’è così tanto che vorrebbe dire, che vorrebbe dirgli. Ma in quel momento non riesce a trovare le parole e tutto ciò che le viene in mente sembra troppo poco. Il suo cuore si scalda al pensiero di poter alleviare i suoi tormenti, di poter rendere la preoccupazione e la rabbia più semplici da gestire e di poterlo aiutare a vivere il presente, a pensare al futuro e a lasciare andare il passato. Lui le ha dato così tanto – l’amore che non credeva che avrebbe avuto, la famiglia che non si era nemmeno permessa di sognare, il supporto e la fiducia che nessuno era mai stato disposto a darle – ed è grata di avere la possibilità di fare lo stesso per lui.

Si sporge verso di lui, e facendo sfiorare le loro bocche, chiude gli occhi e sorride prima che le sue labbra si posino su quelle di lui, tirandole delicatamente fra le sue e baciandolo dolcemente. Lui la attira verso di lui e lei si sente afferrare e stringere con forza. La loro vita insieme è tutt'altro che perfetta, ma in quel momento le sembra quasi che lo sia.

Robin interrompe il bacio solo per il tempo di mormorare un tranquillo grazie- e anche se la parola è piuttosto semplice, significa tanto per entrambi. Lei sorride e annuisce mentre lui la tira di nuovo verso di lui, ricordandole ancora una volta come un anima gemella dovrebbe farti sentire.

Sa che non è finita, che questo è solo una delle tante discussioni che avranno riguardo Zelena e il dolore che quella donna ha causato, e spera che lui continuerà a confidarsi con lei, a prendere da lei la forza ed andare avanti, prendendo le cose un po’ alla volta.
  
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