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Autore: Miss_MaD    04/10/2015    2 recensioni
Parigi, 1482.
C'è qualcosa in più della storia che tutti conosciamo.
Due clan di zingari, rivali dalla notte dei tempi;
Una figlia rinnegata; un re di un regno di straccioni; un futuro da ricostruire insieme, sotto lo sguardo attento della cattedrale di Notre Dame.
Genere: Fluff, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Claude Frollo, Clopin Trouillefou, La Esmeralda, Nuovo Personaggio, Pierre Gringoire
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Clopin non riusciva a dormire, perciò si era ritrovato senza un motivo a guardare il soffitto della tenda che fungeva da camera per la coppia.

Sentiva di aver tradito la fiducia di sua moglie: le aveva promesso che sarebbe andato tutto bene, che le cose si sarebbero sistemate, e invece il risultato era stato il totale opposto.

《Non dormi?》Gli chiese Onyx, sveglia da qualche secondo, risvegliandolo dai suoi pensieri.

《Mi dispiace, è stata una mia idea, non... Non doveva andare così, ti ho promesso una cosa e non sono riuscito a mantenerla.》 le disse, serio, gli occhi chiusi e il viso sempre rivolto verso il soffitto.

《Ehi, ehi, non ti devi preoccupare.》  provò a tranquillizzarlo lei, mettendogli la mano sulla guancia e accarezzandogli lo zigomo con il pollice.

Lui si era voltato verso di lei, la mano sulla sua, che continuava ad accarezzarlo. 
L' aveva osservata per un po', guardandola di tanto in tanto negli occhi:
《Mi domando cosa ho fatto di così bello per averti qui con me.》 Disse, baciandole il palmo della mano e intrecciando le dita con le sue.
Lei sorrise, guardandolo a sua volta.
《Non ti ferma niente, oggi hai perso la tua famiglia per colpa mia, e nonostante questo mi sorridi ancora.》Continuò lui.

《Sai, Clopin,》iniziò lei, dopo un po', spostando la testa sulla sua spalla《quando ero piccola, ogni volta che qualcosa non andava, immaginavo un luogo simile a casa mia, ma dove essere se stessi non fosse da condanna, dove cantare, ballare e scrivere fossero cose da ammirare, e non da condannare, un luogo pieno di musica e storie raccontate, e non lette a forza da un libro. Un luogo dove potessi sentirmi a casa. 》 sorrise malinconica, per poi continuare 《Non avrei mai immaginato che un giorno lo avrei trovato, e avrei trovato anche una meravigliosa famiglia, migliore di quella che avevo prima.》 Gli diede un bacio leggero a fior di labbra. 
《E sai una cosa? Non cambierei la mia nuova famiglia con niente al mondo.
La Corte dei Miracoli è la mia casa e la mia vera famiglia.
Tu sei la mia famiglia.》disse, sussurrando l' ultima parte a poca distanza dalla bocca di Clopin che, dopo aver fatto scorrere lo sguardo tra gli occhi di lei e le sue labbra, le intrappolò in un lento e romantico bacio.

《Un famiglia stramba》le sorrise in mezzo ai baci che, man mano, diventavano sempre più famelici e sempre meno lenti.《...Ma una famiglia che ti ama con tutto il cuore.》concluse, afferrando un lenzuolo che li avrebbe coperti, nascondendo il loro amore, per quella notte.

   
 
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