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Autore: JennyCouldYouComeBackHome    03/10/2015    0 recensioni
Le chiedo di restare. Dice che per stasera ha bevuto abbastanza. Passa dietro di me sfiorandomi la schiena con la mano. Mentre esce le guardo il culo.........
A Tina.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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11/05 - 23:17
Per essere maggio non fa poi così caldo a Roma. Esco dall’hotel dove ho appena suonato con Stevie. Salgo sul taxi e dopo una ventina di minuti sono davanti al mio albergo. In giro non c’è nessuno anche se è ancora relativamente presto. Decido di bere qualcosa in un locale dall’altra parte della strada. Tolgo gli occhiali da sole per non dare nell’occhio, ma tengo comunque il cappello nero calato sulla fronte. Entro, sembra un posto tranquillo, ma non troppo. Vedo una ragazza seduta al bancone, mi siedo vicino a lei. Sembra non essersi accorta di me, quindi ordino da bere. Indossa un vestito nero, corto. Riesco a vederle le tette. Sente la mia voce, mi guarda. Mi fermo. No. Non mi riconosce, probabilmente non ha neanche idea di chi io sia. Provo a parlarle. Risponde alla mie domande impassibile. Sì, sicuramente non ha la minima idea di chi io sia. Martina. Mi racconta quasi la storia della sua vita. Non chiede niente di me. Bionda, occhi azzurri, viso angelico… Mentre parla di sé non sembra poi così angelica però. Da quello che riesco a vedere anche il suo corpo non è male, anche se non deve essere poi così alta. Si alza. Le chiedo di restare. Dice che per stasera ha bevuto abbastanza. Passa dietro di me sfiorandomi la schiena con la mano. Mentre esce le guardo il culo. “A presto, Marti”.

13/05 - 08:02
Sono sull’aereo. Ho un paio di giorni liberi da passare a casa mia prima di tornare a Toronto. Guardo fuori dal finestrino la luce del sole. Di fianco a me: Martina. Le ho chiesto di seguirmi, così, per divertirci. A quanto pare non aveva di meglio da fare. Non la conosco ancora bene, ma sembra simpatica. Mi piacciono i suoi occhi, anche se per la maggior parte del tempo le guardo le tette. 

14/05 - 16:48
Siamo a Los Angeles. Io e Martina. Facciamo un giro in centro, mentre e-mail e messaggi continuano ad arrivare sul mio iPhone6 plus. Anche lei controlla spesso il cellulare. Scrive muovendo velocemente le dita sullo schermo. Non sembra molto interessata a ciò che ci sta intorno, comincio a pensare che io questa ragazza siamo uguali. Mi diverto con lei, è simpatica davvero. Poi sorride sempre… quelle labbra, oh sì.

20:26
La porto a casa mia, le chiedo se vuole da bere. Dice di sì, le do un bicchiere d’acqua. Poi le propongo qualcosa di alcolico. Sul divano beviamo un “chupito” dopo l’altro, il modo in cui lei lo pronuncia mi fa impazzire. Quando ha bevuto il primo ha detto qualcosa in spagnolo che io non ho capito. Non ho intenzione di chiederglielo. Ridiamo, tanto, forse troppo. Il peggio è che non ne capisco il motivo. Ci stiamo divertendo, continuiamo a bere. Mi spingo verso di lei, mi sembra sveglia e probabilmente ha già capito. Le sfioro le labbra e anche i fianchi. Si alza riempie uno dei bicchierini da shot, mi chiede dov’è il bagno, glielo indico e sparisce. Rimango seduto sul mio divano guardandomi intorno. Ho proprio una bella casa. Bevo un altro chupito mentre aspetto la mia bionda. Sono quasi senza parole quando la vedo tornare vestita solo del bicchiere. La guardo. Indossa un tanga nero scivolato sui fianchi e un reggiseno leopardato. Per niente volgare, mi piace. Si avvicina, mi porge un bicchierino come il suo, si siede sulle mi gambe. Beviamo, ora la gola comincia a bruciare. Ci guardiamo, ridiamo di nuovo. Mi alzo tenendola in braccio. Cominciamo a girovagare per casa scherzando. Soffre il solletico sulla vita e a quanto pare anche io. Un bacio ogni tanto. Tutti diversi. Saliamo le scale continuando a ridere. Non indosso più la maglietta e francamente non ricordo il momento in cui l’ho tolta. Finiamo conto il muro l’uno contro l’altra, le solletico il collo, gioca coi miei capelli, sembra divertita dal loro colore. Guarda la porta della mia camera dietro le mie spalle, si alza sulle punte coi piedini minuscoli, mi butta le braccia al collo:<< Uuh, e adesso facciamo l’amore?>> dice lei in tono scherzoso, quasi per prendere in giro quei poveri sfigati che dicono cose del genere. 
<< Io non faccio l’amore. Io faccio la Via Inculit.>> Mi guarda interrogativa, ma ci sono abituato. La tiro verso di me, apro la porta. La butto sul letto, le tolgo ciò che le rimane addosso mentre lei mi toglie i pantaloni. Non le spiego niente, non ho voglia, lascio che capisca da sola. 

15/05 - 00:16
In meno di due ore abbiamo percorso tutti gli step della Via Inculit. Tempo record. Sono stato bravo, ma devo ammettere che è merito anche di questa biondina… merito suo e del suo culo.
Scherza dicendo che domani non riuscirà a camminare. Quello che non sa è che probabilmente non ci riuscirà davvero.  Sembra essersi divertita, io sicuramente. Dice che le è piaciuto fare “qualcosa di diverso per una volta”. Rimane seduta sul mio letto, ma non voglio che se ne vada come succede di solito. Comincia a fare domande sulla mia vita. Rispondo, anche se mi piaceva il fatto che non sapesse chi fossi. Parliamo finché non si addormenta sotto le mie lenzuola.

18/05 - 13:05
Ho pensato molto a Marti in questi giorni, non le ho chiesto neanche il suo numero, non ci ho pensato. Non pensavo mi venisse l’idea di sentirla, non so neanche dove andare a cercarla. Tornerò in Italia, magari prima della fine dell’anno. Ci penserò.
   
 
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